Ciao ragazzi!

Algeri

Ciao ragazzi!

Come state?

Siamo gli alunni di prima liceo della Scuola « Roma » di Algeri. Oggi vorremmo presentarvi il nostro istituto.

Innanzitutto ci troviamo a « Hydra », uno dei quartieri in cui è divisa la capitale dell’Algeria. E’ un rione molto carino, semplice, con diverse ambasciate (per l’esattezza 30) e molti uffici importanti. Siamo nella zona più alta di Algeri, a più di 210 metri sul livello del mare (peccato che da noi il mare non si veda !).

Attenzione! La nostra non è la scuola a cui siete abituati in Italia! Possiamo dire che sia molto particolare. Innanzitutto, vedendola dall’esterno, non immaginereste mai che la villa che conclude Viale Djenane e Malik, sia la sede delle nostre ore di lezione!

L’edificio è interamente bianco ed è decorato, nei sui ambienti interni, da archi in tipico “stile neomoresco”. Secondo voi quanti siamo? Potreste dire che siamo, cinquecento, o magari seicento, settecento, mille alunni ! Be’, non è proprio così. Siamo in tutto una settantina, dall’asilo nido fino al liceo linguistico!

E’ vero, siamo pochi rispetto ad una scuola « normale », ma il nostro punto di forza sono le nostre diverse nazionalità! E il bello è che tra noi non esistono barriere nonostante le differenze linguistiche. Nel nostro quotidiano si può sentir parlare polacco, spagnolo, turco, arabo, cinese, russo, francese, inglese, portoghese, colombiano , amarico (lingua che si parla in etiopia) e altre lingue ancora. Per esempio, nella nostra classe, grazie al nostro compagno Fehmi Said, sappiamo che in turco grazie si dice « tesekkurler » ! Oppure la mattina ci salutiamo vivacemente in arabo così: « sabah alkhayr » !

Invece, quando incontriamo il nostro amico di seconda liceo Michal’ nei corridoi, lo prendiamo in giro el nostro polacco italianizzato. Be’, diciamo che di polacco ce n’è molto poco ! Ma almeno sappiamo dire « jak leci twoje zycie ? » se vogliamo domandargli : «Come va la vita ?! ».

Nonostante ciò, studiamo, impariamo, parliamo in italiano e apprezziamo tutta la bellezza della nostra lingua madre.

La nostra settimana inizia la domenica e finisce il giovedì, abbiamo due giorni liberi, il venerdi e il sabato. Dal momento che il venerdì è il giorno della preghiera musulmana, in Algeria il venerdì corrisponde alla vostra domenica. La nostra giornata scolastica inizia alle 8:20 e termina, tutti I giorni, alle 16:15.Pranziamo tutti insieme a scuola come se fossimo una famiglia, grazie al nostro fantastico cuoco Aziz che ci prepara sia piatti italiani che algerini! Tra l’altro qualche volta a merenda mangiamo la focaccia, che sappiamo essere una delle vostre specialità pugliesi .

Le nostre lezioni sono accompagnate molto spesso dalla voce del muezzin. Il muezzin è colui che, dal minareto della moschea, richiama i fedeli alla preghiera con il suo canto. I versetti del Corano, portati dalla sua voce, spesso ci visitano nelle nostre aule tra i calcoli di matematica, le formule di fisica e le traduzioni di latino.

In questa scuola l’amicizia si stabilisce in fretta, nonostante siamo abituati a non rimanere molti anni nello stesso posto per via del lavoro dei nostri genitori. Gli alunni, e anche i professori, vanno e vengono, ma a noi, in fondo, piace così. Dobbiamo ammetterlo però: non è facile abbandonare persone con cui hai condiviso tutto in pochi anni, anche se siamo abituati così sin da piccoli. E adesso che siamo più grandi, ci dispiace molto di più, poichè davvero si cresce insieme tra le mura di questa scuola.

La nostra classe è molto piccola, accogliente, siamo solo in quattro, spesso però ci capita di seguire alcune lezioni con la seconda liceo. Anche i nostri prof, come noi alunni , sono di diverse nazionalità e questo rende tutto più entusiasmante.

Abbiamo :

Mourad che ci insegna scienze motorie e sportive ed è algerino ;

Houda è la nostra insegnante di inglese ed è algerina ;

Radia è la nostra insegnante di francese e teatro ed è italo-algerina ;

Maria è la nostra insegnante di latino e italiano ed è italiana ;

Tiziana è la nostra insegnante di storia e geografia ed è italiana ;

Rima è la nostra insegnante di scienze ed è italo-siriana ;

Dina è la nostra insegnante di matematica e di fisica ed è algerina ;

Stefano è il nostro insegnante di storia dell’arte ed è italiano

Finora abbiamo parlato della scuola e dei nostri insegnanti ma di noi non sapete ancora nulla. Saremo pure quattro studenti ma insieme ci divertiamo un mondo. Partiamo dalla nostra rappresentante di classe : si chiama Maria Vittoria ed è l’unica100% made in Italy. E’ molto simpatica, fa ridere un sacco, specialmente perchè cade continuamente, ci fredda con le sue battute squallide e si spaventa facilmente per colpa degli scherzi di Elias. Elias è un soggetto molto particolare, è italo-algerino, è ossessionato dalle scarpe, che devono essere sempre all’ultima moda e dalle forme più strane, e dal calico, a tal punto che usa gomme da cancellare a forma di pallone regalategli da Maria Vittoria .

Djenifer (trascrizione algerina di Jennifer!) è simpatica, è italo-algerina, ride sempre e fa il solletico sul collo a Fehmi Said, così, per divertirsi. Fehmi Said è un ragazzo turco, in classe è sempre silenzioso, ma con suo fratello Omer Asaf di prima media, si trasforma in un animale impazzito. E, in pausa pranzo, con Elias, Tachfine e Samuele (due ragazzi quest’ultimi delle scuole medie), ne combinano di ogni. Insomma, possiamo dire che siamo pochi ma buoni e non ci annoiamo mai!

Speriamo che vi sia piaciuto questa nostra presentazione. Adesso che siamo entrati nel giro, vi promettiamo di aggiornarvi sulle nostre attività più interessanti e su quel che accade in quel di Algeri.

Per ora dalla riva sud del Mediterraneo è tutto!

Popolo, ci sentiamo presto (cit. Maria Vittoria)!

I ragazzi della prima Liceo della Scuola “Roma” di Algeri