Google Drive
Lo storage che conserva tutta la nostra produzione digitale, individuale e collettiva.
Lo storage che conserva tutta la nostra produzione digitale, individuale e collettiva.
Google Drive è un servizio di storage remoto, ovvero uno spazio di memoria, accessibile via internet, che conserva le nostre informazioni digitali, sia quelle personali che quelle condivise; tenere ordinato e organizzato lo spazio di memoria è il prerequisito indispensabile per una gestione efficace ed efficiente della piattaforma.
Tenete presente che lo spazio di memoria a disposizione è costoso e limitato; le buone pratiche prevedono che, periodicamente, facciate pulizia di tutto ciò che non vi serve più tenere su Google Drive.
Passare al Cloud significa dimenticarsi delle chiavette USB, potenziali veicoli di malware e troppo sensibili a guasti/smarrimenti; salvando quello che vi serve su Google Drive, potete averlo sempre disponibile dovunque voi siate (purché abbiate una connessione Internet attiva). Non affidatevi però unicamente a Drive, per le informazioni importanti abituatevi a fare dei backup regolarmente.
Prima di vedere come si usa però dovete sapere che in Drive troverete anche tanti altri file non creati da voi: ci trovate quelli creati da altri utenti e condivisi con voi e quelli generati dalle applicazioni durante il loro utilizzo; la cancellazione o lo spostamento di tali file potrebbe creare problemi sia a voi che ad altri utenti.
Questa è una cosa importante sopratutto per i docenti e voglio spiegarmi con un esempio:
i compiti consegnati dai ragazzi ad un vostro collega tramite Classroom sono file che vengono salvati in Drive e che voi potete vedere e modificare o cancellare; non molto diverso da ciò che ciascuno di noi potrebbe fare aprendo il cassetto di un collega in sala docenti o l'armadio di un dipartimento. Non si fa e basta.
In particolare, state alla larga dalla cartella chiamata CLASSROOM, anche se si trova nel vostro Drive. NON cancellatela né modificatela in alcun modo; anzi non usatela proprio e lasciate che sia l'applicazione a gestirla.
Di seguito troverete le linee guida dell'applicazione Drive nel nostro istituto; per informazioni sull'uso dell'applicazione più approfondite e dettagliate visitate il supporto ufficiale Google.
L'applicazione mostra sulla sinistra dello schermo due diverse aree di memoria:
Il mio Drive: è la memoria riservata al vostro account (limiti: 10 Gb per gli studenti, 50 Gb per il personale). Creare una struttura di cartelle e sottocartelle vi permetterà di tenere ben organizzati i vosti file.
Vi ricordo, come già detto sopra, di NON agire sulle cartelle create dalle applicazioni.
Drive condivisi: come lascia intuire il nome si tratta di spazi di memoria condivisi da più utenti. I drive condivisi sono diversi, ognuno di voi vedrà solo quelli per cui è autorizzato.
La creazione di un drive condiviso viene fatta dall'amministratore della piattaforma solo su richiesta, per evitare l'incontrollata proliferazione.
Il pulsantone + con la scritta Nuovo serve a:
Creare cartelle e sottocartelle per organizzare i file.
Caricare file o cartelle dal dispositivo in uso. (posizionatevi nella cartella di destinazione prima di caricarli)
Creare nuovi file. (usando le diverse applicazioni; il file verrà creato nella cartella attiva al momento della creazione)
Il materiale potrà così essere utilizzato nelle diverse APP e reso disponibile in più contesti, riducendo la memoria occupata ed eliminando il rischio di copie differenti tra loro.
Vi raccomando di creare una cartella apposita dove caricare il materiale didattico prima di distribuirlo con l'applicazione Classroom; questa modalità è quella che massimizza efficacia ed efficienza. (il file è unico e può essere usato per più classi e per più anni scolastici; inoltre ogni aggiornamento del file risulterà automaticamente disponibile in tutte le Classroom in cui l'avrete caricato)
Il file caricati sullo storage, possono essere condivisi con altri utenti in diversi modi:
come visualizzatore (l'utente può solo vedere il file)
come commentatore (l'utente può vedere il file e inserire commenti)
come editor (l'utente può vedere e modificare il file)
Dopo aver individuato il file da condividere, utilizzando il pulsante destro del mouse o l'icona a forma di omino in alto, aprite la finestra di condivisione:
La finestra di condivisione è composta da due blocchi:
Quello in alto serve per definire quali utenti o gruppi sono autorizzati e il tipo di autorizzazione.
Quello sotto ospita il pulsante per copiare il link di condivisione.
Prima definite chi può fare cosa, inserendo il nome dell'utente (uno o più di uno)
Dopo aver inserito il nome (o i nomi) dovete selezionare i permessi dal menù a tendina sotto l'ingranaggio.
Se spuntate la notifica e compilate il testo del messaggio, una mail partirà in automatico avvisando dell'avvenuta condivisione. (Attenzione: se il destinatario ha disattivato le notifiche di Google Drive, potrebbe non ricevere il messaggio; se volete essere sicuri, non attivate la notifica automatica ma inviatela manualmente con G-Mail)