La mia città

Questa è la mia città Agrigento

Nata con il nome Akragas, Agrigento fu fondata nel VI secolo a.C. dalla popolazione dei Rodii (provenienti dall'isola greca di Rodi) che si erano stanziati nella vicina città di Gela. Il nome della città deriva dal fiume che ne determina i confini geografici. La località fu prescelta grazie alla presenza di campi fertili, alla prossimità della collina dell'Acropoli e della Rupe Atenea. L'area tuttavia mostrae testimonianze di più antiche popolazioni; prova ne è il ritrovamento di un teschio femminile appartenente alla famosa "Ragazza di Mandrascava", ritrovata vicino alla località Cannatello e risalente a mezzo millione di anni fa. Inoltre, sono stati ritrovati resti di un villaggio Mesoliticonella zona di Porta Bianca datati anno 6000 a.C.

Il filosofo Empedocle (circa 492 - 432 a.C. ca), a cui è dedicato Porto Empedocle tra l'altro, fu l'arteficie della democrazia moderata in città, che durò a lungo.

Nel 406 Agrigento subì una pesante sconfitta da parte dei Cartaginesi, che la distrussero quasi completamente. Venne ricostruita nella seconda metà del IV sec. a.C dai Corinzi, impegnati nella lotta contro i Cartaginesi in Sicilia.

Nel 210 a.C. Akragas subì l'assedio dei Romani che la conquistarono e ne modificarono il nome in Agrigentum. Con i Romani la città conobbe fasi economiche e sociali alterne che videro progressi per la città determinati dall'importanza del centro come emporio marittimo ma anche fasi di declino.

La succesiva dominazione fu quella Araba che iniziò nell'828 e che portò una nuova e positiva ventata di crescita demografica e sociale. Questi ultimi costruirono un nuovo nucleo urbano più in alto (dove oggi sorge il centro della città moderna) e fecero della città la capitale del regno berbero.

Con l'arrivo dei Normanni, esattamente nel 1087 la città aumentò il suo potere sociale e la sua prosperità economica. Si hanno nuove ed interessanti edificazioni in questo periodo come quella della Cattedrale e di Santa Maria dei Greci. Il settore economico fu valorizzato dai rapporti commerciali intrapresi nel periodo con il Nord Africa.

Nei secoli seguenti la città divenne residenza di baroni e di religiosi e nel XVIII secolo si assistette ad una ripresa economica; il centro cittadino si spostò dalla zona del Duomo a via Atenea, attuale corso della città.

Nel 1860 gli abitanti di Agrigento stanchi del malgoverno dei Borboni, aderirono con entusiasmo alle idee di Garibaldi che lottò per la libertà e l'unità del paese contro coloro che l'avversavano.

Durante la seconda guerra mondiale, Agrigento subì numerosi bombardamenti.

La città mantenne il nome di Girgenti fino al 1927 quando riprese il toponimo romano e il nome divenne Agrigento.

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