AMBIENTE

La sostenibilità ambientale rappresenta una delle principali sfide di questa epoca storica: nel nostro piccolo chiediamo che l’Università faccia la sua parte. Come UDU abbiamo lavorato molto sul tema, ottenendo alcune vittorie importanti come gli erogatori d’acqua nei Dipartimenti. Un altro grande passo avanti che è stato compiuto dal nostro Ateneo grazie al nostro impegno è stata la pubblicazione del cosiddetto ‘’Piano di azione per  la sostenibilità di Ateneo”. Ciononostante c’è ancora molto da fare.




Molti atenei italiani ed europei si sono già dotati o si stanno dotando di un ufficio per l’ambiente in grado di affrontare le problematiche legate alla sostenibilità, di fornire informazioni allз studenti e di erogare un servizio sul territorio.

Chiediamo che venga creato un ufficio tecnico che si occupi delle tematiche ambientali e che si confronti costantemente con la Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile, la Commissione per la Sostenibilità d’Ateneo e lз delegatз di ciascun Dipartimento. Il cosiddetto Green Office deve provvedere all’implementazione didattica per corsi riguardanti la sostenibilità, creando sensibilizzazione sul tema. Deve inoltre revisionare i bandi di Ateneo in ottica eco-sostenibile e gestire una nuova sezione del sito e dell’app interamente dedicata alla sostenibilità ambientale in università, in cui, ad esempio, mettere a disposizione dellз studenti una mappatura degli erogatori d’acqua e altre informazioni pratiche. Infine, deve portare avanti campagne comunicative sui temi pertinenti al proprio ambito (alimentazione, mobilità alternativa, energie rinnovabili, ecc.).


UN’ALIMENTAZIONE ECO-SOSTENIBILE


Riteniamo che per promuovere uno stile di vita salutare sia necessario ampliare l'offerta di bar e distributori automatici, offrendo un maggior numero di prodotti alternativi agli alimenti complessati maggiormente distribuiti. 

Di fatto, per aumentare l'attrattività di un prodotto salutare non basta solo fare una corretta informazione e sensibilizzazione in proposito, ma la scelta di comprare tale prodotto viene incentivata anche dalla facilità con cui può essere reperito. 

Inoltre, riteniamo fondamentale l'implemento di alternative che possano essere accessibili anche a persone con intolleranze e allergie. 

Risulta altrettanto necessario porre attenzione verso l'utilizzo di prodotti e materiali sostenibili nei distributori automatici per ridurre il consumo di plastica monouso. 

La proposta ha l'obiettivo di trasformare la distribuzione automatica di alimenti presso le strutture universitarie in un mezzo per la promozione di sani stili di vita, facendo emergere la sinergia ambiente-salute ed offrendo alla componente studentesca l’opportunità di riflettere e sperimentare i benefici connessi ad abitudini salutari. 

Per completezza ci sembra doveroso trovare delle soluzioni che contrastino efficacemente gli sprechi alimentari, fenomeno che si verifica sistematicamente nelle mense universitarie. Una proposta potrebbe essere la possibilità di acquistare il cibo che a fine giornata non è stato consumato e che, altrimenti, andrebbe buttato, utilizzando un sistema di recupero cibo sulla base delle cd. “doggy bags”. Per poterne garantire l’efficienza, crediamo che sia necessario un sistema di prenotazione accompagnato da prezzi calmierati dei prodotti acquistati.


UNIVERSITÀ CIRCOLARE


Nonostante siano stati fatti grandi passi avanti nella diffusione degli erogatori d’acqua all’interno dei dipartimenti è necessario aumentarne il numero, in modo che sia congruo all’afflusso dellз studenti. Inoltre, devono assolutamente essere installati gli erogatori in tutti i padiglioni dei collegi A.Di.S.U., nelle aule studio, nelle biblioteche.

Per fare una corretta raccolta differenziata chiediamo l'installazione di altri bidoni che nei dipartimenti e negli spazi esterni sono carenti. Può essere efficace l'apposizione vicino ad essi di istruzioni per differenziare al meglio. Chiediamo l'installazione di più posaceneri negli spazi esterni e la presenza nei Collegi A.Di.S.U. di bidoni per i rifiuti speciali quali olio esausto, batterie e farmaci scaduti.

Chiediamo l’installazione di eco-compattatori all’interno degli spazi dipartimentali dell’Università, così che il riciclaggio di plastica venga incentivato attraverso un sistema di premialità che permetta sconti su servizi scelti. 


UNIVERSITÀ ED ENERGIA


Come UDU riteniamo fondamentale l’impiego di fonti rinnovabili negli spazi dell’Ateneo per ottenere l’autosufficienza energetica. Per questo chiediamo l’introduzione di impianti fotovoltaici e solari termici nelle sedi in cui questi interventi risultino possibili.

Con l’obiettivo di garantire la vivibilità degli spazi e incoraggiare la socialità anche all’aperto, chiediamo che vengano aumentati gli spazi verdi dell’Università e che venga programmata una manutenzione speciale di quelli esistenti. 

Chiediamo il coinvolgimento dellз studenti del Dipartimento di Agraria e del Corso di Laurea in Ingegneria Ambientale nella progettazione delle modalità di manutenzione del verde, con dei progetti consoni al loro corso di studi che rientrino nel bando 150h.

In merito agli interventi attivi dell’Università sulla tutela del patrimonio boschivo della città di Perugia, chiediamo che questa si uniformi all’Università per Stranieri, procedendo alla piantumazione di un albero per ogni immatricolato. Sul versante dell’implementazione della mobilità a zero emissioni chiediamo che vengano installate in tutti i parcheggi dei poli universitari delle postazioni per il rifornimento di auto elettriche. 

Inoltre, al fine di promuovere l’efficientamento energetico e di evitare la dispersione di calore all’interno degli spazi dell’università, richiediamo la riqualificazione degli edifici dell’Università, laddove possibile e non ci siano dei vincoli.

Infine, nell’ottica di un più grande progetto di sostenibilità chiediamo che si crei una progettazione di lungo periodo finalizzata all’autoconsumo di energia rinnovabile, prodotta all’interno degli spazi dell’Ateneo. L'obiettivo deve essere la creazione di una comunità energetica rinnovabile che punti alla condivisione con privati cittadini, piccole o medie imprese, enti territoriali o amministrazioni pubbliche locali. In questo modo verrebbe garantito un incentivo sull’energia condivisa e un eventuale ricavo economico per l’energia prodotta in eccesso.