di Benedetta Gazza - Coordinatrice pedagogica provinciale Fism
“La mente umana è per natura calma, compassionevole e illuminata, ma per manifestare il suo potenziale occorre eliminare gli ostacoli mentali di avidità, odio, illusione, orgoglio, gelosia, senso di colpa" (R. Nairn, La mente adamantina)
Ripartenza: la fase 2 segue la fase1. Parole e numeri che segnano l’avanzare di un processo. Il suo nome lo conosciamo bene: Coronavirus. In Domenica mattina presto di Hopper ritroviamo l’inquietudine provata quando, dalle nostre finestre, buttavamo l’occhio alla città deserta. Scorci insoliti e inattesi, arrivati e non desiderati, non calcolati.
La ripresa, letteralmente ed emotivamente, ha i connotati di nuovo avvio; ma il grido di sofferenza, che ci ha sorpresi e attraversati in questi mesi, non si cancella con un battito d’ali. Le immagini degli arcobaleni corredate dallo slogan “Andrà tutto bene” se da un lato nutrono la speranza, dall’altro non devono trarci in inganno e alimentare l’illusione che, come per ‘magia’, tutto si sistemerà e tutto tornerà come prima. Il cambiamento di vita - che porta segni evidenti in perdita di persone care, chiusura delle scuole, sospensione del lavoro, preoccupazione per il futuro - ha generato in tutti noi uno spiazzamento emotivo potente, provocando uno ‘stato di sofferenza’ bisognoso di ‘cura’. Un aiuto prezioso in tal senso può venire dalla Mindfulness - presenza mentale - una pratica di meditazione che allena la mente a ‘tenere l’attenzione sul momento presente in modo aperto a tutto ciò che c’è’, notando le sensazioni presenti nel corpo, in primis il ‘respiro’, senza preferenze (giudizi). La mente umana, per sua natura, è portata ad essere calma, gentile, chiara, adamantina . Ma uno stato di stanchezza e affaticamento rischia di coinvolgerla unicamente in un fluire disordinato e frenetico di pensieri cupi e preoccupazioni, rimandando un’immagine parziale e negativa della realtà. Inoltre, la concentrazione si disperde, le esperienze si vuotano di significato e spesso il ‘fare’ prevale sull’essere’ e sul ‘sentire’. Intenzione e motivazione per la pratica sostengono le tecniche e aiutano a calmare la mente per lavorare su consapevolezza, gentilezza amorevole, compassione.
Di fronte al dolore la reazione più istintiva va nella direzione di sbarazzarsene, senza considerare che combatterlo produce soltanto una sua amplificazione. Tenere uno sguardo attento e onesto sulla nostra e l’altrui esperienza presente, qualunque essa sia, risulta più efficace. È un esercizio di consapevolezza tutt’altro che scontato e semplice. La capacità e il coraggio di ‘essere in contatto’ con le cose della vita richiede tempo, calma, atteggiamento riflessivo e accettazione positiva e incondizionata, senza riserve e pregiudizi.
Quando si è colpiti in modo inaspettato la mente formula domande in maniera frenetica su cause ed effetti, ma la dimensione razionale non è sufficiente, occorre anche indagare nell’intimo e scendere alla ragione del cuore. La risposta del cuore alla sofferenza è la compassione, intesa nel suo significato più profondo ‘patire con’, nel senso di familiarizzare con le nostre e altrui afflizioni e attivarsi per alleviarle.
L’ispirazione cristiana che caratterizza le linee pedagogiche di nidi e scuole Fism ci rimanda al Dio compassionevole e misericordioso. La Parabola del Buon Samaritano è una delle pagine della Bibbia che meglio evidenzia il linguaggio profondamente umano della compassione e ne descrive la sua piena espressione attraverso il corpo: gesti, parole, presenza. Cristo narra di un uomo che ascolta, si lascia coinvolgere-travolgere, senza esitazione. La ‘prossimità’ emerge in modo viscerale, intenso, al pari dell’amore di una madre per il figlio portato in grembo - Pietà Rondanini .
Alcune domande generative - “Che cosa sta succedendo in tempo di Covid-19? Come affrontiamo la nostra e l’altrui sofferenza? Bambini e giovani come percepiscono, come vivono questa condizione particolare?” - possono essere un primo passo emotivamente intelligente per far fronte ad un’ emergenza sociale ed educativa, invece di subirla passivamente. Dal reciproco ascolto e racconto di sé nasce un’esperienza di profonda ‘umanità condivisa’. E vicini, sintonizzati sulle proprie fatiche, è più facile gestire lo stress.
Insieme si può fare anche altro! Praticare Mindfulness è uno dei percorsi di cura possibili, in piena assonanza con il cammino di fede cristiana e/o con interventi di counselling e psicoterapia. È un appuntamento con sé stessi che, se perpetuato con costanza e regolarità, conduce gradualmente ad una visione più spaziosa dell’esperienza presente, interiore ed esterna. E le focalizzazioni su tensioni, tristezze, affanni si schiudono a eventi, azioni, piccoli momenti piacevoli, anch’essi parte della nostra esistenza. È un esercizio che educa alla gentilezza amorevole e alla compassione per sé e per gli altri e rende possibile sperimentare gioia e gratitudine verso la vita, pure nei momenti di crisi. In tal senso, è plausibile affermare che la cura della sofferenza trova risposta nel cuore.
Le recenti ricerche neuroscientifiche confermano l’efficacia della meditazione nel potenziamento dell’attenzione e della memoria, nella riduzione della conflittualità relazionale e dello stress, a partire dall’infanzia e in tutte le età della vita .
‘Sperimentare una mente calma’ ed ‘essere nella consapevolezza’ con ‘stile compassionavole’ facilita la promozione del benessere della persona e sostiene lo sviluppo delle ‘life skills’ e della capacità di ‘coping’. Porta energia e risveglia la ‘creatività’ che come una Luce viva può illuminare percorsi alternativi e nuovi, funzionali alla gestione di sofferenza, resistenza al cambiamento e stress.
per adulti
KABAT-ZINN J., Il genitore consapevole, Corbaccio, Milano, 2002.
KABAT-ZINN J., Vivere momento per momento, Corbaccio, Milano, 2016
KOTSOU I., Quaderno d’esercizi di Mindfulness, Vallardi, Milano, 2014.
MANICARDI, L., L’umano soffrire, Qiqajon, Comunità di Bose, 2006.
NAIRN R., Che cos’è la meditazione, Tea, Milano,2015.
SALOME’ J., Vivere la tenerezza, Borla, Roma, 1990.
THIC NHAT HANH, Rilassarsi in consapevolezza, Terra Nuova, Firenze, 2017.
per bambini
FERRERO, Il male e la sofferenza raccontato ai bambini, Elledici, Torino ,2008.
PANATERO M., PECUNIA T., Giochiamo a rilassarci, la meditazione per calmare i bambini e renderli più attenti e creativi, Ed. Urrà, Milano, 2015;
SEPULVEDA, Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza,
SNEL E., Calmo e attento come una ranocchia, Red, Milano, 2017.
THICH NHAT HANH, Semi di felicità. Coltivare la consapevolezza insieme ai bambini, Terra Nuova, Firenze, 2012.
Da stampare
immagini: Michelangelo, Pietà Rondanini (1564); Paolo Pedrelli, Luce viva (2007), Hopper, Early Sunday Morning (Domenica mattino presto) (1930).