Montereggioni

La cittadina di Monteriggioni, in provincia di Siena, è un elemento facilmente riconoscibile del paesaggio toscano, caratterizzata da una possente cinta muraria costellata da innumerevoli torri di difesa, che nel complesso sembra formare una corona sulla sommità del colle su cui la città sorge.

Giunti alla porta principale delle mura dopo una ripida salita, si ha una visione mozzafiato dell’entroterra toscano, oltre ad uno scorcio piuttosto suggestivo dell’interno di Monteriggioni stessa.

La città si estende lungo una via principale, via 1° Maggio, che collega in linea retta le due porte della cinta muraria, alla metà della quale si apre piazza Roma, la piazza centrale di Monteriggioni, su cui si affaccia la chiesa di Santa Maria Assunta.

L’intero paese presenta un’architettura tipicamente medievale, ma a differenza di altre località toscane, quale San Gimignano, non vi sono torri, se non quelle poste nel complesso delle mura, con funzione di difesa. Costruita per ottenere maggiore controllo sui territori circostanti, Monteriggioni porta in sé alcune delle caratteristiche fondamentali ad una fortificazione in caso di assedio prolungato; tra queste è da notare il grande pozzo posto al centro di piazza Roma, utilizzato per rifornirsi di acqua potabile, ed i vari parchetti all’interno delle mura, una volta impiegati come campi per provvedere al sostentamento degli abitanti della città.

Oggi Monteriggioni ha subìto un forte calo di popolazione, e quanti vivono ancora nella cittadina ricavano il proprio sostentamento dalle attività relative al turismo. Infatti durante la stagione estiva l’insediamento attira innumerevoli visitatori, grazie alla bellezza e atmosfera medioevale preservata in questi luoghi. Tra le attività turistiche degne di nota ricordiamo il camminamento sulle mura, parzialmente messo in sicurezza e visitabile, che permette una vista spettacolare sul paesaggio collinare toscano circostante, e il museo delle armature, posto in piazza Roma.

Sezione a cura di Riccardo Musi, Curtis Das e Marco Borgonovo