Nel corso degli ultimi dieci giorni di lavoro è stata effettuata una prospezione geofisica con l’ausilio di un magnetometro Geoscan FM36 fornito dalla Division of Archaeology della University of Cambridge. Tale strumento misura le variazioni magnetiche nel suolo, permettendo di rilevare la presenza di buche, canalette, muri, e soprattutto di materiali che siano stati modificati magneticamente a seguito di operazioni di cottura, come per l'appunto la ceramica.
Il lavoro è stato condotto dal Dr Jeremy Bennett (Queen’s University Belfast, nella foto sotto al lavoro sulla spiaggia di Su Pallosu con - da sinistra - Jen Moore e Tina Roushannafas studentesse della University of Cambridge) sui tre siti di Su Pallosu, Sa Rocca Tunda e Serra Is Araus, che per quanto localizzato al di fuori della zona di ricognizione riveste un ruolo fondamentale all’interno del discorso di ricostruzione paesaggistica dell’area.
L'utilizzo di tale strumento in contesti di spiaggia non e' comune, pertanto quello del Capo Mannu Project rappresenta in un certo senso uno studio pionieristico in questo settore.
I risultati della prospezione sono disponibili in Inglese sul secondo numero della rivista Traces in Time al questo indirizzo.