Fare Matematica con i documenti storici", realizzato da Adriano Dematté per IPRASE Trentino. (file .pdf)
L'inserimento nella didattica di alcuni documenti tratti dalla storia della disciplina potrebbero farti scoprire loro l’origine e il valore di procedure e conoscenze che vengono proposte.
La storia della matematica attraverso i documenti storici è una porta per entrare nelle civiltà del passato e vederne alcuni aspetti: la lingua, gli interessi culturali, certi elementi della quotidianità. Di conseguenza, emergono spunti che possono favorire un lavoro comune con gli insegnanti delle altre materie. Anzi, fare la storia della matematica con l’uso delle fonti fa intravedere aspetti che nella storia in generale spesso non sono messi in evidenza, quali il carattere ipotetico della conoscenza storica, il valore dell’interpretazione e della produzione di congetture e, in ultima istanza, le difficoltà del mestiere di storico.
L’idea di accompagnare lo studente in quella che, usando la terminologia di Freudenthal, possiamo chiamare “reinvenzione guidata” è supportata dall’opinione di un famoso psicologo, Richard Skemp, che, nell’introduzione al suo libro Psychology of Learning Mathematics, scrive che un approccio puramente logico dà solo “il prodotto finale della scoperta matematica [...] e non riesce a generare nel discente quei processi con cui sono fatte le scoperte matematiche. Insegna il pensiero, non il pensare matematico”.