“Il vero problema di Roma è il caldo. Il contesto climatico non può che peggiorare e dobbiamo iniziare a farci i conti.”
Segretario Generale dell’AUBAC
Caldo, precipitazioni e siccità sono la combinazione che ha portato il Lazio e, in particolare, Roma ad essere in difficoltà in termini di severità idrica. Inoltre le poche piogge e di maggiore densità hanno portato ai forti allagamenti di settembre.
Il sistema idrico di Roma fornisce ogni giorno 1,4 milioni di metri cubi d’acqua a 3,7 milioni di abitanti. Il 70% dell’acqua di Roma arriva attraverso un unico acquedotto da una sorgente distante circa 130 km, dato importante se si pensa che il 44,4% dell’acqua viene sprecato in perdite.
Nell’ultimo aggiornamento dell’ISPRA del 17/01/2025 riguardante lo stato di severità idrica a scala nazionale, il Lazio viene inserito all’interno di uno scenario di severità idrica medio-alta.
La temperatura elevata determina un fabbisogno idrico superiore alla norma, i volumi accumulati negli invasi e nei serbatoi non sono tali da garantire gli utilizzi idropotabili, irrigui, industriali, ambientali con tassi di erogazione standard. Sono probabili danni economici e impatti reversibili sull’ambiente.
STATO DI SEVERITA' A SCALA NAZIONALE
Nell’ultimo aggiornamento dell’ISPRA del 17/01/2025 riguardante lo stato di severità idrica a scala nazionale, il Lazio viene inserito all’interno di uno scenario di severità idrica medio-alta.
SPRECO D’ACQUA NEI COMUNI D’ITALIA
Dai dati rilasciati dall’Istat, in media in Italia circa il 35% dell’acqua si perde nel nulla, lo dimostra il rapporto % tra perdite totali e volume di acqua immesso nella rete.
PERDITE IDRICHE NEL LAZIO
Dai grafici dell’Istat emerge che a Roma, la città dove la polemica sta divampando più feroce, gli sprechi raggiungono il 44,1%relativi alla percentuale di perdite idriche annuali e si registra un andamento crescente nlle provincie del Lazio
TEMPERATURA MEDIA DI ROMA
Dai dati meterologici dell’Istat si osserva che la temperatura media presenta una tendenza alla crescita dal 1971 al 2012, con i valori più alti registrati nell’ultimo decennio rilevato.
Inoltre, la precipitazione totale annua mostra una variabilità inter-annuale e l’ampiezza delle oscillazioni delle anomalie risulta in aumento e prevalgono quelle negative.
Monitoraggio della qualità delle acque, designazione delle zone vulnerabili ai nitrati e contenuto dei programmi d'azione
Non conformità alla Direttiva 1991/271/CEE sul trattamento delle acque reflue urbane
Cattiva applicazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità dellacqua destinata al consumo umano. Valori di arsenico.
Cattiva applicazione della Direttiva 1991/271/CE relativa al trattamento delle acque reflue urbane
Queste infrazioni evidenziano le sfide dell’Italia nell’adeguarsi alle normative europee per la protezione e la gestione sostenibile delle risorse idriche.
il Tram 2 affronta con difficoltà l’allagamento di Via Flaminia, avanzando a passo d’uomo tra le acque che sommergono i binari. Fortunatamente, il sabato post-ferragosto ha reso la città quasi deserta, evitando conseguenze peggiori, ma l’evento mette ancora una volta in luce la fragilità delle infrastrutture di fronte a fenomeni meteorologici estremi.
Nonostante Valencia disponga di infrastrutture per la gestione delle acque piovane, l'intensità e la rapidità delle precipitazioni hanno superato la capacità dei sistemi di drenaggio esistenti, causando inondazioni diffuse. Questo evento ha evidenziato la necessità di aggiornare e potenziare le infrastrutture di smaltimento delle acque piovane per affrontare fenomeni meteorologici sempre più estremi, probabilmente legati ai cambiamenti climatici.