TIPOLOGIA ED USO DELLE MASCHERINE

Ora vi spiegheremo l'importanza dell'uso delle mascherine. Ne esistono di diversi tipi tra cui uno speciale che è stato creato da una ragazzina statunitense.

Intanto iniziamo con un video!

Diverse tipologie di mascherine

Di mascherine ne esistono vari tipi, anche molto diversi fra loro e spesso ci si potrebbe confondere. Il dottor Alessandro Gasbarrini, direttore di Chirurgia dell’Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna, ha proposto una simpatica suddivisione delle mascherine in tre semplici, ma efficaci, categorie: altruiste, egoiste e intelligenti.

- Le mascherine “altruiste”, anche chiamate mascherine chirurgiche, non servono tanto a proteggerci dal virus, ma servono piuttosto a non infettare gli altri.

- Le mascherine FPP2 e la FPP3 con la valvola sono definite “egoiste” perché proteggono chi le indossa, ma permettono la fuoriuscita dei batteri o dei virus che possono quindi far ammalare gli altri. Sono infatti formate da 3 strati di “tessuto” di diverse densità: lo strato esterno protegge dallo sporco più grande, lo strato in mezzo filtra le particelle, mentre quello interno dà forma alla maschera e protegge il filtro dall'umidità del respiro.

- Le mascherine “intelligenti”, infine, sono le FPP2 e FPP3 che non hanno la valvola: proteggono sia gli indossatori che gli altri.

Un’altra suddivisione più “scientifica” tra i vari tipi di mascherine è quella in base alla loro capacità filtrante, cioè alla percentuale di particelle di piccolissime dimensioni (0,6 μm) che riescono a trattenere:

- Le mascherine della classe di protezione FFP1 sono adatte per ambienti di lavoro nei quali non si prevedono polveri tossiche. Queste filtrano almeno l'80% delle particelle che si trovano nell'aria e vengono usate nel settore edile o nell'industria alimentare.

- Le mascherine della classe di protezione FFP2 sono adatte per ambienti di lavoro nei quali l'aria contiene sostanze dannose per la salute ed è in grado di causare alterazioni genetiche. Queste trattengono almeno il 94% delle particelle che si trovano nell'aria. Vengono utilizzate ad esempio nell'industria metallurgica o nell'industria mineraria e per proteggere dall’inquinamento.

- Le mascherine della classe di protezione FFP3 offrono la massima protezione possibile, con una capacità filtrante maggiore del 99%. Riescono a filtrare la maggior parte delle particelle tossiche, cancerogene e radioattive. Sono utilizzate nell'industria chimica e negli ospedali in casi di patologie virali.


Si devono però seguire delle regole affinché le mascherine possano proteggerci: bisogna, infatti, evitare di toccare la mascherina quando la stiamo usando, sostituirla quando risulta umida e toglierla nel modo giusto, ovvero prendendola dagli elastici senza toccare la parte anteriore.

Vi mostriamo qui sotto una breve guida fornita dall'Istituto Superiore di Sanità:

Un’iniziativa interessante: mascherine per i sordi

Ashley Lawrence è una studentessa di Kentucky a cui è venuta un'idea per aiutare sordi e ipoudenti: costruire mascherine in cui vi sia un pezzo di plastica trasparente in prossimità della bocca, in modo tale da permettere alle persone sorde di leggere il labiale (permettono infatti di vedere le labbra di chi ci sta davanti anche ad un metro di distanza).

La ragazza finora ha usato lenzuola e un rotolo di plastica. Ha deciso poi di aprire una raccolta fondi per consegnare le speciali mascherine in molti paesi.

Ad oggi, il primo comune ad aver importato l’idea di Ashely in Italia è il comune di Pietrasanta In Toscana, distribuendo gratuitamente mascherine attraverso la protezione civile.

A seguire anche a Caserta due cittadini hanno iniziato a realizzare queste mascherine che consentono la lettura del labiale ai sordi, ritenendo l’idea davvero bella perché, come afferma uno dei due volontari: “Se non è uguale per tutti allora è solo un vantaggio per qualcuno”.

Vediamo di riassumere quello che abbiamo detto: