La nostra Storia

Storia del Saval Maddalena

pubblicato 04 nov 2016, 16:57 da Alessandro Toso

1999-2009 - 10 anni in 10 domande

Intervista a Flavio Massaro,

dal 2002 presidente della società

1. Caro Flavio, come è nata  la società?

Con la nascita del quartiere Saval - anno 1980 - vede la luce l’U.S. Maddalena che usufruisce come sede delle strutture parrocchiali (e inizialmente anche “come spogliatoi” ) e come campo da gioco, un terreno adiacente la parrocchia stessa. 

Successivamente, per unire forze e ottimizzare l’attività sportiva, si fonde con l’A.C. Don Mazza – società dell’omonimo Istituto – dando vita all’U.S. Maddalena Mazza.

La neonata società divide la sua attività sportiva tra il campo parrocchiale e l’impianto del Basson.

Nel 1986 viene inaugurato il campo comunale di Via M. Faliero.

Nel 1996, dopo anni di continua crescita sportiva, per problemi economici legati alla necessità di formare ulteriori squadre, l’U.S. Maddalena Mazza e l’A.C. Sona ritengono reciprocamente conveniente realizzare una fusione e costituire l’A.C. Sona Maddalena Mazza.

Nel 1999 però, i rapporti tra i fondatori del suddetto sodalizio si deteriorano in modo irreparabile.

Nasce di conseguenza l’U.S. SAVAL MADDALENA: è il 22 Febbraio 1999.

2. Quanti soci vi erano all’inizio? Quanti atleti/squadre ne facevano parte?

I soci fondatori sono stati i sigg. Tauber Giorgio e Roberto Zocca. 

Queste persone insieme ai sigg. Cardi Alessandro, Padrini Carlo, Don Zocca Renzo, Cazzadori Luciano e Borin Massimo erano allora sia i soli soci della società che i membri del consiglio direttivo della stessa, una società che 

ripartiva con soli 12 ragazzi!

3. Quanti atleti/squadre ci sono oggi?

Attualmente la società conta circa 170 iscritti (quasi tutti residenti nel quartiere) di età comprese tra i 5 e i 19 anni suddivisi in 11 squadre e partecipanti ai campionati indetti dalla F.I.G.C. Lega Nazionale Dilettanti-Settore Giovanile e Scolastico e/o da enti di promozione sportiva: presenti tutte le categorie, dai piccoli amici (scuola calcio) fino ai ragazzi Juniores.

Per alcuni anni ha avuto anche una squadra “Amatori”, che ha saputo sempre ben figurare nei tornei UISP a cui ha partecipato, 

vincendo anche una coppa disciplina nella stagione Sportiva 2004/2005.

Dal 2002 l U.S. Saval Maddalena è affiliata al Verona Hellas.

4. Quali gli scopi e le finalità di questa società?

La Società si dedica ai bambini e ragazzi soprattutto del territorio, promuovendo e sostenendo la pratica sportiva come diritto di tutti di poter vivere lo sport come occasione e momento di gioco, aggregazione, educazione ed impegno e non solo quindi come opportunità di crescita dal punto di vista tecnico-calcistico.

5. Come è organizzata la società?

Questi gli organi della società: l’Assemblea generale dei Soci (54 persone); il Presidente; il Consiglio direttivo (12 persone) tra cui il Vice presidente ed il segretario; il Consiglio di Disciplina (3 persone).

Lo Staff tecnico è attualmente costituito da 17 persone: un direttore sportivo, 

un responsabile tecnico e 15 allenatori. 

Inoltre la società può vantare nel suo organico un medico sociale ed un fisioterapista.

Altre figure particolarmente preziose sono l’addetto alla manutenzione degli spogliatoi e l’addetto alla manutenzione dei campi.

Da evidenziare, poi, che tra gli allenatori figurano anche 2 diplomati ISEF e ben 6allenatori qualificati iscritti all’albo del Settore Tecnico F.I.G.C. come Allenatori di Base UEFA, particolarità che permette alla società di essere Scuola Calcio riconosciuta dalla FIGC, e da quest’anno anche dal CONI, e di poter così partecipare alle varie iniziative organizzate per questo settore.


6. Quale è stato il momento più difficile in questi 10 anni?

Quanto accaduto nella stagione sportiva 2005/2006, in occasione della quale alcune persone, nel voler perseguire obiettivi e aspirazioni forse anche più appaganti, ma non certo condivise dalla maggioranza, hanno tentato di imporre alla società un loro progetto, arrivando a diverbi e contrasti con molti contrasti che, per quanto ora risolti, hanno lasciato in alcuni una ferita non ancora rimarginata.

7. E quali le soddisfazioni maggiori?

Dal punto di vista, diciamo così, “umano”, l’appoggio ed il sostegno dimostrato da molti genitori e amici al Consiglio direttivo in occasione di quanto sopra segnalato. Da ricordare in particolare, la mozione presentata da una mamma in occasione di una assemblea soci, e sottoscritta da molti altri genitori, il cui contenuto non solo sintetizzava e ricordava i valori dello sport perseguiti dalla nostra società sportiva, ma oltretutto ribadiva la totale fiducia al Consiglio Direttivo allora in carica.

Dal punto di vista “sportivo”, certamente da ricordare i risultati raggiunti dai ragazzi del ’91: 

- Stagione 2002/2003 categoria Esordienti: chiuso il campionato in testa alla classifica del proprio girone, si è poi classificata seconda, dietro al Chievo Verona, alle finali provinciali svoltesi a Villafranca. 

- Stagione 2004/2005 categoria Giovanissimi: arrivata seconda alle semifinali provinciali, per differenza reti, dietro al Castelnuovo

(che poi alla fine vinse il titolo).

8. Quali sono gli obiettivi per i prossimi 10 anni?

Far si che i ragazzi abbiano la possibilità negli anni di continuare a giocare con la maglia della nostra società, arrivando un giorno ad avere una 1^ squadra con ragazzi per lo più cresciuti proprio al suo interno, e magari, vedere poi alcuni di loro diventare dirigenti e allenatori della stessa (senso di appartenenza!)

- diventare una polisportiva, o per lo meno trovare il modo di poter aiutare bambini e ragazzi non solo ad avvicinarsi allo sport, ma anche a scegliere la disciplina a loro più indicata (certo non tutti devono giocare necessariamente a calcio).

9. Quale è il motto che riassume lo spirito della società?

Mi piace citare la frase “Gioca tu che gioco anch’io”, il nome dato alla tradizionale Festa dello Sport, che si svolge ogni anno a conclusione della stagione sportiva e che vuole ricordare a bambini e ragazzi (e non solo) come lo sport debba essere vissuto prima di tutto come gioco e occasione di divertimento e aggregazione.

10. E quale augurio fare a tutti gli atleti e collaboratori che, a vario titolo, contribuiscono al funzionamento della società? 

Quante le persone che in questi dieci anni hanno sostenuto la società, dedicandole tempo, passione, competenza e sapendo condividere preoccupazioni e soddisfazioni…, a tutte queste persone va il mio, il nostro, grazie sincero, insieme ad un augurio:

ritrovarci un giorno tutti concordi nel riconoscere che, anche al Saval, 

un sogno è diventato realtà!

Grazie Flavio per l’intervista, per l’impegno di ogni giorno e per l’entusiasmo che sai sempre comunicare a tutti.

Auguri agli atleti e all’intera società per la prossima stagione sportiva!


Angiolina!