Per la valutazione delle attività didattiche, sono previste le varie forme di attribuzione del lavoro a un determinato livello:
check list, performance list, rubriche. Relativamente al fatto che si tratti di verifiche di tipo "stimolo aperto-risposta aperta"(interrogazioni programmate seminariali), "stimolo chiuso-risposta aperta"(disegni),"stimolo chiuso-risposta chiusa"(test e prove a risposta multipla).
le azioni di queste verifiche e test sono talvolta di carattere formativo, talvolta di carattere sommativo. Siamo consapevoli che alcune prove (come quelle a risposta aperta) sono valide, mentre quelle a "risposta chiusa", facendo meno leva sulle competenze e più sulle conoscenze possedute, vengono considerate, in gergo pedagogico, "attendibili": ovvero conservano un grado di oggettività superiore.
Le valutazioni sommative saranno effettuate considerando non solo le singole prestazioni nelle prove formative, quanto il percorso e gli aspetti specifici delle prestazioni caratterizzanti le competenze quali:
- autonomia: è capace di reperire da solo strumenti o materiali necessari e di usarli in modo efficace;
- relazione: interagisce con i compagni, sa esprimere e infondere fiducia, sa creare un clima propositivo;
- partecipazione: collabora, formula richieste di aiuto, offre il proprio contributo;
- responsabilità: rispetta i temi assegnati e le fasi previste del lavoro, porta a termine la consegna ricevuta;
- flessibilità: reagisce a situazioni o esigenze non previste con proposte divergenti, con soluzioni funzionali, con utilizzo originale di materiali, ecc.;
- consapevolezza: è consapevole degli effetti delle sue scelte e delle sue azioni
Si riporta di seguito un estratto dalle linee guida per la certificazione delle competenze prot. n. 1235 del 13 febbraio 2015, per sottolineare alcuni principi ispiratori:
LINEE GUIDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
Alla tradizionale funzione sommativa che mira ad accertare con strumenti il più possibile oggettivi il possesso di conoscenze, abilità e competenze concentrandosi sul prodotto finale dell’insegnamento/apprendimento si accompagna la valutazione formativa che intende sostenere e potenziare il processo di apprendimento dell’alunno. La valutazione diventa formativa quando si concentra sul processo e raccoglie un ventaglio di informazioni che, offerte all’alunno, contribuiscono a sviluppare in lui un processo di autovalutazione e di autoorientamento. Orientare significa guidare l’alunno ad esplorare se stesso, a conoscersi nella sua interezza, a riconoscere le proprie capacità ed i propri limiti, a conquistare la propria identità, a migliorarsi continuamente.
Affinché questa azione di miglioramento possa essere intrapresa dall’alunno diventa indispensabile la funzione proattiva della valutazione, che è tale quando mette in moto gli aspetti motivazionali che sorreggono le azioni umane. La valutazione proattiva riconosce ed evidenzia i progressi, anche piccoli, compiuti dall’alunno nel suo cammino, gratifica i passi effettuati, cerca di far crescere in lui le “emozioni di riuscita” che rappresentano il presupposto per le azioni successive.
Le informazioni raccolte durante il processo sono utili anche per effettuare una verifica della qualità del lavoro svolto dall’insegnante e per attivare eventuali aggiustamenti del percorso: la valutazione in questo modo diventa formativa anche per l’insegnante.
Al termine del processo l’alunno avrà costruito dentro di sé una biografia cognitiva che non sempre l’insegnante riesce a cogliere e che si esplicita meglio se è lo stesso alunno a raccontarla. La narrazione di un percorso di apprendimento da parte dell’alunno costituisce un’occasione straordinaria per insegnare agli studenti in modo individualizzato a riflettere sui loro lavori e per sviluppare in loro una struttura cognitiva più ricca e critica.
Insieme a questa imprescindibile funzione formativa è evidente che, al termine di una attività didattica centrata su specifici obiettivi di apprendimento, sarà opportuno effettuare prove di valutazione con funzione misurativa e sommativa. Mantenere in equilibrio le diverse funzioni della valutazione, senza trascurarne o enfatizzarne alcuna e senza confondere i diversi oggetti della valutazione (conoscenze o competenze), rappresenta, unitamente al corretto uso degli strumenti valutativi, un elemento di qualità dell’intera azione formativa e didattica degli insegnanti, da cui discende la qualità degli apprendimenti.