Cambiamenti futuri

Conferenza sul futuro dell'Europa

La conferenza sul futuro dell’Europa è stato un evento caratterizzato da una serie di discussioni in cui i cittadini europei di tutti i 27 stati membri hanno potuto condividere idee, argomentazioni e dibattiti per migliorare il futuro del proprio continente su una piattaforma digitale multilingue.

Successivamente sono stati costituiti 4 panel organizzati per tema, in cui 200 cittadini, selezionati in modo casuale, hanno discusso e pianificato dei piani nella sessione Plenaria, la quale, infine, ha presentato le proposte al comitato esclusivo.

Questa conferenza, sotto consiglio del presidente portoghese António Costa, è stata organizzata dalle tre principali istituzioni europee, aventi come rappresentanti i presidenti della Commissione europea, del Parlamento europeo e del Consiglio europeo, e da un comitato esclusivo, il quale ha supervisionato l’organizzazione della conferenza durante il suo svolgimento.

A causa del Covid-19, il suo inizio è stato rinviato all’anno successivo, dal 9 maggio 2020 al 9 maggio 2021, concludendosi a Strasburgo con la cerimonia conclusiva il 9 maggio 2022, in occasione della Festa dell’Europa e del 72° anniversario della Dichiarazione Schuman, con la consegna della relazione sul risultato finale alle istituzioni europee.

All’interno di essa sono contenute le 49 proposte e i 325 provvedimenti, i quali sono stati prescelti per raggiungere determinati obiettivi.

Gli argomenti su cui si è lavorato durante questa conferenza sono 9:

Abbiamo scelto di approfondire alcuni di questi argomenti, sulla base dei nostri interessi e di quello che ci sembrava più significativo.

Cambiamento climatico e ambiente

Il cambiamento climatico e l’ambiente è uno dei settori principali di cui l’Unione Europea si sta occupando negli ultimi anni.

L’Unione Europea ha fissato un obiettivo climatico per una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030. L’Europa punta a diventare il primo continente a impatto zero sul clima entro il 2050. Questo significa ridurre maggiormente le emissioni e aumentare l’assorbimento di gas a effetto serra dEll’atmosfera, in modo da avere l’azzeramento delle emissioni nette.

Questo obiettivo, fa parte del Green Deal europeo, un ambizioso progetto annunciato nel dicembre del 2019 dalla Commissione europea. Tale piano mira a ridurre a zero delle emissioni di gas a effetto serra e a promuovere una società equa e sana per le generazioni future.

Oltre al tema alla riduzione delle emissioni, l’Europa lavora per cercare delle soluzioni con cui adattarci ai cambiamenti climatici attuali e futuri, collaborando con altri paesi e regioni per promuovere l’azione globale per il clima e sostenere gli sforzi dei paesi partner, in particolare di quelli più vulnerabili.

La transizione verso una società green rappresenta sia una sfida urgente che un'occasione per creare un futuro migliore per tutti.

Impegnandosi nella lotta per il clima e per l’ambiente, ciascuno di noi può collaborare a preservare e proteggere il pianeta per la nostra generazione e per quelle future. I benefici che si potranno avere per la società sono per esempio nuovi posti di lavoro “verdi”, una maggiore competitività e crescita economica, un’aria più pulita e sistemi di trasporto pubblico più efficienti nelle città, nuove tecnologie come veicoli elettrici o ibridi ricaricabili, abitazioni ed edifici efficienti sul piano energetico forniti di sistemi intelligenti di riscaldamento e refrigerazione, approvvigionamenti sicuri di energia e altre risorse e una minore dipendenza dell’Europa dalle importazioni. Infine, gli studi accertano che la transizione verso una società verde e digitale è fattibile e accessibile. Le conseguenze dei cambiamenti climatici sull’economia e la società costano molto più care della loro prevenzione.

a cura di Simone Quinto, 4 A RIM

Valori e diritti, Stato di diritto, sicurezza

Lo Stato di diritto è uno dei valori fondamentali dell’UE, come citato nell’articolo 2 del Trattato sull’Unione europea, il quale consente di garantire a tutti i cittadini europei e non solo i diritti e i valori

L'UE, infatti, garantisce il rispetto delle leggi e sostiene l'uguaglianza di tutti i cittadini, proteggendo e sostenendo tutti i diritti umani, compresi quelli appartenenti alle minoranze, con lo scopo di formare una società caratterizzata dal pluralismo, dalla non discriminazione, dalla tolleranza, dalla giustizia, dalla solidarietà e dalla parità tra donne e uomini.

L’UE ha come primo obiettivo promuovere la giustizia e contrastare le disuguaglianze, attuando diverse misure, come la strategia dell’UE per la parità di genere, il piano d’azione contro il razzismo o la strategia per l’uguaglianza delle persone LGBTIQ.

Tutto questo basandosi sui diritti anti-discriminazione sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali, protetti ad un elevato livello dall’UE, che vieta qualsiasi forma di discriminazione fondata sulla razza, il genere, la religione, l'orientamento sessuale, la disabilità e l'origine etnica o sociale.

Una nuova strategia è per l’Unione della sicurezza, la quale garantisce la sicurezza degli ambienti fisici e digitali, seguendo un piano composto da 4 azioni strategiche: creare un ambiente della sicurezza adeguato alle esigenze future, affrontare le minacce in evoluzione, proteggere i cittadini europei dal terrorismo e dalla criminalità organizzata e costruire un solido ecosistema in materia di sicurezza.

a cura di Emma Vercellone, 4 A RIM

Trasformazione digitale

La trasformazione digitale è uno degli obiettivi maggiormente prefissati dall’Europa, soprattutto dagli ultimi anni a questa parte. Il Parlamento europeo si impegna a creare numerose politiche per far sì, che nuove tecnologie e nuovi sistemi possano essere messi a disposizione dei suoi cittadini.

L’Europa tende quindi a promuovere giornalmente la digitalizzazione, in modo da rafforzare anche la sua sovranità, portando gli stati membri verso l’era digitale. Per dirigere questa sua trasformazione, l’Europa ha presentato un programma politico riguardante traguardi ed obiettivi da conseguire nel 2030; tali obiettivi riguardano principalmente infrastrutture digitali sicure e sostenibili e digitalizzazione dei servizi pubblici.

Molti studiosi, per esempio, credono che l’intelligenza artificiale possa migliorare la vita delle persone: in campo sanitario, promuovendo la creazione di servizi personalizzati , ma, addirittura, garantendo automobili più sicure con nuovi sistemi di sicurezza prima inesistenti.

L’intelligenza artificiale, inoltre, può portare ad un miglioramento della produzione, portando vistosi vantaggi alle imprese europee, dando grossa importanza ai settori di meccanica, agricoltura e turismo.

L’importanza del mondo digitale la si vede ogni giorno tramite le ricerche che facciamo, tramite i dubbi di ognuno, che possono essere sciolti attraverso internet. Quanta importanza ha avuto la digitalizzazione negli anni del Covid-19, per esempio? In quegli anni molto vicini a noi, si è mostrato quanto le piattaforme digitali possano essere necessarie anche nella quotidianità. Il lavoro, le videolezioni, i rapporti sociali online… ognuno di noi ha potuto godere dei propri servizi e delle proprie necessità tramite internet, ed è solo grazie ad esso, se la nostra vita è continuata.

Le politiche digitali, quindi, mirano alla sostenibilità e al miglioramento delle piattaforme digitali e allo stesso tempo investimenti e nuove regole vengono immessi nella digitalizzazione.

Per facilitare il procedimento, l’Europa ha a disposizione 7,5 miliardi di euro , che verranno divisi tra intelligenze di super calcolo per 2,2 miliardi, intelligenza artificiale per 2,00 miliardi, sicurezza informatica per 1,6 miliardi , conoscenze digitali ed avanzate per 577 milioni ed infine, 1 miliardo di euro per assicurare un ampio utilizzo di tecnologie digitali sia nell’economia, che nella società.

a cura di Gianmaria Ocone, 4 A RIM

Istruzione, cultura, gioventù e sport


L'UE e gli Stati membri si occupano anche di ambiti quali la cultura, l'istruzione e la gioventù. L'UE sostiene e integra le azioni degli stati membri UE, facilitando così la cooperazione. In particolar modo si tratta di un sostegno finanziario e di attività inerenti, come ad esempio il programma Erasmus + per la mobilità transnazionale.

L'UE ha come obiettivo quello di raggiungere il miglior livello possibile di istruzione e formazione, sostenendo e promuovendo il multilinguismo in Europa, incoraggiando la mobilità degli studenti, dei tirocinanti, degli insegnanti e dei giovani in generale, e infine facilitando gli scambi di informazioni e di esperienze. In più l'UE tutela e promuove il suo patrimonio culturale e la sua diversità culturale e linguistica, e sostiene i settori culturali e creativi.

Per quanto riguarda la gioventù, in Europa c'è un evento chiamato EYE (Europe Youth Event), in cui si riuniscono il Parlamento Europeo e, online, migliaia di giovani provenienti da tutta Europa esprimendo e condividendo le loro idee per aiutare a migliorare il futuro del nostro continente. Questo evento è per tutte le persone della fascia di età 16-30 anni, ed è un'ottima opportunità, sia per esprimere i propri pensieri, sia per consultare il parere di esperti, di attivisti, di influencer etc… 

Quest'anno l'EYE si svolgerà il 9 e il 10 Giugno e durante l'evento i partecipanti prenderanno parte ad attività co-create con istituzioni, organizzazioni internazionali, società civile, organizzazioni giovanili e partecipanti stessi, offrendo uno spazio di conforto e di networking. Dopo l'evento, le aspettative e le preoccupazioni dei giovani saranno raccolte nel Rapporto EYE, distribuito a tutti i Membri del Parlamento Europeo (MEP).

Dunque in generale l'EYE, si impegna a promuovere l'uguaglianza, l'inclusività e la sostenibilità con un forte impegno per l'accessibilità per tutti, soddisfare le esigenze di tutti, soprattutto dei più giovani e implementare le soluzioni che rendano l'evento sostenibile e rispettoso dell'ambiente.

a cura di Romina Battiato, 4 A RIM