Lo "sfruttamento degli animali" è stato ed è tutt’oggi argomento di ampia discussione, soprattutto attraverso (/grazie a) campagne di sensibilizzazione e manifestazioni pubbliche.
Nonostante l'intenso dibattito e le numerose iniziative, tuttavia, molte persone, adolescenti e adulti, non possiedono una conoscenza approfondita della questione.
Per fornire maggiore chiarezza: lo sfruttamento animale, al contrario di come si pensa, non cessa nel momento in cui una persona decide di diventare vegetariana o vegana. Indubbiamente diminuisce, ma di certo non si interrompe da un giorno all’altro.
Il modo effettivo per interrompere lo sfruttamento animale sarebbe quello di limitare, a gran parte della popolazione, il consumo e l'utilizzo effettivo di carne e pesce nell’alimentazione, come anche nell’abbigliamento.
Se davvero si desidera "fare la differenza" non è necessario smettere di mangiare animali, ma è sufficiente 'limitarne' il consumo. Del resto scegliere di diventare vegetariani o vegani è una decisione complessa, che riguarda non solo l'alimentazione, ma anche il proprio stile di vita. Questa 'scelta', inoltre, non deve essere vista come un obbligo morale o una pressione sociale, ma come una decisione consapevole e personale. È molto importante, quindi, che ogni individuo sia libero di fare questa scelta in base alla propria consapevolezza, senza sentirsi forzato da influenze esterne, come spesso succede.
Non è nostra intenzione discutere del "perché" si dovrebbe fare una scelta simile, né per mostrare video che, frequentemente, vengono utilizzati durante le varie manifestazioni per sensibilizzare alla questione spinosa dell’allevamento intensivo, poiché questi aspetti sono già noti grazie alla vasta disponibilità di informazioni e documentari che ci permettono di riflettere sulla situazione.
Il nostro scopo con questo articolo è di presentare, in modo quanto più possibile chiaro e oggettivo, i pro e i contro del diventare vegetariani o vegani: analizziamoli brevemente, e cominciamo esponendo gli aspetti negativi, dato che spesso non vengono trattati con la giusta attenzione.
Il primo aspetto negativo del vegetarianismo, e uno dei più rilevanti, riguarda la possibile carenza di nutrienti essenziali, come proteine, vitamine B12, ferro e omega-3, che si trovano principalmente in alimenti di origine animale. Per compensare questa carenza, potrebbe essere necessario ricorrere a integratori o ad alimenti fortificati, il che potrebbe, in alcuni casi, compromettere la salute fisica.
Un altro aspetto negativo significativo riguarda la dimensione culturale. In molte culture o famiglie la scelta di diventare vegetariani può essere vista con scetticismo, e portare a critiche o incomprensioni, specialmente quando la carne è un elemento centrale della tradizione culinaria. Tuttavia, è interessante notare che ci sono anche culture che limitano o vietano l’uso di determinati alimenti. Ad esempio, i musulmani non possono mangiare carne di maiale, mentre, nel contesto cristiano, durante la Quaresima e il Venerdì Santo, i fedeli si astengono dalla carne come segno di penitenza.
Inoltre, contro la scelta vegetariana, molte persone ritengono che le opzioni di alimentazione siano limitate per le ricette che non comprendono carne o pesce...
Passiamo ora a esaminare i vantaggi del vegetarianismo, molti dei quali sono già noti, ma meritano comunque un’analisi più approfondita.
Diventare vegetariani offre numerosi vantaggi sia per la salute che per l'ambiente. Dal punto di vista della salute, una dieta vegetariana ,se ben bilanciata, può ridurre il rischio di malattie croniche come le malattie cardiovascolari, il diabete tipo 2 e alcuni tipi di cancro, grazie all’alto contenuto di fibre e alla riduzione dei grassi saturi.Inoltre, diventare vegetariani, può favorire un miglior controllo del peso e contribuire a mantenere i livelli di colesterolo nel sangue sotto controllo. Dal punto di vista ambientale ,invece, “scegliere di diventare vegetariani” significa ridurre le emissioni di gas serra, diminuire il consumo di risorse naturali come acqua e terreni agricoli e contribuire a proteggere la biodiversità, evitando così la deforestazione causata dalla produzione di carne. A livello etico, questa scelta può contribuire a migliorare le condizioni degli animali, riducendo la domanda di prodotti di origine animale e supportando pratiche agricole più sostenibili.
Essere vegetariani, a differenza di come si pensa, non comporta gli stessi pro e i contro dell’ essere vegani. C’è una grande distinzione tra i due: innanzitutto, una persona vegetariana evita carne e pesce, mentre un vegano esclude nella sua alimentazione qualsiasi prodotto di origine animale, come uova, latte, formaggi. Inoltre le persone che hanno deciso di diventare vegetariane non hanno bisogno di 'completare il percorso' diventando vegani, poiché il vegetarianismo ed il veganesimo sono due percorsi completamente distinti e soprattutto non si completano.
Nonostante questa differenza i pro e contro di tali opzioni sono molto simili tra loro. Entrambi questi percorsi alimentari hanno il beneficio di limitare l’allevamento intensivo e lo sfruttamento degli animali.
In entrambi i casi c’è un'evidente difficoltà nella transizione alimentare dalla dieta carnivora a quella vegetale: queste difficoltà possono ipoteticamente derivare anche dal cambio di costi nelle spese giornaliere, difficoltà o disagio nella ricerca di determinati alimenti, e si possono riscontrare carenze nutrizionali.
Tuttavia, spesso si nota una certa disinformazione poiché oggi, infatti, le carenze nutrizionali sono facilmente superabili: non solo esistono cibi proteici a base di ceci, spinaci e tanti altri ingredienti a base vegetale, ma ci sono anche numerosi ristoranti che offrono opzioni vegetariane e addirittura vegane che forniscono tutti i nutrienti necessari alla vita.
Ovviamente è difficile capovolgere la propria alimentazione in modo radicale, ed è normale pensare che la cucina potrebbe diventare più impegnativa una volta presa la decisione di passare al vegetarianismo. Tuttavia, la cosa importante da capire è che non si deve raggiungere il cambiamento da un giorno all’altro, ma ognuno deve arrivare con i propri tempi, in modo da non cambiare totalmente la propria alimentazione fin da subito, ma seguendo un processo graduale. E magari facendo in questo modo si potrà rendere questo obiettivo, così complesso, più semplice da raggiungere.
Ad oggi è presente un aumento delle opzioni alimentari disponibili, e una maggiore consapevolezza fa avvicinare sempre più persone a queste diete, rendendo il vegetarianismo e il veganismo sempre più parte integrante della società moderna.
E voi cosa ne pensate? Sareste disposti a fare la scelta del vegetarianismo ? Siete pro o contro? E perché?
A cura di Arianna Miniussi