Diritto installazione antenna

Recentemente, si è sempre più discusso di inquinamento elettromagnetico; una sorte di malattia presunta tale, indotta dai campi elettromagnetici prodotti dalle stazione trasmittenti, dalle stazioni radio-base dei telefoni cellulari, ai radiogiocattoli, alle potenti stazioni e network di diffusione, ai forni a microonde; insomma, da qualunque dispositivo che generi radiofrequenza.

L'impatto che tali discorsi generano sull'opinione pubblica è direttamente proporzionale alla preparazione, o ignoranza specifica del settore; si arriva dunque a cercar diavoli anche tra chi installa una parabola per ricevere la televisione satellitare, additato come creatore di interferenze e malattie insanabili.

Chi, del resto, tra i Radioamatori non è mai stato raggiunto dal sospetto di far male alla salute dei condomini, scagli la prima pietra !

Per cercar un lume nel trattato, l'Associazione CISAR si è rivolta all'unico ente ufficiale cui viene riconosciuta la specificità nel documentare i reali, ed ancora mai provati, danni dall'inquinamento elettormagnetico: il consiglio nazionale delle Ricerche (CNR).

Come radioamatore e medico, ho chiesto ed ottenuto di poter svolgere un lavoro di tipo sperimentale con l'Istituto di Medicina Sperimentale del CNR di Roma, diretta dal Chiarissimo Prof. Giampietro Ravagnan, per certificare, in maniera inequivocabile, la sussistenza, o meno, di reali conseguenze dovute alla esposizione di onde e campi elettromagnetici, ad opera di una stazione di Radioamatore.

Ho dunque messo a disposizione una stazione radioamatoriale, nella fattispecie perchè già esistente e funzionante, proprio quella mia, e sono state eseguite una serie di misure, con emissioni fino a 1240 Mhz, con le potenze massime autorizzate in Italia.

Le misure sono state diverse: al livello del piano stradale, al livello del traliccio delle antenne (5° piano) e dentro la stazione radio (a distanza di venti metri lineari dal traliccio), per poter misurare anche le più piccole variazione dei campi espressi.

Come sarà facile rilevare dalla lettura della certificazione, al termine delle misure, ripetute in tre occasioni, tutte le risultanze mostrano dei livelli estremamente bassi, al di sotto perfino della fortissima restrizione del valore minimo consentito, che verrà introdotta dall'emanando nuovo regolamento, che il Legislatore intende adottare nei prossimi mesi. Se poi noi consideriamo che l'emissione di un Radioamatore si esplica in pochi istanti al minuto, e dunque non a ciclo continuo, si può serenamente dedurre che le stazioni di Radioamatore non introducono nessuna variazione del quadro generale dei campi magnetici, tali le misure rilevate.

L'Associazione CISAR vuole ringraziare l'Istituto di Medicina Sperimentale del CNR di Roma, ed il professore Ravagnan, che hanno accettato di buon grado l'idea del lavoro, dimostrando una particolare riconoscenza all'attività dei radioamatori.

In particolare, desideriamo esprimere un ringraziamento al collaboratore dell'Istituto, dott. Grimaldi, con il quale, con la Sua professionalità e preparazione, ed anche con la cordialità di un vecchio amico dei radioamatori, ho trascorso ore interessanti e produttive.

Per altro, il dottor Grimaldi presiede tutte le fasi sperimentali dell'Istituto, per lo studio sistematico dei campi prodotti da qualsiasi emissione a radiofrequenza, vantando una preparazione ed esperienza unica in Italia. Sono stato invitato a visitare anche il centro studi presso l'Area di Frascati del CNR, dove il dott. Grimaldi giornalmente misura campi.

Essendo estremamente interessante il risultato del lavoro, ho chiesto l'autorizzazione alla pubblicazione del lavoro; il lavoro è stato dunque gentilmente messo a disposizione di tutti i Radioamatori dallo stesso Prof. Ravagnan; l'intento è proprio quello di avere quel documento in più, e che documento, che possa aiutarci nelle piccole controversie condominiali, nelle discussioni amichevoli ed in tutte quelle occasioni dove, la famosa ignoranza riportata all'inizio del nostro assunto, ignoranza intesa come "non conoscenza", porta ad adombrare dubbi sulla nostra attività radioamatoriale.

Ritengo interessante ora leggere le quattro pagine sintetiche del lavoro (vedi immagini in allegato).

Recensione a cura di Luca Ferrara, IK0YYY