brodetto e altri menù

contro lo spreco alimentare

"In cucina, anche nell’alta cucina, è finito il tempo dell’estetica ed è arrivato quello dell’etica, del rispetto dei prodotti e di chi li lavora", dice il modenese Massimo Bottura, forse il più famoso chef d’Italia. E riciclare gli avanzi del nostro cibo rischia di diventare più importante che farlo con la plastica o il vetro, se si considerano le cifre dello spreco di nutrimento che ogni giorno si perpetra sulla Terra.

E non è che in Italia siamo attenti. Il 30% del cibo acquistato, dice Coldiretti, finisce in discarica: circa 4 mila tonnellate al giorno di derrate alimentari ancora consumabili. E ogni italiano produce, in 12 mesi, 27 chili di avanzi di cibo, per una valore superiore ai 500 euro a testa. Buttiamo via il 15 per cento del pane e della pasta, il 18 per cento della carne e il 12 per cento della frutta e verdura. "Un tempo non accadeva" dice Carlo Petrini, il leader di Slow Food "Anzi – continua – in Italia ci sono molte ricette nate dal riuso e dal riciclo.

Nate dal saper fare di persone che, per nutrire la famiglia da quello che avevano, hanno creato grandi piatti: dal piemontese agnolotto alle "virtù", la minestra teramana.

Ricette che ci insegnano il valore del risparmio e il rispetto per il cibo.

Perché il cibo ha un valore.

Se si capisse, non ne butteremmo via così tanto.