Origini storiche, democrazia e diritti

In questa pagina abbiamo deciso di raccontare alcuni aspetti delle origini storiche dell'Unione Europea. Gli anni bui delle dittature e della Seconda guerra mondiale, ben rappresentati dal dipinto Guernica di Picasso e dal romanzo Sostiene Pereira di Tabucchi, si sono conclusi con il progetto di un'Unione di Stati europei. L'Unione Europea è nata e si è affermata all'insegna di valori quali la dignità umana, la libertà e la solidarietà, che noi possiamo difendere attraverso la partecipazione democratica.

Guernica

Guernica

el “Guernica” cuadro de Pablo Picasso, representa la situación en los años ‘30/‘40 en toda Europa.

Este cuadro representa el bombardeo sucedido a Guernica y en el curso de los años es devenido un símbolo de denuncia contro los horrores de la guerra y las horribles consecuencias que cada tipo de conflicto causa a la humanidad.


Battagliotti Beatrice Chiara


Origini storiche 

Il dipinto Guernica di Pablo Picasso rappresenta in maniera simbolica un periodo buio della storia d'Europa, caratterizzato dall'esistenza di stati autoritari e totalitari, i quali furono all'origine di un clima di violenza e di terrore e della violazione di diritti umani, come la libertà e la dignità. L'opera Guernica, infatti, non testimonia soltanto delle violenze perpetrate dai nazisti sulla popolazione della città basca, ma anche delle violenze e dei crimini della Seconda guerra mondiale. 

Gli anni Trenta, dunque, furono marcati in tutta Europa dalla presenza di stati autoritari e totalitari: in Spagna a partire dal 1939 c'era la dittatura di Francisco Franco, in Italia il Fascismo, in Germania il Nazismo, in Unione Sovietica lo Stalinismo e in Portogallo il Salazarismo. Questi stati erano totalitari, violenti e repressivi, imponevano alla popolazione diverse limitazioni, tra cui la soppressione delle libertà civili, la repressione degli oppositori politici e la censura dei mezzi di comunicazione e di informazione, argomento trattato nel libro Sostiene Pereira di Antonio Tabucchi.

Tre importanti antifascisti italiani, Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e Eugenio Colorni concepirono in questo contesto Il Manifesto di Ventotene (dal nome dell'isola in cui gli autori del documento furono confinati dal governo fascista), un documento in cui è contenuta l'idea degli Stati Uniti d'Europa, una nuova frontiera di unità e di pace tra Paesi che per decenni erano stati in guerra tra loro. I tre antifascisti italiani concepirono allora l'idea di creare una federazione di Stati, i quali, unendosi, non avrebbero più avuto motivo di essere rivali. In questo modo si sarebbe eliminata la possibilità di future guerre nel continente europeo.

Pautasso Francesca Luna 

Sostiene Pereira

Il libro Sostiene Pereira è stato letto grazie a un progetto in collaborazione con il Salone Internazionale del libro di Torino. Quest'opera di Tabucchi è la testimonianza della dittatura in Portogallo. Come detto prima, in Portogallo, negli anni '30 del Novecento, c'era la dittatura di António de Oliveira Salazar, il quale aveva fondato il regime dittatoriale chiamato "Estado Novo", il cui governo durò fino al 1974. In questo libro viene raccontata la storia di un giornalista portoghese, Pereira, il quale si autocensura per paura delle ripercussioni da parte del governo, nel caso avesse espresso realmente le sue opinioni politiche. Pereira assume però un ragazzo di nome Monteiro Rossi, che a differenza dell'anziano giornalista, non ha paura di esprimere ciò che pensa, infatti mette a rischio la sua vita diverse volte durante il racconto, con lo scopo di combattere contro il regime e cambiare il proprio Paese; il giovane eroe riesce inoltre a far ragionare Pereira e a far nascere qualcosa in lui. Infatti, Pereira nel corso della storia matura consapevolezza e comprende quanto sia importante esprimere i propri pensieri per essere liberi. Il libro parla di libertà e partecipazione democratica, due importanti diritti che dovremmo imparare ad apprezzare maggiormente e a coltivare nella nostra vita.

Battagliotti Beatrice Chiara

Europa oggi 

Attualmente, grazie a un lungo processo di unificazione degli Stati europei all'interno dell'Unione, disponiamo di diverse libertà e della democrazia soprattutto, mezzo attraverso cui possiamo decidere ed esprimere la nostra opinione. Come antecedentemente scritto, per arrivare all'attuale Unione Europea si sono dovuti compiere diversi atti da parte dei Governi: a partire dalla Dichiarazione Schuman del 1950, si sono succeduti una serie di accordi e trattati, tra i quali i Trattati di Roma del 1957, il Trattato di Maastricht, il quale è stato sottoscritto nel 1992 e può essere considerato il primo vero atto di costruzione dell'Unione Europea. Firmato dai 12 Paesi fondatori,  il trattato si basa su tre pilastri e due settori di cooperazione ovvero politica estera e sicurezza comune, giustizia e affari interni. Inoltre il Trattato ha creato le premesse per una moneta unica ovvero l'Euro, adottato dall'1 gennaio 2002, e ha istituito la BCE. Nel 2009 invece è entrato in vigore il Trattato di Lisbona, con cui sono aumentati i poteri del Parlamento Europeo e sono state introdotte importanti novità istituzionali per l'allargamento dell'Unione. Grazie a questi trattati l'Europa è diventata più unita, oltre 446 milioni di cittadini europei godono dei benefici della cooperazione europea. Quindi possiamo evincere che l'Unione abbia portato a tutti gli Stati membri molti vantaggi, tra cui un periodo di pace tra gli stati membri che dura dal 1945. L'Unione Europea oggi si fonda sui seguenti valori: la dignità umana, la libertà, la democrazia, l'uguaglianza e i diritti umani. 

Zace Alessia 

I diritti umani oltre i confini dell'Unione Europea

In molti Paesi del mondo la situazione è ben diversa rispetto a quella presente in Europa. Un esempio di questa diversità è l'Iran. Come abbiamo assistito negli ultimi mesi, in questo Paese le condizioni di vita e le libertà dei cittadini paragonabili a quelle di molti stati europei negli anni dei totalitarismi. Infatti, in questi mesi uomini, ma soprattutto donne iraniane, hanno protestato incessantemente contro il loro governo per rivendicare diritti civili e politici, anche a rischio di essere incarcerati e uccisi. Le proteste sono iniziate dopo l'uccisione di una ragazza iraniana, che indossava male il velo, ma questa protesta prolungata non ha avuto soltanto lo scopo di ribellarsi a questa singola ingiustizia, ma anche a tutta una serie di problematiche preesistenti quali le discriminazioni etniche, la corruzione, la povertà e anche l'autoritarismo dello Stato islamico e del fondamentalismo religioso, che hanno privano i cittadini di elementari libertà. A scuola abbiamo incontrato un'attivista iraniana, che ci ha riportato la testimonianza delle lotte che da anni molti cittadini iraniani combattono in nome della democrazia e della libertà. 

Shehaj Kristina