I nostri Cineforum

"Io Capitano", un film per riflettere sull'immigrazione

Il Cineforum al Serra

"Io Capitano" è un film del 2023 diretto da Matteo Garrone, che racconta la drammatica storia di due ragazzi, Seydou e Moussa, in fuga da Dakar verso l'Italia in cerca di una vita migliore. Il loro viaggio attraverso il deserto africano è un’insieme di sofferenza e speranza, segnato da interminabili chilometri sotto il sole cocente e da spietati controlli di frontiera. 

Ed è proprio qui, quando il peggio sembrava ormai passato,  i due amici vengono divisi e arrestati, finendo in centri di detenzione differenti. Seydou, sottoposto a tortura, riesce a trovare una via d'uscita in quanto un altro detenuto lo spinge a offrirsi al pari di lui come muratore. 

Grazie al lavoro svolto, entrambi ottengono la libertà e viene loro pagato il viaggio per Tripoli. 

A Tripoli, dopo una disperata ricerca, Seydou ritrova Moussa. L'Italia è ormai vicina, ma la mancanza di denaro li costringe ad accettare un'ultima pericolosa proposta: Seydou dovrà guidare la barca che li porterà in Sicilia. Istruito sinteticamente da Ahmed, un faccendiere locale, Seydou riesce nell'impresa e, dopo una lunga e difficile traversata, conduce tutti i passeggeri sani e salvi a destinazione. Al suo arrivo, pronuncia la frase emblematica del film: "Io Capitano".

Garrone ci offre un film crudo e realistico, che non risparmia allo spettatore la dura realtà vissuta dai migranti. L'intento del regista è chiaramente quello di sensibilizzare il pubblico, smontando pregiudizi e false convinzioni su chi affronta tali viaggi disperati. Seydou e Moussa rappresentano simbolicamente tutti coloro che, ogni giorno, lasciano la loro terra d'origine per garantire un futuro migliore a sé stessi e alle proprie famiglie, affrontando pericoli estremi.

"Io Capitano" riesce a coinvolgere profondamente lo spettatore, facendolo immergere nelle sofferenze e nelle speranze dei protagonisti. È un film che tocca il cuore e invita a una riflessione profonda e necessaria sulla condizione dei migranti. È impossibile non empatizzare con Seydou e Moussa, e questa è la forza di un'opera che sa coniugare potenza narrativa e impegno civile.

Benassi Elisa (4B ART (SIA))

La straordinaria vita di David Copperfield

Il Cineforum delle classi seconde al Serra

Il 23 dicembre 2020 nelle classi seconde dell’istituto tecnico Renato Serra si è tenuta la visione  del film “La vita straordinaria di David Copperfield”, girato nel 2019 dal registra Armando Ianucci, il quale ha ottenuto una candidatura a Golden Globes e una candidatura a Bafta (nella foto una scena del film). La pellicola, di genere commedia drammatica e con un tempo di durata di quasi due ore, è stata premiata agli European Film Awards.

La pellicola, che racconta cronologicamente la storia della vita di David Copperfield dalla sua nascita ad oggi, al Box Office in Italia ha incassato 376 mila euro.

Il film rende onore al romanzo, impreziosito dalla presenza e dalla recitazione di grandi attori tra i quali Dev Patel, Tilda Swinton e Hugh Laur, che riescono a trasmettere quella che possiamo definire il messaggio della rivisitazione televisiva di un classico, riuscendo a far capire agli spettatori di non dover mai mollare per raggiungere i propri obiettivi e desideri, anche in momenti nei quali si pensa questo non sia possibile.

Inoltre, la narrazione in prima persona offre immediatamente il tono e il punto di vista del protagonista e del suo autore, uno scrittore che ha contribuito a sensibilizzare le persone sulla tutela dell’infanzia, in un epoca nella quale e i bambini hanno subito troppe angherie e soprusi. Dickens ha denunciato dunque lo sfruttamento minorile contribuendo con la sua arte a smascherarlo come fenomeno sociale. Il film è un racconto atemporale, dunque moderno, con  un elogio alla perseveranza in un mondo di personalità eccentriche, a cui il regista  ridona vita e colore. Noi studenti abbiamo apprezzato molto il film nella sua fattura e per i temi affrontati che ci hanno spinto ad una utile riflessione. 

Esmeralda Kushi (2D AFM)

Visione film "Invictus" 

del 21 febbraio 2020

Il film è un adattamento cinematografico del romanzo Ama il tuo nemico (Playing the Enemy: Nelson Mandela and the Game that Made a Nation) di John Carlin, a sua volta ispirato a fatti realmente accaduti. La trama si sviluppa attorno agli eventi che ebbero luogo in occasione della Coppa del Mondo di rugby del 1995, tenutasi in Sudafrica poco tempo dopo l'insediamento di Nelson Mandela come presidente della nazione.

Lo stesso Nelson Mandela, interpretato da Morgan Freeman, è fra i protagonisti del film, insieme al capitano degli Springboks, François Pienaar, interpretato da Matt Damon.