dicembre 2023

A BOLOGNA DIFFUSO L'APPELLO "PORTIAMO A COMPIMENTO L'INIZIATIVA DI DAVID SASSOLI PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER"


Giovedi' 21 dicembre 2023 a Bologna e' stato diffuso l'appello "Portiamo a compimento l'iniziativa di David Sassoli per la liberazione di Leonard Peltier".

Di seguito riportiamo il testo integrale dell'appello.

*

Il 23 agosto 2021 David Sassoli, l'indimenticato Presidente del Parlamento Europeo che sarebbe deceduto pochi mesi dopo nel gennaio 2022, tenne una conferenza stampa in cui annuncio' il suo personale impegno per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da quasi mezzo secolo prigioniero innocente.

L'iniziativa di David Sassoli si ricollegava idealmente a due precedenti importanti pronunciamenti del Parlamento Europeo, del 1994 e del 1999.

E si collegava anche al movimento che in Italia in quel momento riproponeva con forza l'esigenza e l'urgenza che Leonard Peltier venisse finalmente liberato.

In un suo tweet che accompagnava e sintetizzava la conferenza stampa del 23 agosto 2021 David Sassoli dichiarava, in italiano e in inglese:

"Inviero' una lettera alle autorita' statunitensi chiedendo clemenza per Leonard Peltier, attivista per i diritti umani dell'American Indian Movement, in carcere da 45 anni.

Spero che le autorita' accolgano il mio invito. I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque".

"I will send a letter to the US authorities asking for clemency for Leonard Peltier. A human rights activist of the American Indian Movement, he has been imprisoned for 45 years.

I hope the authorities will take up my invitation. Human rights must be defended always, everywhere".

Lanciamo un appello a riprendere e portare a compimento quell'iniziativa di David Sassoli per la liberazione di Leonard Peltier.

Chiediamo a chi legge questo appello:

a) di aderirvi, inviandone notizia agli indirizzi e-mail: freepeltierviterbo@tiscali.it e centropacevt@gmail.com

b) di diffonderlo ulteriormente;

c) di scrivere direttamente al Presidente degli Stati Uniti d'America per chiedere la grazia presidenziale che restituisca la liberta' a Leonard Peltier: le lettere (il cui testo puo' anche essere semplicemente "Free Leonard Peltier") possono essere inviate attraverso la pagina web dedicata del sito della Presidenza degli Stati Uniti d'America: www.whitehouse.gov/contact/

d) di promuovere ove possibile iniziative di informazione, coscientizzazione, mobilitazione democratica e nonviolenta per la liberazione di Leonard Peltier che lo scorso 12 settembre ha compiuto 79 anni di cui 47 trascorsi in prigione da vittima innocente di una scellerata persecuzione.

Per un'informazione essenziale:

- Edda Scozza, Il coraggio d'essere indiano. Leonard Peltier prigioniero degli Stati Uniti, Erre Emme, Pomezia (Roma) 1996 (ora Roberto Massari Editore, Bolsena Vt).

- Peter Matthiessen, In the Spirit of Crazy Horse, 1980, Penguin Books, New York 1992 e successive ristampe; in edizione italiana: Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, Milano 1994.

- Leonard Peltier (con la collaborazione di Harvey Arden), Prison writings. My life is my sun dance, St. Martin's Griffin, New York 1999; in edizione italiana: Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, Roma 2005.

- Jim Messerschmidt, The Trial of Leonard Peltier, South End Press, Cambridge, MA, 1983, 1989, 2002.

- Bruce E. Johansen, Encyclopedia of the American Indian Movement, Greenwood, Santa Barbara - Denver - Oxford, 2013 e piu' volte ristampata.

Nella rete telematica e' disponibile una notizia sintetica in italiano dal titolo "Alcune parole per Leonard Peltier".

Sempre nella rete telematica e' disponibile anche una piu' ampia ed approfondita bibliografia ragionata dal titolo "Dieci libri piu' uno che sarebbe bene aver letto per conoscere la vicenda di Leonard Peltier (e qualche altro minimo suggerimento bibliografico)".

Ulteriori materiali di documentazione possono essere richiesti scrivendo ai nostri indirizzi di posta elettronica: freepeltierviterbo@tiscali.it e centropacevt@gmail.com

*

Nella stessa occasione e' stato diffuso anche il testo di una lettera da inviare alla Casa Bianca.

Di seguito riportiamo il testo integrale della lettera e le indicazioni utili per inviarla attraverso il sito della Presidenza degli Stati Uniti d'America.

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Nel web aprire la pagina della Casa Bianca attraverso cui inviare lettere: https://www.whitehouse.gov/contact/

Compilare quindi gli item successivi:

- alla voce MESSAGE TYPE: scegliere Contact the President

- alla voce PREFIX: scegliere il titolo corrispondente alla propria identita'

- alla voce FIRST NAME: scrivere il proprio nome

- alla voce SECOND NAME: si puo' omettere la compilazione

- alla voce LAST NAME: scrivere il proprio cognome

- alla voce SUFFIX, PRONOUNS: si puo' omettere la compilazione

- alla voce E-MAIL: scrivere il proprio indirizzo e-mail

- alla voce PHONE: scrivere il proprio numero di telefono seguendo lo schema 39xxxxxxxxxx

- alla voce COUNTRY/STATE/REGION: scegliere Italy

- alla voce STREET: scrivere il proprio indirizzo nella sequenza numero civico, via/piazza

- alla voce CITY: scrivere il nome della propria citta' e il relativo codice di avviamento postale

- alla voce WHAT WOULD YOU LIKE TO SAY? [Cosa vorresti dire?]: copiare e incollare il messaggio seguente:

Mr. President,

Although I reside far from your country, I am aware of the injustice that has persisted for 47 years against Leonard Peltier, who was denied a review of his trial even after exculpatory evidence emerged for the events of June 26, 1975 on the Pine Ridge (SD) reservation where two federal agents and a Native American lost their lives.

I therefore appeal to your supreme authority to pardon this man, now elderly and ill, after nearly half a century of imprisonment.

I thank you in advance for your positive decision, with best regards.

Traduzione italiana del testo che precede:

Signor Presidente,

sebbene io risieda lontano dal Suo Paese, sono consapevole dell'ingiustizia che persiste da 47 anni nei confronti di Leonard Peltier, al quale e' stata negata la revisione del processo anche dopo che sono emerse prove a discarico per gli eventi del 26 giugno 1975 nella riserva di Pine Ridge (South Dakota) in cui persero la vita due agenti federali e un nativo americano.

Mi appello quindi alla Sua suprema autorita' affinche' conceda la grazia a questo uomo, ormai anziano e malato, dopo quasi mezzo secolo di detenzione.

La ringrazio fin d'ora per la Sua decisione positiva, con i migliori saluti.


Nota per i mezzi d'informazione a cura del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo


Bologna-Viterbo, 21 dicembre 2023


Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt@gmail.com

Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che negli anni Ottanta ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Dal 2021 e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni prigioniero innocente.


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A PERUGIA DIFFUSO L'APPELLO "PORTIAMO A COMPIMENTO L'INIZIATIVA DI DAVID SASSOLI PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER"


Sabato 16 dicembre 2023 a Perugia e' stato diffuso l'appello "Portiamo a compimento l'iniziativa di David Sassoli per la liberazione di Leonard Peltier".

Di seguito riportiamo il testo integrale dell'appello.

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Il 23 agosto 2021 David Sassoli, l'indimenticato Presidente del Parlamento Europeo che sarebbe deceduto pochi mesi dopo nel gennaio 2022, tenne una conferenza stampa in cui annuncio' il suo personale impegno per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da quasi mezzo secolo prigioniero innocente.

L'iniziativa di David Sassoli si ricollegava idealmente a due precedenti importanti pronunciamenti del Parlamento Europeo, del 1994 e del 1999.

E si collegava anche al movimento che in Italia in quel momento riproponeva con forza l'esigenza e l'urgenza che Leonard Peltier venisse finalmente liberato.

In un suo tweet che accompagnava e sintetizzava la conferenza stampa del 23 agosto 2021 David Sassoli dichiarava, in italiano e in inglese:

"Inviero' una lettera alle autorita' statunitensi chiedendo clemenza per Leonard Peltier, attivista per i diritti umani dell'American Indian Movement, in carcere da 45 anni.

Spero che le autorita' accolgano il mio invito. I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque".

"I will send a letter to the US authorities asking for clemency for Leonard Peltier. A human rights activist of the American Indian Movement, he has been imprisoned for 45 years.

I hope the authorities will take up my invitation. Human rights must be defended always, everywhere".

Lanciamo un appello a riprendere e portare a compimento quell'iniziativa di David Sassoli per la liberazione di Leonard Peltier.

Chiediamo a chi legge questo appello:

a) di aderirvi, inviandone notizia agli indirizzi e-mail: freepeltierviterbo@tiscali.it e centropacevt@gmail.com

b) di diffonderlo ulteriormente;

c) di scrivere direttamente al Presidente degli Stati Uniti d'America per chiedere la grazia presidenziale che restituisca la liberta' a Leonard Peltier: le lettere (il cui testo puo' anche essere semplicemente "Free Leonard Peltier") possono essere inviate attraverso la pagina web dedicata del sito della Presidenza degli Stati Uniti d'America: www.whitehouse.gov/contact/

d) di promuovere ove possibile iniziative di informazione, coscientizzazione, mobilitazione democratica e nonviolenta per la liberazione di Leonard Peltier che lo scorso 12 settembre ha compiuto 79 anni di cui 47 trascorsi in prigione da vittima innocente di una scellerata persecuzione.

Per un'informazione essenziale:

- Edda Scozza, Il coraggio d'essere indiano. Leonard Peltier prigioniero degli Stati Uniti, Erre Emme, Pomezia (Roma) 1996 (ora Roberto Massari Editore, Bolsena Vt).

- Peter Matthiessen, In the Spirit of Crazy Horse, 1980, Penguin Books, New York 1992 e successive ristampe; in edizione italiana: Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, Milano 1994.

- Leonard Peltier (con la collaborazione di Harvey Arden), Prison writings. My life is my sun dance, St. Martin's Griffin, New York 1999; in edizione italiana: Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, Roma 2005.

- Jim Messerschmidt, The Trial of Leonard Peltier, South End Press, Cambridge, MA, 1983, 1989, 2002.

- Bruce E. Johansen, Encyclopedia of the American Indian Movement, Greenwood, Santa Barbara - Denver - Oxford, 2013 e piu' volte ristampata.

Nella rete telematica e' disponibile una notizia sintetica in italiano dal titolo "Alcune parole per Leonard Peltier".

Sempre nella rete telematica e' disponibile anche una piu' ampia ed approfondita bibliografia ragionata dal titolo "Dieci libri piu' uno che sarebbe bene aver letto per conoscere la vicenda di Leonard Peltier (e qualche altro minimo suggerimento bibliografico)".

Ulteriori materiali di documentazione possono essere richiesti scrivendo ai nostri indirizzi di posta elettronica: freepeltierviterbo@tiscali.it e centropacevt@gmail.com

*

Nella stessa occasione e' stato diffuso anche il testo di una lettera da inviare alla Casa Bianca.

Di seguito riportiamo il testo integrale della lettera e le indicazioni utili per inviarla attraverso il sito della Presidenza degli Stati Uniti d'America.

*

Nel web aprire la pagina della Casa Bianca attraverso cui inviare lettere: https://www.whitehouse.gov/contact/

Compilare quindi gli item successivi:

- alla voce MESSAGE TYPE: scegliere Contact the President

- alla voce PREFIX: scegliere il titolo corrispondente alla propria identita'

- alla voce FIRST NAME: scrivere il proprio nome

- alla voce SECOND NAME: si puo' omettere la compilazione

- alla voce LAST NAME: scrivere il proprio cognome

- alla voce SUFFIX, PRONOUNS: si puo' omettere la compilazione

- alla voce E-MAIL: scrivere il proprio indirizzo e-mail

- alla voce PHONE: scrivere il proprio numero di telefono seguendo lo schema 39xxxxxxxxxx

- alla voce COUNTRY/STATE/REGION: scegliere Italy

- alla voce STREET: scrivere il proprio indirizzo nella sequenza numero civico, via/piazza

- alla voce CITY: scrivere il nome della propria citta' e il relativo codice di avviamento postale

- alla voce WHAT WOULD YOU LIKE TO SAY? [Cosa vorresti dire?]: copiare e incollare il messaggio seguente:

Mr. President,

Although I reside far from your country, I am aware of the injustice that has persisted for 47 years against Leonard Peltier, who was denied a review of his trial even after exculpatory evidence emerged for the events of June 26, 1975 on the Pine Ridge (SD) reservation where two federal agents and a Native American lost their lives.

I therefore appeal to your supreme authority to pardon this man, now elderly and ill, after nearly half a century of imprisonment.

I thank you in advance for your positive decision, with best regards.

Traduzione italiana del testo che precede:

Signor Presidente,

sebbene io risieda lontano dal Suo Paese, sono consapevole dell'ingiustizia che persiste da 47 anni nei confronti di Leonard Peltier, al quale e' stata negata la revisione del processo anche dopo che sono emerse prove a discarico per gli eventi del 26 giugno 1975 nella riserva di Pine Ridge (South Dakota) in cui persero la vita due agenti federali e un nativo americano.

Mi appello quindi alla Sua suprema autorita' affinche' conceda la grazia a questo uomo, ormai anziano e malato, dopo quasi mezzo secolo di detenzione.

La ringrazio fin d'ora per la Sua decisione positiva, con i migliori saluti.


Nota per i mezzi d'informazione a cura del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo


Perugia-Viterbo, 16 dicembre 2023


Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt@gmail.com

Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che negli anni Ottanta ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Dal 2021 e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni prigioniero innocente.


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LA REDAZIONE DE "LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO" SCRIVE ALLA PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO: "PORTIAMO A COMPIMENTO L'INIZIATIVA DI DAVID SASSOLI PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER"


Gentilissima Presidente del Parlamento Europeo, on. Roberta Metsola,

numerose personalita' della societa' civile e varie associazioni democratiche italiane hanno promosso l'appello "Portiamo a compimento l'iniziativa di David Sassoli per la liberazione di Leonard Peltier".

Come redazione del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" ci associamo alla richiesta che lei voglia proseguire nell'impegno del suo illustre e non dimenticato predecessore.

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Qui di seguito il testo dell'appello.

Il 23 agosto 2021 David Sassoli, l'indimenticato Presidente del Parlamento Europeo che sarebbe deceduto pochi mesi dopo nel gennaio 2022, tenne una conferenza stampa in cui annuncio' il suo personale impegno per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da quasi mezzo secolo prigioniero innocente.

L'iniziativa di David Sassoli si ricollegava idealmente a due precedenti importanti pronunciamenti del Parlamento Europeo, del 1994 e del 1999.

E si collegava anche al movimento che in Italia in quel momento riproponeva con forza l'esigenza e l'urgenza che Leonard Peltier venisse finalmente liberato.

In un suo tweet che accompagnava e sintetizzava la conferenza stampa del 23 agosto 2021 David Sassoli dichiarava, in italiano e in inglese:

"Inviero' una lettera alle autorita' statunitensi chiedendo clemenza per Leonard Peltier, attivista per i diritti umani dell'American Indian Movement, in carcere da 45 anni.

Spero che le autorita' accolgano il mio invito. I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque".

"I will send a letter to the US authorities asking for clemency for Leonard Peltier. A human rights activist of the American Indian Movement, he has been imprisoned for 45 years.

I hope the authorities will take up my invitation. Human rights must be defended always, everywhere".

Lanciamo un appello a riprendere e portare a compimento quell'iniziativa di David Sassoli per la liberazione di Leonard Peltier.

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Gentilissima Presidente del Parlamento Europeo,

le saremmo assai grati se lei, che ha assunto l'incarico di Presidente del Parlamento Europeo succedendo all'on. Sassoli, volesse porsi a capo di questa iniziativa volta a richiedere al Presidente degli Stati Uniti d'America la concessione della grazia presidenziale che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.

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Gentilissima Presidente del Parlamento Europeo,

sicuramente lei ricorda che il Parlamento Europeo gia' in passato ripetutamente si espresse in tal senso nel 1994 e nel 1999.

E sicuramente lei sa che una Commissione giuridica ad hoc dell'ONU, dopo aver accuratamente riesaminato tutti gli atti processuali, lo scorso anno ha concluso i suoi lavori chiedendo la liberazione di Leonard Peltier.

E sicuramente lei sa anche che nel corso del tempo la liberazione di Leonard Peltier e' stata richiesta da personalita' illustri come Nelson Mandela e madre Teresa di Calcutta, da prestigiose organizzazioni umanitarie come Amnesty International, da innumerevoli istituzioni democratiche, da milioni - letteralmente milioni - di esseri umani di ogni parte del mondo, tra cui anche il magistrato che nel 1976 sostenne l'accusa contro di lui e che da anni e' impegnato per la sua liberazione (da allora ad oggi peraltro e' stato definitivamente dimostrato che le cosiddette "testimonianze" e le cosiddette "prove" contro Leonard Peltier erano false).

Come ha scritto nel suo appello l'indimenticato Presidente Sassoli, "I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque".

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Ringraziandola fin d'ora per l'attenzione ed auspicando un suo intervento, voglia gradire distinti saluti.


La redazione de "La nonviolenza e' in cammino"


Viterbo, 12 dicembre 2023


Mittente: redazione de "La nonviolenza e' in cammino" c/o "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt@gmail.com


"La nonviolenza e' in cammino" e' un notiziario telematico quotidiano che si pubblica dal 2000.


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"IL PRIMO DIRITTO UMANO". UNA CONVERSAZIONE TENUTA A VETRALLA IL 10 DICEMBRE 2023


Domenica 10 dicembre 2023 a Cura di Vetralla (Vt) il responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, Peppe Sini, ha tenuto una conversazione in occasione della Giornata mondiale dei diritti umani.

Di seguito una sintesi degli argomenti svolti.

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Non un giorno all'anno, ma ogni giorno

Celebrare una volta all'anno la Giornata mondiale dei diritti umani, e poi dimenticarsene per tutti gli altri giorni, sarebbe una triste e trista beffa.

Il significato e lo scopo di questa Giornata e' infatti nel convocare - rammemorare ed esortare - al dovere di agire ogni giorno in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

La "Dichiarazione universale dei diritti umani" proclamata il 10 dicembre 1948 deve essere il programma politico fondamentale di ogni persona decente e di ogni civile istituto; ogni giorno sia dedicato all'inveramento dei principi contenuti in quella Dichiarazione.

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Fermare le stragi, tutte le stragi

La prima cosa che dobbiamo dire e' che occorre fermare le stragi, tutte le stragi.

La prima cosa che dobbiamo fare e' fermare le stragi, tutte le stragi.

Le stragi delle guerre.

Le stragi del terrorismo comunque si camuffi.

Le stragi del potere patriarcale e maschilista.

Le stragi dello sfruttamento, della rapina e della schiavitu'.

Le stragi del neocolonialismo, del razzismo, dell'imperialismo.

Le stragi conseguenti all'avvelenamento, alla devastazione e alla distruzione della natura, degli ecosistemi, della biosfera.

Le stragi del sistema di potere economico, politico, ideologico e militare globale che sta trascinando l'intero mondo vivente alla catastrofe.

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Salvare le vite e' il primo dovere.

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Il primo diritto

Il primo diritto umano inerente ad ogni essere umano e' il diritto a non essere ucciso.

Se si nega questo diritto, nessun altro diritto sussiste, poiche' tolta la vita a una persona null'altro le resta.

Ne discende l'inammissibilita' assoluta di tutte le guerre, di tutte le stragi, di tutte le uccisioni.

Ma poiche' si puo' uccidere anche soltanto omettendo di soccorrere chi e' in pericolo, ne discende altresi' il dovere assoluto di soccorrere ogni persona, di salvare tutte le vite che e' possibile salvare.

Salvare le vite e' il primo dovere. Il primo dovere di ogni persona come di ogni associazione di persone come di ogni umano istituto.

E poiche' sovente le persone muoiono perche' prive di risorse adeguate, ne discende che ogni rapina, ogni accaparramento ed ogni sperpero di risorse e' parimenti inammissibile poiche' implica abbandonare al dolore e alla morte chi di quelle risorse aveva bisogno per vivere, chi di aiuto aveva bisogno e se aiutato poteva essere salvato.

C'e' bisogno di aggiungere che tutti gli investimenti finalizzati a produrre armi, a finanziare organizzazioni armate, a promuovere sanguinosi conflitti sono anch'essi criminali?

C'e' bisogno di aggiungere che ogni azione che avvelena e devasta e distrugge il mondo vivente e' ugualmente inammissibile poiche' priva di un luogo vivibile l'intera umana famiglia e tutti gli altri esseri viventi?

C'e' bisogno di aggiungere che l'umanita' deve essere custode di questo unico mondo vivente di cui e' parte ed in cui ha la sua unica casa comune?

Salvare le vite e' il primo dovere. Tutte le vite, tutto il mondo vivente. E' il compito ineludibile dell'umanita' intera e di ogni persona.

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Solo la nonviolenza puo' sconfiggere la violenza

Chi ancora s'illude di poter sconfiggere la violenza esercitando una violenza maggiore e' peggio che stolto: perche' nell'escalation della violenza l'esito e' ovvio: la distruzione dell'umanita' intera.

Chi ancora ragiona in termini di "mors tua, vita mea" non e' stato informato delle "tre verita' di di Hiroshima" di cui parlo' Ernesto Balducci in un memorabile discorso. Diceva padre Balducci: "La prima verita' contenuta in quel messaggio e' che il genere umano ha un destino unico di vita o di morte... La seconda verita' di Hiroshima e' che ormai l'imperativo morale della pace, ritenuta da sempre come un ideale necessario anche se irrealizzabile, e' arrivato a coincidere con l'istinto di conservazione, il medesimo istinto che veniva indicato come radice inestirpabile dell'aggressivita' distruttiva... La terza verita' di Hiroshima e' che la guerra e' uscita per sempre dalla sfera della razionalita'".

La violenza dilaga, chi aggiunge violenza a violenza e' partecipe di questo dilagare.

Allora, come si puo' sconfiggere la violenza?

Contrastandola nel modo piu' nitido e intransigente, rifiutandosi di riprodurla, lottando incessantemente per abolirla in ogni ambito dell'esistenza.

La nonviolenza e' l'unica forma di lotta adeguata per contrastare e abolire la violenza.

La nonviolenza che e' il contrario dell'indifferenza e della vilta'.

La nonviolenza che e' la resistenza piu' forte.

La nonviolenza che e' l'inveramento dell'umanita' dell'umanita'.

Solo facendo il bene si sconfigge il male.

*

Abolire la guerra, abolire gli eserciti, abolire le armi

Ripetiamolo ancora una volta, ancora e ancora: occorre riprendere il programma che e' alll'origine delle Nazioni Unite: abolire il flagello della guerra.

E per abolire la guerra occorre abolire gli eserciti.

E per abolire gli eserciti occorre abolire le armi.

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Salvare le vite e' il primo dovere.

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La prima radice e il primo paradigma di tutte le violenze

Il sistema di potere maschilista e patriarcale, la violenza degli uomini sulle donne, e' la prima radice e il primo paradigma di tutte le violenze.

In questi ultimi giorni il femminicidio di Giulia Cecchettin ha suscitato nel nostro paese una intensa commozione: che questa commozione si traduca in impegno morale, civile, sociale, politico. Che produca una trasformazione profonda dei pensieri e delle pratiche, della cultura e delle relazioni.

Le parole della sorella e del padre hanno dato voce a un sentire comune, un sentire comune che finalmente si lascia educare dal pensiero e dall'azione del movimento di liberazione delle donne e trasforma gli uomini da ciechi riproduttori di rapporti alienati e violenti a persone senzienti e pensanti capaci di responsabilita', di empatia, di riconoscimento e riconoscenza dell'altra persona e per l'altra persona, di riconoscimento e riconoscenza dell'intera umanita' e per l'intera umanita'.

Contrastare e sconfiggere, nei cuori e nella societa', il maschilismo e il patriarcato, e' dovere e diritto di ogni persona decente.

*

Una sola umanita', un solo mondo vivente

Il tempo del nazionalismo e' finito: il nazionalismo, come ogni struttura ideologica e pratica che separa e opprime l'umanita', sempre e solo produce guerre e distruzioni.

L'Onu e' il primo passo per farla finita con il razzismo, il nazionalismo, il militarismo e tutti gli "ismi" letali.

La Dichiarazione universale dei diritti umani e' il programma politico fondamentale dell'umanita' per il tempo presente.

Una ragionevole proposta di Vandana Shiva per "il bene comune della Terra" indica alcuni criteri fondamentali per l'agire comune necessario.

Una ragionevole proposta di Raniero La Valle, Luigi Ferrajoli e molte altre persone di volonta' buona, la proposta di una "Costituzione della Terra", indica un percorso di lavoro necessario.

Siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente unica casa comune dell'intera umana famiglia.

Siamo una sola umanita' che ha il dovere di salvaguardare quest'unico mondo vivente e la possibilita' non solo per gli attuali esseri viventi ma anche per tutte le generazioni future di tutti gli esseri viventi di avere una vita degna.

Siamo una sola umanita': salvare tutte le vite e' il primo dovere.

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Hic et nunc

Nella sfera del pensiero e nella sfera della prassi, nell'agire comunicativo e nell'opera educativa, nelle deliberazioni personali e collettive e nelle collettive e personali realizzazioni, nella cogitazione come nell'azione che sempre e' dialogica, occorre mettere a frutto in scienza e coscienza gli innumerevoli preziosi doni che la storia civile dell'umanita' ci ha lasciato in eredita' e ci chiede di tramandare.

In quest'ora di orrori abissali ma anche di crescente consapevolezza occorre avvalersi di tutta la sapienza e la saggezza di cui disponiamo per contrastare il male radicale che ormai coincide con la banalita' del male; per contrastare le violenze facilmente riconoscibili ma anche quelle piu' occulte perche' abilmente travestite o perche' del tutto inedite (le molte botole - i non risalibili baratri - degli impetuosi e selvaggi e irreversibili sviluppi non adeguatamente meditati ne' agevolmente controllabili della tecnica).

Occorre muovere dalla ineludibile riflessione di Hannah Arendt, di Ernst Bloch, di Guenther Anders, di Herbert Marcuse, di Hans Jonas.

Occorre muovere dalla ineludibile riflessione di Virginia Woolf, di Simone Weil, di Simone de Beauvoir, di Luce Irigaray, di Vandana Shiva.

Occorre muovere dalla ineludibile riflessione di Lev Tolstoj, di Rosa Luxemburg, di Mohandas Gandhi, di Martin Luther King, di Luce Fabbri.

Occorre muovere dalla ineludibile riflessione di Etty Hillesum, di Aldo Capitini, di Danilo Dolci, di Primo Levi, di Franca Ongaro Basaglia.

Occorre muovere dalla testimonianza di tutte le resistenze all'ingiustizia, di tutte le resistenze alla violenza, di tutte le resistenze alla menzogna e all'indifferenza.

Occorre porsi ancora e sempre dalla parte di tutte le vittime.

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Liberta' per Leonard Peltier, liberta' per Narges Mohammadi

E ancora un appello dobbiamo promuovere per la liberazione di Leonard Peltier e a sostegno della lotta di tutti i popoli massacrati, minacciati ed oppressi.

E ancora un appello dobbiamo promuovere per la liberazione di Narges Mohammadi e a sostegno della lotta delle donne in Iran, in Afghanistan e ovunque nel mondo.

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In memoriam

In memoria di Gianni Novelli, di Piero Basso, di Marisa Rodano e di tutte le resistenti e tutti i resistenti che si sono opposte e opposti alla barbarie, all'oppressione, alla guerra e alla violenza; che hanno lottato per il bene comune dell'umanita' e in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani; che hanno contrastato il male facendo il bene.

Nel loro ricordo, alla loro scuola e alla loro sequela proseguiamo nell'impegno comune per la liberazione e la salvezza dell'umanita'.

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I compiti dell'ora

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Opporsi a tutte le uccisioni e le violenze.

Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.

Condividere fra tutte e tutti tutto il bene e tutti i beni.

Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi.

Salvare le vite e' il primo dovere.


Nota per la stampa a cura del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo


Vetralla-Viterbo, 10 dicembre 2023


Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt@gmail.com

Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che negli anni Ottanta ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Dal 2021 e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni prigioniero innocente.


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NELLA GIORNATA INTERNAZIONALE PER I DIRITTI UMANI RINNOVIAMO LA RICHIESTA CHE SIA LIBERATO LEONARD PELTIER


Il 10 dicembre ricorrendo la Giornata internazionale per i diritti umani rinnoviamo la richiesta che sia liberato Leonard Peltier, da 47 anni prigioniero innocente.

Scriviamo al Presidente degli Stati Uniti d'America per chiedergli di concedere la grazia che restituisca la liberta' all'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e della Madre Terra.

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Di seguito proponiamo ancora una volta il testo di una lettera e le indicazioni utili per inviarla attraverso il sito della Presidenza degli Stati Uniti d'America.

Nel web aprire la pagina della Casa Bianca attraverso cui inviare lettere: https://www.whitehouse.gov/contact/

Compilare quindi gli item successivi:

- alla voce MESSAGE TYPE: scegliere Contact the President

- alla voce PREFIX: scegliere il titolo corrispondente alla propria identita'

- alla voce FIRST NAME: scrivere il proprio nome

- alla voce SECOND NAME: si puo' omettere la compilazione

- alla voce LAST NAME: scrivere il proprio cognome

- alla voce SUFFIX, PRONOUNS: si puo' omettere la compilazione

- alla voce E-MAIL: scrivere il proprio indirizzo e-mail

- alla voce PHONE: scrivere il proprio numero di telefono seguendo lo schema 39xxxxxxxxxx

- alla voce COUNTRY/STATE/REGION: scegliere Italy

- alla voce STREET: scrivere il proprio indirizzo nella sequenza numero civico, via/piazza

- alla voce CITY: scrivere il nome della propria citta' e il relativo codice di avviamento postale

- alla voce WHAT WOULD YOU LIKE TO SAY? [Cosa vorresti dire?]: copiare e incollare il messaggio seguente:

Mr. President,

Although I reside far from your country, I am aware of the injustice that has persisted for 47 years against Leonard Peltier, who was denied a review of his trial even after exculpatory evidence emerged for the events of June 26, 1975 on the Pine Ridge (SD) reservation where two federal agents and a Native American lost their lives.

I therefore appeal to your supreme authority to pardon this man, now elderly and ill, after nearly half a century of imprisonment.

I thank you in advance for your positive decision, with best regards.

Traduzione italiana del testo che precede:

Signor Presidente,

sebbene io risieda lontano dal Suo Paese, sono consapevole dell'ingiustizia che persiste da 47 anni nei confronti di Leonard Peltier, al quale e' stata negata la revisione del processo anche dopo che sono emerse prove a discarico per gli eventi del 26 giugno 1975 nella riserva di Pine Ridge (South Dakota) in cui persero la vita due agenti federali e un nativo americano.

Mi appello quindi alla Sua suprema autorita' affinche' conceda la grazia a questo uomo, ormai anziano e malato, dopo quasi mezzo secolo di detenzione.

La ringrazio fin d'ora per la Sua decisione positiva, con i migliori saluti.

*

Per un'informazione essenziale:

- Edda Scozza, Il coraggio d'essere indiano. Leonard Peltier prigioniero degli Stati Uniti, Erre Emme, Pomezia (Roma) 1996 (ora Roberto Massari Editore, Bolsena Vt).

- Peter Matthiessen, In the Spirit of Crazy Horse, 1980, Penguin Books, New York 1992 e successive ristampe; in edizione italiana: Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, Milano 1994.

- Leonard Peltier (con la collaborazione di Harvey Arden), Prison writings. My life is my sun dance, St. Martin's Griffin, New York 1999; in edizione italiana: Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, Roma 2005.

- Jim Messerschmidt, The Trial of Leonard Peltier, South End Press, Cambridge, MA, 1983, 1989, 2002.

- Bruce E. Johansen, Encyclopedia of the American Indian Movement, Greenwood, Santa Barbara - Denver - Oxford, 2013 e piu' volte ristampata.

Nella rete telematica e' disponibile una notizia sintetica in italiano dal titolo "Alcune parole per Leonard Peltier".

Sempre nella rete telematica e' disponibile anche una piu' ampia ed approfondita bibliografia ragionata dal titolo "Dieci libri piu' uno che sarebbe bene aver letto per conoscere la vicenda di Leonard Peltier (e qualche altro minimo suggerimento bibliografico)".

Ulteriori materiali di documentazione possono essere richiesti scrivendo ai nostri indirizzi di posta elettronica: freepeltierviterbo@tiscali.it e centropacevt@gmail.com


Il Comitato viterbese per la liberazione di Leonard Peltier


Viterbo, 9 dicembre 2023, vigilia della Giornata internazionale per i diritti umani


Mittente: Comitato viterbese per la liberazione di Leonard Peltier, c/o "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: freepeltierviterbo@tiscali.it e centropacevt@gmail.com


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A NAPOLI DIFFUSO L'APPELLO "PORTIAMO A COMPIMENTO L'INIZIATIVA DI DAVID SASSOLI PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER"


Giovedi' 7 dicembre 2023 a Napoli e' stato diffuso l'appello "Portiamo a compimento l'iniziativa di David Sassoli per la liberazione di Leonard Peltier".

Di seguito riportiamo il testo integrale dell'appello.

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Il 23 agosto 2021 David Sassoli, l'indimenticato Presidente del Parlamento Europeo che sarebbe deceduto pochi mesi dopo nel gennaio 2022, tenne una conferenza stampa in cui annuncio' il suo personale impegno per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da quasi mezzo secolo prigioniero innocente.

L'iniziativa di David Sassoli si ricollegava idealmente a due precedenti importanti pronunciamenti del Parlamento Europeo, del 1994 e del 1999.

E si collegava anche al movimento che in Italia in quel momento riproponeva con forza l'esigenza e l'urgenza che Leonard Peltier venisse finalmente liberato.

In un suo tweet che accompagnava e sintetizzava la conferenza stampa del 23 agosto 2021 David Sassoli dichiarava, in italiano e in inglese:

"Inviero' una lettera alle autorita' statunitensi chiedendo clemenza per Leonard Peltier, attivista per i diritti umani dell'American Indian Movement, in carcere da 45 anni.

Spero che le autorita' accolgano il mio invito. I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque".

"I will send a letter to the US authorities asking for clemency for Leonard Peltier. A human rights activist of the American Indian Movement, he has been imprisoned for 45 years.

I hope the authorities will take up my invitation. Human rights must be defended always, everywhere".

Lanciamo un appello a riprendere e portare a compimento quell'iniziativa di David Sassoli per la liberazione di Leonard Peltier.

Chiediamo a chi legge questo appello:

a) di aderirvi, inviandone notizia agli indirizzi e-mail: freepeltierviterbo@tiscali.it e centropacevt@gmail.com

b) di diffonderlo ulteriormente;

c) di scrivere direttamente al Presidente degli Stati Uniti d'America per chiedere la grazia presidenziale che restituisca la liberta' a Leonard Peltier: le lettere (il cui testo puo' anche essere semplicemente "Free Leonard Peltier") possono essere inviate attraverso la pagina web dedicata del sito della Presidenza degli Stati Uniti d'America: www.whitehouse.gov/contact/

d) di promuovere ove possibile iniziative di informazione, coscientizzazione, mobilitazione democratica e nonviolenta per la liberazione di Leonard Peltier che lo scorso 12 settembre ha compiuto 79 anni di cui 47 trascorsi in prigione da vittima innocente di una scellerata persecuzione.

Per un'informazione essenziale:

- Edda Scozza, Il coraggio d'essere indiano. Leonard Peltier prigioniero degli Stati Uniti, Erre Emme, Pomezia (Roma) 1996 (ora Roberto Massari Editore, Bolsena Vt).

- Peter Matthiessen, In the Spirit of Crazy Horse, 1980, Penguin Books, New York 1992 e successive ristampe; in edizione italiana: Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, Milano 1994.

- Leonard Peltier (con la collaborazione di Harvey Arden), Prison writings. My life is my sun dance, St. Martin's Griffin, New York 1999; in edizione italiana: Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, Roma 2005.

- Jim Messerschmidt, The Trial of Leonard Peltier, South End Press, Cambridge, MA, 1983, 1989, 2002.

- Bruce E. Johansen, Encyclopedia of the American Indian Movement, Greenwood, Santa Barbara - Denver - Oxford, 2013 e piu' volte ristampata.

Nella rete telematica e' disponibile una notizia sintetica in italiano dal titolo "Alcune parole per Leonard Peltier".

Sempre nella rete telematica e' disponibile anche una piu' ampia ed approfondita bibliografia ragionata dal titolo "Dieci libri piu' uno che sarebbe bene aver letto per conoscere la vicenda di Leonard Peltier (e qualche altro minimo suggerimento bibliografico)".

Ulteriori materiali di documentazione possono essere richiesti scrivendo ai nostri indirizzi di posta elettronica: freepeltierviterbo@tiscali.it e centropacevt@gmail.com

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Nella stessa occasione e' stato diffuso anche il testo di una lettera da inviare alla Casa Bianca.

Di seguito riportiamo il testo integrale della lettera e le indicazioni utili per inviarla attraverso il sito della Presidenza degli Stati Uniti d'America.

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Nel web aprire la pagina della Casa Bianca attraverso cui inviare lettere: https://www.whitehouse.gov/contact/

Compilare quindi gli item successivi:

- alla voce MESSAGE TYPE: scegliere Contact the President

- alla voce PREFIX: scegliere il titolo corrispondente alla propria identita'

- alla voce FIRST NAME: scrivere il proprio nome

- alla voce SECOND NAME: si puo' omettere la compilazione

- alla voce LAST NAME: scrivere il proprio cognome

- alla voce SUFFIX, PRONOUNS: si puo' omettere la compilazione

- alla voce E-MAIL: scrivere il proprio indirizzo e-mail

- alla voce PHONE: scrivere il proprio numero di telefono seguendo lo schema 39xxxxxxxxxx

- alla voce COUNTRY/STATE/REGION: scegliere Italy

- alla voce STREET: scrivere il proprio indirizzo nella sequenza numero civico, via/piazza

- alla voce CITY: scrivere il nome della propria citta' e il relativo codice di avviamento postale

- alla voce WHAT WOULD YOU LIKE TO SAY? [Cosa vorresti dire?]: copiare e incollare il messaggio seguente:

Mr. President,

Although I reside far from your country, I am aware of the injustice that has persisted for 47 years against Leonard Peltier, who was denied a review of his trial even after exculpatory evidence emerged for the events of June 26, 1975 on the Pine Ridge (SD) reservation where two federal agents and a Native American lost their lives.

I therefore appeal to your supreme authority to pardon this man, now elderly and ill, after nearly half a century of imprisonment.

I thank you in advance for your positive decision, with best regards.

Traduzione italiana del testo che precede:

Signor Presidente,

sebbene io risieda lontano dal Suo Paese, sono consapevole dell'ingiustizia che persiste da 47 anni nei confronti di Leonard Peltier, al quale e' stata negata la revisione del processo anche dopo che sono emerse prove a discarico per gli eventi del 26 giugno 1975 nella riserva di Pine Ridge (South Dakota) in cui persero la vita due agenti federali e un nativo americano.

Mi appello quindi alla Sua suprema autorita' affinche' conceda la grazia a questo uomo, ormai anziano e malato, dopo quasi mezzo secolo di detenzione.

La ringrazio fin d'ora per la Sua decisione positiva, con i migliori saluti.


Nota per i mezzi d'informazione a cura del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo


Viterbo-Napoli, 7 dicembre 2023


Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt@gmail.com

Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che negli anni Ottanta ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Dal 2021 e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni prigioniero innocente.


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L'ASSOCIAZIONE "RESPIRARE" Di VITERBO SCRIVE ALLA PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO: "PORTIAMO A COMPIMENTO L'INIZIATIVA DI DAVID SASSOLI PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER"


Gentilissima Presidente del Parlamento Europeo, on. Roberta Metsola,

numerose personalita' della societa' civile e varie associazioni democratiche italiane hanno promosso alcune settimane fa l'appello "Portiamo a compimento l'iniziativa di David Sassoli per la liberazione di Leonard Peltier".

Avendo aderito a tale appello, aderiamo anche alla lettera aperta che le e' stata inviata alcuni giorni fa, e ci associamo quindi alla richiesta che lei voglia proseguire nell'impegno del suo illustre e non dimenticato predecessore.

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Qui di seguito il testo dell'appello.

Il 23 agosto 2021 David Sassoli, l'indimenticato Presidente del Parlamento Europeo che sarebbe deceduto pochi mesi dopo nel gennaio 2022, tenne una conferenza stampa in cui annuncio' il suo personale impegno per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da quasi mezzo secolo prigioniero innocente.

L'iniziativa di David Sassoli si ricollegava idealmente a due precedenti importanti pronunciamenti del Parlamento Europeo, del 1994 e del 1999.

E si collegava anche al movimento che in Italia in quel momento riproponeva con forza l'esigenza e l'urgenza che Leonard Peltier venisse finalmente liberato.

In un suo tweet che accompagnava e sintetizzava la conferenza stampa del 23 agosto 2021 David Sassoli dichiarava, in italiano e in inglese:

"Inviero' una lettera alle autorita' statunitensi chiedendo clemenza per Leonard Peltier, attivista per i diritti umani dell'American Indian Movement, in carcere da 45 anni.

Spero che le autorita' accolgano il mio invito. I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque".

"I will send a letter to the US authorities asking for clemency for Leonard Peltier. A human rights activist of the American Indian Movement, he has been imprisoned for 45 years.

I hope the authorities will take up my invitation. Human rights must be defended always, everywhere".

Lanciamo un appello a riprendere e portare a compimento quell'iniziativa di David Sassoli per la liberazione di Leonard Peltier.

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Gentilissima Presidente del Parlamento Europeo,

le saremmo assai grati se lei, che ha assunto l'incarico di Presidente del Parlamento Europeo succedendo all'on. Sassoli, volesse porsi a capo di questa iniziativa volta a richiedere al Presidente degli Stati Uniti d'America la concessione della grazia presidenziale che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.

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Gentilissima Presidente del Parlamento Europeo,

sicuramente lei ricorda che il Parlamento Europeo gia' in passato ripetutamente si espresse in tal senso nel 1994 e nel 1999.

E sicuramente lei sa che una Commissione giuridica ad hoc dell'ONU, dopo aver accuratamente riesaminato tutti gli atti processuali, lo scorso anno ha concluso i suoi lavori chiedendo la liberazione di Leonard Peltier.

E sicuramente lei sa anche che nel corso del tempo la liberazione di Leonard Peltier e' stata richiesta da personalita' illustri come Nelson Mandela e madre Teresa di Calcutta, da prestigiose organizzazioni umanitarie come Amnesty International, da innumerevoli istituzioni democratiche, da milioni - letteralmente milioni - di esseri umani di ogni parte del mondo, tra cui anche il magistrato che nel 1976 sostenne l'accusa contro di lui e che da anni e' impegnato per la sua liberazione (da allora ad oggi peraltro e' stato definitivamente dimostrato che le cosiddette "testimonianze" e le cosiddette "prove" contro Leonard Peltier erano false).

Come ha scritto nel suo appello l'indimenticato Presidente Sassoli, "I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque".

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Ringraziandola fin d'ora per l'attenzione ed auspicando un suo intervento, voglia gradire distinti saluti.


L'Associazione "Respirare" di Viterbo


Viterbo, 2 dicembre 2023


L'associazione "Respirare" di Viterbo ha sede presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt@gmail.com

L'associazione e' stata promossa nel 2009 a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.


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