Regime Forfettario Avvocati
Studio Commerciale LG : La guida su come aprire la Partita Iva da Avvocato in Regime forfettario
Studio Commerciale LG : La guida su come aprire la Partita Iva da Avvocato in Regime forfettario
Se sei un avvocato che sta pensando di aprire la Partita IVA, sappi che il processo è semplice, rapido e completamente gratuito. Di seguito ti forniamo una guida dettagliata su come farlo online, i documenti necessari e le tempistiche.
Passaggio 1: Scaricare il Modulo AA9/12
Il primo passo per aprire la Partita IVA è scaricare il modulo AA9/12 dal sito dell’Agenzia delle Entrate. Questo modulo serve per richiedere la partita iva che identificherà la tua attività professionale.
Passaggio 2: Compilare il Modulo
Durante la compilazione del modulo AA9/12, dovrai fornire le seguenti informazioni:
Dati personali e fiscali: Nome, cognome, codice fiscale, ecc.
Indirizzo dello studio: L'indirizzo dove svolgerai la tua attività.
Codice ATECO: Per gli avvocati, il codice ATECO è 69.10.10 (attività degli studi legali).
Passaggio 3: Presentare la Richiesta
La richiesta deve essere presentata all’Agenzia delle Entrate entro e non oltre 30 giorni dall’inizio dell’attività per evitare sanzioni.
Tempistiche
Una volta inviata la richiesta, l'Agenzia delle Entrate assegnerà il numero di Partita IVA entro pochi giorni, permettendoti di iniziare subito a emettere e ricevere fatture.
Attenzione ai Tempi: Assicurati di presentare la richiesta entro e non oltre i 30 giorni dall'inizio dell'attività per evitare possibili sanzioni.
Precisione nella Compilazione: Presta particolare attenzione alla corretta compilazione dei campi relativi al codice ATECO e al regime fiscale.
Consultazione Professionale: Se hai dubbi o necessiti di assistenza, considera di consultare un commercialista. Un professionista può aiutarti a scegliere il regime fiscale più adatto alle tue esigenze e a completare correttamente la procedura.
Adottare il Regime Forfettario per la tua Partita IVA come avvocato può offrirti numerosi vantaggi, tra cui una tassazione agevolata e una gestione contabile semplificata. Tuttavia, è importante monitorare attentamente il tuo fatturato e i tuoi costi per collaboratori e dipendenti, per assicurarti di rimanere entro i limiti previsti. Ecco alcuni consigli per evitare errori:
Il fatturato annuo non deve superare gli 85.000 euro. In caso di superamento di questa soglia, sarai costretto a uscire dal regime forfettario a partire dal 1° gennaio dell’anno successivo.
Se il fatturato supera i 100.000 euro, l’uscita dal regime forfettario e il passaggio al regime ordinario sono immediati.
Se percepisci uno stipendio da lavoro dipendente, il reddito annuo da lavoro dipendente non deve superare i 30.000 euro per poter adottare il regime forfettario.
Se hai collaboratori o dipendenti, come una segretaria, le spese per questi costi non devono superare i 20.000 euro annui.
Il regime forfettario offre una delle aliquote fiscali più basse in Italia e in Europa. Per i primi 5 anni di attività, la tassazione è del 5% (tassa sostitutiva).
A partire dal sesto anno, o immediatamente per le attività preesistenti che passano a questo regime, l'aliquota aumenta al 15%.
A differenza di altri regimi fiscali, nel regime forfettario non è necessario dimostrare i costi sostenuti durante l’anno. Il reddito imponibile si calcola applicando un coefficiente di redditività al fatturato totale.
Per gli avvocati, il coefficiente di redditività è del 78%. Questo significa che il 78% del tuo fatturato totale è considerato reddito imponibile.
Se il tuo fatturato annuo è di 50.000 euro, il reddito imponibile sarà il 78% di 50.000 euro, ovvero 39.000 euro. Su questo importo verrà applicata l’aliquota del 5% nei primi cinque anni, o del 15% successivamente.
Se sei un avvocato iscritto alla Cassa Forense, è fondamentale conoscere le modalità di contribuzione per l'anno 2024. Di seguito ti forniamo una guida completa sui contributi minimi soggettivi e integrativi, nonché sulle modalità di versamento.
Il contributo minimo soggettivo obbligatorio per l'anno 2024 è stato rivalutato dal Consiglio di Amministrazione, con delibera del 2 febbraio 2023, in attesa di approvazione dai ministeri competenti. I nuovi importi sono:
Contributo minimo soggettivo intero: € 3.355,00
Ridotto del 50%: € 1.677,50
Ridotto di ulteriore 50%: € 838,75
Le riduzioni si applicano nei seguenti casi:
Avvocati iscritti alla Cassa da sei a otto anni.
Il contributo minimo integrativo per il 2024 è fissato a € 850. È importante tenere a mente che:
Questo contributo è stato sospeso negli anni 2018-2022.
Non è dovuto per i primi 5 anni di iscrizione.
Per i successivi 4 anni, il contributo è ridotto alla metà se l’iscrizione decorre da una data anteriore al compimento del 35° anno di età.
I contributi minimi soggettivo, integrativo e il contributo di maternità sono riscossi unicamente tramite:
Piattaforma PAGOPA: Una soluzione digitale per effettuare pagamenti alla Pubblica Amministrazione.
Modello F24: Può essere utilizzato anche per la compensazione con altri tributi erariali.
Per generare gli avvisi di pagamento, gli iscritti devono accedere al sito della Cassa Forense (www.cassaforense.it) nella sezione "Accessi Riservati - Posizione Personale – Pagamenti – contributi minimi - scadenze ordinarie". Gli avvisi di pagamento saranno disponibili dal 20 febbraio 2024.
Se hai dubbi o necessiti di ulteriore assistenza, considera di rivolgerti a un commercialista. Un professionista può aiutarti a comprendere meglio le implicazioni fiscali e a scegliere il regime fiscale più adatto alle tue esigenze, assicurandoti una gestione ottimale della tua attività professionale.