Tempio di Ercole

Costruito verso il 510 a.C., il Tempio di Eracle/Ercole, il cosiddetto Herakleion, sorge nelle vicinanze di Villa Aurea. E’ uno dei più antichi templi dorici della Sicilia e sicuramente il più antico dei templi agrigentini, anteriore perfino a quello di Giove Polieo, che ornava l’Acropoli. Il Tempio di Eracle/Ercole è famosissimo nella storia agrigentina, per I'imponenza delle sue proporzioni e per le ricchezze che lo adornavano. Fra queste si ricordano la celebre Alcmena dipinta da Zeusi, e la statua in bronzo di Eracle/Ercole, che invano Verre – al dire di Cicerone – tentò di rapire, per fonderla e farne moneta, com'era suo costume.Della struttura originaria si conservano otto colonne del lato sud-ovest, rialzate nel 1924. Come quasi tutti i primitivi templi dorici, anche questo era periptero-esastilo-hipetras, cioè a colonnati e scoperto, ma aveva quindici colonne, anziché quattordici, sui lati lunghi. Le rovine della cella mostrano chiaramente che la sua distruzione fu causata da un terremoto. Il Tempio misurava in lunghezza metri 73,42 e in larghezza metri 27,56, con colonne alte più di dieci metri. Si nota la presenza, tra il pronao e la cella, di torri scalarie per l’accesso al tetto, caratteristica poi di tutti i templi edificati ad Akràgas, e in Sicilia. In epoca romana, la parte occidentale della cella fu tripartita, forse perché l’edificio fu destinato al culto di una Triade Divina.

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