La Legge di Murphy

La Legge di Murphy

 

  Una delle leggi più importanti dell’elettronica è senz’altro la Legge di Murphy, di gran lunga più importante della legge di Ohm e dei principi di Kirkoff. Tutti noi hobbisti o professionisti che siamo, ne vediamo le applicazioni nella pratica quotidiana del nostro laboratorio, ma spesso non sappiamo neanche la formulazione esatta della Legge di Murphy.

Spero che con queste mie righe di colmare per quanti ancora non conoscessero la legge in questione e si sorprendono di taluni fenomeni spiegabilissimi tramite Murphy.

La grande importanza della Legge di Murphy è dimostrata anche dal fatto che da essa si sono ricavati, col passare degli anni, numerosi corollari che meglio descrivono alcune aspetti particolari dell’elettronica e della fisica in generale. Per alcuni corollari più importanti aggiungerò qualche riga di commento, ma per tutti, e ovviamente per la stessa Legge di Murphy, ometterò la dimostrazione matematica sia per non appesantire la trattazione, sia perché l’evidenza dei fatti e la pratica quotidiana sono di grande conforto alla verifica di tutti i seguenti principi.

 

La Legge di Murphy

“If anythingcam go wrong….. it will”

(formulazione originale)

“Se qualcosa deve andare storto….. ci andrà”

(traduzione in italiano)

Una formula rigorosamente matematica può essere la seguente:

1 + 1 ♠ 2

Dove il simbolo  ♠ significa “difficilmente fa”

Ne discendono quindi i seguenti corollari:

1)   Lasciate a se stesse le cose, evolvono sempre di male in peggio.

2)   La natura è sempre dalla parte delle magagne nascoste.

3)   La natura è una cagna (euforismo per donna di scarsa moralità).

4)   Qualunque brevetto sarà preceduto di una settimana da una invenzione fatta da un altro più furbo.

5)   Quanto più innocua pare una modifica ad un progetto, tanto più grande sarà la sua influenza sul progetto stesso.

6)   La necessità di fare una modifica fondamentale ad un apparecchio aumenta man mano che la costruzione volge al termine.

7)   Filettature a passo fine e a passo grosso sono intercambiabili fra loro (se viene applicata abbastanza forza nell’avvitare).

8)   Le dimensioni su un progetto importante sono sempre espresse nelle unità di misura più strane (pollici, piedi, mani, avambracci nigeriani, ecc).

9)   Un manuale di istruzioni importante viene sempre buttato via con l’imballo all’apertura del pacco.

10)  I disegni originali vengono sempre mangiati dalla macchina fotocopiatrice.

11) Ogni errore che potrebbe capitare …. Capiterà. Esso sarà sempre di   

 specie tale da provocare il maggior danno possibile al progetto.

12) Tutte le costanti possono variare. (Così da non potervi fare mai affidamento)

13) In un certo calcolo la figura che è più ovviamente corretta sarà la fonte di ogni possibile errore.

14) La virgola decimale si sposta sempre durante i calcoli.

15) In un calcolo molto complesso un fattore si sposterà sempre dal  numeratore al denominatore.

16) Ogni tubo che viene tagliato  alla lunghezza giusta risulterà sempre più corto.

17) Le tolleranze costruttive si accumulano  sempre nella stessa direzione rendendo così impossibile l’accoppiamento delle parti.

18) Apparecchi identici provati nelle identiche condizioni non lavorano mai alla stessa maniera al loro posto definitivo.

19) Il componente più delicato è quello che cadrà a terra per primo  (questa è anche conosciuta come Legge Gravitazionale Selettiva).

20) Quando si collega una linea trifase la sequenza delle fasi, alla prova risulterà sempre invertita.

21) Ogni motore alla prima prova girerà sempre nel verso sbsglisto.

22) La probabilità che il valore di un componente  venga omesso in un schema elettrico è direttamente proporzionale alla sua importanza.

23) Tutte le pari intercambiabili tra loro non lo sono più quando occorre.

24) La probabilità di rottura di un componente è inversamente proporzionale alla fatica della sua sostituzione.(ecco perché i BC108 non si rompono mai, mentre  gli RF si sfasciano solo a guardarli).

25) Quando più perfettamente funziona il prototipo tanti più difetti avranno gli apparecchi di serie.

26) I componenti che non possono e non devono essere montati male lo saranno.

27) Un microamperometro usato nella sua portata più sensibile viene sempre montato alla rovescia.

28) Registratori grafici e plotter depositano sempre più inchiostro sui vestiti del proprietario che sulla carta dove devono scrivere.

29) Se un circuito è indistruttibile si romperà.

30) Nell’ipotesi che un circuito di cui sopra veramente non si rompesse, certamente ne distruggerà altri intorno a se.

31) Un transistor protetto da un fusibile rapido si brucerà per primo proteggendo così il fusibile.

32) Un guasto non apparirà finchè l’apparecchio non entrerà in servizio dopo aver passato positivamente l’ispezione finale.

33) Tutti i guasti intermittenti scompaiono non appena si decide di portare l’apparecchio al centro assistenza, per ricomparire non appena lo si ritira e dopo aver pagato una fattura salata per la riparazione.

34) Dopo aver rimosso l’ultima di 30 viti di un pannello, ci si accorge che quello è il pannello sbagliato.

35) Dopo aver avvitato l’ultima di 30 viti di un pannello, ci si accorge di aver dimenticato a mettere le guarnizioni.

36) Dopo aver rimontato un apparecchio che funziona ora perfettamente ci si accorge che sul tavolo sono rimasti almeno tre pezzi.

37) Per un certo prezzo stimato, il costo finale dell’apparecchio sarà superiore di un fattore almeno pari a tre.

 

   Altre leggi di notevole importanza nel campo tecnico sono:

Legge Iperbolica di Harrysberger.

 Quanto più impegno si pone in qualcosa tanto meno importante essa risulterà.

Primo principio di Lowery.

Se resiste, forzalo… se si rompe, doveva essere cambiato comunque.

Prima Legge di Zumwalt.

La probabilità di un insuccesso è direttamente proporzionale al numero e all’importanza delle persone che assistono alla prova.

Prima Legge del Laboratorio.

Gli esperimenti devono essere riproducibili: essi devono fallire alla stessa maniera.

Seconda Legge del Laboratorio.

L’esperienza che si trae da una prova è direttamente proporzionale alla quantità di strumenti distrutti.

Terza Legge del Laboratorio.

Ogni esperimento che riesce produce esattamente i risultati previsti.

(quindi che lo si è fatto a fare?)

Torna su