Uscita didattica

della 2 E

allo IAL (Innovazione, Apprendimento, Lavoro)

Il 14 marzo del 2018 è stata una giornata speciale per noi alunni di seconda E. Infatti siamo andati a visitare l’istituto IAL di Modena, il cui acronimo sta per Innovazione Apprendimento Lavoro. L’ente offre ai ragazzi, che abbiano frequentato il primo anno di scuola superiore, la possibilità di conseguire le qualifiche professionali di operatore del punto vendita e operatore meccanico di sistemi. Là siamo stati guidati alla scoperta di una scuola appunto “innovativa” e di un metodo di studio rivoluzionario.

Fra il tragitto e la permanenza allo IAL, l’attività è durata 4 ore. Siamo stati accompagnati in via Rainusso, sede dell’istituto, dalle insegnanti di italiano e tecnologia.

Lo IAL oltre allo studio teorico offre la possibilità di andare in stage per mettere in pratica, in una vera azienda o in un negozio, le conoscenze apprese.

Là ci hanno accolti tre insegnanti: la prima ci ha spiegato brevemente le proposte scolastiche dello IAL; il secondo e la terza, rispettivamente professori di meccanica e di organizzazione degli esercizi commerciali, hanno guidato noi, divisi in due gruppi, in due aule differenti. Tutti i ragazzi e due ragazze della nostra classe hanno preferito l’attività di meccanica, mentre le ragazze in massa hanno optato per l’altra. I tutor futuri operatori del punto vendita erano quattro, parimenti maschi e femmine. Ci hanno illustrato quattro attività differenti che poi abbiamo sperimentato.

Esse sono:

• la vestizione del manichino

• la piegatura dei capi d’abbigliamento

• l’allestimento di una vetrina e di uno stand con accessori

• la realizzazione di confezioni regalo.

La prima tutor ci ha insegnato come vestire un manichino. Per prima cosa bisogna smontare tutti i pezzi, incluse le mani dalle braccia; poi basta sistemare il capo sul manichino, rimontare i pezzi precedentemente smontati e il gioco è fatto! Qualche volta, se è necessario e se il negozio dispone dell’attrezzo adatto, bisogna stirare e aggiustare l’indumento indossato dal manichino.

Le eventuali difficoltà stanno nell’incastro mentre lo si rimonta. A volte potrebbe essere difficile infilare, ad esempio, la gamba nel jeans e attaccarla al busto, poiché appunto il jeans impedisce all’arto di plastica di compiere determinati movimenti necessari per effettuare la ricostruzione del corpo intero.

Il secondo tutor ci ha mostrato il metodo corretto di piegatura del jeans in funzione del ripiano su cui appoggiarlo. Ci sono alcune regole da tener presente che dipendono, appunto, dal ripiano e dal risultato che si vuole ottenere. Dobbiamo ricordarci che il cliente dovrà vederne la marca e, in assenza di essa, dovrà risaltare il quinto taschino, se presente. L’indumento sarà piegato in due, tre o quattro e il cavallo potrà essere risvoltato verso l’interno o lasciato esterno. L’operazione di piegatura non richiede molta manualità, ma è comunque necessario un po’ di esercizio per ottenere risultati perfetti.

Quando dobbiamo esporre in vetrina degli accessori, solitamente gli viene dedicato un bancone intonato con i loro colori e il loro stile. Il nostro tutor all’inizio ha sistemato il bancone apposito e ha mostrato un esempio di allestimento. Poi è toccato a noi: abbiamo sistemato e ordinato borse, collane, foulard e cinture a seconda della palette (gamma di colori), del materiale, del contesto e della vetrina.

Dovevamo stare attenti alle combinazioni perché potrebbero non stare bene insieme alcuni accessori!

Sara, la quarta tutor, ci ha raccontato cosa ha fatto nel suo periodo di stage e fra le tante attività si è specializzata in “pacchetti regalo”. Allora, insieme a lei, abbiamo realizzato la confezione regalo di piccole scatole in cartone, con l’ausilio di carta, forbici, nastro e un piccolo pezzo di scotch. Anche con questi pochi materiali possiamo incartare splendidamente i nostri doni!

E’ necessaria una certa manualità: all’inizio è difficile tenere il pacchetto e allo stesso tempo piegare accuratamente la carta, fermando con le dita e proseguendo con l’altra mano. Con un po’ di pratica siamo riuscite a imparare questo trucchetto! Infine abbiamo realizzato un piccolo lavoretto con la carta crespa: una rosa. Diventerebbe un po’ lungo e complicato spiegare il procedimento, quindi alleghiamo il link di un video tutorial su youtube.

https://www.youtube.com/watch?v=zNf9dTnHtnM

Nel video verrà mostrato, senza audio, come fare queste rose. Le nostre sono state fatte con un pezzo di carta crespa più piccolo e non sono proprio così belle, ma anche questo è un discorso di pratica!

Nell’aula di meccanica il gruppo prevalentemente maschile ha svolto un laboratorio riguardante i cuscinetti: meccanismi utilizzati per ridurre l’attrito tra due oggetti in movimento rotatorio o lineare tra loro. Anche qui avevamo alunni dello IAL come tutor e non erano tutti maschi! Anzi, c’era una ragazza a farci da tutor e a spiegarci tutte le fasi di assemblaggio dei pezzi. Lei, a detta di molti, è stata la più chiara e precisa!

Abbiamo utilizzato catene, supporti, perni, dadi, viti di vario tipo, blocchi cuscinetti e ruote dentate. L’insegnante e alcuni alunni dello IAL avevano predisposto sui tavoli da lavoro tutti gli strumenti e i pezzi necessari per compiere l’attività. Assemblare i pezzi non è stato facile per tutti, ad esempio non sempre il cuscinetto entrava nel perno. In questo caso si deve intervenire con la carta vetrata o la lima. Oppure quando un cuscinetto si incastrava nel perno bisognava utilizzare la pressa. E’ necessario conoscere le istruzioni, seguire un ordine preciso nella successione dei pezzi da posizionare e prendere sempre bene le misure.

Alla fine delle due attività ci siamo ricongiunti e insieme siamo tornati a scuola.

L’esperienza è stata molto positiva, interessante e piacevole. Non riteniamo necessario alcun cambiamento nell’organizzazione di questa uscita. Consigliamo questa scuola a chi è più bravo nelle materie in cui servono abilità pratiche, creative, e che magari è un po’ meno bravo nelle classiche materie da scuola. Non si otterrà di certo un diploma, solo una qualifica, ma si sarà facilitati per un accesso diretto al mondo del lavoro!

gli alunni di seconda E