Il libro di Luigi Garlando racconta la storia di Luigi Aloe e di Rita Levi Montalcini. La vita di questo ragazzo non fu molto semplice; a sedici anni, dopo la morte del padre, partì per Monaco di Baviera. Per un ragazzino di soli sedici anni non è facile vivere una vita da emigrato, ma per amore del padre, che gli aveva lasciato la responsabilità della vita della famiglia, era disposto a tutto. Il ragazzo lavorò come muratore, ma questo duro lavoro lo fece ammalare e lo costrinse a tornare in Italia. In ospedale riuscì a trovare lavoro presso un’università: doveva prendersi cura degli insetti per poi utilizzarli come cavie per degli esperimenti. Ad un certo punto, entrò nella vita di Luigi una ragazza, Rita Levi Montalcini, chiedendogli di lavorare insieme. Luigi accettò e cominciò quindi a lavorare con la grande scienziata occupandosi questa volta degli scarafaggi utilizzati per gli esperimenti. Il protagonista, Luigi, diventò poi assistente personale di Rita Levi Montalcini. A Rita Levi Montalcini, nel 1986, fu assegnato il premio Nobel.
Garlando, con questo libro, vuole precisare, che il destino non è un’ombra attaccata ai nostri piedi, ma qualcosa che si può plasmare e su cui si può intervenire per modificarlo. Questo libro mi è piaciuto molto perché l’argomento di cui tratta è molto profondo e significativo e ti permette di pensarci su e capire meglio il senso il significato del destino.
Sara (classe terza)
Protagonista del libro è un ragazzo afghano, Enaiatollah Akbari, che viene abbandonato dalla madre, dopo essere scappato in Pakistan con lei. Il padre era stato derubato e ucciso dai talebani e, per evitare che i terroristi le portassero via anche il figlio, sua madre decide di portarlo lontano dall’Afghanistan per dargli la possibilità di una vita migliore. Inizia così il lungo viaggio di Enaiatollah Akbari verso l'Europa, come migrante clandestino.
In questo libro Fabio Geda oltre a raccontare una storia vera, vuole far capire ai lettori che nonostante tutto si possono realizzare i propri sogni.
Questo libro mi è piaciuto molto perché ha un significato bellissimo e anche perché mi ha invogliato a leggerlo sempre di più.
Sara (classe terza)
Una storia di amicizia tra due ragazzi uguali e diversi: uno è ebreo e l'altro tedesco. La guerra e il nazismo li separa, ma...
Il libro mi ha colpita molto perché spesso nel testo vengono descritte scene che avvengono nella mia vita quotidiana con le mie amicizie.
Una parte che mi ha particolarmente colpita è stato quando l’amico del protagonista dice la verità, sebbene tragica, sulla sua famiglia e sul perché non ha mai presentato Hans ai suoi genitori. Questo libro ha molta suspance e questo mi invogliava a leggere.
Questo libro mi ha fatta riflettere molto perché ho vissuto una situazione in cui io e un mia amica litigammo, ma subito dopo ci siamo parlate e ci siamo confrontate sulla motivazione del litigio e abbiamo risolto tutto; per questo mi chiedo che cosa sarebbe potuto accadere se io e la mia amica non ci fossimo confrontate o se Hans e Konradin non si fossero detti la verità?
Sara (classe terza)