TRASPORTI


La mobilità è uno dei servizi principali per la comunità studentesca, infatti potersi spostare in modo comodo, economico ed efficiente è essenziale per poter vivere al meglio la città e il territorio e, in molti casi, è indispensabile anche per partecipare alle attività didattiche. Infatti, il trasporto pubblico, ai sensi del D. Lgs. 68/2012, è parte integrante del diritto allo studio. La nostra associazione ha posto il tema al centro dell’elaborazione politica e dell’attività di rappresentanza, portando avanti battaglie storiche come quella della mobilità notturna e dell’abbonamento unico a tutti i mezzi regionali. Negli ultimi due anni come rappresentanti dellз studenti abbiamo concentrato una parte importante del nostro lavoro sulla mobilità pubblica, concretizzando un percorso che parte da lontano con manifestazioni, flash mob e incontri con le istituzioni, e ha registrato nell’ottobre del 2022 un’importantissima vittoria per tutta la comunità studentesca umbra: il PASS TPL. Grazie a questo strumento innovativo, pensato dallз nostrз rappresentanti, tuttз lз studenti universitariз della Regione Umbria hanno potuto usufruire del trasporto pubblico per un anno al solo costo di 60 euro, di fatto gratuitamente con il bonus trasporti emesso dal Ministero. A partire da questa primavera ci siamo subito attivatз affinché il PASS TPL venisse riconfermato e siamo riuscitз ad ottenere il rinnovo triennale a novembre di quest'anno, dopo una lunga trattativa fra Università, Regione, Comune e Busitalia. Inoltre, siamo riuscitз anche ad ottenere un servizio di mobilità notturna nel fine settimana sia a Perugia che sul ternano: Adibus. Tuttavia, queste linee non riescono ancora a soddisfare l’esigenza di tutto il territorio, in cui gran parte dellз cittadinз e dellз studenti non sono raggiuntз dal servizio. Nonostante negli ultimi due anni alcuni dei problemi storici della mobilità pubblica siano stati affrontati e in parte risolti grazie al nostro impegno quotidiano, rimangono ancora dei problemi evidenti del trasporto regionale e delle nostre città. Innanzitutto, l’Università degli Studi di Perugia, essendo un polo diffuso, è dislocata su più città della regione: Perugia, Assisi, Terni, Narni, Foligno e Castiglion del Lago. Muoversi però fra queste città rimane ancora molto scomodo, con poche linee e collegamenti diretti, rendendo in tantissimi casi molto complicato essere unə studente pendolare. Inoltre, anche all'interno delle stesse città vanno potenziati i trasporti, in particolare cercando di rendere più agevole il collegamento con le periferie che rappresentano dei centri abitati fondamentali e migliorando la possibilità di spostarsi fra i vari poli universitari, spesso completamente sconnessi dal resto della città soprattutto nelle ore notturne. Nonostante il PASS TPL rappresenti una vera e propria svolta per la mobilità, i trasporti in Umbria ancora non sono organizzati per lз studenti e dunque riteniamo necessario un ripensamento generale del sistema, prevedendo dei collegamenti sempre più agevoli tra le città della Regione e nelle città stesse, anche attraverso il potenziamento e l’introduzione di servizi di mobilità alternativa e sostenibile. Infatti, la scelta della mobilità pubblica va anche in direzione di una maggior tutela dell’ambiente e di una riduzione sempre più importante del traffico e dell’uso del mezzo privato. 


1) AMPLIAMENTO E STABILIZZAZIONE DEL PASS TPL:: il PASS TPL rappresenta uno strumento fondamentale ed insostituibile per tuttз lз studenti della Regione Umbria e, in questo senso, la notizia del rinnovo triennale ci appare la giusta soluzione a un servizio di cui la comunità studentesca non può più fare a meno. Tuttavia, il PASS TPL deve diventare una misura ancora più completa rispetto al servizio che oggi viene offerto. Il rinnovo triennale rappresenta un primo passo in direzione della reale soluzione: la stabilizzazione del PASS TPL. Inoltre, devono essere ampliati i mezzi che si possono utilizzare con il PASS TPL, in particolare la possibilità di ricomprendere all’interno dell’abbonamento anche Trenitalia e, quando verrà attivato, Metrobus 


2) MOBILITÀ NOTTURNA:la città di Perugia ha conosciuto la mobilità notturna a fasi alterne, inizialmente con GIMO, un servizio interamente pensato dalla nostra associazione e con una fase di sperimentazione iniziata nel 2017. Dopo circa un anno di GIMO queste linee notturne sono state soppresse per un presunto scarso utilizzo, sebbene i dati evidenziassero come l’utenza fosse addirittura in linea con la media diurna. Nel 2022, invece, è partito un nuovo servizio di mobilità notturna: ADIBUS, un servizio completamente gratuito per lз studenti. Quest’ultimo, ad oggi ancora attivo, ha il grande vantaggio di prevedere una linea che collega nelle ore notturne anche le città di Terni e Narni, mentre a Perugia ADIBUS è decisamente meno capillare di GIMO. Ad oggi, infatti, restano completamente tagliate fuori dalla città alcune zone periferiche importanti come la maggior parte dei Ponti. La grande problematica di ADIBUS è il fatto che viene interamente finanziata da A.Di.S.U., l’agenzia per il diritto allo studio in Umbria, con Regione e Comuni interessati che sono assenti ingiustificati. Ci appare infatti del tutto irragionevole che le istituzioni locali non partecipino al finanziamento di un servizio così importante non solo per la comunità studentesca ma per tutta la cittadinanza. Richiediamo, dunque, che il servizio di mobilità notturna debba essere potenziato prevedendo più linee e un miglior collegamento dei principali centri abitati della città. Inoltre, visto l’imminente avvio di Metrobus, il cui progetto prevede delle corse fino alle ore 01:00 con capolinea a Fontivegge, crediamo debba essere allungato anche l’orario del Minimetrò permettendo un efficiente interscambio fra i due servizi di mobilità. 


3) POTENZIAMENTO DELLA MOBILITÀ PUBBLICA PER FAVORIRE IL COLLEGAMENTO DELLE PERIFERIE: le politiche inerenti a trasporti, urbanistica e collegamenti nella nostra città troppo spesso sono rivolte principalmente al centro storico, quando, in realtà, le periferie ricoprono un ruolo chiave nel tessuto cittadino. I quartieri e le zone più abitate sono fuori dal centro (es. Ponte San Giovanni, San Sisto, Madonna Alta) e, anche se vi è una distanza di pochi chilometri dall'acropoli, troppo spesso gli spostamenti risultano scomodi e poco convenienti, favorendo così l'utilizzo del mezzo privato che congestiona il traffico cittadino, con notevoli danni ambientali. Inoltre, anche in seguito alla crisi abitativa degli ultimi due anni, le periferie stanno assumendo sempre più importanza anche in chiave universitaria: se fino a qualche anno fa lɜ fuorisede abitavano principalmente in zone centrali, oggi la situazione è mutata notevolmente con moltissimi casi di studenti che vivono fra i vari quartieri del comune. Per queste ragioni riteniamo indispensabile che vengano ripensate le linee del trasporto pubblico, per potenziare i collegamenti tra centro e periferie e tra diverse zone periferiche, aumentandone la frequenza e rendendole più compatibili con le esigenze della comunità studentesca. 


4) MOBILITÀ STUDENTESCA SPECIFICA:

Il nostro Ateneo è caratterizzato da una presenza di poli universitari in più zone della città e della Regione, non limitandosi soltanto alle mura del centro storico. Inoltre, l'apparato universitario è radicato in tutto il territorio con diverse strutture per tirocini e residenze A.Di.S.U. fuori dal centro e dal perugino. È dunque necessario intensificare e riorganizzare le linee e gli orari del servizio di mobilità pubblica per favorire i collegamenti fra le zone di interesse della città e della Regione e l'università, prevedendo anche delle navette per rendere più agevoli gli spostamenti fra i vari poli universitari


5) MOBILITÀ ALTERNATIVA E SOSTENIBILE

Chiediamo l’introduzione e il potenziamento di servizi di mobilità alternativa e sostenibile a zero emissioni, come e-scooter, monopattini e biciclette elettriche, al fine di scoraggiare sempre di più l'uso dell'automobile. In questo senso sono necessarie però infrastrutture per collegare i vari poli universitari per favorire dei collegamenti più rapidi. 

AGGREGAZIONE


Perugia vanta il titolo di città universitaria, non solo grazie ai suoi due atenei ma anche e soprattutto grazie allɜ studenti che scelgono di studiare in questa città. Provenienti da tutta l’Umbria e da fuori regione, lз studenti di Perugia hanno bisogno di una città e un’università pronta ad accoglierlз e non a stigmatizzarlз come portatorз di caos e disturbo. Troppo spesso infatti la retorica emersa e promossa in città è stata quella contro la cosiddetta movida e contro i centri di aggregazione dell'acropoli: in quest’ottica ricordiamo le norme contro la vendita di alcolici dopo le 01:30, ad esempio. Come studenti universitarз crediamo che sia giusto pensare alla nostra città come un posto che possa offrire risposta a tutti i bisogni giovanili, tra cui indubbiamente c’è anche quello della socialità, soprattutto in un periodo di ripresa dalla pandemia di COVID 19. 


1) PERUGIA CITTÀ UNIVERSITARIA: IL DIRITTO ALLA SOCIALITÀ: Chiediamo all’amministrazione comunale una seria riflessione sull’offerta aggregativa e serale della nostra città, liberandoci dalle retoriche securitarie sul “pubblico decoro” e sulla “movida notturna“. Noi giovani non siamo soggetti pericolosi e fastidiosi, ma una parte importante del tessuto economico e sociale cittadino. In questo ambito, ci siamo impegnatз e continueremo ad impegnarci nella collaborazione con il Circolo Arci Il Porco Rosso, nostra sede e locale che, con un’ampia offerta culturale, di servizi ed eventi aggregativi, rappresenta un esempio virtuoso di socialità e iniziativa giovanile 


2) AGGREGAZIONE UNIVERSITARIA: UNA VERA COMUNITÀ STUDENTESCA: Chiediamo all’Università di implementare il dialogo già esistente con le rappresentanze studentesche riguardo ai momenti aggregativi negli spazi universitari: abbiamo dimostrato che occasioni come “Efebìa - la festa di inizio anno accademico” sono un importante momento di socializzazione e aggregazione per lз studenti, perciò crediamo che l’Università debba garantire loro anche una sana socialità per promuovere la formazione della comunità studentesca 


AFFITTI


1) TAVOLO PERMANENTE SULLA CRISI ABITATIVA: Negli ultimi due anni la gestione della crisi abitativa si è rivelata inefficace da parte delle istituzioni coinvolte. Sebbene l’Università abbia fatto il possibile approvando velocemente una serie di misure da noi richieste, come ad esempio la DAD per lз idoneз non beneficiariз di posto letto, non si può dire lo stesso né del Comune di Perugia, che non ha mai preso una posizione sull’emergenza abitativa e si è più volte sottratto al confronto, né della Regione Umbria, le cui risposte si sono rivelate parziali, insufficienti e tardive. Crediamo che l’emergenza potesse essere evitata se le istituzioni avessero ascoltato i nostri avvertimenti, perciò è necessario creare un dialogo tra tutte le parti coinvolte per trovare una soluzione alla crisi abitativa. Per questo chiediamo l’istituzione di un tavolo permanente tra Regione, Comune, Università e rappresentanze studentesche e sindacali per monitorare l’andamento della crisi abitativa e applicare soluzioni tempestive.


2) OSSERVATORIO REGIONALE SUL MERCATO DEGLI AFFITTI: Il mercato degli affitti degli studenti fuorisede ha subito radicali cambiamenti negli ultimi due anni: i già pochi alloggi disponibili vengono spesso affittati a prezzi altissimi e sempre più spesso si segnalano contratti irregolari o con clausole vessatorie. Per questo motivo crediamo che sia necessario istituire un osservatorio permanente sul mercato degli affitti dellз studenti, con lo scopo di vigilare sul mercato immobiliare, mappare gli immobili sfitti che potrebbero più facilmente essere reimmessi sul mercato, e soprattutto monitorare il fenomeno degli affitti in nero e dei contratti vessatori, in modo da proporre, alle istituzioni, dati e suggerimenti per arginare questo fenomeno 


3) PORTALE ISTITUZIONALE PER GLI AFFITTI: Chiediamo la creazione di un portale “istituzionale” in grado di far incrociare domanda e offerta degli immobili in affitto, come accade già in altre regioni grazie agli enti per il diritto allo studio o alle università. Il portale garantirebbe la sicurezza sugli annunci presentati dallз proprietariз tramite un sistema di controllo affidato alle istituzioni, provvedendo così alla diminuzione degli episodi di illeciti 


4) FONDO COMUNALE PER LA REIMMISSIONE SUL MERCATO DEGLI IMMOBILI SFITTI: Crediamo che il Comune di Perugia debba farsi parte attiva nel contrasto alla crisi abitativa, per esempio mettendo a disposizione un fondo comunale che vada a ridurre dell’1% l’IMU per lз proprietarз di case che decidono di mettere in affitto a canone concordato il proprio immobile (precedentemente vuoto) a beneficio dellз studenti universitariз, con l’obiettivo di aumentare il numero di alloggi disponibili sul mercato a prezzo calmierato 


5) REVISIONE DELL’ACCORDO TERRITORIALE PER GLI AFFITTI A CANONE CONCORDATO: Proseguiremo il lavoro già iniziato nella revisione dell’accordo territoriale che regolamenta tutti i contratti di affitto a canone concordato per studenti universitariз. Si tratta del principale strumento in grado di calmierare gli affitti previsto dalla legge e, per questo motivo, vogliamo che venga approvata quanto prima una sua modifica per calmierare i prezzi delle case in affitto 


6) LIMITAZIONE DEGLI AFFITTI BREVI E TURISTICI: Pensiamo che il Comune di Perugia e la Regione Umbria debbano regolamentare gli affitti brevi e turistici. Sempre più spesso in questi due anni abbiamo assistito al proliferare di B&B e di case affittate su AirBnB, con il risultato che lз proprietariз di immobili preferiscono affittare a turistз piuttosto che allз studenti universitariз, complice il maggiore e più facile guadagno. Come già proposto in altre città universitarie italiane, tale fenomeno può essere arginato andando a inserire apposite limitazioni e tassazioni più alte per gli affitti brevi, con l’obiettivo di incentivare contratti d’affitto con studenti universitariз e aumentare dunque la disponibilità degli immobili per gli stessi.


SPAZI NELLA CITTà


I centri urbani in cui si trovano le sedi dell’Università degli Studi di Perugia sono accomunati da una generalizzata carenza e inaccessibilità degli spazi utilizzabili per lo studio, il lavoro, l’attività culturale e aggregativa. Pertanto, vogliamo generare un’alternativa a questa crisi degli spazi tramite diverse soluzioni, ad esempio: 


1) POTENZIAMENTO DELLE BIBLIOTECHE COMUNALI: Chiediamo di ampliare l’orario di apertura delle biblioteche comunali e di aprire nuovi servizi bibliotecari nelle zone universitarie della regione, con particolare attenzione alle periferie. Spesso lз studenti escludono la possibilità di abitare in zone periferiche delle città perché sarebbero esclusi da alcuni servizi, come le biblioteche. 


2) SPAZI DI COWORKING: Chiediamo la creazione di spazi di coworking nel territorio, aperti 24/7 e accessibili alla comunità studentesca tramite convenzioni con l’Università. In questo modo si avrebbe il decongestionamento delle aule studio autogestite e delle biblioteche universitarie del centro storico, accompagnato dalla creazione di ambienti frequentati da tutta la cittadinanza 


3) RIQUALIFICAZIONE DEGLI SPAZI CULTURALI CITTADINI: Negli ultimi anni abbiamo assistito alla chiusura di numerosi spazi dedicati alla cultura e all’aggregazione. Ne sono un esempio il Cinema Turreno, il Cinema-Teatro Lilli e il Museo Civico di Palazzo della Penna. Riteniamo che l’inaccessibilità di questi luoghi rappresenti una grave perdita per la comunità studentesca e cittadina del territorio umbro, per questo chiediamo la riapertura al pubblico e la riqualifica multifunzionale di questi spazi. 


ASSOCIAZIONISMO 

Crediamo che l’associazionismo sia un aspetto fondamentale della vita universitaria. Per noi, infatti, lə studente non è soltanto chi frequenta le lezioni e sostiene gli esami, ma è una persona che deve essere stimolata a 360 gradi, anche da un punto di vista culturale e politico. Per queste ragioni l’Università e le istituzioni devono favorire le attività già disponibili e creare nuovi spazi e momenti per incoraggiare lз studenti ad essere parte attiva del tessuto sociale del territorio. 


DIALOGO CON LE ISTITUZIONI

Il rapporto con le istituzioni è fondamentale in quanto riteniamo che la comunità studentesca sia parte integrante della cittadinanza. Per creare un territorio a misura di studente crediamo che la Regione e i Comuni debbano dialogare su temi rilevanti quali la mobilità, gli spazi, il diritto alla casa. Crediamo che la convocazione a commissioni regionali e comunali, che trattano questi ed altri temi di rilevanza studentesca e giovanile, debba diventare un sano modus operandi per rendere davvero la nostra Regione attrattiva e a misura dellɜ giovani. Vogliamo inoltre essere coinvoltз nell'osservatorio regionale sul lavoro per indicare i problemi e le difficoltà che lз studenti incontrano all’ingresso del mondo del lavoro.