Tempio della Concordia

Il Tempio della Concordia sorge presso quello di Giunone Lacinia ed è il meglio conservato di tutti i templi dorici di Sicilia e d’Italia. Il nome è dovuto a un'iscrizione latina, rinvenuta nelle vicinanze: l’iscrizione porta una dedica alla Concordia degli Agrigentini, ma con il tempio non ha alcuna relazione. La struttura è un doppio periptero, cioè possiede due ordini di colonne: uno interno e l'altro esterno. L’architrave all'intorno e i due frontoni conferiscono al monumento una singolare imponenza, semplice e severa a un tempo. Più che dalla grandiosità, la bellezza della struttura è data dalla perfetta armonia di tutte le linee: è uno dei pochi templi che possa competere con il Partenone d'Atene.

Il Tempio posa su un grandioso stilobate in pietra tufacea a gradinate: compreso il basamento è lungo 42,12m, largo 19,68m, con una cella lunga 28m e larga 9,32m. Ha trentaquattro colonne alte 6,85m capitelli compresi: gl'intercolunni misurano 1,76m. L'architrave, ornato a triglifi, è alto 2,98m.

“Nel tempio della Concordia - scrive Pietro Griffo, uno dei massimi studiosi di Akràgas - l’architettura dorica della metà del V secolo a.C. ci si presenta in tutta la gamma di raffinate sottigliezze che ne caratterizzano lo stile ... il Tempio della Concordia, a parte la suggestione del grandioso paesaggio che gli sta d’intorno, si riflette nella sensibilità del visitatore con vibrazioni che sanno di musicale, con rapimenti di stupefatto incantesimo. E voglia Dio che il visitatore vi capiti nella magica ora del tramonto: ne riporterà un’impressione che non lo lascerà più per tutta la vita”.

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