novembre 2023

UNA LETTERA APERTA ALLA PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO: "PORTIAMO A COMPIMENTO L'INIZIATIVA DI DAVID SASSOLI PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER"


Gentilissima Presidente del Parlamento Europeo, on. Roberta Metsola,

numerose personalita' della societa' civile e varie associazioni democratiche italiane hanno promosso l'appello "Portiamo a compimento l'iniziativa di David Sassoli per la liberazione di Leonard Peltier".

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Qui di seguito il testo dell'appello.

Il 23 agosto 2021 David Sassoli, l'indimenticato Presidente del Parlamento Europeo che sarebbe deceduto pochi mesi dopo nel gennaio 2022, tenne una conferenza stampa in cui annuncio' il suo personale impegno per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da quasi mezzo secolo prigioniero innocente.

L'iniziativa di David Sassoli si ricollegava idealmente a due precedenti importanti pronunciamenti del Parlamento Europeo, del 1994 e del 1999.

E si collegava anche al movimento che in Italia in quel momento riproponeva con forza l'esigenza e l'urgenza che Leonard Peltier venisse finalmente liberato.

In un suo tweet che accompagnava e sintetizzava la conferenza stampa del 23 agosto 2021 David Sassoli dichiarava, in italiano e in inglese:

"Inviero' una lettera alle autorita' statunitensi chiedendo clemenza per Leonard Peltier, attivista per i diritti umani dell'American Indian Movement, in carcere da 45 anni.

Spero che le autorita' accolgano il mio invito. I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque".

"I will send a letter to the US authorities asking for clemency for Leonard Peltier. A human rights activist of the American Indian Movement, he has been imprisoned for 45 years.

I hope the authorities will take up my invitation. Human rights must be defended always, everywhere".

Lanciamo un appello a riprendere e portare a compimento quell'iniziativa di David Sassoli per la liberazione di Leonard Peltier.

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Gentilissima Presidente del Parlamento Europeo,

le saremmo assai grati se lei, che ha assunto l'incarico di Presidente del Parlamento Europeo succedendo all'on. Sassoli, volesse porsi a capo di questa iniziativa volta a richiedere al Presidente degli Stati Uniti d'America la concessione della grazia presidenziale che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.

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Gentilissima Presidente del Parlamento Europeo,

sicuramente lei ricorda che il Parlamento Europeo gia' in passato ripetutamente si espresse in tal senso nel 1994 e nel 1999.

E sicuramente lei sa che una Commissione giuridica ad hoc dell'ONU, dopo aver accuratamente riesaminato tutti gli atti processuali, lo scorso anno ha concluso i suoi lavori chiedendo la liberazione di Leonard Peltier.

E sicuramente lei sa anche che nel corso del tempo la liberazione di Leonard Peltier e' stata richiesta da personalita' illustri come Nelson Mandela e madre Teresa di Calcutta, da prestigiose organizzazioni umanitarie come Amnesty International, da innumerevoli istituzioni democratiche, da milioni - letteralmente milioni - di esseri umani di ogni parte del mondo, tra cui anche il magistrato che nel 1976 sostenne l'accusa contro di lui e che da anni e' impegnato per la sua liberazione (da allora ad oggi peraltro e' stato definitivamente dimostrato che le cosiddette "testimonianze" e le cosiddette "prove" contro Leonard Peltier erano false).

Come ha scritto nel suo appello l'indimenticato Presidente Sassoli, "I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque".

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Ringraziandola fin d'ora per l'attenzione ed auspicando un suo intervento, voglia gradire distinti saluti.


Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo


Viterbo, 26 novembre 2023


Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt@gmail.com

Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che negli anni Ottanta ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Dal 2021 e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni prigioniero innocente.


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A FIRENZE DIFFUSO L'APPELLO "PORTIAMO A COMPIMENTO L'INIZIATIVA DI DAVID SASSOLI PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER"


Sabato 18 novembre 2023 a Firenze e' stato diffuso l'appello "Portiamo a compimento l'iniziativa di David Sassoli per la liberazione di Leonard Peltier".

Di seguito riportiamo il testo integrale dell'appello e di altri materiali diffusi.


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1. L'appello "Portiamo a compimento l'iniziativa di David Sassoli per la liberazione di Leonard Peltier"

Il 23 agosto 2021 David Sassoli, l'indimenticato Presidente del Parlamento Europeo che sarebbe deceduto pochi mesi dopo nel gennaio 2022, tenne una conferenza stampa in cui annuncio' il suo personale impegno per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da quasi mezzo secolo prigioniero innocente.

L'iniziativa di David Sassoli si ricollegava idealmente a due precedenti importanti pronunciamenti del Parlamento Europeo, del 1994 e del 1999.

E si collegava anche al movimento che in Italia in quel momento riproponeva con forza l'esigenza e l'urgenza che Leonard Peltier venisse finalmente liberato.

In un suo tweet che accompagnava e sintetizzava la conferenza stampa del 23 agosto 2021 David Sassoli dichiarava, in italiano e in inglese:

"Inviero' una lettera alle autorita' statunitensi chiedendo clemenza per Leonard Peltier, attivista per i diritti umani dell'American Indian Movement, in carcere da 45 anni.

Spero che le autorita' accolgano il mio invito. I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque".

"I will send a letter to the US authorities asking for clemency for Leonard Peltier. A human rights activist of the American Indian Movement, he has been imprisoned for 45 years.

I hope the authorities will take up my invitation. Human rights must be defended always, everywhere".

Lanciamo un appello a riprendere e portare a compimento quell'iniziativa di David Sassoli per la liberazione di Leonard Peltier.

Chiediamo a chi legge questo appello:

a) di aderirvi, inviandone notizia agli indirizzi e-mail: freepeltierviterbo@tiscali.it e centropacevt@gmail.com

b) di diffonderlo ulteriormente;

c) di scrivere direttamente al Presidente degli Stati Uniti d'America per chiedere la grazia presidenziale che restituisca la liberta' a Leonard Peltier: le lettere (il cui testo puo' anche essere semplicemente "Free Leonard Peltier") possono essere inviate attraverso la pagina web dedicata del sito della Presidenza degli Stati Uniti d'America: www.whitehouse.gov/contact/

d) di promuovere ove possibile iniziative di informazione, coscientizzazione, mobilitazione democratica e nonviolenta per la liberazione di Leonard Peltier che lo scorso 12 settembre ha compiuto 79 anni di cui 47 trascorsi in prigione da vittima innocente di una scellerata persecuzione.

Per un'informazione essenziale:

- Edda Scozza, Il coraggio d'essere indiano. Leonard Peltier prigioniero degli Stati Uniti, Erre Emme, Pomezia (Roma) 1996 (ora Roberto Massari Editore, Bolsena Vt).

- Peter Matthiessen, In the Spirit of Crazy Horse, 1980, Penguin Books, New York 1992 e successive ristampe; in edizione italiana: Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, Milano 1994.

- Leonard Peltier (con la collaborazione di Harvey Arden), Prison writings. My life is my sun dance, St. Martin's Griffin, New York 1999; in edizione italiana: Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, Roma 2005.

- Jim Messerschmidt, The Trial of Leonard Peltier, South End Press, Cambridge, MA, 1983, 1989, 2002.

- Bruce E. Johansen, Encyclopedia of the American Indian Movement, Greenwood, Santa Barbara - Denver - Oxford, 2013 e piu' volte ristampata.

Nella rete telematica e' disponibile una notizia sintetica in italiano dal titolo "Alcune parole per Leonard Peltier".

Sempre nella rete telematica e' disponibile anche una piu' ampia ed approfondita bibliografia ragionata dal titolo "Dieci libri piu' uno che sarebbe bene aver letto per conoscere la vicenda di Leonard Peltier (e qualche altro minimo suggerimento bibliografico)".

Ulteriori materiali di documentazione possono essere richiesti scrivendo ai nostri indirizzi di posta elettronica: freepeltierviterbo@tiscali.it e centropacevt@gmail.com


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2. L'appello "Perche' occorre scrivere ora a Biden per chiedere la liberazione di Leonard Peltier"

Perche' tra un anno negli Stati Uniti d'America ci saranno le elezioni presidenziali.

Ed e' abitudine dei presidenti al termine del mandato di concedere la grazia ad alcune persone detenute.

Quindi e' in questi mesi che Biden decidera' in merito.

E quindi e' adesso che occorre persuaderlo a restituire la liberta' a Leonard Peltier.

Di seguito le indicazioni dettagliate per scrivere alla Casa Bianca e una proposta di testo in inglese

Nel web aprire la pagina della Casa Bianca attraverso cui inviare lettere: https://www.whitehouse.gov/contact/

Compilare quindi gli item successivi:

- alla voce MESSAGE TYPE: scegliere Contact the President

- alla voce PREFIX: scegliere il titolo corrispondente alla propria identita'

- alla voce FIRST NAME: scrivere il proprio nome

- alla voce SECOND NAME: si puo' omettere la compilazione

- alla voce LAST NAME: scrivere il proprio cognome

- alla voce SUFFIX, PRONOUNS: si puo' omettere la compilazione

- alla voce E-MAIL: scrivere il proprio indirizzo e-mail

- alla voce PHONE: scrivere il proprio numero di telefono seguendo lo schema 39xxxxxxxxxx

- alla voce COUNTRY/STATE/REGION: scegliere Italy

- alla voce STREET: scrivere il proprio indirizzo nella sequenza numero civico, via/piazza

- alla voce CITY: scrivere il nome della propria citta' e il relativo codice di avviamento postale

- alla voce WHAT WOULD YOU LIKE TO SAY? [Cosa vorresti dire?]: copiare e incollare il messaggio seguente:

Mr. President,

Although I reside far from your country, I am aware of the injustice that has persisted for 47 years against Leonard Peltier, who was denied a review of his trial even after exculpatory evidence emerged for the events of June 26, 1975 on the Pine Ridge (SD) reservation where two federal agents and a Native American lost their lives.

I therefore appeal to your supreme authority to pardon this man, now elderly and ill, after nearly half a century of imprisonment.

I thank you in advance for your positive decision, with best regards.

Traduzione italiana del testo che precede:

Signor Presidente,

sebbene io risieda lontano dal Suo Paese, sono consapevole dell'ingiustizia che persiste da 47 anni nei confronti di Leonard Peltier, al quale e' stata negata la revisione del processo anche dopo che sono emerse prove a discarico per gli eventi del 26 giugno 1975 nella riserva di Pine Ridge (South Dakota) in cui persero la vita due agenti federali e un nativo americano.

Mi appello quindi alla Sua suprema autorita' affinche' conceda la grazia a questo uomo, ormai anziano e malato, dopo quasi mezzo secolo di detenzione.

La ringrazio fin d'ora per la Sua decisione positiva, con i migliori saluti.


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3. "Dieci libri piu' uno che sarebbe bene aver letto per conoscere la vicenda di Leonard Peltier (e qualche altro minimo suggerimento bibliografico)"

Una premessa

(...)

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Due pensieri di Leonard Peltier

Vorremmo preliminarmente riprodurre ancora una volta due estratti dall'autobiografia di Leonard Peltier.

La prima citazione e' la seguente: "Tutti facciamo parte dell'unica famiglia dell'umanita'.

Noi condividiamo la responsabilita' per la nostra Madre Terra e per tutti quelli che ci vivono e respirano.

Credo che il nostro compito non sara' terminato fin quando anche un solo essere umano sara' affamato o maltrattato, una sola persona sara' costretta a morire in guerra, un solo innocente languira' in prigione e un solo individuo sara' perseguitato per le sue opinioni.

Credo nel bene dell'umanita'".

La seconda citazione e' la seguente: "Non ho scuse da porgere, solo tristezza. Non posso scusarmi per quello che non ho fatto. Ma posso provare dolore, e lo faccio. Ogni giorno, ogni ora, soffro per quelli che sono morti nello scontro di Oglala del 1975 e per le loro famiglie - per le famiglie degli agenti dell'Fbi Jack Coler e Ronald Williams e, si', per la famiglia di Joe Killsright Stuntz, la cui morte per una pallottola a Oglala quello stesso giorno, cosi' come le morti di centinaia di altri indiani a Pine Ridge in quel terribile periodo, non e' mai stata oggetto di inchiesta. Mi piange il cuore nel ricordare la sofferenza e la paura nella quale molta della mia gente fu costretta a vivere a quel tempo, la stessa sofferenza e paura che quel giorno spinse me e gli altri a Oglala per difendere chi era indifeso.

Provo pena e tristezza anche per la perdita subita dalla mia famiglia perche', in qualche misura, quel giorno sono morto io stesso. Sono morto per la mia famiglia, per i miei bambini, per i miei nipoti, per me stesso. Sopravvivo alla mia morte da oltre due decenni.

Quelli che mi hanno messo qui e che mi tengono qui sapendo della mia innocenza avranno una magra consolazione dalla loro indubbia rivincita, che esprime chi essi sono e cio' che sono. Ed e' la piu' terribile rivincita che potessi immaginare.

Io so chi sono e quello che sono. Sono un indiano, un indiano che ha osato lottare per difendere il suo popolo. Io sono un uomo innocente che non ha mai assassinato nessuno, ne' inteso farlo. E, si', sono uno che pratica la Danza del Sole. Anche questa e' la mia identita'. Se devo soffrire in quanto simbolo del mio popolo, allora soffro con orgoglio.

Non cedero' mai.

Se voi, parenti e amici degli agenti che morirono nella proprietà degli Jumping Bull, ricaverete qualche tipo di soddisfazione dal mio essere qui, allora posso almeno darvi questo, nonostante non mi sia mai macchiato del loro sangue. Sento la vostra perdita come mia. Come voi soffro per quella perdita ogni giorno, ogni ora. E cosi' la mia famiglia. Anche noi conosciamo quella pena inconsolabile. Noi indiani siamo nati, viviamo, e moriamo con quell'inconsolabile dolore. Sono ventitre' anni oggi che condividiamo, le vostre famiglie e la mia, questo dolore; come possiamo essere nemici? Forse e' con voi e con noi che il processo di guarigione puo' iniziare. Voi, famiglie degli agenti, certamente non avevate colpa quel giorno del 1975, come non l'aveva la mia famiglia, eppure voi avete sofferto tanto quanto, anche piu' di chiunque era li'. Sembra sia sempre l'innocente a pagare il prezzo piu' alto dell'ingiustizia. E' sempre stato cosi' nella mia vita.

Alle famiglie di Coler e Williams che ancora soffrono mando le mie preghiere, se vorrete accettarle. Spero lo farete. Sono le preghiere di un intero popolo, non solo le mie. Abbiamo molti dei nostri morti per cui pregare e uniamo la nostra amarezza alla vostra. Possa il nostro comune dolore essere il nostro legame.

Lasciate che siano quelle preghiere il balsamo per la vostra pena, non la prolungata prigionia di un uomo innocente.

Vi assicuro che se avessi potuto evitare quello che avvenne quel giorno, la vostra gente non sarebbe morta. Avrei preferito morire piuttosto che permettere consapevolmente che accadesse cio' che accadde. E certamente non sono stato io a premere il grilletto che l'ha fatto accadere. Che il Creatore mi fulmini ora se sto mentendo. Io non riesco a vedere come il mio stare qui, separato dai miei nipoti, possa riparare alla vostra perdita.

Vi giuro, sono colpevole solo di essere un indiano. E' questo il motivo per cui sono qui".

Vorremmo che chi si accinge a leggere quanto segue tenga costantemente presenti queste illuminanti riflessioni.

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Perche' questa minima bibliografia

Sulla vicenda di Leonard Peltier vi e' ancora non solo una grande ignoranza, ma anche una grande disinformazione.

Vi e' ovviamente la disinformazione consapevolmente diffusa da chi e' fautore - prezzolato o fanatico - della prosecuzione della violenza razzista, colonialista, rapinatrice, genocida, etnocida ed ecocida.

Ma vi e' anche la disinformazione di chi, pur animato dalle migliori intenzioni, si affida a fonti del tutto inaffidabili o largamente inadeguate.

Pertanto chi vuole adoperarsi per ottenere che a Leonard Peltier sia finalmente restituita la liberta', ha il dovere di informarsi adeguatamente.

Nelle ultime decadi del Novecento un punto di riferimento fondamentale (anche per chi scrive queste righe) e' stata l'eccellente rivista "Akwesasne Notes", di cui sarebbe piu' che opportuna una ristampa anastatica integrale.

In Italia uno storico punto di riferimento fin dagli anni '80 - e ancor oggi - e' la prestigiosa rivista "Tepee", promossa dal benemerito comitato di solidarieta' Soconas-Incomindios.

Sempre in Italia l'associazionismo solidale, le esperienze accademiche, il lavoro di studiosi e militanti - e di alcune case editrici - dagli anni '70 in poi ha prodotto e tradotto vari materiali (di assai diseguale taglio e valore, va da se') sulla cultura e sulle lotte dei nativi americani.

Le fonti migliori restano i libri: non le interviste, non gli articoli sui giornali o peggio ancora gli sproloqui sui social media (che novantanove volte su cento sono veramente l'equivalente delle chiacchiere al bar).

Sulla vicenda di Leonard Peltier sono stati tradotti in italiano i due libri fondamentali, dello stesso Leonard Peltier e di Peter Matthiessen, in edizioni da tempo esaurite; e vi e' una ancor utile sintesi degli anni Novanta.

Ma per un'adeguata contestualizzazione, e per i necessari aggiornamenti, occorre leggere anche alcuni altri libri purtroppo non ancora tradotti in italiano.

(...)

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Undici libri che occorre aver letto

Tra i libri disponibili per conoscere la vicenda di Leonard Peltier alcuni sono di particolare rilevanza e la loro lettura costituisce tanta parte della "cassetta degli attrezzi" delle persone che si stanno impegnando per ottenere dal Presidente degli Stati Uniti d'America la grazia presidenziale che finalmente restituisca la liberta' a un uomo generoso e valoroso che e' divenuto il simbolo di tutti i popoli oppressi, vittima innocente di una persecuzione iniqua, illegale, disumana.

1. Per un'informazione introduttiva e sommaria e' ancora utile il libro di Edda Scozza, Il coraggio d'essere indiano. Leonard Peltier prigioniero degli Stati Uniti, Erre Emme, Pomezia (Roma) 1996 (ora Roberto Massari Editore, Bolsena Vt).

Semplice e chiaro, si legge agevolmente in poco tempo; la prima parte (pp. 17-92) ricostruisce la figura e la vicenda di Leonard Peltier, la seconda (pp. 95-155) presenta alcuni testi di Leonard Peltier; alle pp. 161-191 alcune riproduzioni a colori di sue opere pittoriche. Ha il pregio e il limite delle sintesi, e ovviamente non puo' tener conto dei fatti accaduti e delle ricerche e notizie emerse negli anni successivi alla sua pubblicazione.

2. Il libro fondamentale che e' semplicemente indispensabile aver letto e' quello scritto da Peter Matthiessen, che la vicenda di Leonard Peltier ricostruisce in modo assai dettagliato.

Peter Matthiessen, In the Spirit of Crazy Horse, 1980, Penguin Books, New York 1992 e successive ristampe; in edizione italiana: Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, Milano 1994; la benemerita edizione italiana riproduce la seconda edizione americana ma con tagli piuttosto consistenti cosicche' e' preferibile leggere l'edizione originale.

3. Ovviamente l'altro libro fondamentale e' quello scritto dallo stesso Leonard Peltier (con la collaborazione di Harvey Arden), Prison writings. My life is my sun dance, St. Martin's Griffin, New York 1999; in edizione italiana: Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, Roma 2005.

E' un libro disponibile non solo in inglese, ma anche tradotto in francese, italiano, spagnolo e tedesco. L'edizione italiana e' esaurita da anni; quella inglese e' ancora agevolmente reperibile (come anche quelle spagnola e tedesca).

4. E' sempre utile il libro di Jim Messerschmidt, The Trial of Leonard Peltier, South End Press, Cambridge, MA, 1983, 1989, 2002.

E' anche disponibile in edizione digitale nel sito dell'"International Leonard Peltier Defense Committee": www.whoisleonardpeltier.info

5. Semplicemente fondamentale ed indispensabile per la contestualizzazione e' il libro di Bruce E. Johansen, Encyclopedia of the American Indian Movement, Greenwood, Santa Barbara - Denver - Oxford, 2013 e piu' volte ristampata.

Ognuna delle  voci di cui si compone reca una preziosa bibliografia per l'approfondimento.

6 e 7. I due libri seguenti costituiscono di fatto un'opera unitaria articolata in due volumi, l'uno di ricostruzione storica e l'altro di ricostruzione documentaria:

- Ward Churchill e Jim Vander Wall, Agents of Repression: The FBI's Secret Wars Against the Black Panther Party and the American Indian Movement, South End Press, Boulder, Colorado, 1988, 2002, Black Classic Press, Baltimore 2022;

- Ward Churchill e Jim Vander Wall, The COINTELPRO Papers: Documents from the FBI's Secret Wars Against Dissent in the United States, South End Press, Boulder, Colorado, 1990, 2002, Black Classic Press, Baltimore 2022.

Sono due libri che occorre aver letto non solo in relazione alla persecuzione subita da Leonard Peltier, dall'American Indian Movement, dal Black Panther Party, ma anche per quanto rivelano della violenza razzista e assassina del sistema di potere dominante negli Stati Uniti d'America.

8. L'ottavo libro la cui lettura riteniamo semplicemente indispensabile e' opera di uno dei principali persecutori di Leonard Peltier, un agente speciale dell'Fbi che ebbe l'incarico di contrastare in tutti i modi l'Aim ed i suoi militanti.

E' il libro scritto da Joseph H. Trimbach e da suo figlio John M. Trimbach, American Indian Mafia. An FBI Agent's True Story About Wounded Knee, Leonard Peltier, and the American Indian Movement (AIM), Outskirts Press, Denver 2009.

Il libro mescola - talvolta abilmente e talaltra goffamente - verita' e mezze verita', illazioni e suggestioni, inganni e autoinganni, omissioni e ossessioni, menzogne e calunnie, al fine di sostenere la tesi che Leonard Peltier e' un assassino e l'Aim un'organizzazione terroristica.

Contiene anche molte pagine sincere e commosse, molti materiali di testimonianza personale dell'autore e di documentazione estratta dagli archivi dell'Fbi, ma tali pagine apprezzabili e tali pregevoli documentazioni sono purtroppo intrecciate a palesi sciocchezze, a interpretazioni tanto malevole quanto infondate, a enormita' scandalose. E' un libro che occorre aver letto attentamente mettendolo costantemente a confronto con gli altri libri che qui segnaliamo.

9. Ovviamente sarebbe anche opportuno avere una precisa nozione della storia del continente nordamericano dal punto di vista dei popoli nativi, e qui sovviene il bel libro di Roxanne Dunbar-Ortiz, An Indigenous Peoples' History of the United States, Beacon Press, Boston 2014, che nel 2015 e' stato premiato con l'"American Book Award".

10. Consigliamo anche un bel libro fotografico (ma con un adeguato commento scritto): Dick Bancroft e Laura Waterman Wittstock, We Are Still Here. A photographic history of the American Indian Movement, Minnesota Historical Society Press, 2013.

Il volume, di grande formato, e' aperto da una prefazione di Rigoberta Menchu', reca le fotografie di Dick Bancroft che fu presente a quasi tutte le iniziative piu' rilevanti dell'American Indian Movement, e i testi di Laura Waterman Wittstock che ricostruisce la storia e commenta i documenti fotografici con precisione e acutezza.

11. Per chi legge la lingua di Kant e di Goethe (e chi non la legge sarebbe bene l'apprendesse) c'e' un libro decisamente assai utile: Michael Koch e Michael Schiffmann, Ein leben fur Freiheit. Leonard Peltier und der indianische Widerstand, TraumFaenger Verlag, Hohenthann 2016.

E' il libro piu' aggiornato, gli autori sono studiosi e militanti di grande impegno, l'opera e' strutturata in parte come panoramica ed in parte come zibaldone di materiali, molte le pagine di grande interesse; con un'apprezzabile cronologia alle pp. 3911-413, una buona bibliografia alle pp. 421-425, un ampio repertorio fotografico alle pp. 442-484.

Queste opere vanno lette tutte.

Ve ne sono poi molte altre su temi complementari e su aspetti particolari che meritano talora non solo di essere lette, ma studiate con la medesima acribia, e bastera' indicare qui qualche titolo in forma cursoria.

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Alcuni altri libri comunque utili

a) Ancora specificamente sulla vicenda di Leonard Peltier

Alcuni utili documenti processuali sono in Michael E. Tigar, Wade H. McCree, Leonard Peltier, Petitioner, v. United States. U.S. Supreme Court transcript of record with supporting pleading, Gale MOML U.S. Supreme Court Records, 1978 e successive ristampe.

Segnaliamo anche il seguente libro del curatore dell'autobiografia di Peltier: Harvey Arden, Have You Thought of Leonard Peltier Lately?, HYT Publishing, Houston 2004.

Destinato a un pubblico giovanile e' l'agile libro di Elsa Solal, Leonard Peltier: Non au massacre du peuple indien, Actes Sud, Arles 2011, 2017.

b) Sulla storia delle esperienze piu' rilevanti delle organizzazioni dei nativi americani dagli anni successivi alla seconda guerra mondiale fino all'emergere dei nuovi movimenti alla fine degli anni Sessanta cfr. Daniel M. Cobb, Native Activism in Cold War America: The Struggle for Sovereignty, University Press of Kansas, Lawrence 2008.

c) Sulla storia delle lotte degli anni Settanta e particolarmente su tre momenti-chiave, l'occupazione di Alcatraz, il "Sentiero dei trattati infranti" con la conclusiva occupazione del Bia a Washington, l'occupazione e l'assedio di Wounded Knee, cfr. Paul Chaat Smith and Robert Allen Warrior, Like a Hurricane. The Indian Movement from Alcatraz to Wounded Knee, The New Press, New York 1996, 1997.

Altri libri assai utili sono:

- Vine Deloria Jr., We Talk, You Listen. New Tribes, New Turf, Macmillan, New York 1970, University of Nebraska Press - Bison Books, Lincoln and London 2007.

- Vine Deloria Jr., Behind the Trail of Broken Treaties: An Indian Declaration of Independence, Dell Publishing, New York 1974, University of Texas Press, Austin 1985.

- Bruce Johnson e Roberto Maestas, Wasi'chu. The Continuing Indian War, Monthly Review Press, New York and London 1979.

Una sintesi introduttiva, essenziale, semplice e chiara e' nel libro Troy R. Johnson, Red Power: The Native American Civil Rights Movement, Chelsea House, New York 2007.

A nostro avviso restano letture imprescindibili anche tutte le opere di Ward Chuchill.

Specificamente sulla storia dell'American Indian Movement occorre ovviamente leggere anche i libri autobiografici dei suoi principali leader:

- Dennis Banks (con Richard Erdoes), Ojibwa Warrior. Dennis Banks and the Rise of the American Indian Movement, University of Oklahoma Press, 2005;

- Russell Means (con Marvin J. Wolf), Where White Men Fear to Tread. The autobiography of Russell Means, St. Martin's Griffin, New York 1995.

Ma cfr. anche almeno:

- Mary Crow-Dog (con Richard Erdoes), Donna Lakota. la mia vita di Sioux, Tropea, Milano 1997.

Ed ovviamente Leonard Crow Dog e Richard Erdoes, Crow Dog. Four generations of medicine men, Harper Perennial, New York 1996.

E sono da leggere anche i libri di e su alcune altre figure di uomini di spiritualita' che sono stati partecipi delle lotte considerate; alcuni di questi libri sono stati tradotti anche in italiano:

- Thomas E. Mails, Fools Crow. Capo cerimoniale dei Sioux Teton, Xenia, Milano 1997.

- Thomas E. Mails, Fools Crow: saggezza e potere, Edizioni Il punto d'incontro, Vicenza 2001.

- Harvey Arden (a cura di), Nobile Uomo Rosso, Il punto d'incontro, Vicenza 2002.

- Archie Fire Lame Deer e Richard Erdoes, Il dono del potere. Vita e insegnamenti di un uomo-medicina lakota, Edizioni Il punto d'incontro, Vicenza 2018.

- Steve Wall and Harvey Arden, Wisdomkeepers: Meetings with Native American Spiritual Elders, Atria Books - Beyond Words, New York-London-Toronto-Sydney - Hillsboro 2006.

Sulle lotte in difesa delle Colline Nere cfr. anche almeno Jeffrey Ostler, The Lakotas and the Black Hills. The Struggle for Sacred Ground, Viking Penguin, New York 2010.

Sulle persecuzioni subite dal movimento dei nativi americani e particolarmente dall'Aim cfr. anche almeno:

- Rex Weyler, Blood of the Land. The Government and Corporate War against the American Indian Movement, Random House, New York 1982, 1984;

- Kenneth S. Stern, Loud Hawk. The United States versus the American Indian Movement, University of Oklahoma Press, 1994, Red River Books, 2002.

Sulla terribile vicenda dell'uccisione di Anna Mae Aquash cfr. Steve Hendricks, The Unquiet Grave: The FBI and the Struggle for the Soul of Indian Country, Thunder's Mouth Press, New York 2006.

Ma naturalmente e' ancora utile anche leggere il vecchio libro di Johanna Brand, L'Fbi contro l'American Indian Movement. Vita e morte di Anna Mae Aquash, Xenia, Milano 1997 (la traduzione italiana e' tarda rispetto alla pubblicazione originale del 1978, e comunque precedente al successivo processo svoltosi nei primi anni Duemila).

d) Sulle fondamentali lotte ambientali odierne guidate dai popoli nativi americani cfr. almeno:

- Winona LaDuke, All Our Relations. Native struggles for Land and Life, South End Press, Cambridge, Massachusetts, 1999, poi Haymarket Books, Chicago 2015.

- Nick Estes, Our History Is the Future. Standing Rock Versus the Dakota Access Pipeline, and the Long Tradition of Indigenous Resistance, Verso, London-New York 2019;

- Dina Gilio-Whitaker, As Long as Grass Grows. The Indigenous Fight for Environmental Justice, from Colonization to Standing Rock, Beacon Press, Boston 2019.

e) Sulla attuale e ormai pluridecennale leadership femminile e femminista del movimento dei nativi americani dopo che negli anni '70 in alcuni settori militanti si ebbero palesi derive maschiliste e militariste dagli esiti assai nocivi e fin tragici (derive provocate e indotte dalla violenza razzista persecutoria e assassina, dalla provocazione sistematica e dalla penetrante infiltrazione corruttrice e disgregatrice da parte dell'Fbi - il caso eclatante di Douglas Durham e' la punta del'iceberg - e dell'intero apparato fascista e razzista scatenato contro il movimento dei nativi americani) vi sono non solo alcuni eccellenti lavori saggistici ma anche poetici e narrativi.

E' la leadership femminile e femminista che ha consentito i piu' grandi progressi nella lotta dei nativi americani in questi ultimi decenni.

Per un avvio cfr. Barbara Alice Mann (a cura di), Daughters of Mother Earth: The Wisdom of Native American Women, Praeger, Westport - London 2006.

Un libro prezioso e' quello di Roxanne Dunbar-Ortiz and Dina Gilio-Whitaker, "All the Real Indians Died Off". And 20 Other Myths About Native Americans, Beacon Press, Boston 2016.

Ma sono da leggere almeno anche tutte le opere di Winona LaDuke.

E naturalmente sono da leggere anche le opere poetiche e narrative delle molte eccellenti scrittrici native americane.

Una buona panoramica e' nel libro di Laura Coltelli, Parole fatte d'alba. Gli scrittori indiani d'America raccontano, Castelvecchi, Roma 1995.

A mero titolo d'esempio segnaliamo, tra molte altre autrici e molte altre opere le seguenti:

- Joy Harjo, How We Became Human. New and Selected Poems: 1975–2001, W. W. Norton & Company, New York - London 2004.

- Leslie Marmon Silko, La vena turchese, Ibis, Como-Pavia 2018.

- Louise Erdrich, Il guardiano notturno, Feltrinelli, Milano 2021.

f) Una buona sintesi della riflessione oggi in corso nel movimento e' nel libro di Nick Estes, Melanie K. Yazzie, Jennifer Nez Denetdale, David Correia, Red Nation Rising. From Bordertown Violence to Native Liberation, PM Press, Oakland, California, 2021.

g) Per l'inquadramento storico sono inoltre sempre utili anche:

- Howard Zinn, Storia del popolo americano, Il Saggiatore, Milano, 2017 (un libro ormai classico del 1980 piu' volte aggiornato e ristampato).

- Aram Mattioli, Mondi perduti. Una storia dei nativi nordamericani. 1700-1910, Einaudi, Torino 2019, 2021.

- David E. Stannard, Olocausto americano. La conquista del Nuovo Mondo, Bollati Boringhieri, Torino 2001, 2021.

Ma ovviamente sulla conquista del'America cfr. anche le opere di Noam Chomsky, Giulio Girardi e Tzvetan Todorov. E naturalmente il capolavoro di Eduardo Galeano, Memoria del fuoco, Sansoni, Firenze 1989-1991.

Un classico sullo sguardo ciecamente razzista dei colonizzatori e' il libro di Elemire Zolla, I letterati e lo sciamano, Bompiani, Milano 1969, 1978.

Per la concettualizzazione e' ancora fondamentale il capolavoro di Jack D. Forbes, Columbus and other Cannibals, Seven Stories Press, New York 2008 (la prima edizione e' del 1979).

Fondamentali sono anche molti libri di Vine Deloria Jr.

*

Una minima postilla su alcuni libri che hanno avuto una ricezione particolarmente significativa in Italia

- John G. Neihardt, Alce Nero parla, Adelphi, Milano 1968, Mondadori, Milano 1973, 1977.

- Alce Nero, La sacra pipa, Rusconi, Milano 1986, 1993.

- Raymond J. DeMaille (a cura di), Il sesto antenato. I testi originali e gli insegnamenti di Alce Nero, Xenia, Milano 1996.

- Dee Brown, Seppellite il mio cuore a Wounded Knee, Mondadori, Milano 1972, 1977.

- Vine Deloria jr., Custer e' morto per i vostri peccati, Jaca Book, Milano 1972, 1977.

- Stan Steiner, Uomo bianco scomparirai, Jaca Book, Milano 1977, 1994.

- N. Scott Momaday, Casa fatta di alba, Guanda, Milano 1979, pp. 208, ora anche in una nuova edizione presso Black Coffee, Firenze 2022.

- Messaggio degli Irochesi al mondo occidentale. Per un risveglio della coscienza, la Fiaccola, Ragusa 1986, 1989.

- Franco Meli (a cura di), Parole nel sangue. Poesia indiana americana contemporanea, Mondadori, Milano 1991.

Tra i libri in italiano che davano conto delle nuova consapevolezza e delle nuove lotte dei nativi americani negli anni Settanta segnaliamo particolarmente i seguenti:

- Diana Hansen (a cura di), Indiani d'America. Identita' e memoria collettiva nei documenti della nuova resistenza indiana, Savelli, Roma 1977.

- Nando Minnella, Michele Morieri, Indani oggi. La Resistenza indiana oggi: documenti e testimonianze. Con una "Guida ai campeggi nelle Riserve indiane", Gammalibri, Milano 1981.

- Bruno Bouchet (a cura di), Wovoka. Il messaggio rivoluzionario dei nativi americani, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 1982.

Negli ultimi decenni del Novecento la casa editrice Rusconi pubblicava due prezione collane: "La sacra pipa" e "Dalla parte degli indiani" (centrate l'una sulla spiritualita' e l'altra prevalentemente su figure ottocentesche della Resistenza indiana).

Benemerita nello stesso torno di tempo anche la casa editrice Mursia.

La casa editrice milanese Xenia sul finire del Novecento ha pubblicato vari libri dedicati agli indiani d'America, di cui alcuni di grande interesse.

La casa editrice vicentina Il punto d'incontro ha pubblicato in questi ultimi vent'anni molti libri dedicati soprattutto alla spiritualita' dei nativi americani in una collana ad hoc.

Vi sono oggi varie case editrici - perlopiu' di nicchia - che pubblicano letteratura dei nativi americani in eccellenti edizioni.

*

Una minima postilla sitografica

(...)

*

Congedo

Fermiamoci qui.

E' una panoramica minima, certo, e molti altri testi potrebbero essere aggiunti; ma una nota bibliografica e' bene sia breve se si vuole sperare che venga letta e utilizzata (ovvero possibilmente induca qualche persona a procurarsi e studiare almeno qualcuno dei libri segnalati).

Naturalmente molte sono le letture possibili, ma per conoscere la vicenda di Leonard Peltier almeno i dieci libri piu' uno che abbiamo segnalato sopra occorrerebbe averli letti attentamente e tenerli ben presenti.

Free Leonard Peltier.

Mitakuye oyasin.


Firenze-Viterbo, 19 novembre 2023


Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt@gmail.com

Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che negli anni Ottanta ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Dal 2021 e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni prigioniero innocente.


* * *

PERCHE' OCCORRE SCRIVERE ORA A BIDEN PER CHIEDERE LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER


Perche' tra un anno negli Stati Uniti d'America ci saranno le elezioni presidenziali.

Ed e' abitudine dei presidenti al termine del mandato di concedere la grazia ad alcune persone detenute.

Quindi e' in questi mesi che Biden decidera' in merito.

E quindi e' adesso che occorre persuaderlo a restituire la liberta' a Leonard Peltier.

*

Di seguito le indicazioni dettagliate per scrivere alla Casa Bianca e una proposta di testo in inglese

Nel web aprire la pagina della Casa Bianca attraverso cui inviare lettere: https://www.whitehouse.gov/contact/

Compilare quindi gli item successivi:

- alla voce MESSAGE TYPE: scegliere Contact the President

- alla voce PREFIX: scegliere il titolo corrispondente alla propria identita'

- alla voce FIRST NAME: scrivere il proprio nome

- alla voce SECOND NAME: si puo' omettere la compilazione

- alla voce LAST NAME: scrivere il proprio cognome

- alla voce SUFFIX, PRONOUNS: si puo' omettere la compilazione

- alla voce E-MAIL: scrivere il proprio indirizzo e-mail

- alla voce PHONE: scrivere il proprio numero di telefono seguendo lo schema 39xxxxxxxxxx

- alla voce COUNTRY/STATE/REGION: scegliere Italy

- alla voce STREET: scrivere il proprio indirizzo nella sequenza numero civico, via/piazza

- alla voce CITY: scrivere il nome della propria citta' e il relativo codice di avviamento postale

- alla voce WHAT WOULD YOU LIKE TO SAY? [Cosa vorresti dire?]: copiare e incollare il messaggio seguente:

Mr. President,

Although I reside far from your country, I am aware of the injustice that has persisted for 47 years against Leonard Peltier, who was denied a review of his trial even after exculpatory evidence emerged for the events of June 26, 1975 on the Pine Ridge (SD) reservation where two federal agents and a Native American lost their lives.

I therefore appeal to your supreme authority to pardon this man, now elderly and ill, after nearly half a century of imprisonment.

I thank you in advance for your positive decision, with best regards.

Traduzione italiana del testo che precede:

Signor Presidente,

sebbene io risieda lontano dal Suo Paese, sono consapevole dell'ingiustizia che persiste da 47 anni nei confronti di Leonard Peltier, al quale e' stata negata la revisione del processo anche dopo che sono emerse prove a discarico per gli eventi del 26 giugno 1975 nella riserva di Pine Ridge (South Dakota) in cui persero la vita due agenti federali e un nativo americano.

Mi appello quindi alla Sua suprema autorita' affinche' conceda la grazia a questo uomo, ormai anziano e malato, dopo quasi mezzo secolo di detenzione.

La ringrazio fin d'ora per la Sua decisione positiva, con i migliori saluti.


Il Comitato viterbese per la liberazione di Leonard Peltier


Viterbo, 15 novembre 2023


Mittente: Comitato viterbese per la liberazione di Leonard Peltier, c/o "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: freepeltierviterbo@tiscali.it e centropacevt@gmail.com


* * *

A ROMA DIFFUSO L'APPELLO "PORTIAMO A COMPIMENTO L'INIZIATIVA DI DAVID SASSOLI PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER"


Sabato 11 novembre 2023 a Roma e' stato diffuso l'appello "Portiamo a compimento l'iniziativa di David Sassoli per la liberazione di Leonard Peltier".

Di seguito riportiamo il testo integrale dell'appello.

*

Il 23 agosto 2021 David Sassoli, l'indimenticato Presidente del Parlamento Europeo che sarebbe deceduto pochi mesi dopo nel gennaio 2022, tenne una conferenza stampa in cui annuncio' il suo personale impegno per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da quasi mezzo secolo prigioniero innocente.

L'iniziativa di David Sassoli si ricollegava idealmente a due precedenti importanti pronunciamenti del Parlamento Europeo, del 1994 e del 1999.

E si collegava anche al movimento che in Italia in quel momento riproponeva con forza l'esigenza e l'urgenza che Leonard Peltier venisse finalmente liberato.

In un suo tweet che accompagnava e sintetizzava la conferenza stampa del 23 agosto 2021 David Sassoli dichiarava, in italiano e in inglese:

"Inviero' una lettera alle autorita' statunitensi chiedendo clemenza per Leonard Peltier, attivista per i diritti umani dell'American Indian Movement, in carcere da 45 anni.

Spero che le autorita' accolgano il mio invito. I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque".

"I will send a letter to the US authorities asking for clemency for Leonard Peltier. A human rights activist of the American Indian Movement, he has been imprisoned for 45 years.

I hope the authorities will take up my invitation. Human rights must be defended always, everywhere".

Lanciamo un appello a riprendere e portare a compimento quell'iniziativa di David Sassoli per la liberazione di Leonard Peltier.

Chiediamo a chi legge questo appello:

a) di aderirvi, inviandone notizia agli indirizzi e-mail: freepeltierviterbo@tiscali.it e centropacevt@gmail.com

b) di diffonderlo ulteriormente;

c) di scrivere direttamente al Presidente degli Stati Uniti d'America per chiedere la grazia presidenziale che restituisca la liberta' a Leonard Peltier: le lettere (il cui testo puo' anche essere semplicemente "Free Leonard Peltier") possono essere inviate attraverso la pagina web dedicata del sito della Presidenza degli Stati Uniti d'America: www.whitehouse.gov/contact/

d) di promuovere ove possibile iniziative di informazione, coscientizzazione, mobilitazione democratica e nonviolenta per la liberazione di Leonard Peltier che lo scorso 12 settembre ha compiuto 79 anni di cui 47 trascorsi in prigione da vittima innocente di una scellerata persecuzione.

Per un'informazione essenziale:

- Edda Scozza, Il coraggio d'essere indiano. Leonard Peltier prigioniero degli Stati Uniti, Erre Emme, Pomezia (Roma) 1996 (ora Roberto Massari Editore, Bolsena Vt).

- Peter Matthiessen, In the Spirit of Crazy Horse, 1980, Penguin Books, New York 1992 e successive ristampe; in edizione italiana: Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, Milano 1994.

- Leonard Peltier (con la collaborazione di Harvey Arden), Prison writings. My life is my sun dance, St. Martin's Griffin, New York 1999; in edizione italiana: Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, Roma 2005.

- Jim Messerschmidt, The Trial of Leonard Peltier, South End Press, Cambridge, MA, 1983, 1989, 2002.

- Bruce E. Johansen, Encyclopedia of the American Indian Movement, Greenwood, Santa Barbara - Denver - Oxford, 2013 e piu' volte ristampata.

Nella rete telematica e' disponibile una notizia sintetica in italiano dal titolo "Alcune parole per Leonard Peltier".

Sempre nella rete telematica e' disponibile anche una piu' ampia ed approfondita bibliografia ragionata dal titolo "Dieci libri piu' uno che sarebbe bene aver letto per conoscere la vicenda di Leonard Peltier (e qualche altro minimo suggerimento bibliografico)".

Ulteriori materiali di documentazione possono essere richiesti scrivendo ai nostri indirizzi di posta elettronica: freepeltierviterbo@tiscali.it e centropacevt@gmail.com


Nota per i mezzi d'informazione a cura del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo


Roma, 11 novembre 2023


Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt@gmail.com

Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che negli anni Ottanta ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Dal 2021 e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni prigioniero innocente.


* * *

L'ASSOCIAZIONE "RESPIRARE" DI VITERBO ADERISCE ALL'APPELLO "PORTIAMO A COMPIMENTO L'INIZIATIVA DI DAVID SASSOLI PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER"


L'associazione "Respirare" di Viterbo aderisce all'appello "Portiamo a compimento l'iniziativa di David Sassoli per la liberazione di Leonard Peltier".

Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e della Madre Terra, e' detenuto da 47 anni pur essendo innocente; anche dal carcere continua ad impegnarsi per il bene comune dei popoli nativi, dell'umanita' intera, dell'intero mondo vivente; e' un uomo ormai vecchio e malato: crediamo che sia necessario che ogni persona di volonta' buona, ogni associazione democratica, ogni istituzione intesa al bene comune, esercitino adesso il massimo impegno nonviolento per persuadere il Presidente degli Stati Uniti d'America a concedere la grazia presidenziale che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.

Ognuno faccia sentire la sua voce per la liberazione del nostro fratello Leonard Peltier.

*

Di seguito riportiamo:

a) il testo dell'appello "Portiamo a compimento l'iniziativa di David Sassoli per la liberazione di Leonard Peltier";

b) l'appello di Amnesty International del 3 aprile 2023: Urge clemency for native american activist;

c) un recente appello al Presidente Biden da parte di membri del Congresso degli Stati Uniti d'America sia democratici che repubblicani per la grazia per Leonard Peltier.

*

a) Il testo dell'appello "Portiamo a compimento l'iniziativa di David Sassoli per la liberazione di Leonard Peltier"

Il 23 agosto 2021 David Sassoli, l'indimenticato Presidente del Parlamento Europeo che sarebbe deceduto pochi mesi dopo nel gennaio 2022, tenne una conferenza stampa in cui annuncio' il suo personale impegno per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da quasi mezzo secolo prigioniero innocente.

L'iniziativa di David Sassoli si ricollegava idealmente a due precedenti importanti pronunciamenti del Parlamento Europeo, del 1994 e del 1999.

E si collegava anche al movimento che in Italia in quel momento riproponeva con forza l'esigenza e l'urgenza che Leonard Peltier venisse finalmente liberato.

In un suo tweet che accompagnava e sintetizzava la conferenza stampa del 23 agosto 2021 David Sassoli dichiarava, in italiano e in inglese:

"Inviero' una lettera alle autorita' statunitensi chiedendo clemenza per Leonard Peltier, attivista per i diritti umani dell'American Indian Movement, in carcere da 45 anni.

Spero che le autorita' accolgano il mio invito. I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque".

"I will send a letter to the US authorities asking for clemency for Leonard Peltier. A human rights activist of the American Indian Movement, he has been imprisoned for 45 years.

I hope the authorities will take up my invitation. Human rights must be defended always, everywhere".

Lanciamo un appello a riprendere e portare a compimento quell'iniziativa di David Sassoli per la liberazione di Leonard Peltier.

Chiediamo a chi legge questo appello:

a) di aderirvi, inviandone notizia agli indirizzi e-mail: freepeltierviterbo@tiscali.it e centropacevt@gmail.com

b) di diffonderlo ulteriormente;

c) di scrivere direttamente al Presidente degli Stati Uniti d'America per chiedere la grazia presidenziale che restituisca la liberta' a Leonard Peltier: le lettere (il cui testo puo' anche essere semplicemente "Free Leonard Peltier") possono essere inviate attraverso la pagina web dedicata del sito della Presidenza degli Stati Uniti d'America: www.whitehouse.gov/contact/

d) di promuovere ove possibile iniziative di informazione, coscientizzazione, mobilitazione democratica e nonviolenta per la liberazione di Leonard Peltier che lo scorso 12 settembre ha compiuto 79 anni di cui 47 trascorsi in prigione da vittima innocente di una scellerata persecuzione.

Per un'informazione essenziale:

- Edda Scozza, Il coraggio d'essere indiano. Leonard Peltier prigioniero degli Stati Uniti, Erre Emme, Pomezia (Roma) 1996 (ora Roberto Massari Editore, Bolsena Vt).

- Peter Matthiessen, In the Spirit of Crazy Horse, 1980, Penguin Books, New York 1992 e successive ristampe; in edizione italiana: Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, Milano 1994.

- Leonard Peltier (con la collaborazione di Harvey Arden), Prison writings. My life is my sun dance, St. Martin's Griffin, New York 1999; in edizione italiana: Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, Roma 2005.

- Jim Messerschmidt, The Trial of Leonard Peltier, South End Press, Cambridge, MA, 1983, 1989, 2002.

- Bruce E. Johansen, Encyclopedia of the American Indian Movement, Greenwood, Santa Barbara - Denver - Oxford, 2013 e piu' volte ristampata.

Nella rete telematica e' disponibile una notizia sintetica in italiano dal titolo "Alcune parole per Leonard Peltier".

Sempre nella rete telematica e' disponibile anche una piu' ampia ed approfondita bibliografia ragionata dal titolo "Dieci libri piu' uno che sarebbe bene aver letto per conoscere la vicenda di Leonard Peltier (e qualche altro minimo suggerimento bibliografico)".

Ulteriori materiali di documentazione possono essere richiesti scrivendo ai nostri indirizzi di posta elettronica: freepeltierviterbo@tiscali.it e centropacevt@gmail.com

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b) L'appello di Amnesty International del 3 aprile 2023: Urge clemency for native american activist

3 April 2023

URGENT ACTION

URGE CLEMENCY FOR NATIVE AMERICAN ACTIVIST

Native American activist Leonard Peltier has been imprisoned in the USA for over 46 years, some of which was spent in solitary confinement, serving two life sentences for murder despite concerns over the fairness of his trial. He has always maintained his innocence. Now 78 years old, he contracted COVID-19 in 2022 and suffers from several chronic health ailments, including one that is potentially fatal. Not eligible for parole again until 2024, his lawyers submitted a new petition for clemency in 2021. President Biden must grant Leonard Peltier clemency on humanitarian grounds and as a matter of justice.

TAKE ACTION: WRITE AN APPEAL IN YOUR OWN WORDS OR USE THIS MODEL LETTER

President Joseph Biden

The White House

1600 Pennsylvania Ave NW

Washington, DC 20500

USA

White House Comment line: (202) 456-1111

Webform*: https://www.whitehouse.gov/contact/

* A US-based address is needed for the White House webform.

International action takers, please use AI USA's address when filling out:

Amnesty International USA

311 West 43rd St. 7th Floor,

New York, NY 10036 USA

Dear President Biden,

Leonard Peltier is a member of the American Indian Movement (AIM), which promotes Native American rights. In 1975, during a confrontation involving AIM members, two FBI agents were killed. Leonard Peltier was convicted of their murders but has always denied killing the agents.

There are serious concerns about the fairness of proceedings leading to his trial and conviction, including for example the prosecution's withholding of evidence that might have assisted Leonard Peltier's defence.

In light of these concerns, the former US Attorney who supervised the prosecution team post-trial, James Reynolds, has since called for clemency.

Leonard Peltier is now 78 years old, has spent more than 46 years in US prisons, and has been repeatedly denied parole. There are serious concerns about Leonard Peltier's deteriorating health, including potential re-exposure to COVID-19. His lawyers submitted a new petition for clemency in 2021.

I urge you to grant Leonard Peltier clemency on humanitarian grounds and as a matter of justice.

Yours sincerely,

ADDITIONAL INFORMATION

Leonard Peltier, an Anishinaabe-Lakota Native American, was a member of the American Indian Movement (AIM), which promotes Native American rights. On 26 June 1975, during a confrontation involving AIM members on the Pine Ridge Indian reservation in South Dakota, FBI agents Ronald Williams and Jack Coler were shot dead. Leonard Peltier was convicted of their murders in 1977 and sentenced to two consecutive life sentences. Leonard Peltier has always denied killing the agents.

A key alleged eyewitness to the shootings was Myrtle Poor Bear, a Lakota Native woman who lived at Pine Ridge. Based on her statement that she saw Leonard Peltier kill both FBI agents, Leonard Peltier was extradited from Canada, where he had fled following the shootings. However, Myrtle Poor Bear later retracted her testimony. Although not called as a prosecution witness at trial, the trial judge refused to allow Leonard Peltier's attorneys to call Myrtle Poor Bear as a defense witness on the grounds that her testimony "could be highly prejudicial to the government". In 2000, Myrtle Poor Bear issued a public statement to say that her original testimony was a result of months of threats and harassment from FBI agents.

In 1980 documents were released to Leonard Peltier's lawyers as a result of a lawsuit under the Freedom of Information Act. The documents contained ballistics evidence which might have assisted Leonard Peltier's case, but which had been withheld by the prosecution at trial. However, in 1986, the U.S. Court of Appeal for the Eighth Circuit denied Leonard Peltier a retrial, stating that: "We recognize that there is some evidence in this record of improper conduct on the part of some FBI agents, but we are reluctant to impute even further improprieties to them."

The U.S. Parole Commission has always denied parole to Leonard Peltier on the grounds that he did not accept criminal responsibility for the murders of the two FBI agents. This is even though, after one such hearing, the Commission acknowledged that, "the prosecution has conceded the lack of any direct evidence that you personally participated in the executions of two FBI agents". Leonard Peltier would not be eligible for another parole hearing until 2024. Furthermore, James H. Reynolds, the US Attorney whose office handled the criminal case prosecution and appeal of Leonard Peltier, wrote that he supported clemency "in the best interest of Justice in considering the totality of all matters involved."

Leonard Peltier suffers from a variety of ailments, including kidney disease, Type 2 diabetes, high blood pressure, a heart condition, a degenerative joint disease, and constant shortness of breath and dizziness. A stroke in 1986 left him virtually blind in one eye. In January 2016, doctors diagnosed him with a life-threatening condition: a large and potentially fatal abdominal aortic aneurysm that could rupture at any time and would result in his death. He currently uses a walker due to limited mobility and contracted COVID-19 in 2022. He continues to be at risk of re-infection while in detention.

In 2015, several Nobel Peace Prize winners—including Archbishop Desmond Tutu—called for Leonard Peltier's release. The Standing Rock Sioux Tribe and the National Congress of American Indians have also called for his release. Leonard Peltier's attorney applied for clemency to President Biden in July 2021. President Biden committed to granting clemency on a rolling basis during his administration.

However, as of February 2023, no decision has been made on his application. He has previously sought clemency, most recently from President Obama in 2016, but his petition has been denied each time.

Due to the numerous issues at trial, the exhaustion of all his legal avenues for appeal, the amount of time he has already served, his continued maintenance of innocence along with his chronic health issues, Amnesty International supports calls for clemency for Leonard Peltier.

PREFERRED LANGUAGE TO ADDRESS TARGET: English

You can also write in your own language.

PLEASE TAKE ACTION AS SOON AS POSSIBLE...

Please check with the Amnesty office in your country if you wish to send appeals after the deadline.

NAME AND PRONOUN: Leonard Peltier - He/Him

LINK TO PREVIOUS UA: https://www.amnesty.org/en/documents/amr51/5208/2022/en/

*

c) Un recente appello al Presidentre Biden da parte di membri del Congresso degli Stati Uniti d'America sia democratici che repubblicani per la grazia per Leonard Peltier

October 6, 2023

President Joseph Biden

The White House

1600 Pennsylvania Ave, NW

Washington, DC 20500

Dear President Biden:

We are writing to you regarding the nearly five-decade imprisonment of Leonard Peltier. Now, more than ever, bedrock principles of justice warrant your consideration of a grant of executive clemency or support of compassionate release at the Federal Bureau of Prisons.

Leonard Peltier, a Native American activist and citizen of the Turtle Mountain Band of Chippewa Indians (ND), is now in his 48th year of incarceration. He is 79 years old and in failing health. Mr. Peltier is serving two life sentences in a maximum-security federal prison for aiding and abetting in a case where his co-defendants were found not guilty on the grounds of self-defense.

Over the course of his incarceration, particularly in recent years, key figures involved in Mr. Peltier's prosecution have stepped forward to underscore the constitutional violations and prosecutorial misconduct that took place during the investigation and trial that led to his conviction. Gerald Heaney, the judge who presided over Mr. Peltier's 1986 appeal in the Eighth Circuit, called for his release in 1991 and again in 2000 (1), and former United States AttorneyJames Reynolds, whose office handled the prosecution and appeal of Peltier's case, has called for a commute of the remainder of his sentence and observed that "his conviction and continued incarceration is a testament to a time and a system of justice that no longer has a place in our society." (2) In addition, the United Nations Working Group on Arbitrary Detention specifically noted the anti-Indigenous bias surrounding Peltier's detention, stating simply that he "continues to be detained because he is Native American." (3)

Retired FBI Special Agent Coleen Rowley, in her letter addressed to you on December 3, 2022, raised how the "long-standing horribly wrongful oppressive treatment of Indians in the U.S." played into Peltier's case and, critically, the "FBI Family vendetta" behind the agency's opposition to clemency. (4) We recognize the grief and loss that took place in both the FBI and Tribal community on that day but also recognize this opportunity for all to move forward.

As Members of Congress, we sign this letter with a deep commitment to the crucial role we play in upholding justice for all Americans - and to also hold our government accountable when we see a case of injustice, as demonstrated by the long incarceration of Leonard Peltier. We stand with the Tribal Nations of the United States, Indigenous voices worldwide, and leading voices on human rights and criminal justice around the globe in support of Mr. Peltier's release. We applaud your commitment to criminal justice reform and your administration's work to address inequities in the criminal justice system and rectify the past wrongs of our government's treatment of Native Americans. We urge you to take the next step by granting  Mr. Peltier executive clemency or compassionate release.

Sincerely,

Seguono le firme di 33 membri del Congresso degli Stati Uniti d'America

Note

1. Gerald H. Heaney, U.S. Senior Cir. Judge, 8th Cir., Letter to Senator Daniel K. Inouye, Chairman, U.S. Senate Select Comm. on Indian Affairs (Apr. 18, 1991), http://www.whoisleonardpeltier.info/download/Heaney.pdf

2. James Reynolds, Former U.S. Attorney, Letter to President Joseph R. Biden (Jul. 9, 2021), https://www.amnestyusa.org/wp-content/uploads/2023/03/From-US-Attorney-James-Reynolds.pdf.

3. United Nations Working Group on Arbitrary Detention, Opinion No. 7/2022 concerning Leonard Peltier (United States of America) (Jun. 7, 2022), https://www.ohchr.org/sites/default/files/2022-06/A-HRC-WGAD-7-2022-USA-AEV.pdf

4. Coleen Rowley, Retired FBI Special Agent, Letter to President Joseph R. Biden (Dec. 3, 2022), https://www.amnestyusa.org/wp-content/uploads/2023/04/From-Retired-FBI-Special-Agent-Coleen-Rowley.pdf

*

Giustizia e liberta' per Leonard Peltier.

Giustizia e liberta' per l'umanita' intera.

Salvare le vite e' il primo dovere.

Free Leonard Peltier.

Mitakuye Oyasin.


L'associazione "Respirare" di Viterbo


Viterbo, 8 novembre 2023


L'associazione "Respirare" di Viterbo ha sede presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt@gmail.com

L'associazione e' stata promossa nel 2009 a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.


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PRESENTATO A VITERBO L'APPELLO "PORTIAMO A COMPIMENTO L'INIZIATIVA DI DAVID SASSOLI PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER"


La mattina di venerdi' 3 novembre 2023 a Viterbo, presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", e' stato presentato l'appello "Portiamo a compimento l'iniziativa di David Sassoli per la liberazione di Leonard Peltier".

Nel corso dell'incontro il responsabile della storica struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha presentato l'appello ed ha ancora una volta ricostruito sia la figura e la vicenda di Leonard Peltier sia alcuni passaggi particolarmente significativi della campagna internazionale per la sua liberazione.

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Il testo dell'appello "Portiamo a compimento l'iniziativa di David Sassoli per la liberazione di Leonard Peltier"

Il 23 agosto 2021 David Sassoli, l'indimenticato Presidente del Parlamento Europeo che sarebbe deceduto pochi mesi dopo nel gennaio 2022, tenne una conferenza stampa in cui annuncio' il suo personale impegno per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da quasi mezzo secolo prigioniero innocente.

L'iniziativa di David Sassoli si ricollegava idealmente a due precedenti importanti pronunciamenti del Parlamento Europeo, del 1994 e del 1999.

E si collegava anche al movimento che in Italia in quel momento riproponeva con forza l'esigenza e l'urgenza che Leonard Peltier venisse finalmente liberato.

In un suo tweet che accompagnava e sintetizzava la conferenza stampa del 23 agosto 2021 David Sassoli dichiarava, in italiano e in inglese:

"Inviero' una lettera alle autorita' statunitensi chiedendo clemenza per Leonard Peltier, attivista per i diritti umani dell'American Indian Movement, in carcere da 45 anni.

Spero che le autorita' accolgano il mio invito. I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque".

"I will send a letter to the US authorities asking for clemency for Leonard Peltier. A human rights activist of the American Indian Movement, he has been imprisoned for 45 years.

I hope the authorities will take up my invitation. Human rights must be defended always, everywhere".

Lanciamo un appello a riprendere e portare a compimento quell'iniziativa di David Sassoli per la liberazione di Leonard Peltier.

Chiediamo a chi legge questo appello:

a) di aderirvi, inviandone notizia agli indirizzi e-mail: freepeltierviterbo@tiscali.it e centropacevt@gmail.com

b) di diffonderlo ulteriormente;

c) di scrivere direttamente al Presidente degli Stati Uniti d'America per chiedere la grazia presidenziale che restituisca la liberta' a Leonard Peltier: le lettere (il cui testo puo' anche essere semplicemente "Free Leonard Peltier") possono essere inviate attraverso la pagina web dedicata del sito della Presidenza degli Stati Uniti d'America: www.whitehouse.gov/contact/

d) di promuovere ove possibile iniziative di informazione, coscientizzazione, mobilitazione democratica e nonviolenta per la liberazione di Leonard Peltier che lo scorso 12 settembre ha compiuto 79 anni di cui 47 trascorsi in prigione da vittima innocente di una scellerata persecuzione.

Per un'informazione essenziale:

- Edda Scozza, Il coraggio d'essere indiano. Leonard Peltier prigioniero degli Stati Uniti, Erre Emme, Pomezia (Roma) 1996 (ora Roberto Massari Editore, Bolsena Vt).

- Peter Matthiessen, In the Spirit of Crazy Horse, 1980, Penguin Books, New York 1992 e successive ristampe; in edizione italiana: Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, Milano 1994.

- Leonard Peltier (con la collaborazione di Harvey Arden), Prison writings. My life is my sun dance, St. Martin's Griffin, New York 1999; in edizione italiana: Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, Roma 2005.

- Jim Messerschmidt, The Trial of Leonard Peltier, South End Press, Cambridge, MA, 1983, 1989, 2002.

- Bruce E. Johansen, Encyclopedia of the American Indian Movement, Greenwood, Santa Barbara - Denver - Oxford, 2013 e piu' volte ristampata.

Nella rete telematica e' disponibile una notizia sintetica in italiano dal titolo "Alcune parole per Leonard Peltier".

Sempre nella rete telematica e' disponibile anche una piu' ampia ed approfondita bibliografia ragionata dal titolo "Dieci libri piu' uno che sarebbe bene aver letto per conoscere la vicenda di Leonard Peltier (e qualche altro minimo suggerimento bibliografico)".

Ulteriori materiali di documentazione possono essere richiesti scrivendo ai nostri indirizzi di posta elettronica: freepeltierviterbo@tiscali.it e centropacevt@gmail.com

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Un recente appello di membri del Congresso degli Stati Uniti d'America sia democratici che repubblicani

Nel corso dell'incontro sono stati segnalati e riassunti molti importanti documenti, del parlamento Europeo, dell'Onu, di Amnesty International, di altri soggetti sia istituzionali che della societa' civile, ed in particolare il recentissimo appello al Presidnete Biden da parte di membri del Congresso degli Stati Uniti d'America sia democratici che repubblicani che di seguito si riproduce integralmente:

October 6, 2023

President Joseph Biden

The White House

1600 Pennsylvania Ave, NW

Washington, DC 20500

Dear President Biden:

We are writing to you regarding the nearly five-decade imprisonment of Leonard Peltier. Now, more than ever, bedrock principles of justice warrant your consideration of a grant of executive clemency or support of compassionate release at the Federal Bureau of Prisons.

Leonard Peltier, a Native American activist and citizen of the Turtle Mountain Band of Chippewa Indians (ND), is now in his 48th year of incarceration. He is 79 years old and in failing health. Mr. Peltier is serving two life sentences in a maximum-security federal prison for aiding and abetting in a case where his co-defendants were found not guilty on the grounds of self-defense.

Over the course of his incarceration, particularly in recent years, key figures involved in Mr. Peltier's prosecution have stepped forward to underscore the constitutional violations and prosecutorial misconduct that took place during the investigation and trial that led to his conviction. Gerald Heaney, the judge who presided over Mr. Peltier's 1986 appeal in the Eighth Circuit, called for his release in 1991 and again in 2000 (1), and former United States AttorneyJames Reynolds, whose office handled the prosecution and appeal of Peltier's case, has called for a commute of the remainder of his sentence and observed that "his conviction and continued incarceration is a testament to a time and a system of justice that no longer has a place in our society." (2) In addition, the United Nations Working Group on Arbitrary Detention specifically noted the anti-Indigenous bias surrounding Peltier's detention, stating simply that he "continues to be detained because he is Native American." (3)

Retired FBI Special Agent Coleen Rowley, in her letter addressed to you on December 3, 2022, raised how the "long-standing horribly wrongful oppressive treatment of Indians in the U.S." played into Peltier's case and, critically, the "FBI Family vendetta" behind the agency's opposition to clemency. (4) We recognize the grief and loss that took place in both the FBI and Tribal community on that day but also recognize this opportunity for all to move forward.

As Members of Congress, we sign this letter with a deep commitment to the crucial role we play in upholding justice for all Americans - and to also hold our government accountable when we see a case of injustice, as demonstrated by the long incarceration of Leonard Peltier. We stand with the Tribal Nations of the United States, Indigenous voices worldwide, and leading voices on human rights and criminal justice around the globe in support of Mr. Peltier's release. We applaud your commitment to criminal justice reform and your administration's work to address inequities in the criminal justice system and rectify the past wrongs of our government's treatment of Native Americans. We urge you to take the next step by granting  Mr. Peltier executive clemency or compassionate release.

Sincerely,

Seguono le firme di 33 membri del Congresso degli Stati Uniti d'America

Note

1. Gerald H. Heaney, U.S. Senior Cir. Judge, 8th Cir., Letter to Senator Daniel K. Inouye, Chairman, U.S. Senate Select Comm. on Indian Affairs (Apr. 18, 1991), http://www.whoisleonardpeltier.info/download/Heaney.pdf

2. James Reynolds, Former U.S. Attorney, Letter to President Joseph R. Biden (Jul. 9, 2021), https://www.amnestyusa.org/wp-content/uploads/2023/03/From-US-Attorney-James-Reynolds.pdf.

3. United Nations Working Group on Arbitrary Detention, Opinion No. 7/2022 concerning Leonard Peltier (United States of America) (Jun. 7, 2022), https://www.ohchr.org/sites/default/files/2022-06/A-HRC-WGAD-7-2022-USA-AEV.pdf

4. Coleen Rowley, Retired FBI Special Agent, Letter to President Joseph R. Biden (Dec. 3, 2022), https://www.amnestyusa.org/wp-content/uploads/2023/04/From-Retired-FBI-Special-Agent-Coleen-Rowley.pdf

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Giustizia e liberta' per Leonard Peltier.

Giustizia e liberta' per l'umanita' intera.

Salvare le vite e' il primo dovere.

Free Leonard Peltier.

Mitakuye Oyasin.


Il Comitato viterbese per la liberazione di Leonard Peltier


Viterbo, 3 novembre 2023


Mittente: Comitato viterbese per la liberazione di Leonard Peltier, c/o "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: freepeltierviterbo@tiscali.it e centropacevt@gmail.com


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