C’è un posto speciale, pieno di colori, storie e sogni che viaggiano sui binari della fantasia: è Il treno di Bogotá, una libreria pensata interamente per i bambini. Qui i libri non sono soltanto oggetti da sfogliare, ma veri e propri compagni di avventure. Ogni scaffale è una stazione diversa, dove i piccoli lettori possono scoprire mondi lontani, incontrare personaggi straordinari e imparare divertendosi.
Il treno di Bogotá non è solo una libreria: è uno spazio accogliente, dove si leggono storie ad alta voce, si partecipa a laboratori creativi e si impara ad amare la lettura fin da piccoli.
Siamo riuscite a incontrare ed a intervistare la proprietaria di questa fantastica libreria.
Come mai ha scelto il nome "Il treno di Bogotà"?
Quando abbiamo aperto nel 2001, il libro di Roberto Piumini “Il treno di Bogotà” stava per andare fuori catalogo. Piumini è uno degli autori più importanti della letteratura per ragazzi. Questo libro era diverso dalle sue opere abituali: nasceva dal desiderio di raccontare una realtà che stava accadendo in un altro Paese. Negli anni precedenti, infatti, a Bogotá era stata rimossa una parte della rete viaria per impedire ai campesinos di raggiungere la città e protestare. In quel contesto difficile, una donna molto coraggiosa aveva fondato un quotidiano per bambini in lingua spagnola, dove raccontava tutto: dai colpi di stato alla politica, fino alle attività delle associazioni mafiose. La sua casa editrice venne incendiata per ben tre volte. Per sostenerla, a un certo punto, una casa editrice italiana propose un progetto condiviso: realizzare un libro sul tema della libertà, scritto da un autore italiano e illustrato da due artiste di Bogotá. Il risultato fu proprio il libro di cui parliamo, un libro speciale non solo per il contenuto, ma anche per la forma, poiché realizzato con una raffinata tecnica cartotecnica: il pop-up. Ci dispiaceva molto che sparisse dagli scaffali. Per questo abbiamo deciso di tenerla viva e presente fin da quando abbiamo iniziato la nostra attività.
Perché ha deciso di aprire una libreria per bambini?
Siamo da sempre appassionati di libri per bambini. Proprio nell’anno di apertura, iniziai anche a scrivere per una rivista specializzata, collaborando con altri del settore. Crediamo che partire dai libri per l’infanzia sia un modo concreto per contribuire al cambiamento. Una fonte d’ispirazione per noi è IBBY, associazione internazionale nata nel dopoguerra. L’idea alla base è semplice e potente: una giornalista tedesca, riflettendo su come cambiare il modo di pensare dell’Europa dopo la guerra, capì che occorreva partire dai bambini, non dagli adulti. Propose ai governi di inviare libri per l’infanzia che promuovessero pace e fratellanza. Questo gesto simbolico ci ha sempre colpiti: crediamo davvero che dai bambini possa nascere un cambiamento profondo e duraturo.
Ci racconti la storia della sua libreria.
Siamo nati il 24 giugno 2001, con una prima sede a Serravalle dove siamo rimasti per sette anni. Poi ci siamo spostati vicino al Teatro Da Ponte per altri sette anni, prima di approdare alla sede in centro, che purtroppo è stata colpita da un incendio. La nostra è la storia di una libreria che ha viaggiato molto. L’incendio è stato un momento difficile, ma anche una prova toccante: abbiamo ricevuto tanta solidarietà, sia a livello locale che nazionale. Scrittori, illustratori ed editori ci hanno regalato disegni e sono venuti a incontrare il pubblico. Alla riapertura dell’attuale sede c’era talmente tanta gente che era quasi impossibile muoversi. Per me, tutto questo rappresenta una grande lezione di gratitudine verso la vita: anche nei momenti più duri, c’è sempre qualcuno pronto a tenderti la mano.
Sappiamo che la libreria offre dei laboratori artistici gratuiti per grandi e piccoli: ce ne parlerebbe?
Abbiamo un’intera parete dedicata ai materiali e da anni proponiamo laboratori, sia occasionali sia con appuntamenti fissi. I laboratori sono pensati sia per bambini che per adulti, con l’obiettivo di far conoscere il mondo dell’illustrazione e della creatività. Collaboriamo regolarmente con un’esperta di divulgazione artistica che ci affianca ogni mese.
Ciò che amiamo di più di questi laboratori è che non ci interessa il risultato finale, ma il percorso: l’importante è provare, sperimentare, imparare. Offriamo l’opportunità di scoprire cosa c’è dietro la creazione artistica e l’uso di tecniche diverse. Si può, per esempio, imparare a creare colori da zero, esplorare le potenzialità dell’acquerello e molto altro ancora.
Ci parli un po' di lei.
Sono una persona felice di fare il lavoro che fa. Questa attività mi ha permesso di intrecciare tante esperienze diverse, ed è forse proprio questa la peculiarità della nostra libreria: non è solo una libreria, ma un luogo che si apre a molte direzioni. Fino all’anno scorso ho diretto un corso di lettura per la scuola primaria e, durante i laboratori, facevo sperimentare ai bambini le tecniche usate dagli artisti di cui parlavamo. Amo profondamente raccontare storie e suonare, e credo che il mio lato socievole sia stato fondamentale per svolgere questo lavoro. Non potrei farlo altrimenti. Mi sento fortunata anche perché ho colleghe straordinarie. Ho affrontato diverse prove nella vita, ma ognuna di esse mi ha insegnato che guardarsi intorno, trovare forza nelle persone e continuare a credere in ciò che si fa è ciò che davvero ti permette di rialzarti.
Emma Marchionni, 2A - Elisa Zanella, 2F