“Ricostruire la natura dentro la città è un’opportunità storica per invertire la direzione dello sviluppo.”
Antonino Saggio
Nel saggio Infrastrutture e Verde: Il Grande Innesto, Antonino Saggio propone un ripensamento radicale delle infrastrutture urbane, integrando verde e sostenibilità per rigenerare la città esistente. Il verde non è più un elemento decorativo, ma il cuore pulsante di un sistema che mette in relazione uomo e natura, rispondendo alle esigenze ambientali, sociali ed economiche del nostro tempo.
Il Suolo: Risorsa Fondamentale
Il suolo è alla base della vita urbana, ma la sua importanza è stata trascurata durante l’era industriale. Saggio descrive questo fenomeno come un “suolicidio di massa”, dove asfaltare e cementificare in modo indiscriminato ha interrotto i cicli naturali essenziali:
Scambi biologici e filtrazione dell’acqua: essenziali per l’equilibrio dell’ecosistema urbano.
Riduzione delle emissioni di CO2: attraverso la vegetazione e la fotosintesi.
Recupero delle acque piovane: evitando di sovraccaricare le reti fognarie.
Saggio sottolinea come le infrastrutture di nuova generazione debbano includere ampie porzioni di suolo non cementificato per ristabilire i processi naturali e garantire un ambiente più sostenibile.
Anelli Verdi: Un Modello Organico
A differenza delle griglie rigide delle città industriali, Saggio propone l’uso di configurazioni circolari, come gli anelli verdi, per promuovere un approccio organico e sistemico. Gli anelli:
Collegano aree naturali: Creano continuità ecologiche che favoriscono lo spostamento di specie animali e vegetali.
Rafforzano l’identità urbana: In città come Roma, i cunei verdi possono essere integrati in un sistema di mobilità e tempo libero, migliorando la qualità della vita.
Sostengono la biodiversità: Progetti simili, come il Cheonggyecheon a Seoul, dimostrano come queste soluzioni possano ripopolare aree urbane con fauna e flora in equilibrio.
Esempi di Infrastrutture Verdi di Successo
Saggio cita diversi progetti emblematici che incarnano questa visione:
Cheonggyecheon, Seoul: Un’autostrada demolita ha rivelato un fiume nascosto, trasformandolo in un parco lineare che ha migliorato il microclima e riattivato la biodiversità.
Atlanta BeltLine, USA: Un progetto di 35 km che unisce trasporto pubblico, spazi verdi e riqualificazione urbana, ispirando una nuova vitalità sociale e ambientale.
Urban Green Line, Roma: Un esempio di integrazione tra trasporto su ferro, spazi verdi e tecnologie avanzate, come stagni per alghe che producono ossigeno.
Tecnologie al Servizio del Verde
Le infrastrutture verdi possono avvalersi di innovazioni tecnologiche per aumentare il loro impatto positivo:
Asfalto fotoattivo: Riduce l’inquinamento atmosferico grazie alla luce solare.
Isole ecologiche mobili: Come quelle progettate da Diana Balmori per il fiume Hudson, queste piattaforme galleggianti trasportano e seminano specie vegetali e animali.
Differenziazione delle acque: Sistemi per raccogliere e riutilizzare l’acqua piovana, riducendo gli sprechi e migliorando la resilienza urbana.
Un Appello al Risarcimento Urbano
Saggio conclude che il “risarcimento urbano” è fondamentale per le città del futuro: rigenerare spazi abbandonati e degradati, integrando natura, mobilità e innovazione. Questa visione non è utopistica, ma già in corso in città come Rotterdam, Parigi e Atlanta, dove il verde è diventato un elemento strategico per la sostenibilità e la qualità della vita. Le infrastrutture verdi non sono solo una risposta alle sfide ambientali, ma un’opportunità per ricostruire la connessione tra uomo e natura, rigenerando le città come ecosistemi vivi e resilienti.