REALIZZATO PER VOI DA FRANCESCA, LINDA, CHIARA, MATTEO, SOFIA, MANUEL
L’innominato è un personaggio con un carattere vivace e ribelle da giovane, è un bieco tiranno, aspro e solitario, prepotente e crudele, ama la violenza e la usa come mezzo di risoluzione facile e veloce. Ha commesso numerosi delitti e l’amore verso il potere, lo ha portato ad avere molti bravi sotto il suo controllo. E’ spietato e sanguinario. Non ha paura delle legge, infatti riesce a manipolare anche la giustizia. Lui vive nel suo castello vicino a Lecco e si dedica alle attività illecite, si circonda di uomini di fiducia che lo aiutano nei suoi illeciti, si scontra volentieri con chi non si vuole sottomettere a lui. E’ un potente signore a cui si rivolge Don Rodrigo per fare rapire Lucia. Lui prova compassione e preoccupazione per lei, perciò il suo carattere comincia a indebolirsi, sotto l’oppressione della paura per una pena divina da scontare per tutti i crimini commessi.
EVOLUZIONE DELL’INNOMINATO NEL CORSO DEL ROMANZO
L’innominato nel romanzo si presente come un personaggio redente, questo perché:
all’inizio la sua figura assume un imponenza tragica e una grande malvagità, soprattutto se con Don Rodrigo, anche se lo ritiene un individuo più modesto e mediocre, perché si compiace della sua reputazione famigerata, e si ritiene un nemico pubblico delle leggi e delle autorità. Questo carattere dura però poco, perché dopo essere stato incaricato da Don Rodrigo di rapire Lucia e imprigionarla nel suo castello, ha una crisi di coscienza, e si pente del reato commesso. Decide quindi di confessare le suo colpe al cardinal Federigo Borromeo, e libera Lucia, mandando all’aria il piano ideato da Don Rodrigo.
Dopo essersi convertito, è dedito a fare del bene al prossimo, presentandosi a tutti come protettore degli oppressi, andando in giro senz’armi, tenendo con sè solo i bravi che accettano la sua nuova vita, e intimando agli altri di andarsene. Mantiene una corrispondenza con il cardinal, e fa avere ad Agnese, madre di Lucia, cento scudi d’oro, come “ rimborso “, per il male fatto alla figlia, la quale con le sue invocazioni di fede e pietà, lo rendono solitario e tormentato.
I due episodi più importanti in cui è coinvolto l'innominato
Il primo episodio più importante in cui è coinvolto l’innominato è nel capitolo 21, nel brano “Dio perdona tante cose per un’opera di misericordia”. in questo brano Lucia, prigioniera in una stanza del castello, si trova faccia a faccia con l’Innominato, ne segue un discorso interessante tra i due, in cui Lucia affronta l’uomo che ha davanti con un tono ricco di paura ma che allo stesso tempo è pieno di sicurezza a cui l’Innominato rispondo tranquillizzando la ragazza dicendo che non vuole farle del male. Lucia inizialmente non crede alle affermazioni dell’uomo, infatti gli domanda disperata in nome di Dio perché si trova in quel posto dove è stata portata con la forza. L’innominato si innervosisce sentendo parlare di Dio e afferma che coloro che non possono difendersi da soli hanno sempre in bocca la parola di Dio da mettere in campo, a questo punto Lucia esordisce dicendo che Dio perdona tante cose per un'opera di misericordia e lo prega di lasciarla libera. Dopo questa affermazione di Lucia, l’Innominato sembra quasi impietosito e la rassicura dicendole che l’indomani sarà libera, che le verrà portato qualcosa da mangiare e gli verrà preparato un letto per la notte. Questo episodio è importante perché le parole di Lucia lo spingono ad avere atteggiamenti di pietà portandolo a un cambiamento radicale della sua condotta.
Il secondo episodio è nel capitolo 23, in questo capitolo l'Innominato compie un passo molto importante per la sua redenzione; infatti quest’ultimo si reca in chiesa e chiede udienza al Cardinale Borromeo. Il primo a rompere il ghiaccio è il Cardinale che si rimprovera perché doveva andare lui dall’Innominato ed aiutarlo, quest'ultimo si domanda il perché e il Cardinale risponde dicendo che lui è il figlio che più di tutti avrebbe voluto accogliere e abbracciare. Queste parole segnano molto l’Innominato perché dopo comincia a raccontarsi, oltre a queste parole che lo convincono a confidarsi è anche l’effetto che il Cardinale Borromeo ha sull'uomo che ha di fronte, infatti viene descritto come una persona buona e disposta ad aiutare chiunque, ciò implica che ci sia un'influenza buona che lo cambierà. Successivamente dopo essersi quasi aperto con Federigo scoppia in in un pianto e nel mentre il Cardinale cerca di rassicurarlo prendendogli la mano l’Innominato si sposta e dice di non farlo perché potrebbe sporcare la sua mano piena di luce, in questo momento c’è una presa di conoscenza da parte dell’Innominato, infatti si accorge di tutte le cose malvagie che ha fatto e della vita che ha vissuto fino ad allora. Poi l’Innominato racconta tutta la faccenda di Lucia e vanno a cercare tra la folla di curati presenti Don Abbondio, che insieme all’Innominato andrà a salvare la donna rapita.