Esame di Maturità 2022, fretta o necessità?

Il dibattito sulla nuova formula

Ha iniziato a circolare il 31 gennaio 2022 la bozza del Ministero dell’Istruzione contenente le modalità dell’esame di stato di quest’anno, la stessa è valutata da una Commissione specifica e si sta attendendo la circolare ufficiale sulle modalità della prova d’esame di quinta superiore. Anche in assenza di conferme ufficiali è ormai chiaro che la maturità sarà composta da due prove scritte e una orale. S’è quindi optato per un ritorno alla situazione pre-pandemica, con la differenza che la commissione d’esame sarà totalmente interna (salvo il presidente esterno) e avrà l’incarico di preparare la seconda prova d’esame, ossia quella inerente all’indirizzo di studio scelto. Ciò è stato fatto per consentire ai professori, certamente gli unici davvero al corrente delle situazioni nelle loro classi, di adattare la prova al percorso effettivamente svolto dai ragazzi durante questi difficili anni di pandemia. Il Ministero si limiterà quindi a predisporre la prima prova scritta, quella di Italiano, che sarà uguale per tutti gli studenti del Paese. Essa consisterà di sette tracce appartenenti a tre diverse tipologie: analisi e interpretazione del testo letterario, analisi e produzione di un testo argomentativo, e riflessione critica espositivo-argomentativa su tematiche di attualità.

A seguito di tali decisioni, piuttosto inaspettate, non sono mancate le polemiche, inevitabili dopo che in un sondaggio condotto da Skuola.net il 70% degli studenti si era espresso a favore dell’esame cosiddetto “light”, cioè senza prove scritte, praticato nel 2020 e nel 2021. E in parte non si può far altro che dar ragione a questa maggioranza che per due anni si è vista in buona parte negato un adeguato diritto allo studio.

Resta però il fatto che, per il momento, durante il corrente anno scolastico, la didattica è stata svolta in massima parte in presenza. Certo, le difficoltà non sono mancate: molte classi hanno sperimentato lo stesso la dad per varie settimane a causa di alunni positivi (ma va detto che ciò non è stato ignorato dal governo, che proprio a questo proposito ha dato alle commissioni la possibilità di preparare le prove di indirizzo).


Credo che per crearci un’opinione sia necessario chiederci se la scuola italiana possa permettersi di mettere da parte gli scritti per un altro anno, riflettendo anche sulle capacità di comprensione del testo scritto degli studenti italiani. Molto s’è discusso e indagato su tale argomento, ma qui vorrei limitarmi a presentare una delle indagini più significative e che, a suo tempo, fece più scalpore. Mi riferisco al rapporto OCSE-Pisa del 2018, che riportò il livello di capacità di lettura e interpretazione di studenti provenienti da tutti i paesi dell’Ue. In quell’anno l’Italia si posizionò diciottesima in classifica su ventisette partecipanti, totalizzando 476 punti a fronte di una media Ue di 482. Inoltre, circa uno studente italiano su quattro non arrivò all’obiettivo minimo stabilito dall’OCSE, dimostrando quindi difficoltà a confrontarsi con materiale non familiare o di una certa lunghezza e complessità. Alla luce di questi dati e dopo due anni di esami esclusivamente orali non posso non vedere le ragioni delle scelte, comunque criticabili, del ministro Bianchi, vista anche l’attuale congiuntura italiana di ripresa economica e sociale. Il ritorno alla normalità, e magari anche ad una normalità migliore di quella precedente, che tutti noi auspichiamo, non può esserci lasciando indietro la scuola, che, per quante difficoltà possa ancora avere, non è di certo nella precaria situazione dell’anno scorso. Nella foto una prova scritta all’esame di maturità pre-pandemia.



Nicolò Perugini, 5Asia

L'Istituto Serra formerà manager dell'impresa sportiva

L'annuncio all'Open Night di venerdì 26 novembre per gli allievi di terza media e le famiglie

Si arricchisce l’offerta formativa dell’istituto tecnico economico Renato Serra, pilastro dell’istruzione della secondaria superiore cittadina, che quest’anno festeggia i 90 anni di fondazione.

Il Collegio docenti e il consiglio di istituto hanno deliberato la proposta di attivazione della curvatura Sport manager gestione dell’impresa sportiva a partire dall’anno scolastico 2022-2023. Attualmente il percorso formativo dell’istituto tecnico economico, comprende due indirizzi: amministrazione, finanza e marketing e turismo. 

Il primo si struttura al triennio in tre articolazioni: amministrazione, finanza e marketing, relazioni internazionali per il marketing e sistemi informativi aziendali.

L'ampliamento dell'offerta formativa sarà uno dei temi illustrati dal dirigente nell’open night nella sua presentazione dell'istituto agli studenti di terza media interessati  all'iscrizione e ai genitori  che si terrà domani, venerdì 26 novembre in due turni (20-30-21.30 e 21.30-22.30 , in presenza con massimo di trenta persone a turno munite di Green Pass.

Le prenotazioni sono già esaurite, ma c'è la possibilità di seguire l’evento on line. Si tratta del primo appuntamento di un articolato percorso di orientamento, che comprende anche sportelli mirati, ministre e open night, e a cui sta lavorando una commissione preposta coordinata dalla insegnante Raffaella Martina.

“In prospettiva dell’elaborazione del nuovo Piano triennale dell'offerta formativa, il documento nel quale ogni istituzione scolastica costruisce la propria identità e che consente agli alunni, alle famiglie e al territorio di conoscere l'offerta educativa - informa il dirigente Paolo Valli (nella foto)- il Collegio dei docenti, ha deliberato la proposta di attivazione della curvatura Sport Manager Gestione dell’Impresa sportiva, in seno all’indirizzo Amministrazione Finanza Marketing. La curvatura proposta si realizza utilizzando la quota d’autonomia del 20%, confermando un quadro orario di 32 ore settimanali, ma con l’introduzione nel primo biennio di una nuova disciplina, Scienze dello Sport, il cui curriculum verrà svolto, sotto forma di compresenza e di codocenza, dai docenti di scienze motorie, di scienze e di scienze integrate (fisica o chimica). 

Il quadro orario del triennio non viene modificato, ma verranno effettuate specifiche curvature all’interno di determinate discipline, quali il diritto, l’economia aziendale e le lingue straniere. Inoltre, nel triennio, le attività afferenti ai percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento prevederanno stages in Società Sportive del territorio o imprese del settore.

“L’ancoraggio sull’indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing - aggiunge il dirigente - garantisce il pieno raggiungimento delle competenze con una declinazione specifica sull’impresa sportiva. è il caso di rimarcare che e l’obiettivo non è, quindi, la formazione dell’atleta ma di un profilo che ha competenze specifiche per la gestione dell’azienda sportiva. Con l’attivazione di questa curvatura siamo certi di offrire agli studenti un percorso formativo ricco di interesse e con degli sbocchi professionali nel territorio e più estesamente nel nostro Paese”.



Cinque pannelli per annunciare il 90° compleanno del Serra

Avviate le iniziative per celebrare lo storico evento

L’istituto Tecnico Economico si sta preparando ai festeggiamenti per il suo novantesimo anniversario. È stato fondato il 4 gennaio 1931 ed ha preso il nome da un critico letterario e scrittore Cesenate “Renato Serra”.

Nel 1950 si è specializzato nella preparazione di ragionieri qualificati ed è divenuto l’Istituto tecnico Commerciale di Cesena più all’avanguardia.

Dopo svariati spostamenti la sede centrale del Serra si trova in via Plauto da molti anni, dopo aver aver trovato posto in palazzi prestigiosi del centro storico. In seguito all’ultima riforma ministeriale, gli indirizzi presenti garantiscono agli studenti diplomati di entrare a far parte del mondo del lavoro in maniera consapevole e con le giuste competenze. Oggi, uno degli obiettivi del Serra, è quello di rimanere al passo con le profonde trasformazioni all’interno del mercato del lavoro determinate dai cambiamenti dello sviluppo tecnologico e della globalizzazione.

Per festeggiare l’anniversario già in questo anno scolastico sono stati affissi sui muri esterni cinque pannelli che ricordano gli anni trascorsi dalla fondazione della scuola.

Tesorizzando l’occasione dei festeggiamenti - ci spiega la professoressa Raffaella Martina che collabora al progetto per la celebrazione del novantesimo di storia dell’istituto - l’anno scolastico 2021-2022 sarà caratterizzato, speriamo in condizioni più favorevoli di quelle di quest’anno sfavorite dall’emergenza pandemica, da numerose iniziative per celebrare lo storico evento Abbiamo pensato di sottolineare di fronte a tutta la cittadinanza la lunga tradizione della nostra scuola, che ha accompagnato generazioni di studenti cesenati e del circondario nel realizzare se stessi e nel percorrere un tratto decisivo della loro vita. Cinque pannelli sono stati collocati lungo la facciata del Serra, dove rimarranno per l'intero anno celebrativo. Molti percorsi di successo di imprenditori illustri sono partiti proprio da qui, così come da qui sono usciti uomini e donne che hanno consolidato la propria personalità e hanno acquisito gli strumenti per sviluppare consapevolezza e capacità di ragionamento”.

I pannelli vogliono portare testimonianza del cammino percorso insieme, nella convinzione che la nostra storia sia il punto di partenza per affrontare nuove sfide e per rafforzare nel futuro la nostra identità . Il novantesimo anniversario di nascita del Serra è anche l’occasione per far conoscere, agli attuali studenti, la storia e i cambiamenti che l’istituto ha subito nel corso degli anni attraverso i racconti degli ex docenti. Per tutti noi che facciamo parte della comunità scolastica dell’istituto Serra, questa importante tappa della storia della nostra scuola sarà l’occasione per rafforzare il nostro senso di appartenenza alla comunità scolastica”.

Nella foto due pannelli celebrativi del 90° anniversario di nascita dell’istituto tecnico economico Serra.


Articolo pubblicato sul Resto del Carlino