Inclusione

normativa su disabilità e inclusione

Articoli 3-33-34 della Costituzione Italiana

“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali..... E' compito della repubblica rimuovere gli ostacoli...che impediscono il pieno sviluppo della persona umana....”

“L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento”

“ La scuola è aperta a tutti.....”

Legge 517/77: abolizione delle classi differenziali, garanzia al diritto di istruzione dell'alunno con handicap, istituzione dell'insegnante di sostegno, modalità di raccordo tra scuola e servizi sanitari; modifica dei sistemi di valutazione e articolazione flessibile delle classi.

Legge 104/92: coinvolgimento delle varie professionalità educative, sanitarie, sociali in un progetto formativo individualizzato, redazione di diagnosi funzionale (ASL) e profilo dinamico funzionale (equipe multidisciplinare), istituzione del piano educativo individualizzato (PEI).

Legge 53/2003: principio della personalizzazione dell'apprendimento.

Legge n. 59/2004: indicazioni nazionali per i Piani di Studio Personalizzati.

Legge 170/2010: riconoscimento dei disturbi specifici dell'apprendimento e istituzione del piano didattico personalizzato (PDP) con indicazioni precise sugli strumenti compensativi e le misure dispensative.

Insiste sul tema della didattica individualizzata e personalizzata come strumento di garanzia del diritto allo studio, con ciò lasciando intendere la centralità delle metodologie didattiche, e non solo degli strumenti compensativi e delle misure dispensative, per il raggiungimento del successo formativo degli alunni con DSA.

Individualizzato” è l’intervento calibrato sul singolo, anziché sull’intera classe o sul piccolo gruppo, che diviene “personalizzato” quando è rivolto ad un particolare discente.

L’azione formativa personalizzata ha, in più, l’obiettivo di dare a ciascun alunno l’opportunità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità e, quindi, può porsi obiettivi diversi per ciascun discente, essendo strettamente legata a quella specifica ed unica persona dello studente a cui ci rivolgiamo.

La didattica individualizzata consiste nelle attività di recupero individuale che può svolgere l’alunno per potenziare determinate abilità o per acquisire specifiche competenze, anche nell’ambito delle strategie compensative e del metodo di studio; tali attività individualizzate possono essere realizzate nelle fasi di lavoro individuale in classe o in momenti ad esse dedicati, secondo tutte le forme di flessibilità del lavoro scolastico consentite dalla normativa vigente.

La sinergia fra didattica individualizzata e personalizzata determina dunque, per l’alunno e lo studente con DSA e BES, le condizioni più favorevoli per il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento.

Direttiva 27 dicembre 2012: "Strumenti d'intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica”.

La direttiva e le successive circolari e note di chiarimento, delineano e precisano la strategia inclusiva della scuola italiana, al fine di realizzare pienamente il diritto all' apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà.

Si ridefinisce e completa il tradizionale approccio all'integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità, estendendo il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità educante all' intera area dei bisogni educativi speciali (BES), da sancire annualmente attraverso la redazione del piano annuale per l'inclusività. La direttiva estende pertanto a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla Personalizzazione dell'apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi Enunciati dalla legge 53/2003.

La Direttiva ministeriale e la Circolare del 6 marzo 2013 estendono a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003.

Fermo restando l'obbligo di presentazione delle certificazioni per l'esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di disabilità e di DSA, la C.M. n. 8 del 6 marzo 2013, in particolar modo, sottolinea come sia doveroso, da parte dei Consigli di classe o dei team dei docenti, indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni.

Lo strumento privilegiato resta il percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti.

normativa di riferimento

strumenti per la didattica INCLUSIVA