I PROSSIMI SPETTACOLI

6 giugno Lodi Teatro alle Vigne

13 giugno Cinisello Balsamo (MI) Teatro PAX

3 luglio Modena

12 settembre ore 21 Rho (MI) Teatro civico Roberto De Silva

settembre Lecco

15 ottobre Vicenza

poi  Piacenza / Imola / Pescara / Milano / Ancona  / Roma...stay tuned

A Bologna grazie a SCS consulting è successo qualcosa fuori dal comune! L’incontro e la visione dello spettacolo ha coinvolto ed emozionato! Dalla visione e dal confronto è nata l’idea di un Contest che raccolga storie di ordinaria eccezionalità! Il contest “Persone Fuori dal Comune” è dedicato a coloro che, con il loro impegno quotidiano, anche nei ruoli meno visibili, contribuiscono significativamente al benessere della collettività e alla risoluzione di problemi, ispirando positività e cambiamento.

Dopo il premio nuova PA di compa anci FVg è la seconda iniziativa che mette al centro le persone e il racconto. È la strada giusta per cambiare la narrazione delle PA e per essere all’altezza della cura necessaria alla comunità.

Relazioni, prossimità, fiducia!

Le foto dello spettacolo

hanno contribuito alla produzione dello spettacolo

Sostieni il progetto, lo fanno anche loro:

LE RECENSIONI

Gloria Zavatta 

presidente CESVI fondazione

Lo spettacolo "Persone fuori dal Comune" tratto dal libro di Michele Bertola è particolarmente toccante per la sua carica di energia ed umanità. Anche grazie ai suoi attori (davvero bravi!). Le storie di vita apparentemente comuni ma in realtà straordinarie di tanti uomini e donne della pubblica amministrazione, impegnati a cambiarla dall'interno per il bene di tutti, ci rende uno spaccato dell'Italia. Lo spettacolo commuove, diverte e ci dona speranza! Grazie

Giancarlo De Maria 

comitato scientifico ANDIGEL

Dal libro di Michele Bertola “Persone fuori dal Comune” che attraverso un innovativo approccio al mondo del lavoro pubblico negli Enti locali, ne ha saputo restituire un’immagine realistica e sostanzialmente positiva, è nato uno spettacolo intelligente e coinvolgente straordinariamente interpretato dalla bravissima Silvia Giulia Mendola coadiuvata dalla musica e dal canto dell’ottimo Michele Fagnani.

Un’ora di spettacolo interessante e piacevole al tempo stesso che aiuta a considerare in modo per tanti versi nuovo e non condizionato da luoghi comuni, l’attività di chi lavora negli enti locali. Non solo regole e bilanci, dunque, ma uomini e donne che vivono ogni giorno le loro esperienze nel mondo del pubblico impiego.

Angelo Rughetti dirigente IFEL / ANCI

La PA non è quasi mai semplice e mai divertente. Se volete smentire questa affermazione basta andare a teatro dove Giulia Mendola e Michele Fagnani mettono in scena uno spettacolo - tratto dal libro di Michele Bertola “Persone fuori dal Comune” - piacevole e divertente. 4 storie di vita che accendono un faro sulla complessità della nostra organizzazione pubblica fatta di sconfitte e successi ma soprattutto di persone. La straordinaria capacità degli attori rende il tutto attraente e a tratti commovente. Sorprendente!


Vincenzo Caridi 

direttore generale INPS

Mi sono rivisto. Gli entusiasmi dei primi giorni, l'esperienza degli anni successivi, la speranza di fare la differenza sempre. Tante storie e tante persone, tutte magistralmente interpretate, che lavorano per una pa al fianco delle persone. La scenografia essenziale e l'accompagnamento musicale dal vivo rendono il rapporto tra l'attrice e  il pubblico più vero e più intimo.

Enzo Memoli

Formatore non convenzionale

"Persone Fuori dal Comune” è un doppio godimento. Il primo lo fai tuo alla lettura del libro di Michele Bertola. Storia dopo storia il libro ti cattura e ti accompagna in una PA “diversa e possibile” dove la persona e la regola si incontrano e si scontrano mettendo a nudo paradossi organizzativi e umane incomprensioni capaci, però, di non frenare il cambiamento, bensì di sostenerlo e renderlo fattibile. 

Il secondo godimento è sorprendente. L’adattamento teatrale ad opera di Michela Tilli è una brillante e riuscita operazione drammaturgica. Grazie all’attenta regia di Corrado Accordino, le doti artistiche dell’ eccezionale Silvia Giulia Mendola sono valorizzate al meglio regalando al pubblico dei personaggi per nulla semplici da raccontare. La narrazione, mai banale, è piacevolissima. Narrazione accompagnata, sottolineata ed enfatizzata da un bravissimo Michele Fagnani. Tu ti aspetti il solito commento musicale e invece ti ritrovi un attore vero, con tempi giusti ed le giuste espressività. Fondamentale per esaltare le unicità artistiche di Silvia Giulia Mendola. Bravi davvero tutti. Progetto più che riuscito. Credo che chiunque lavori con o per la PA debba assolutamente assistere allo Spettacolo delle “Persone Fuori dal Comune”.

Roberto Moriondo

DG comune di Novara

Ho apprezzato tantissimo lo spettacolo teatrale tratto dal libro di Michele Bertola che ho letto appena uscito.

La rappresentazione teatrale è stata piacevole, originale, divertente e in alcuni passaggi commovente. 

Sul palco l’attrice è stata poliedrica e appassionante, bravissimo il suo collega per l’accompagnamento non solo musicale.

Una serata veramente da ricordare e da raccontare.

Mirko Balboni

Intesa San Paolo

Liberamente tratto dal libro "Persone Fuori dal Comune"  lo spettacolo messo in scena con Silvia Giulia Meldola e Michele Fagnani e prodotto dall'Associazione Culturale Pianoinbilico, riesce a trasmettere umanità, passione, competenze di un mondo, quello dei dipendenti pubblici, spesso bistrattato e marginalizzato. Cecilia, magistralmente interpretata da Silvia, ci accompagna con pathos e intensità emotiva nel racconto che il suo maestro, Ispettore della Ragioneria Generale, fa delle esperienze vissute in cui vittorie e sconfitte comunque denotano un'amministrazione di donne e uomini che seppure non nella totalità, cercano di operare per il bene e la casa comune.

Cecilia attraverso quattro storie ci fa entrare dentro la vita dei funzionari pubblici e delle comunità in cui offrono i loro servizi. 

Da sottolineare che i diritti d'autore del libro sono devoluti alla Fondazione CESVI cosi come il 4% dei ricavi degli spettacoli.

Cristina Sanna

Co-fondatrice di Connect-Italia

Persone fuori dal comune, la rappresentazione teatrale realizzata da PianiInBilico e diretta dal regista Corrado Accordino racconta, con il giusto umorismo, storie di donne e uomini che attraverso il loro lavoro quotidiano hanno provato a cambiare la pubblica amministrazione. E' interpretata in modo esilarante da Silvia Giulia Mendola e Michele Fagnani,.

Gli attori hanno raccontato quattro storie tratte dall’omonimo romanzo di Michele Bertola, i quali attraverso il modo di parlare, gesticolare, pause e silenzi, sono riusciti a catturare il pubblico e condurli in una realtà troppo spesso identificata come il ‘grande leviatano’ nel quale predominano montagne di regolamenti e disposizioni, a discapito dell’interesse comune.

Dalla narrazione emerge come la scarsa capacità di innovazione nei processi decisionali della pubblica amministrazione, non solo sacrifica i reali bisogni dei cittadini, ma si impone anche contro chi lavora all’interno degli stessi uffici. Quattro storie di successi e insuccessi che si intrecciano su uno stesso filo conduttore: le visite ispettive condotte dalla funzionaria della Ragioneria Generale dello Stato, dove la dura fermezza, il rigore e l’autorevolezza con cui l’attrice interpreta il personaggio, viene alleggerita dalle note della chitarra di Michele Fagnani, che le fa da spalla.

Uno spettacolo che con una scenografia del tutto asettica si propone in modo fedele a quei luoghi, gli uffici pubblici, riportando sotto la luce dei riflettori il coraggio di uomini e donne che hanno provato a cambiare la pubblica amministrazione.

Pierluigi Carugno

DG comune di Pescara

Grazie alla eccezionale interprete Silvia Giulia Mendola e al coinvolgente attore/chitarrista Michele Fagnani per la stupenda serata, le emozioni e l'allegria che ci avete regalato raccontandoci le storie delle “PERSONE FUORI DAL COMUNE”. Spero di avere presto l'occasione di assistere ad un Vostro spettacolo anche nella mia amata città. Ancora complimenti. 

Raccomando, ad ogni amico che ancora non l’ha fatto, di assistere a questo vostro spettacolo dove regalate emozioni stupende!...che solo voi sapete dare!!!

Grazie per avermi immerso nella bellezza teatrale di uno spettacolo da non perdere!!

Patricia Navarra

Connect Italia

Uno "spettacolo fuori dal comune"! Non era facile interpretare a teatro i personaggi del libro di Michele Bertola che tanto e' riuscito a suscitare nel lettore. Ancora più complesso il tentativo di dare un volto umano alla Pubblica Amministrazione vista, forse, troppo spesso per i suoi fallimenti e non per la qualità delle sue persone.

Tante le storie di chi oltre alla rigida interpretazione della norma cerca e sperimenta nuove soluzioni per il bene comune.

Raccontarle e interpretarle e' importante sia per chi vive da anni la P.A sia per le giovani e i giovani che troppo spesso rinunciano ad avere un ruolo attivo nella macchina pubblica, fondamentale per lo sviluppo del Paese.

Autore, interpreti e regia hanno reso così un nuovo esempio di come la cultura possa generare sviluppo sostenibile  e,  dunque, valore pubblico."

Annalisa Gramigna 

IFEL / ANCI

Lo spettacolo è fedele allo spirito del libro. Molto bello il dialogo tra la protagonista e una chitarra che le parla e l’accompagna durante tutta la storia e tutte le storie. Grazie alla poesia del teatro, Persone fuori dal comune ci restituisce il lato umano di chi sceglie di lavorare in contesti non facili come le amministrazioni pubbliche dove a volte ci si dimentica cosa significhi scegliere di essere ‘civil servant’. Un applauso personale all’autore del libro dal quale è tratto questo bello spettacolo.

Carlo Mochi Sismondi

presidente FORUM PA - FPA

Uno spettacolo innovativo e affascinante tratto da un libro altrettanto innovativo, quello di Michele Bertola, che parla di innovatori e di innovazioni in un ambiente, quello dell’amministrazione pubblica, che spesso associamo invece alla conservazione e alla polvere degli archivi. Ma le persone che lo spettacolo racconta, attraverso una multiforme interpretazione della bravissima Silvia Giulia Mendola, capace a muoversi su tutti i registri, sono tutte a loro modo “fuori del comune” e ci presentano, accompagnati dalla musica di una chitarra gentile ed espressiva, un modo nuovo di vedere il lavoro pubblico, l’impegno civile, persino il compito ispettivo. E così le persone che lo spettacolo racconta entreranno nel nostro immaginario e ci accompagneranno anche a spettacolo finito, quando le cercheremo negli uffici, magari guardando negli occhi i nostri interlocutori, per scoprire l’unicità che c’è in ciascuno di noi.




Peter Agh director ICMA Europe

…and not to forget, Michele Bertola is not only a city manager, while managing Bergamo, Italy he wrote a book about the managers life and it was acted into a theater play. Congratulations Michele, this is excellent!

Paola Delmonte 

Ho visto la prima teatrale di “Persone fuori dal comune” tratto dal libro di Michele Bertola, direttore generale del Comune di Monza e presidente di Andigel, associazione dei direttori generali degli enti locali.

Una riflessione dolce/amara, ma comunque positiva, sul fatto che l’impatto delle istituzioni sulla vita reale dei cittadini può essere cambiato nella sostanza e nella percezione dal di dentro grazie al lavoro di persone appunto fuori dal comune.

Alessandra Spagnolo

Adecco

Nell’immaginario comune la Pubblica Amministrazione coincide con luoghi fisici e mentali in cui convergono inefficienze e insoddisfazioni di molti, persone che ci lavorano e utenti dei servizi pubblici. Si tratta di luoghi comuni, si sa. Ma si sa che i luoghi comuni funzionano come le valanghe, che crescono correndo e rotolando giù travolgono tutto. Per fortuna viviamo una fase in cui è partita una tendenza crescente a guardarvi dentro, a comprendere meglio quel mondo complesso e indispensabile per la nostra comunità sociale che è la Pubblica Amministrazione. Per scoprire che anche là, come sempre nelle organizzazioni, la differenza la fanno le persone.

Michele Bertola è uno dei principali promotori di questa visione del settore pubblico che ha riportato nel suo libro “Persone fuori dal comune”. Il 16 Maggio scorso ho assistito a Roma alla prima dell’omonimo spettacolo teatrale in cui Silvia Giulia Mendola e Michele Fagnani PianoinBilico Compagnia Teatrale portano in scena le storie e i personaggi tratti dal libro. Uno spettacolo emozionante, che valorizza appieno il messaggio del libro con una formula scenica molto efficace, dove gli interpreti catturano lo spettatore ottenendo empatia verso i personaggi di quel mondo così vicino e così lontano che è la pubblica amministrazione. Se ne esce probabilmente tutti con una nuova positiva convinzione sulla centralità della persona e una buona dose di ottimismo rispetto all’evoluzione in corso.

Ato

Antonio Veraldi

Anche io ho visto lo spettacolo a Roma e confermo. Belle le storie tratte dal libro; bravi gli attori. Unica assente: la noia. Contrariamente a quanto si pensa quando parliamo di Pubblica Amministrazione...

Mario Collevecchio

Professore Universitario

Ho avuto il privilegio di assistere all’anteprima di “Persone fuori del Comune”, tratto dal libro omonimo di Michele Bertola.

L’adattamento, la regia e l’interpretazione da parte della Compagnia Pianoinbilico hanno dato vita a uno spettacolo bellissimo, intelligente, ironico, leggero. Una sintesi felice dei mali della nostra burocrazia e dei valori di riscatto in semplici azioni di persone comuni. Di elevato livello la performance dell’attrice Silvia Mendola che, accompagnata dalla chitarra di Michele Fagnani, ha saputo interpretare con grande destrezza ed efficacia i diversi personaggi in maniera semplice e divertente.

Francesca Meloccaro

Insegnante

Ho visto lo spettacolo teatrale “Persone fuori dal Comune”.

Michele è una persona straordinaria, uomo esperto e capace, felice solo se lo è, per quel che si può, anche la comunità a cui appartiene. Nella sua quotidianità lavorativa si è accorto nel tempo di non essere solo, ma anzi circondato da molte persone, spesso invisibili, che condividono il suo approccio. Ne ha voluto portare testimonianza in un libro, i cui proventi sono tutti devoluti in beneficienza, ma da qui a farne uno spettacolo teatrale…anche a me sembrava una scommessa ardita.

E qui avviene il miracolo! Il regista, Corrado Accordino, ha selezionato 4 tra le esperienze narrate da Michele e le ha portate su un palco fatto di niente e reso vivo solo dalla forza del testo e dalla magistrale interpretazione degli attori Silvia Giulia Mendola e Michele Fagnani. 

Sono storie sconosciute e al tempo stesso memorabili per il loro eroismo civile, per la forza di vincere la burocrazia, l’indifferenza e la montagna di luoghi comuni che da sempre circondano la PA. 

Lo stile narrativo è tagliente, ironico ma al tempo stesso affettuoso, destinato inevitabilmente a contagiare il pubblico, qualsiasi tipo di pubblico, non solo quello specialistico. 

Questo per tre ragioni. 

Primo: il contenuto a cui attinge lo spettacolo è di indubbia qualità.

Secondo: perché la sceneggiatura teatrale è brillante e consapevole dei tempi scenici, il che rende lo spettacolo in sé godibiissimo.

Terzo: perché gli attori sono trascinanti ed entusiasti. 

Da vedere e consigliare a chiunque perché lavorare nella Pubblica Amministrazione per il bene della collettività deve tornare ad essere un’ambizione così come godersi una buona serata a teatro!

Pietro Patton

Senatore

La trasposizione e l'nterpretazione di Silvia Giulia Mendola di " Persone fuori dal comune", è semplicemente straordinaria. Le storie e le esperienze tratte dal libro prendono vita con naturalezza coinvolgendo emotivamente lo spettatore.   Per l'alto valore formativo possiamo tranquillamente accostarle agli spettacoli  di Laura Curino sul mito "olivettiano" e dei quali mi auguro ne ripeta i successi.  

Strategie amministrative “Persone fuori dal comune”, un libro sul palcoscenico

L’UMANITÀ CHE È RIPOSTA DENTRO I MUNICIPI

Dalle pagine del libro al palcoscenico  è il cammino intrapreso da “Persone fuori dal comune”: il volume di Michele Bertola (ed. Rubbettino) che, come dice Fabrizio Barca nella prefazione, racconta che “cambiare la pubblica amministrazione è difficile, ma non impossibile.”

Il libro, presentato in oltre 50 occasioni in tutta l’Italia, utilizzato in diversi Master e corsi universitari e proposto nei corsi per amministratori locali nonché da ANCI sia a livello nazionale che regionale, è stato portato in scena dalla compagnia teatrale “Piano in bilico”.

La “prima” dello spettacolo si è svolta ad Abbiategrasso lo scorso 10 giugno e ha riscosso grande interesse.

Ispirato alle storie di Michele Bertola, lo spettacolo vuole restituire l’umanità, le fragilità e i punti di forza del mondo che si cela dietro le mura dei ‘Comuni’. Storie di uomini e donne che sono riusciti a trasformarsi e a trasformare il loro lavoro quotidiano. Vite in apparenza ordinarie, il più delle volte facilmente etichettate da luoghi comuni, nascosti dietro montagne di protocolli e burocrazie, che hanno in realtà svolto un ruolo determinante per il bene di tutti.

Michele Bertola, spesso quando un libro viene portato in teatro gli autori del testo non ne sono molto soddisfatti…

“Non è proprio questo il caso! Il mio libro nella trasposizione teatrale ha moltiplicato la propria capacità comunicativa e la possibilità di parlare il linguaggio dell’emozione: il più forte motore di cambiamento di cui disponiamo. La potenza, il coinvolgimento, la passione che lo spettacolo trasmettono sono eccezionali! Dopo le rappresentazioni che ho potuto vedere, l’emozione è sempre fortissima. Tutti i commenti che ho raccolto sono entusiastici, positivi, incoraggianti. Questo compimento del messaggio in teatro dà ancora più senso allo sforzo di aver scritto il libro e poi di averne voluto l’adattamento teatrale.”

Apparentemente una materia come il lavoro nella PA sembra del tutto inadatta per una performance teatrale.

“Gli spettatori hanno colto l’importanza di portare un tema così difficile, quello della pubblica amministrazione, in un teatro.

Tra le persone che hanno visto lo spettacolo ci sono coloro che lavorano nei Comuni o nella pubblica amministrazione. Ne hanno tratto una fonte di incoraggiamento, di autostima, di energia, di stimolo a dare ancora di più nello svolgere il loro lavoro. Ha dato loro una motivazione ancora più forte ad agire per il bene comune. Hanno visto la rappresentazione anche persone che invece non hanno alcunché a che fare con la pubblica amministrazione. Anche tra questi l’effetto è stato estremamente positivo: con la visione di “Persone fuori dal comune” hanno cominciato a guardare al mondo della pubblica amministrazione con occhi diversi da prima. 

Da tutti è sempre arrivato un fortissimo incoraggiamento a diffondere e far conoscere lo spettacolo al maggior numero di persone possibili. Uno stimolo particolare è giunto dagli amministratori e dagli dirigenti che lo hanno visto. In alcuni si è diffusa l’idea che uno spettacolo di questo genere possa essere un notevole supporto nell’ambito di educazione civica e di orientamento al lavoro per i giovani.”

Per portare sul palcoscenico questa storia, Bertola ha coinvolto la compagnia Piano in bilico, la cui presidente, Silvia Giulia Mendola, è anche l’attrice protagonista dello spettacolo, affiancata dal musicista Michele Fagnani.

Considerando quanto realizzato,  Mendola evidenzia che “quando mi è stato proposto il progetto sono stata immediatamente colpita dalla tematica, credo che il teatro sia, e sarà sempre, uno strumento unico, dal vivo, per veicolare messaggi e in questo caso il libro di Michele mette luce su casi virtuosi di persone realmente esistite che hanno fatto la differenza nella pubblica amministrazione o che almeno ci  hanno provato, che non è poco. Credo sia un argomento prezioso che possa contribuire a sfatare pregiudizi e a incoraggiare sia i dipendenti che già lavorano nella PA sia i giovani che, come Sebastiano, un personaggio dello spettacolo, hanno un forte senso civico e pensano che sia importante impegnarsi per il bene comune. Questo progetto mi ha dato l’occasione di calarmi in personaggi e storie diversissime tra di loro, una bella prova per un’attrice. Insieme alla squadra abbiamo individuato voci e caratteristiche fisiche differenti per restituire al meglio l’atmosfera dei diversi racconti: dal bergamasco balbuziente Sebastiano, alla siciliana Signora Lattanzi, dal burbero padre di Matteo, alla giovane entusiasta Cecilia. Alcune storie commuovono, altre fanno sorridere, altre ancora riflettere, tutti ingredienti fondamentali per la costruzione di uno spettacolo che possa essere efficace. Sono molto orgogliosa di questo progetto e spero che possa essere portato in più Comuni e teatri possibili.”

In sala gli spettatori non sono rimasti delusi. Tra loro, Angelo Rughetti, dirigente ANCI, evidenzia come “la pubblica amministrazione non è quasi mai semplice e divertente. Se volete smentire questa affermazione basta andare a teatro dove Giulia Mendola e Michele Fagnani mettono in scena uno spettacolo piacevole e divertente. Quattro storie di vita che accendono un faro sulla complessità della nostra organizzazione pubblica fatta di sconfitte e successi, ma soprattutto di persone. La straordinaria capacità degli attori rende il tutto attraente e a tratti commovente”.

Soddisfatta anche Gloria Zavatta, presidente di CESVI, per la quale “lo spettacolo è particolarmente toccante per la sua carica di energia e umanità, anche grazie ai suoi attori. Le storie di vita apparentemente comuni ma in realtà straordinarie di tanti uomini e donne della pubblica amministrazione, impegnati a cambiarla dall’interno per il bene di tutti, ci rende uno spaccato dell’Italia. Lo spettacolo commuove, diverte e ci dona speranza”.

Parte del ricavato dello spettacolo (così come i diritti di autore del libro) è devoluta a CESVI per il progetto “Casa del sorriso” di Harare in Zimbabwe.

Il giorno  

Arriva “Persone fuori dal comune“. Storie di ordinario eroismo sul palco

Il Giorno: Arriva “Persone fuori dal comune“. Storie di ordinario eroismo sul palco

di Monica Guzzi

Dal libro al palco: arriva "Persone fuori dal comune". Storie di ordinario eroismo sul palco, l'opera tratta dal libro di Michele Bertola

Silvia Giulia Mendola sfata tutti i pregiudizi sugli impiegati pubblici interpretando donne e uomini coraggiosi

Non solo code, sportelli, montagne di scartoffie. La vita in un ufficio pubblico in realta è fatta di uomini, lavoro e spesso anche di atti di coraggio. Lo ha raccontato Michele Bertola nel suo libro “Persone fuori dal comune“ (Rubettino). Pescando quattro storie dalle tredici proposte, il libro è diventato un’opera teatrale.

Una storia nata fra Bergamo e Monza e che torna qui, sulle orme di Michele Bertola, rientrato da direttore generale nel Comune da cui era partito. In mezzo, una lunga esperienza nella macchina burocratica. Dal 1998 è stato direttore generale del Comune di Cinisello Balsamo, poi dei Comuni di Cesena, Legnano, Imola, per approdare nel 2014 a Bergamo. La storia portata sul palco di diversi teatri italiani, approdata in questi mesi anche in Regione e alla Bicocca, in apparenza comincia dalla fine. Un dirigente ministeriale giunto alle soglie della pensione racconta alla nuova arrivata il senso del proprio lavoro. Invece di addentrarsi in dettagli tecnici e normativi, comincia a narrarle delle persone che ha incontrato da ispettore dei Comuni. In ogni storia c’è una persona che ha dato del proprio meglio per cambiare la pubblica amministrazione. Non tutte ci sono riuscite, ma alcune sì, sporcandosi le mani fra emergenze sanitarie, quartieri disagiati, necessità di risparmi, vincoli e pregiudizi, come è accaduto durante la pandemia.

Silvia Giulia Mendola interpreta tutti questi personaggi. "Abbiamo scelto due storie positive e due con esito negativo, ma sono tutte toccanti – racconta l’attrice –. La passione di Giulia è commovente: è la project manager incaricata di rimettere in sesto un quartiere disagiato, lei bussa a tutte le porte. La sua è una storia vera, come tutte le altre".

Un messaggio portatore di fiducia, quello scoperto dall’attrice entrando e uscendo dai diversi personaggi: "Non sapevo nulla di pubblica amministrazione. Grazie alle storie che Michele ha messo nel suo libro è stato smontato un pregiudizio. E così ho sposato l’idea di portare in scena un messaggio diverso: un sacco di persone agiscono per il bene comune, che è l’unica cosa che possiamo fare di questi tempi".

Il libro diventa teatro. 

Ispirato alle storie di Michele Bertola, lo spettacolo vuole restituire l’umanità, le fragilità e i punti di forza del mondo che si cela dietro le mura dei ‘Comuni’. Storie di uomini e donne che sono riusciti a trasformarsi e a trasformare il loro lavoro quotidiano. Vite in apparenza ordinarie, il più delle volte facilmente etichettate da luoghi comuni, nascosti dietro montagne di protocolli e burocrazie, che hanno in realtà svolto un ruolo determinante per il bene di tutti. Un bene non effimero e trascendente, ma concreto e reale, il bene che migliora la qualità della vita di tutti. Nonostante tutto e tutti. E a questi uomini e a queste donne, per noi, è necessario dare testimonianza, scegliendo il teatro come mezzo di racconto e di provocazione. Perché in teatro, attraverso l’emozione, la metafora scenica, lo svelamento della verità, mostreremo i molti colori che si nascondono dietro l’apparente grigiore dei Palazzi. 


Associazione culturale "Piano in bilico"

Silvia Giulia Mendola

Presidente di PIANO IN BILICO Associazione culturale

“PERSONE FUORI DAL COMUNE”

Un progetto per far crescere il senso di comunità e la passione per il bene comune.

 

Il progetto “Persone fuori dal comune” nasce dal libro omonimo (www.personefuoridalcomune.it ed. Rubbettino) di Michele Bertola che, come dice Fabrizio Barca nella prefazione, racconta che “cambiare la pubblica amministrazione è difficile, ma non impossibile. Deprimente come ogni altra sconfitta, quando non riesci. Emozionante più di ogni altra vittoria, quando riesci. Perché è una vittoria di tutti e tutte per tutti e tutte. Perché la “missione pubblica” con il suo riferimento ai principi costituzionali di giustizia sociale (articolo 3 in testa), con il suo ritorno visibile nei volti delle persone, non ha uguali. Questo è lo spirito contagioso della cavalcata che l’autore ci fa compiere attraverso le storie di donne e uomini, immaginari ma in carne e ossa, che producono pubblici servizi nel punto del sistema pubblico più vicino a tutti noi: i Comuni.”

Il libro è stato presentato in oltre 40 occasioni in tutta l'Italia ed in un’ulteriore decina “on line” da aprile a dicembre 2022. Altre sono in programma nel 2023. "Persone fuori dal comune" è stato in librerie, in sale pubbliche, inserita in congressi e convegni di rilievo nazionale, in cene e meeting aziendali.

Il testo è stato utilizzato in diversi Master e corsi universitari sia con la presenza dell’autore che direttamente da docenti.

Viene proposto nei corsi di formazione per amministratori pubblici e partiti politici nonché dalla associazione nazionale dei comuni italiani (ANCI) sia a livello nazionale che regionale.

È stato utilizzato da aziende di consulenza per i propri operatori che devono interagire con le amministrazioni locali.

Soprattutto è stato letto da molti dipendenti di comuni di tutta Italia ed ha raccolto tanti riscontri positivi soprattutto per aver dato motivazione e di speranza a tante persone che svolgono diligentemente il loro lavoro quotidiano.

È stato letto anche da molte persone che non operano nella pubblica amministrazione e il libro ha dato loro una possibilità di capire meglio e di comprendere ciò che avviene in un Comune.

Il libro, se trasposto in una rappresentazione teatrale può raggiungere un pubblico ancora più ampio. In particolare, potrebbe avvicinare molti giovani che, a causa del pregiudizio diffuso, non vedono nel lavoro nella pubblica amministrazione uno sbocco professionale all’altezza delle loro aspettative.

Il lavoro pubblico è sempre rappresentato come un ripiego popolato di persone grigie o da macchiette comiche (basti pensare a recenti film di grande successo come “Quo vado”). Questo allontana dalla pubblica amministrazione i giovani più intraprendenti e brillanti che invece sono indispensabili per costruire il bene comune così necessario alla nostra società.

Questo percorso ha dimostrato tutta la potenzialità del progetto “Persone fuori dal comune” in un momento in cui la necessità di riconoscere il bene comune è, per l’intera comunità, un valore fondamentale.

Per questo il libro ispira e motiva una rappresentazione teatrale.

Con questo nuovo strumento il messaggio di “Persone fuori dal comune” può raggiungere in maniera efficace e diffusa molte più persone.

Uno spettacolo teatrale potrà essere utilizzato nei percorsi di educazione civica delle scuole superiori, potrà essere valorizzato nei percorsi formativi e di avviamento al lavoro, potrà essere rappresentato durante gli open day delle università (dove oggi vengono proposti sbocchi lavorativi solo delle aziende private).

Potrà essere proposto durante i percorsi formativi per gli amministratori locali organizzati da associazioni ed enti del terzo settore.

Nei circuiti teatrali potrà raggiungere tutti i cittadini contribuendo a riequilibrare una immagine del tutto negativa delle persone che lavorano nella Pubblica Amministrazione veicolata dalla rappresentazione nei mass media (sia informativa che di intrattenimento) e nel cinema che riduce a inverosimili caricature chi professionalmente si dedica al bene comune.

Infine, potrà motivare e responsabilizzare ulteriormente chi già opera nella PA e ogni giorno cerca di dare il proprio contributo alla comunità.