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Si condividono checklist, performance list, rubriche di valutazione con alcune considerazioni ed alcune ipotesi di sperimentazione.
Checklist
«Nel caso della misura di prestazioni semplici bastano quei criteri normalmente definiti come checklist. Ad esempio se vogliamo valutare le prestazioni di uno studente a partire dall’esito delle stesse e cioè dal prodotto realizzato, spesso, ci basta un elenco di elementi importanti a fianco dei quali dichiarare se sono presenti o meno. Per verificare se un bimbo ha preparato in modo accurato la propria cartella può bastare l’elenco degli oggetti richiesti ed una casella di spunta per contrassegnare se questi sono assenti o presenti. » [Enzo Zecchi]
Così per costatare acquisizioni di informazioni da parte dell'alunno durante i processi cognitivi di un'unità didattica breve e limitata, ci si può servire anche di un sistema di verifica puntuale mirata agli obiettivi per la quale è stata progettata l'unità didattica.
Per economizzare sul materiale si mette a frutto la LIM con la proiezione della lezione, intervallata ogni 5 minuti circa da quesiti rivolti agli alunni. Gli stessi vengono invitati a rispondere per iscritto su una stringa che ha lo scopo di registrare l'attenzione tanto dell'alunno quanto della classe. Decodificate le stringhe, l'insegnante ha la possibilità di comprendere quali argomenti sono stati meno acquisiti, quali sono i margini di approfondibilità di un determinato argomento, se l'argomento è stato trasmesso esaurientemente, se la modalità e gli stimoli sono stati sufficienti allo scopo. La stringa però, oltre ad essere uno strumento di rilevamento sistematico dei processi cognitivi, vuole essere anche sprone e stimolo a seguire omogeneamente e con costanza la lezione. Vuole costituire uno strumento metacognitivo per migliorare la consapevolezza dell'alunno e dell'insegnante sull'efficacia della lezione.
Sotto un esempio di checklist per i test di comprensione della lezione.
I risultati delle prime somministrazioni delle stringhe di rilevamento della comprensione ha dato motivo di una certa soddisfazione vista una deriva molto meno consistente dell'attenzione degli alunni nell'arco dell'ora di lezione. Le dieci o undici domande poste seguono immagini, testi o filmati proiettati alla LIM o letti dal libro di testo. La possibilità di essere sottoposte identicamente a classi parallele la profilano come uno strumento attendibile per le prove comuni che hanno il fine di scambiarsi e condividere informazioni su diversi percorsi intrapresi.
Performance list
“Performance criteria” più elaborati sono le cosiddette “performance lists”. Sono strumenti sostanzialmente analoghi
alle checklist ma a fianco di ogni elemento importante non ci si aspetta una semplice dichiarazione di assenza o presenza ma una
scala di misura (valori numerici o etichette). Ad esempio se ad un bimbo si è richiesto di mettere ordine sul proprio banco, di
fianco all’elemento importante “pulizia” può esserci una scala di 5 numeri (1,2,3,4,5) all’interno della quale scegliere.
Una performance list utilizzata da circa un decennio e messa a punto con una certa meticolosa ricerca di proporzione e sintesi
è quella sotto utilizzata per i disegni tecnici per la scuola media. Sette criteri vengono valutati con una scala a 5 livelli.
Uno FONDAMENTALE, con una scala graduata da 3 a 7, così da valere, da solo, dal 50% al 70% della valutazione finale.
Le rubric o rubriche
Nelle Performance List l’informazione è più ricca che non nelle checklist ma ancora
povera per valutare a fondo prestazioni complesse. Per queste lo strumento più appropriato sono quelle che in letteratura vengono
chiamate Rubric.
Si precisano le componenti di una delle rubriche di valutazione[1]
Nell’ottica della negoziazione democratica finalizzata alla coesione del gruppo classe e alla ricerca di comunità, si cerca di concordare i pesi in modo da “ponderare la rubrica” anche mediante la proiezione alla LIM. Ovvero si concorderanno il peso e la misura dei vari elementi nella formulazione del voto e del giudizio finale. Potranno essere accolte eventuali modifiche nel consenso generale dopo averne argomentato le ragioni alla classe. In caso di effettiva partecipazione, coinvolgimento e affidabilità della classe, e dei colleghi, si potrà, in via sperimentale, mettere la rubrica in condivisione, con google drive. Si potrà valutare di estendere la modifica ai genitori e agli altri docenti.
[1] La griglia è ispirata agli esempi illustrati da Mario Castoldi in Valutare a scuola nel Capitolo “Materiali di lavoro”. La griglia e la rubrica sono adattate a valle delle prerogative e dei presupposti del lavoro cooperativo e degli strumenti informatici e multimediali da utilizzare inclusi nel progetto. In particolare si è inserito il monitoraggio sull’uso degli strumenti e si è annotata la necessità di monitorare la cooperazione.