Diritti Digitali e Privacy

Introduzione

La privacy su Internet è il livello di privacy e sicurezza dei dati personali pubblicati via Internet. È un termine generico che si riferisce a una varietà di fattori, tecniche e tecnologie utilizzate per proteggere dati, comunicazioni e preferenze sensibili e privati.

Approfondimento

La privacy e l'anonimato di Internet sono di primaria importanza per gli utenti, soprattutto perché l'e-commerce continua a guadagnare terreno. 


Le violazioni della privacy e i rischi delle minacce sono considerazioni standard per qualsiasi sito Web in fase di sviluppo.La privacy di Internet è motivo di preoccupazione per qualsiasi utente che intenda effettuare un acquisto online, visitare un sito di social network, partecipare a giochi online o partecipare a forum. Se una password viene compromessa e rivelata, l'identità di una vittima può essere utilizzata o rubata in modo fraudolento. I rischi per la privacy su Internet includono:



I rischi di violazione della privacy in Internet possono essere ridotti al minimo, come segue:



I pericoli del "figlio in vetrina"


I genitori di oggi sono immersi nel ventunesimo secolo fino al collo. Oramai, la maggior parte dei bambini possiede una traccia digitale prima ancora che sia spuntato il primo dentino. Alcuni bambini hanno una traccia digitale perfino prima di nascere, quando mamma e papà pubblicano la foto della loro ecografia su Facebook. Naturalmente, l'arrivo di un bambino è un evento felice, che si vuole condividere con amici e parenti. 


Tuttavia, alcuni genitori condividono un po' troppo, mettendo i loro figli "in vetrina", e come ogni uso (o abuso) dei social, questo comporta dei rischi. I pericoli del pubblicare le foto dei propri figli online.

Ci sono alcuni fattori da considerare, prima di pubblicare le foto dei propri figli online, e con l'avvento dei social media, due cose sono cambiate. Innanzitutto, i social pervadono ogni sfera della vita umana. Non è possibile ignorarli, o metterli da parte. Secondo, può essere incredibilmente difficile eliminare dei contenuti una volta che sono stati pubblicati online. "Mi piace" e condivisioni multiple possono far girare la foto del proprio figlio in mezzo mondo, raggiungendo persone che non si conoscono, e una volta che si trovano nell'hard disk di qualcuno, non sarà mai più possibile rimuoverle.


Il rischio non si ferma nemmeno nel momento in cui i bambini sono cresciuti e sono diventati indipendenti. Si tratta di un fenomeno ancora relativamente nuovo, ma vi sono speculazioni sul fatto che i genitori che pubblicano informazioni sensibili, come il nome completo dei figli, la data e il luogo di nascita affianco alle loro foto, potrebbero permettere a malintenzionati di rubarne l'identità. Il New Yorker ha pubblicato uno studio che stima che entro il 2030, l'eccessiva condivisione di informazioni e foto dei figli online sarà responsabile di circa i due terzi di tutti i furti d'identità che riguarderanno i bambini di oggi. 


In Italia non esiste un'esplicita normativa nazionale, ma vi sono comunque rischi legali connessi alla condivisione su social. In un caso estremo negli U.S.A., i contenuti pubblicati sul canale YouTube ‘DaddyOFive’ sono stati usati come prova di comportamenti abusivi da parte dei genitori, portando all'affidamento di emergenza di due dei minori interessati. Gli avvocati ritenevano che i genitori abusassero dei figli e che il modo stesso in cui i video venivano condivisi fosse parte dell'abuso.


Una volta che i figli sono abbastanza cresciuti da poter capire i social media, i genitori dovranno chiedere il loro permesso per poterne pubblicare foto online. Farlo è necessario, non solo per rispettare la privacy dei propri figli, ma anche per spiegar loro il concetto di etichetta virtuale. È importante coinvolgerli nel processo decisionale delle foto adatte alla pubblicazione e di chi debba avere il permesso di visualizzarle, oltre alla pubblicazione vera e propria delle immagini. 


È un bel modo per creare un progetto che permetterà loro di avvicinarsi al funzionamento dei social media. Inoltre, in questo modo potranno capire che pubblicare foto online comporta dei rischi di sicurezza, molto prima che essi abbiano il proprio account Facebook, Snapchat o Instagram. Perché condividere troppe informazioni è pericoloso?

Pubblicando dettagli personali, è possibile rendere più facile ai criminali imparare informazioni importanti su di te. Ad esempio:


Pubblicare le foto scattate nella località in cui ti trovi può comunicare i criminali che al momento non sei in città.


La condivisione di immagini della tua abitazione o del tuo hobby può rilevare inavvertitamente che possiedi opere d'arte, gioielli, elettrodomestici o oggetti da collezione a persone che vorrebbero rubarli.


Foto o informazioni sui membri della famiglia potrebbero esporre le loro identità, posizioni o potenzialmente renderli obiettivi.


Le informazioni sulla vita privata o sul proprio passato possono essere usate per indovinare la password o le domande sulla sicurezza. Ad esempio "Qual è il nome del tuo primo animale domestico", oppure "In quale scuola superiore hai studiato", sono delle domande di sicurezza a cui gli utenti malintenzionati possono rispondere eseguendo una semplice ricerca sui social media per il loro obiettivi.


Condividere responsabilmente


Condividere con amici e familiari può essere fantastico. È sufficiente prestare attenzione a ciò che potrebbe essere condiviso inavvertitamente, e verificare se i destinatari siano appropriati.


Diritti Digitali


Il termine diritti digitali è indicativo della libertà degli individui di agire liberamente per mezzo del computer, di ogni sua periferica elettronica e delle comunicazioni via rete.

La cittadinanza digitale si sostanzia dei diritti digitali che, grazie al supporto di una serie di strumenti e processi, contribuiscono a facilitare a cittadini e imprese la fruizione dei servizi della Pubblica Amministrazione, rendendola più vicina e accessibile agli utenti.

I diritti di cittadinanza digitali risultano concreti quando chiunque può:

- accedere ai servizi online in maniera semplice, sicura e veloce (diritto all’uso delle tecnologie, Identità digitale, accessibilità di siti web e applicazioni mobili);

- acquisire rapidamente informazioni affidabili e/o esprimere chiaramente la propria esigenza, instaurando una comunicazione rapida e con pieno valore giuridico con la pubblica amministrazione alla quale ci si rivolge per un procedimento o un servizio (istanze telematiche, comunicazioni elettroniche, domicilio digitale);

- beneficiare di modalità di pagamento digitali che assicurino maggiore trasparenza e sicurezza (pagamenti con modalità informatiche).

L'Agenzia per l'Italia Digitale (AgID) ha predisposto una Guida con lo scopo di informare cittadini e imprese su strumenti e servizi disponibili e fornire una panoramica sulle norme che regolano e tutelano i diritti digitali.