di Roberta Callegari - Coordinatrice pedagogica provinciale Fism
La meditazione ci insegna che più noi entriamo profondamente in un mistero di unità, più diventiamo realmente umani e compassionevoli (John Main)
Gli avvenimenti attuali, legati al diffondersi della pandemia, la difficoltà di controllare il contagio, la malattia, e la morte ci hanno improvvisamente e traumaticamente risvegliato dalla convinzione tecno-scientifica di poter governare e controllare tutto.
Lo sbriciolarsi di queste certezze ha fatto riscoprire la fragilità, la limitatezza dell'essere umano, la necessità di chiedere e di offrire aiuto, di vivere isolati, ma non soli. Improvvisamente l'uomo si è ritrovato scoperto e vulnerabile e ciò ha fatto emergere una sensazione di profonda mancanza non solo psicologica, ma anche umana e spirituale. Da più parti si avverte la necessità che, oltre alle risposte della scienza, l'essere umano ritrovi supporti e nutrimento anche alla dimensione spirituale, in modo da gestire la fatica e lo stress di questo momento. Una dimensione della cura dell'essere umano in termini globali che lo aiuti a so-stare nel momento presente, abitare il tempo, così come si presenta, senza scappare, senza lottare o erigere muri, evitando di irrigidirsi e di alimentare il circuito della minaccia, attivando invece quello della sicurezza. Quella scienza di cui abbiamo sottolineato i rischi quando viene trasformata in un mito, ci dice anche che per attivare il sistema della sicurezza ed i processi di cura ad esso connessi, una modalità fondamentale è costituita dalla mindfulness.
Mindfulness significa “la capacità di tenere a mente o riportare alla mente un esperienza nel momento presente”. In italiano viene tradotto con “consapevolezza” “presenza mentale”. Consapevolezza vigile nel momento presente.
Secondo la definizione di Jon Kabat-Zinn, Mindfulness significa “porre attenzione in un modo particolare: intenzionalmente, nel momento presente e in modo non giudicante”.
La Mindfulness, come protocollo scientifico, nasce alla fine degli anni ’70 da un’intuizione di Jon Kabat-Zinn. Egli ebbe infatti il merito di portare all’attenzione del mondo scientifico occidentale le millenarie pratiche di meditazione delle tradizioni spirituali, dando loro un assetto laico e strutturato, così che potessero essere oggetto di validazione empirica e metodo di intervento nel trattamento di diverse problematiche.
La mindfulness, nella definizione più comune nell’area delle scienze umane, è la consapevolezza che emerge attraverso il prestare attenzione intenzionalmente, nel momento presente, in modo non giudicante, senza attaccamento, con curiosità e accoglienza.
Mindfulness è un concetto antico. Espressioni di mindfulness si possono trovare nelle tradizioni contemplative di molte tradizioni spirituali. Fondamentale è però il fatto che numerose ricerche condotte dalla psicologia occidentale hanno prodotto evidenze scientifiche a supporto del fatto che praticare la mindfulness migliora la qualità della vita e promuove la salute a livello fisico, mentale e relazionale.
Nell’ampio panorama della mindfulness si possono distinguere diversi approcci, fondamentalmente uno laico, che la considera un metodo strettamente psicologico, e uno spirituale, che la vede radicata in una tradizione filosofica e/o religiosa più contemplativa e basata sulla meditazione. Tuttavia, nelle sue applicazioni sempre più diffuse in vari ambiti (clinico, educativo, organizzativo, etc.), tale distinzione rimane spesso implicita o negata e non è sempre ben definito il rapporto tra la mindfulness, quale pratica laica, e la pratica spirituale o religiosa. Ciò rischia di generare confusione e trascurare il rispetto della persona e del suo orientamento spirituale, qualunque esso sia.
Chi si colloca nella tradizione cristiana e si pone in dialogo con gli aspetti psicologici della mindfulness a partire dall'unicità dell'esperienza di fede, senza scadere in inutili sincretismi, può cogliere l'opportunità di riscoprire e coltivare una spiritualità incarnata che sappia coltivare un fecondo dialogo con le scienze psicologiche e pedagogiche mantenendo la necessaria distinzione dei piani.
La psicologia ha evidenziato l'importanza per la salute di focalizzare l'attenzione sul momento presente. Questo può essere un'occasione per riscoprire come il momento presente sia il tempo opportuno, il kairos, dell'esperienza cristiana, il tempo in cui incontrare qui ed ora l'amore misericordioso di Dio.
Se la mindfulness è una prospettiva ecologica di embodied mind, nella tradizione cristiana si parla di una mistica incarnata, di celebrazione del “sacramento del momento presente”, un’espressione che troviamo in un testo classico della spiritualità cristiana “L’abbandono alla Provvidenza divina”, di De Caussade, opera spirituale fondamentale in cui Momento presente e Abbandono sono le due parole chiave.
La tradizione cristiana ha conservato tre modi per esprimere e vivere la preghiera: oltre alla preghiera vocale vi è la meditazione e la preghiera contemplativa o meditazione non discorsiva di cui parla San Giovanni della Croce quando scrive: "Il Padre pronunciò una parola, che fu suo Figlio e sempre la ripete in un eterno silenzio; perciò in silenzio essa deve essere ascoltata dall'anima".
Papa Francesco nell'esortazione apostolica "Christus vivit" ad esempio afferma che bisogna...:
224. ...imparare a gustare il silenzio ... Non bisogna sottovalutare i giovani come se fossero incapaci di aprirsi a proposte contemplative.
146. ... vivere il presente. Si tratta di saper aprire gli occhi e soffermarsi per vivere pienamente e con gratitudine ogni piccolo dono della vita.
La spiritualità cristiana è una spiritualità incarnata, che per condurci all'incontro con il trascendente passa dall'immanenza: per salire in cielo ci dice che dobbiamo attraversare la terra, dobbiamo discendere, ed è nella profondità del campo del quotidiano che dobbiamo cercare il tesoro nascosto (Mt, 13,45).
Il vangelo ci richiama ad una costante vigilanza per non venire meno all'appuntamento con lo Sposo, avendo con noi l'olio della consapevolezza per andargli incontro anche nella notte (Mt, 25,13).
Celebrare i sacramenti ci offre l'opportunità di vivere ogni momento come "il sacramento del momento presente", in quanto ci aiuta a cogliere ogni istante come una opportunità per ascoltare la parola di Dio, per incontrarlo vivo e presente nel qui e ora.
Così come nella dimensione spirituale, l'avvento della mindfulness ci ha stimolato ad andare a riscoprire le qualità profonde e nutritive dell'esperienza cristiana. Anche nel contesto pedagogico la Mindfunless con le sue peculiarità ci stimola ad andare a rileggere le caratteristiche centrali del pensiero Montessoriano. Fulcro del lavoro educativo e pedagogico dell'insegnante e dei genitori è quella che Maria Montessori definisce "pedagogia dell'attenzione", intesa come osservazione attenta e sistematica dei bambini, come cura dei dettagli, ma soprattutto come strumento per coltivare la concentrazione. La stessa scienziata parla di intimo raccoglimento del bimbo che lavora e lo assimila ai mistici e agli uomini di scienza. Ritiene la concentrazione infantile in stretta relazione con la contemplazione. Un’attenzione strettamente connessa con il respiro: il respiro rimanda al corpo, il respiro unisce mente, cervello e corpo. Sorella gemella dell'attenzione è la consapevolezza, la mindfulness. La presenza mentale non oscillante, la forte capacità di osservazione che sembra appartenere alla modalità dell'essere. Altra sorella gemella dell'attenzione è la contemplazione. Gopnik scrive: "è plausibile che i bambini piccoli siano consapevoli di molte più cose e in maniera molto più intensa di noi...". A questo mira anche l'esercizio montessoriano del gioco del silenzio non come mancanza di rumore ma come esperienza spirituale che aggiunge qualcosa al pensiero.
Se esiste una relazione tra attenzione e pensiero, attenzione e contemplazione allora occorre preservare per i bambini dei luoghi silenziosi in cui poter ascoltare ed essere ascoltati, affinché, come scrive J. Rifkin, "il loro sguardo non sia rimpicciolito, ma spalancato alla bellezza e alla esplorazione del mondo... chi contempla la bellezza della terra trova riserve di forza che dureranno finchè durerà la vita".
È questo l'auspicio con cui voglio concludere: che questo evento, oltre alla scia di dolore e sofferenza, riesca a farci ritrovare un tempo lento, calmo e pieno, un tempo grato che diventi occasione per incontrare Colui che ha attraversato la sofferenza e con la sua morte ha distrutto la morte donandoci la vita eterna.
John Main Monaco Benedettino, Monastero senza mura, Ed Paoline, 2018, Milano
J. Kabat -Zinn, Dovunque tu vai, ci sei già, Ed corbaccio, Milano, 1997
De Caussade, L’abbandono alla Provvidenza divina, Ed. San Paolo, Milano, 1966
San Giovanni della Croce, "Opere Givanni della croce", Ed Ocd, Roma, Opere Minori, Parole di Luce e di amore
Gopnik "Il bambino filosofo" cit. in R. Regni e L. Fogassi, Maria Montessori e le Neuroscienze, Fefè Edit, Roma, 2019
J. Rifkin, "la terza rivoluzione industriale. Come il potere laterale sta trasformando l'energia, l'economia e il mondo, trad in italiano, Mondadori. 2012 e citato in R. Regni e L. Fogassi, Maria Montessori e le Neuroscienze, Maria Montessori e le Neuroscienze
CHRISTUS VIVIT esortazione apostolica sinodale del Santo Padre Francesco ai giovani e a tutto il popolo di Dio, Libreria Editrice Vaticana
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