STORIA

Le Collezioni 

patrimonio

dell’ITE “Francesco Crispi”


L'Istituto Tecnico Commerciale “Francesco Crispi” istituito con R.D. nel 1923, fin dalle origini ha avuto una spiccata inclinazione per le scienze. I suoi originari locali in Via Pietro Novelli ospitavano una efficiente officina meccanica che produceva anche macchine sperimentali e semi-artigianali, per gli attrezzatissimi laboratori di Fisica, Chimica e Scienze. Nel 1923, alla sua nascita, come comprovano documenti dell’epoca, fu acquisito da una delle più antiche scuole di Palermo, l’Istituto Tecnico Geometri “Filippo Parlatore”, il primo nucleo di strumenti scientifici e poi, moltissimi altri sono stati acquistati e donati nel corso del tempo. Sono stati inventariati più di 700 strumenti scientifici di interesse storico di Geometria, di Chimica, di Fisica, comprendenti Elettrostatica, Fisica Atomica, Elettromagnetismo, Acustica, Ottica, Meccanica, Meccanica dei fluidi, Termologia, Macchine Termiche, e collezioni di scienze naturali: Geologia, Mineralogia, Merceologia, Botanica, Zoologia, Biologia, modelli anatomici e anche uno scheletro di ossa umane custodito nella sua teca. 

Nel 1998 sono stati presentati per la prima volta al pubblico, presso il LS “G. Galilei”, alcuni strumenti di interesse storico di Chimica alla mostra “Experimenta” che l’AIC (Associazione Insegnanti Chimici), organizzava nelle scuole. 

Nella attuale sede di Largo M. Mineo il patrimonio museale era conservato ordinatamente negli armadi dei rispettivi laboratori; in seguito, durante la ristrutturazione dei locali scolastici, tutti gli strumenti furono accatastati confusamente in Aula Magna. Nel 2006, finiti i lavori e individuati i locali per il laboratorio di ScienzeCharles Darwin”, le docenti di Scienze sperimentali lo hanno allestito portandovi tutto il patrimonio museale di Scienze naturali 


Al laboratorio di Chimica “Primo Levi” furono destinati alcuni strumenti di immediato utilizzo scolastico, il resto della strumentazione di Fisica e di Chimica, conservato disordinatamente in scatoloni, fu provvisoriamente riposto in uno sgabuzzino in attesa di inventario e di migliore destinazione.

Sempre nel 2006 venne attivato dal MIUR il Piano Nazionale ISS (Insegnare Scienze Sperimentali), che si proponeva, tra gli altri obiettivi, di valorizzare le dotazioni museali delle scuole. Nel 2007 il LS “S. Cannizzaro”, sede del Presidio ISS di Palermo, in cui la professoressa Irene Mongiovì svolse il ruolo di tutor, ha organizzato un corso di restauro funzionale di strumenti scientifici di interesse storico. Il corso fu tenuto dal dott. Francesco Bevacqua, esperto di strumentazione scientifica storica, presidente dell’Associazione Culturale “Opus-Lab”, e vi hanno partecipato anche quattro docenti e diversi studenti del Crispi, recuperando un primo gruppo di strumenti. Il corso si è concluso con la mostra dal titolo “...tra Wheatstone e...Melloni”.

Con queste nuove competenze noi docenti di Scienze aprimmo lo sgabuzzino dove ci si rivelò un mondo: da allora iniziò la nostra avventura! 

Incoraggiate anche dall’entusiasmo degli studenti che avevano partecipato al corso di recupero e restauro, mettemmo in pratica quanto appreso e lavorammo giorno e notte per riconoscere, ricostruire e rendere funzionanti moltissimi strumenti, riportandoli allo stato originario. Le ricerche furono effettuate con la consulenza del professore Roberto Zingales, responsabile scientifico del Museo di Chimica e del professore Aurelio Agliolo Gallitto, responsabile della Collezione Storica degli Strumenti di Fisica; entrambi i musei fanno parte del Sistema Museale d’Ateneo dell’Università degli Studi di Palermo. 

Sono stati consultati anche libri storici, come il “Ganot”, tavole antiche, e visitati siti di musei scientifici italiani e stranieri. Sono stati inoltre visionati gli antichi registri d’inventario dai quali risulta che il patrimonio museale è stato censito nel 1933 e nel 1959. 

Si proseguì quindi, con la collaborazione degli studenti, al restauro funzionale degli strumenti scientifici di interesse storico avviando una coinvolgente attività di recupero nelle ore pomeridiane dal titolo “Imparo in laboratorio”, finanziata dal progetto “Scuole aperte” del Ministero dell’Istruzione. Gli strumenti recuperati furono presentati alle mostre organizzate nel 2008 dal LS “S. Cannizzaro” e negli anni 2009 e 2010 dall’Associazione “Palermoscienza” presso il Polididattico dell’Università degli Studi di Palermo.

Nell’anno scolastico 2009-2010 la professoressa Irene Mongiovì, che ricopriva l’incarico di funzione strumentale, ebbe come compito il recupero del materiale scientifico storico dell’istituto e avviò un progetto pomeridiano di trenta ore che coinvolse studenti del triennio, ai quali, per la loro partecipazione, fu attribuito il credito formativo. In quella occasione fu messa in funzione la Fontana di Erone; le studentesse guardarono con stupore l'acqua che usciva dall'ugello superiore. 

Per conoscere la collezione storica di Chimica, nel dicembre 2009, gli studenti hanno visitato il Museo di Chimica dell’Università degli Studi di Palermo con la guida del professor Roberto Zingales. 

Nel Giugno del 2010 viene organizzata una prima mostra nell’aula magna dell’Istituto, dal titolo “Un salto nella storia della scienza” con tutte le collezioni di interesse storico recuperate dell’istituto. 

Nella fase di recupero del materiale sono stati rilevati, dove possibile, i nomi dei costruttori. 

Nasce la necessità di inventariare il patrimonio museale e l’attività viene iniziata nel 2011, e aggiornata nel 2022, ma non è ancora completa poiché, ancora oggi, vi sono strumenti di Fisica e di Chimica da identificare e recuperare. 

Questo patrimonio meritava di essere custodito in una sede adeguata. A questo scopo, traendo spunto dall’accordo operativo, sottoscritto dal MIUR e dall’Agenzia del Demanio, sulla destinazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, finalizzato a promuovere e a incentivare l’utilizzo di tali beni per progetti da realizzarsi nel campo dell’insegnamento, della scuola e della cultura, il Crispi, nel 2010, propone al MIUR il progetto “La cultura scientifica contro le mafie”. Lo scopo del progetto era istituire, insieme a una rete di scuole, una Mostra Permanente - Museo Interattivo, aperto agli studenti e a tutta la cittadinanza. Il progetto viene approvato, ma non si trova un locale adeguato. 

Nel giugno del 2011 il Crispi organizza a Palermo, in via Principe di Belmonte, la mostra temporanea Scientificamente in un locale messo a disposizione dalla Provincia Regionale di Palermo, tra quelli sequestrati alla mafia. All’inaugurazione erano presenti, accanto al Preside, professore Vincenzo Miceli, l’Assessore alla Legalità della Provincia di Palermo, Piero Alongi, il professore Roberto Zingales dell’Università degli Studi di Palermo, la professoressa Maria Concetta Consentino dell’ITG “F. Parlatore”

Sono state esposte le collezioni di Scienze naturali e gli strumenti scientifici di interesse storico di Chimica e di Fisica. La visita della mostra è stata guidata dagli studenti. Erano disponibili dei computer, acquistati con contributi previsti dalla legge n. 6/2000, dai quali era possibile prendere visione delle schede descrittive preparate dalle docenti

In diverse occasioni successive, come la “Settimana della Cultura Scientifica” nell'ottobre 2011, gli studenti, con l’aiuto dei docenti, hanno proposto ai visitatori un percorso all’interno del corpo umano, utilizzando i modelli esposti e osservazioni di vetrini al microscopio. Hanno inoltre eseguito dimostrazioni usando, quando possibile, gli strumenti di Fisica e Chimica con la proiezione di video di alcuni esperimenti. 

In seguito, dal 2013 al 2019, per iniziativa della professoressa Anna Rosa Crivello, sono state organizzate altre mostre interattive nel corso delle quali gli studenti sono stati gli animatori, all’interno di manifestazioni come La scuola adotta la città”, denominata poi “Panormus”.   

Per divulgare il recupero degli strumenti scientifici, la professoressa Irene Mongiovì ha partecipato a due convegni: nel settembre 2013 ad Acireale ha presentato la relazione: Gli strumenti scientifici antichi dell’Istituto Tecnico Commerciale Francesco Crispi di Palermo” (Atti del Convegno pp. 239-247 http://archivio.paviauniversitypress.it/oa/9788869520495) al XXXIII Congresso Nazionale della SISFA (Società Italiana degli Storici della Fisica e dell'Astronomia), e nell’ottobre 2014 all’Università degli Studi di Palermo, ha presentato la relazione dal titolo “Storia del recupero e della valorizzazione degli strumenti scientifici di interesse storico dell’IIS Damiani Almeyda - Crispi di Palermo” (Atti del Convegno pp. 51-63 httt://musei.unipa.it>atti_strumenti) al convegno Gli strumenti scientifici delle collezioni storiche nell’area palermitana organizzato dal Dipartimento di Fisica e Chimica, dell'Università degli Studi di Palermo.     

Nel 2013, con la fusione del Crispi con il “Damiani Almeyda”, sono stati riorganizzati gli spazi interni alla scuola. Le collezioni di Fisica, classificate secondo le varie branche, e le collezioni di Merceologia, Zoologia, Botanica e Chimica sono state riposte ordinatamente negli antichi armadi in un locale adeguato, le collezioni di Mineralogia, Geologia, Anatomia umana, Biologia e Geometria, rimangono nel laboratorio di scienze per favorire l’uso didattico oltre che museale.  

Finalmente, dopo tanti anni di lavoro, il Museo diviene una realtà e il 4 novembre 2014 è stato inaugurato nei locali della scuola con la denominazioneMuseo delle Scienze Margherita Hack”, durante la manifestazione “Settimane delle culture”, partecipando all’iniziativa “I Musei delle scuole”, promosso da ANISA (Associazione Nazionale Insegnanti di Storia dell'Arte).

Sono stati invitati il Presidente del Consiglio Scolastico della Provincia di Palermo Salvatore Cecala, il Dirigente dell’ufficio XV ambito territoriale per la Provincia di Palermo Marco Anello, la Vicepresidente nazionale dell’ANISA, professoressa Maria Antonietta Spataro, l’Assessora comunale all’istruzione, dottoressa Barbara Evola e la professoressa Irene Mongioví. L’inaugurazione è stata aperta dal Preside, professor Filippo Romano con il contributo della referente del Museo professoressa Donatella Capotummino. Il Museo consente la fruizione degli strumenti scientifici di interesse storico di cui si sarebbe rischiato di perdere la memoria e la funzionalità; il suo fine è realizzare un ambiente di sperimentazione di percorsi e di attività didattiche per gli studenti. 

Dal 2015 il Museo viene aperto alla cittadinanza e alle scuole di ogni ordine e grado con visite animate dagli studenti, organizzazione di mostre, exhibit interattivi ed eventi per la divulgazione della cultura scientifica e tecnologica. Si è creata la squadra degli studenti del Museo, che si rinnova di anno in anno, ne fanno parte studenti dal secondo al quinto anno. Desiderano partecipare non solo gli studenti motivati ma anche gli studenti con difficoltà scolastiche che vogliono mettersi in gioco. Gli studenti scelgono l’ambito che più li appassiona e oltre ad apprendere, tramite una didattica informale e orizzontale, le nozioni scientifiche, imparano a sapersi relazionare tra loro e con il pubblico, a superare le insicurezze, aumentando la loro autostima e la coscienza del proprio sé.    

Dal 2015 al 2019, per avvicinare gli studenti alle scienze di base e incentivare la divulgazione della cultura scientifica e tecnologica, l'IIS “Damiani Almeyda-Crispi” e il “Dipartimento di Fisica e Chimica-Emilio Segrè” dell'Università degli Studi di Palermo, hanno stipulato una convenzione per promuovere iniziative rivolte allo studio, al recupero e alla valorizzazione delle collezioni storiche di interesse scientifico-didattico presenti nelle due Istituzioni, da realizzarsi attraverso visite, seminari, workshop di studenti e docenti. Gli studenti hanno partecipato, presso la sede accademica, guidati dal professore Aurelio Agliolo Gallitto, agli stage estivi organizzati negli anni 2015, 2016 e nel 2017 e ad un seminario come attività di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento) .

Nell’a.s. 2017/18 gli studenti della VB SIA e la professoressa Donatella Capotummino, coadiuvati dalla professoressa Francesca Arrigo, hanno progettato e realizzato il sito web del Museo, visitabile dal sito web dell’Istituto. Negli anni successivi la referente del Museo professoressa Donatella Capotummino ha aggiornato ed arricchito il sito con le schede delle collezioni museali e le attività laboratoriali svolte.  

Dal 2018 ad oggi il Museo è stato inserito tra i luoghi della manifestazione "Le Vie dei Tesori" e gli studenti hanno fatto da guida alla visita delle collezioni e agli exhibit proposti. 

Nel 2019 due gruppi di studenti hanno partecipato ai PON di Didattica Museale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento”. Guidati dalla professoressa Donatella Capotummino hanno progettato e realizzato ambienti di apprendimento basati sulla sperimentazione al fine di creare modelli con materiali poveri e messo in funzione alcuni degli strumenti scientifici di interesse storico delle collezioni del Museo, acquisendo così conoscenze e competenze di base di Elettrostatica, Meccanica, Meccanica dei fluidi, Termologia, Acustica. Sono stati messi in funzione la Macchina di Winther, l’Elettroscopio, l’Apparecchio per lo studio dello schiacciamento terrestre e della forza centrifuga, l’Apparecchio per lo studio dell'urto obliquo, la Bilancia Idrostatica, i Tubi per lo studio della pressione laterale, la Sfera di Pascal, gli Emisferi di Magdeburgo, i Tubi sonori. Si sono costruiti con materiali poveri: il Diavoletto di Cartesio, la Fontana di Erone e il Piroscopio a quadrante. 

Per approfondire le tematiche, un incontro si è svolto presso il “Dipartimento di Fisica e Chimica-Emilio Segrè” dell'Università degli Studi di Palermo con il professore Aurelio Agliolo Gallitto, che ha tenuto un seminario su alcuni degli strumenti presenti nella collezione storica degli strumenti di Fisica e una visita guidata del Museo (foto 30). In quella occasione ha donato la sfera d'ottone che mancava allo strumento “Anello di Wilhelm Jakob S’ Gravesande”.   

Significativa è stata anche la collaborazione con l'Associazione Naturalistica GEODE, rappresentata dal professore Sergio Calabrese. A seguito dell’incontro svoltosi presso il DISTEM (Dipartimento di Scienze della Terra e del Mare) dell’Università degli Studi di Palermo, gli esperti di GEODE: dottor Rubino Cosimo, dottoressa Alessandra Greco e dottor Andrea Vitrano hanno svolto un’attività didattica laboratoriale-esperienziale per lo studio delle collezioni mineralogiche, il recupero dei modelli cristallografici e la progettazione e realizzazione del modello del vulcano Stromboli. Alla fine delle attività laboratoriali gli studenti hanno presentato un exhibit con gli strumenti oggetto di studio .

Nel 2021 è stata avviata un'attività di Didattica Museale laboratoriale-esperienziale(DL n° 41 art.31 del 22/03/2021) sulle collezioni di Zoologia ornitologiche e ittiche e su due esemplari di mammiferi, sulle collezioni dei minerali e dei modelli cristallografici e sulle collezioni di Anatomia. Durante questi laboratori gli studenti hanno con cura ripulito le collezioni di Zoologia e aggiornato le schede da inserire sul sito web, hanno acquisito conoscenze di base di Mineralogia e Cristallografia per poter creare le schede relative .   

Nel 2022 le professoresse Donatella Capotummino, Anna Rosa Crivello, e Laura Polizzotto, con alcuni studenti, hanno partecipato al Bando del Concorso Nazionale a.s. 2021-2022 indetto dalla “Fondazione Napolinovantanove” per fare parte dell’“Archivio Nazionale dei Monumenti adottati dalle scuole italiane” e hanno vinto la medaglia d'oro con la presentazione di un video dal titolo: "Passione Scienza: Gli studenti presentano le collezioni scientifiche del Museo delle Scienze Margherita Hack dell'IIS Damiani Almeyda - Crispi" 


storia del museo per immagini