A tu per tu con il dirigente addetto all’arbitro e delle squadre a 11 Lamberto Manfè
E’ un incarico non comune quello dell’addetto all’arbitro. E’ un dirigente della società chiamato ad assistere per tutta la gara fin dal suo arrivo e fino alla partenza per il luogo da dove proviene il direttore di gara. Serve pazienza, gentilezza, e disponibilità e conoscenza delle regole che governano il mondo del calcio. Nonchè dei dirigenti che governano nel nostro caso gli arbitri sia a livello di Verona che del Veneto.
Lamberto Manfè ricopre con eccellenza questo delicato ruolo nel nostro Saval Maddalena nelle gare casalinghe della prima squadra. Ma è anche responsabile delle formazioni a 11 della società. Due ruoli che va fiero e che svolge con passione.
“Sono contento di ricoprire queste due mansioni-confessa Lamberto Manfè-conosco da molti anni questo mondo dei dilettanti veronesi e sono orgoglioso come tesserato del Saval Maddalena-di farne parte. L’Addetto all’arbitro fornisce supporto e sicurezza a questa figura, indispensabile per svolgere le partite. Vengo scritto in distinta e di solito porto, insieme al dirigente accompagnatore della prima squadra, i documenti dei giocatori, accompagno l’arbitro nel suo spogliatoio, gli consegno sempre una bottiglietta di acqua e tengo le chiavi dello spogliatoio ed a volte della sua autovettura. Lo faccio parcheggiare in zona tranquilla, preservando la sua macchina da eventuali danni da parte dei facinorosi. In gara segnalo le distinte dalla panchina all’arbitro e al pubblico e consegno un foglietto con le sostituzioni della mia squadra.”
Che valori si avvertano al Saval secondo te?
“Lealtà, rispetto della squadra avversaria. Voglia di misurarsi in campo per offrire il meglio delle proprie possibilità. Certo si va in campo per vincere, non lo nego. Ma bisogna battere le velleità tecniche della squadra che vai ad affrontare. E’ una piccola famiglia innamorata di fare calcio nel quartiere”.
Quali sono a tuo giudizio le aspettative sulla prima squadra?
“A mio parere, non è cambiato nulla dall’inizio del campionato. Siamo per la prima volta nella nostra storia in Prima categoria ed è fantastico. Ma dobbiamo lottare con ardore, su ogni pallone per portare a casa una salvezza tranquilla, senza guardarci troppo alle spalle. Domenica passata abbiamo conquistato una bella vittoria contro il Due Monti, che fa morale e anima la nostra classifica. Ma non dobbiamo abbassare la concentrazione. Il campionato è sempre difficile. Mi auguro che con il passare delle giornate si consolidi sempre più il gruppo dei giocatori della prima squadra. Che si sia sempre il massimo impegno. Per fare un bilancio credibile, dobbiamo attendere, almeno la fine del girone d’andata. Finora abbiamo fatto otto partite e ne mancano ancora sette. Per dare inoltre un giudizio su tutte le squadre del nostro girone affrontate”.
E il percorso della squadra è quello giusto?
“Stiamo lavorando bene e siamo sulla strada giusta. Tredici punti finora raggiunti è un bel bottino,da tenere in cassaforte, tenendo conto che ci mancano un paio di punti in più dovevano essere nostri, per le prestazioni effettuate. All'inizio della stagione, affrontando sia le vicentine che le rivali veronesi, pensavo che ci fossero delle pericolose incognite, ma poi mi sto ricredendo. Un girone equilibrato. Abbiamo sempre giocato alla pari anche con la capolista Brendola dove abbiamo perso. Ma sottolineo che il bilancio è positivo. Leggendo bene le gare e mantenendo costante l’attenzione, si possono raggiungere risultati importarti”.