In fondo il 25 marzo è una data come le altre, ma quest’anno si colora di un significato molto più profondo: celebriamo il Dantedì, giornata istituita dagli studiosi per identificare il giorno in cui ha avuto inizio il viaggio letterario di Dante Alighieri nell’aldilà e i settecento anni dalla morte del Sommo poeta, al quale dobbiamo la nascita della lingua italiana e l’idea di nazione.
Dante è un autore che tutti studiano a scuola e la lettura della Divina Commedia lascia un segno profondo e duraturo nella vita degli studenti. Alcuni, come il nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l’hanno amato sin dai banchi del liceo. Lo stesso Presidente ha rivelato proprio oggi, in occasione di questa giornata commemorativa, di non aver mai smesso di coltivare il piacere di leggere quest’opera di così alta magnificenza e di così stringente attualità politica e sociale. Altri, anche dopo una lettura parziale o superficiale dei canti, hanno avuto la chiara percezione di essere di fronte ad un’opera senza tempo, immortale in cui è descritta l’essenza dei valori sociali, morali e anche religiosi che l’uomo deve seguire per giungere alla visione della “Luce” di Dio.
I valori che ci trasmette Dante sono valori universali che tutti dobbiamo conoscere; l’autore ha la capacità di penetrare anche nell’animo più difficile e corazzato e magari anche di farci capire nuovi aspetti di noi stessi. Il viaggio intrapreso da Dante nella “Selva oscura” descrive l’inquietudine del popolo italiano, ma anche la sua umanità e la capacità di operare persino in condizioni di avversità. In un periodo storico, settecento anni fa, in cui non si aveva ancora l’idea di nazione, Dante ci fa pregustare quest’idea partendo dalla necessità di utilizzare nel suo poema una lingua che potesse essere comprensibile da tutti: la lingua italiana.
Le espressioni dantesche tuttora rappresentano un veicolo di comunicazione sintetica e chiara tra le persone; ad esse spesso ricorriamo quotidianamente senza rendercene conto. Ad esempio, “lasciate ogni speranza voi ch’entrate” spesso viene usata dai giovani per scherzare, oppure “stai fresco” per indicare ironicamente che va tutto bene quando andrà tutto male, o ancora “sono al settimo cielo”, “fa tremare le vene e i polsi”, “non mi tange”, “senza infamia e senza lode” e per finire “il bel Paese”. L’utilizzo frequente di citazioni di Dante ci fa comprendere ancora di più la sua immortalità.
Penso che fare tesoro degli insegnamenti trasmessi da questo grande uomo e commemorarlo ogni anno, il 25 marzo, con il Dantedì, possa servire a far capire alle giovani generazioni che la nostra identità culturale e sociale è frutto di un lungo percorso, mai interrotto, che ha oramai sette secoli di storia e le cui origini sono merito del “Sommo poeta”.
Claudia (classe terza)
Il Proemio - YouTube (Alessia, Gaia A., Gustavo, Pasquale, Sara - classe seconda)
Caronte: https://view.genial.ly/604c84d95b3b390d8e8b7df1 (Carlotta, Greta, Sophia M., Gaia M., Ruben - classe seconda)
Inferno: Canto V Paolo e Francesca - YouTube (Alessandra, Beatrice, Alessandro, Nicolò, Giorgia - classe seconda)
Inferno canto XXVI " Il folle volo di Ulisse". - YouTube (Aurora, Ettore, Marco, Ginevra - classe seconda)
Inferno, canto XXXIII. Dante incontra il Conte Ugolino - YouTube (Umberto, Carla, Martina, Biancamaria, Sofia - classe seconda)
Durante questo periodo di studio io e la mia classe ci siamo soffermati molto sulla tematica della legalità, cercando di comprendere che cosa sia per noi e come promuoverla facendo la nostra parte e prendendoci l’impegno di creare un futuro ricco di speranza e di giustizia, ricordando tutte le vittime della lotta alle mafie promettendo di non scordarci mai di loro e di non lasciarci sopraffare dal "mostro" poiché i giudici Falcone e Borsellino ci hanno insegnato che possiamo fermarlo.
Concludete ciò che state facendo !
Posate tablet , auricolari , smartphone o videogiochi
ho un appello da rivolgervi .
State attenti , spalancate le orecchie, gli occhi e il vostro cuore ;
sono delusa , sono delusa da chi si lascia ancora
trascinare come un burattino ,
da chi muore ogni giorno per pagare il pizzo ,
da chi alza gli occhi e ha finto di non vedere ,
così da avere salva la vita ,
da chi non ha un’opinione ed esegue gli ordini.
Alcuni tentano di ribellarsi dicendo : "No !"
Ma tante più minacce arrivano.
Bar incendiati , bambini arruolati ed uccisi.
Son queste le conseguenze e nessuno si impegna .
Invece di ricordare continuano a pagare ,
più ragazzi vengono strappati dalle famiglie e
privati dell’infanzia ,
i loro sogni vengono interrotti ;
con giubbotti antiproiettile imparano a sparare
Eppure per evitare tutto ciò , piccole cose dovevate fare
adulti ,
parlare ed essere difensori dalla legalità;
è meglio essere liberi , non trovate ?
Io continuerò a fare la mia parte ,
rivolgendomi a chi non si è ancora fidato della giustizia ,
siete ancora io tempo per scegliere la vera via della salvezza .
Ilaria C. (classe terza)
Ci sono due modi per sconfiggere la mafia:
la legalità e il rispetto,
che riprendono senza dubbio l’affetto
che si ha verso i grandi eroi
che per noi
hanno combattuto a lungo
per mettere un punto
a questo grande racconto.
Molte persone sono morte
come se fosse la loro sorte
ma in realtà volevano solo difenderci
invece di arrendersi:
quindi
guardiamoci intorno
Alziamo la testa
contro il vero mostro!
Adriana (classe terza)
Basta mafia
ci siamo stancati,
basta essere minacciati,
basta essere spaventati
anche dal fare una passeggiata
basta essere condizionati
da questa schifosa mafia.
Dobbiamo combatterla
fino ad eliminarla,
perché così potremo dire di essere dei vincitori
e un sorriso spunterà sul volto di Giovanni Falcone.
Sorriderà,
sorriderà di fronte alla popolazione
che è riuscita a compiere la sua missione
per cui egli è morto con onore.
Questa missione verrà completata
e da tutti sarà ricordata con il nome
di " GRANDE RIBELLIONE
Alessio (classe terza)
Rosanna (classe seconda)
Giulia (classe prima)
Sicuramente in tutta la vostra vita avete già sentito la parola “mafia”. La mafia è un'organizzazione criminale basata sull’omertà e che punta al profitto attraverso estorsioni, rapimenti, riscatti, traffici di droga e traffici di persone. Una persona però si può chiedere: “Ma queste persone che fanno tutti questi reati, non vengono arrestati?” La risposta a questa domanda è complessa. Certamente ciò che contribuisce a coprire le attività illecite è il silenzio delle vittime di mafia, che hanno paura di parlare con le autorità a causa delle continue minacce e intimidazioni. Però le minacce non funzionano con tutte le persone ed è così che la mafia viene sconfitta, con le denunce e la collaborazione dei cittadini. Tuttavia dobbiamo ricordare che i soldi fanno comodo a tutti, perciò alcuni giudici e poliziotti si fanno corrompere dalla mafia. Questo, però, può solo ritardare, ma non non può impedire l’arresto dei mafiosi.
Possiamo anche chiederci dove si radica la mafia. Quest'ultima si trova ovunque sia nelle città povere che nelle città ricche. Ma se non ci sono soldi, come guadagna la mafia? La mafia interviene sui bisogni delle persone che non hanno i soldi per sfamare la propria famiglia e chiedono un prestito agli strozzini perché non hanno i requisiti per rivolgersi alle banche. Le persone che cadono nella rete dell’usura dovranno restituire somme indicibili o pagano con la vita. Purtroppo in questo periodo di pandemia questo pericolo è notevolmente aumentato.
Le mafie agiscono in mille altri modi e noi cittadini dobbiamo sempre essere attenti per non diventare vittime o collaboratori di esse.
Giuseppe (classe terza)
Lucia (classe terza)
Marta (classe terza)
Giorgia (classe terza)