L’ENEA ha incontrato Termoli e il suo progetto di CER, un comune con cui stiamo sottoscrivendo un Accordo Quadro di collaborazione per la promozione di iniziative volte anche alla costituzione delle CER, ma soprattutto un gruppo di insegnanti, la dirigente e gli studenti, che hanno creduto in una iniziativa reale in chiave energetica, educativa e strutturale da costruire per la propria comunità come risposta alla sfida della transizione ecologica.

La scuola di Termoli si fa promotrice della costituzione della CER ed ha preso molto sul serio questo obbiettivo. Non una semplice esercitazione didattica mirata allo sviluppo delle competenze tecnico scientifiche necessarie agli studenti di un Istituto di Istruzione secondaria Superiore come l’E. Majorana di Termoli, ma una esperienza di connessione e di trasformazione della propria realtà in ossequio agli obiettivi di Sostenibilità Energetico Sociale ed Economica attraverso la sperimentazione del modello CER con una scuola Innovativa, agorà del proprio territorio.

L'ENEA ha accettato di supportare e ad accompagnare la città di Termoli verso la realizzazione della prima Comunità Energetica Rinnovabile del territorio, riconoscendone l’originalità e l’innovatività.

Le sfide energetiche, le difficoltà burocratiche e normative con cui lo strumento Comunità Energetica Rinnovabile costantemente si scontra, non senza notevoli difficoltà, non fa demordere i promotori del progetto inteso come un processo progettuale concreto e in evoluzione. La CER potrebbe rappresentare un modello dinamico e adattivo in grado di offrire soluzioni e risposte ai continui cambiamenti di scenari che la realtà delinea.

In tal senso l'incontro con questa realtà ci apre scenari interessanti, in cui i cittadini si stanno mettendo in gioco offrendo fiducia e speranza nella innovazione che tale soluzione, per quanto incognita, fa intravedere e verso la quale sarebbe persino lecito nutrire dei margini di diffidenza.

Anche dalla scuola, dunque, certe iniziative potrebbero essere promosse riconoscendole quel ruolo, soprattutto nelle comunità più piccole, di garanzia di trasparenza, assenza di interessi e visione di un modello di realtà più equo e solidale, sostenibile a tutela della sorte del nostro Pianeta. Cosi come dalla scuola, (pensiamo a Greta e ai suoi Friday for future), è partito un movimento di consapevolezza mondiale verso i rischi che i cambiamenti climatici e il depauperamento delle risorse ambientali comportano sulla sopravvivenza del genere umano sulla Terra, ancora una volta dalle scuole potrebbero nascere iniziative per realizzare schemi innovativi, che utilizzano le fonti di energia pulita, le nuove tecnologie e la digitalizzazione, per fini ambientali e socialmente sostenibili.

A Termoli ho incontrato una scuola, orgogliosa del proprio ruolo promotore, disposta al dialogo e all’apertura verso i possibili stakeholder pubblici e privati del proprio territorio, e verso le Istituzioni che quel territorio governano e di cui essa stessa è parte. La scuola come un laboratorio di idee, di ricerca-azione e osservatorio, un garante etico e super partes, in grado di offrire non solo idee, ma soluzioni concrete grazie all’uso degli strumenti tecnologici e della ideazione di un vero e proprio modello di Comunità Energetica Rinnovabile costituita da una pluralità di figure, dagli studenti e docenti alle famiglie, agli amministratori, agli enti del terzo settore e alle imprese.

Il ruolo dell'istituzione scolastica si rinforza e si valorizza nella sua vocazione di bridge generazionale e sociale della comunità. Noi come ENEA, abbiamo accolto con convinzione questa iniziativa che in questo momento, fra quelle che stiamo accompagnando, rappresenta un esempio virtuoso che parte effettivamente dai cittadini, guidata da una scuola. Siamo nella fase CER.2, ovvero la fase di convergenza verso la realizzazione vera e propria e ci aspettiamo grandi risultati!