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Ricordiamo che l'accesso al contributo in conto capitale per la misura massima del 40% è regolamentato dal BANDO "Fondo perduto del PNRR M2C2 1.223/02/202408/04/2024" e spetta a chi realizza un impianto a fonte rinnovabile in configurazione energetica nei soli comuni sotto i 50.000 abitanti così come previsto dal recente decreto del 16 maggio 2025
La documentazione da produrre preventivamente all'avvio della pratica al GSE è la seguente:
Copia di un documento di riconoscimento in corso di validità del sottoscrittore;
Copia della procura conferita al procuratore (nel solo caso in cui il sottoscrittore rivesta il ruolo di procuratore);
Copia delle eventuali dichiarazioni dei titolari effettivi;
Dichiarazione dell’eventuale esposizione politica (nel solo caso in cui il beneficiario sia una persona fisica);
Preventivo di connessione rilasciato dal Gestore di Rete e documentazione attestante l’avvenuto invio della dichiarazione di accettazione al Gestore di Rete (nel caso di impianto di produzione/potenziamento per cui non viene presentata al Gestore di Rete una richiesta di connessione in iter semplificato – c.d. Modello Unico);
Titolo autorizzativo (abilitativo) ovvero una delle seguenti tipologie:
Autorizzazione Unica ai sensi dell'art. 12 del D.Lgs. 387/2003
DIA/SCIA
PAS
Permesso di costruire
Comunicazione Inizio Lavori (CIL)
Edilizia libera
Altro titolo autorizzativo
e per ogni opzione si cui sopra:
Rilasciato da / Presentato a
Numero di Protocollo
Data di Conseguimento del titolo autorizzativo
Note (obbligatorio solo se per il “Titolo Autorizzativo” è stata indicata l’opzione “Altro titolo autorizzativo”
Atto costitutivo e/o statuto della comunità di energia rinnovabile (solo nel caso di configurazione di CER), con evidenziati i passaggi da cui sia possibile riscontrare che:
l’oggetto sociale prevalente della comunità è quello di fornire benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità ai propri membri o soci o alle aree locali in cui opera, e non quello di ottenere profitti finanziari;
i membri o soci che esercitano poteri di controllo possono essere solo persone fisiche, piccole e medie imprese (PMI), associazioni con personalità giuridica di diritto privato, enti territoriali o autorità locali, ivi incluse, ai sensi dell’art. 31, comma 1 lettera b) del D.Lgs. 199/21, le amministrazioni comunali, gli enti di ricerca e formazione, gli enti religiosi, del terzo settore e di protezione ambientale nonché le amministrazioni locali contenute nell’elenco delle amministrazioni pubbliche divulgato dall’Istituto Nazionale di Statistica (di seguito anche: ISTAT) secondo quanto previsto all’articolo 1, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, situati nel territorio degli stessi Comuni in cui sono ubicati gli impianti di produzione detenuti dalla comunità di energia rinnovabile;
la comunità è un soggetto autonomo e ha una partecipazione aperta e volontaria (a condizione che le imprese siano PMI e che la partecipazione alla comunità di energia rinnovabile non costituisca l’attività commerciale e/o industriale principale);
la partecipazione dei membri o dei soci alla comunità prevede il mantenimento dei diritti di cliente finale, compreso quello di scegliere il proprio venditore e che per essi sia possibile in ogni momento uscire dalla configurazione fermi restando, in caso di recesso anticipato, eventuali corrispettivi, equi e proporzionati, concordati per la compartecipazione agli investimenti sostenuti;
è stato individuato un soggetto delegato responsabile del riparto dell’energia elettrica condivisa;
l’eventuale importo della tariffa premio eccedentario, rispetto a quello determinato in applicazione del valore soglia di energia condivisa espresso in percentuale di cui all’Allegato 1 del Decreto, sarà destinato ai soli consumatori diversi dalle imprese e\o utilizzato per finalità sociali aventi ricadute sui territori ove sono ubicati gli impianti per la condivisione;
Schema elettrico unifilare con indicazione degli eventuali accumuli, del posizionamento dei contatori e della potenza dell’impianto, firmato e timbrato dal tecnico abilitato;
Relazione tecnica sui sistemi di pompaggio (nel solo caso di impianto di produzione/potenziamento di tipo idroelettrico che presenta sistemi di pompaggio);
Provvedimento di concessione del/dei contributo/i in conto capitale diversi da quelli sostenuti da altri programmi e strumenti dell'Unione Europea (nel solo caso in cui si è usufruito/si usufruirà di altri contributi in conto capitale diversi da quelli sostenuti da altri programmi e strumenti dell'Unione Europea);
Check-list DNSH (per ciascun impianto di produzione/potenziamento per cui è stato richiesto l’incentivo);
Relazione tecnica (nel solo caso di impianto di produzione/potenziamento di tipo termoelettrico);
Schema di impianto (P&I) (nel solo caso di impianto di produzione/potenziamento di tipo termoelettrico)
Entrata in esercizio dell'impianto entro 18 mesi dalla data di ammissione al contributo e comunuqe non succevviva al 30/06/2026
Inserito, successivamente alla sua costituzione, in una configurazione energetica per la quale risulti attivo il contratto di incentivazione con il GSE
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Per inoltrare al GSE la domanda di accesso al fondo perduto PNRR M2C2 1.223/02/202408/04/2024 fino al 40% per impianti a fonte rinnovabile che entrano in una Configurazione energetica di tipo Comunità Energetica Rinnovabile o Gruppo di Autoconsumatori Collettivi (NON Autoconsumatore Singolo a Distanza) è necessario fornire la seguente documentazione opportunamente compilata:
Tutti i documenti elencati nella Check-List disponibile sopra
Modulo 1 - Dati preliminari disponibile a seguire
Modulo 2 - Dati amministrativi e allegati disponibile a seguire
Modulo 3 - Dati economici disponibile a seguire
Modulo 4 - Dati tecnici di impianto disponibile a seguire
Dati preliminari
Dati amministrativi e allegati
Dati economici
Dati tecnici di impianto
Sono molte le aziende che chiedono chiarimenti su come poter procedere con le fatture di acconto e/o di saldo per gli impianti ai quali è stato richiesto l'accesso la beneficio del PNRR dal potale del GSE
A tale proposito riportiamo la risposta ad un interpello aperto al #GSE a riguardo:
Oggetto: Fatture per impianti in PNRR con il codice pratica e non il CUP Risposta del GSE:
“…
Gentile cliente, le ricordiamo che:
le spese devono essere sostenute successivamente all'avvio dei lavori, pena la loro inammissibilità;
tutte le spese dovranno essere sostenute dal soggetto beneficiario e comprovate con fatture elettroniche e pagamenti effettuati tramite lo strumento del bonifico bancario o postale (sono ammesse solo le spese quietanziate entro la data di entrata in esercizio commerciale dell'impianto e comunque non oltre il 30 giugno 2026);
In alternativa al CUP, se non disponibile, è possibile inserire il numero della richiesta presentata al Gse Cordialmente GSE
….”
Ne consegue che:
Nella fattura o nelle fatture di acconto deve essere riportata la seguente dicitura: Progetto finanziato con fondi PNRR – M2.C2.- I1.2 - Promozione rinnovabili per le comunità energetiche e l’autoconsumo - Iniziativa Next Generation EU - Rif. Codice Pratica del GSE NR …………….
È importante che nei giustificativi di pagamento che riceverete siano sempre indicati i seguenti riferimenti
il codice CUP (ove disponibile) obbligatoriamente nella fattura di saldo;
il titolo del progetto ammesso al finanziamento ovvero il codice pratica rilasciato dal GSE;
il riferimento al numero e alla data della fattura;
Nella fattura di saldo è tassativo inserire il riferimento al codice CUP con la dicitura di cui sopra in VERDE disponendo il CUP e non Codice Pratica del GSE. Per i pagamenti della fattura di saldo valgono le indicazioni in BLU
L’iter è sempre il seguente
In data GG/MM/ANNO viene aperta la domanda al GSE per accesso al PNRR fornendo tutti i dati dal GSE richiesti
Contestualmente il GSE genera un numero pratica ponendo la richiesta in valutazione
Da quel momento partono i 90 gg solari di tempo massimo per comunicare via PEC al richiedente l’avvenuta concessione del codice CUP e del relativo finanziamento
Il GSE potrebbe richiedere un interlocutorio ovvero un’integrazione / chiarimento alla documentazione inviata dando un tempo massimo (solitamente 30 giorni) per rispondere
I giorni impegnati nell’interlocutorio sono da considerarsi come un “congelamento” dei 90 gg solari di cui sopra
Una volta chiarito l’interlocutorio la pratica torna in valutazione e verrà posta in APPROVATA solo alla concessione del CUP
Ad ulteriore approfondimento per quanto sopra riportato si cita la circolare in materia di apposizione del codice unico progetto (CUP) alle fatture per gli acquisti di beni e servizi oggetto di incentivi pubblici. Articolo 5, commi 6, 7 e 8, del decreto-legge 24 febbraio 2023, n. 13, convertito con modificazioni dalla legge 21 aprile 2023, n. 41.
La presente circolare ha l'obiettivo di fornire indicazioni uniformi in ambito di apposizione del codice unico progetto (CUP) all'interno della fattura per gli acquisti di beni e servizi oggetto di incentivi pubblici per una corretta applicazione dell’articolo 5, del decreto-legge 24 febbraio 2023, n. 13, convertito con modificazioni dalla legge 21 aprile 2023, n. 41, rubricato “Disposizioni in materia di controllo e monitoraggio dell’attuazione degli interventi realizzati con risorse nazionali ed europee”.