Matisse e le sue finestre
Ci sono poche cose che scatenano i pensieri e la fantasia come il guardare fuori da una finestra. Matisse amava molto dipingere partendo da un interno e da una finestra aperta, gli dava il senso della libertà di pensare e di sognare. Dovete sapere che Matisse non ebbe vita facile come pittore. Nel 1905 decise di inviare al Salon (l’esposizione nazionale di Parigi) il suo primo disegno non realistico: “Donna con il cappello”. Il pubblico lo giudicò uno scarabocchio pieno di patacche. Matisse fu preso in giro e definito un ignorante e un pazzo. Il quadro fu comunque venduto per 500 franchi. A Matisse quei soldi furono utili per vivere, dato che era piuttosto povero: i suoi genitori, per aiutarlo, gli mandavano 100 franchi e un sacco di riso ogni mese. Nonostante le difficoltà, Matisse amava la libertà dei suoi pensieri, non si faceva convincere per denaro o per convenienze, sapeva bene che se non avesse dato retta al suo cuore avrebbe dipinto il grigio di una vita infelice. Un dicembre se ne andò sulla costa del Mediterraneo e qui si innamorò del sole della riviera al punto tale che decise di viverci e scelse uno studio con una grande finestra che dava sul mare. E proprio quella finestra lo ispirò: “Vorrei osservare il colore del mondo e non la sua immagine riflessa. Vorrei poter tradurre i pensieri in realtà, vorrei poter dire che non c’è nulla di più bello della gioia di sentirsi liberi.”
Anche noi abbiamo usato la nostra fantasia e abbiamo lasciato volare liberi i nostri pensieri. L’esperienza che abbiamo fatto è stata bellissima e ci ha fatto venire voglia di riprovarci il prossimo anno, con qualcosa di nuovo… Per cui restate sintonizzati!