Confrontarsi

Confrontarsi

Creare una comunità di pratica. Fase di progettazione partecipata e di confronto tra attori locali.

Riflessioni dopo le prime attività nell'orto svolte coi ragazzi del liceo

27 Settembre 2018

Per riprendere il progetto Genius loci è necessario fare il punto della situazione coi ragazzi.

Ciascuno (studenti ed educatori) dovrebbe evidenziare gli aspetti positivi e negativi dell’attività svolta, analizzare i risultati raggiunti, fare proposte per programmare le attività future con le correzioni ritenute opportune.

Si può partire da quanto da me scritto sul sito-diario di bordo nella sezione “confrontarsi” (questa pagina)

6 Giugno 2018

Mi sono complimentato coi ragazzi per l’impegnativa attività didattica di oggi.

Nel monastero del terzo millennio, quasi metafora della vita, sono necessari: gestire con efficacia la complessità, lavorare in gruppo e sincronizzare i gruppi verso obiettivi condivisi. Porgo i ringraziamenti miei e degli insegnanti dell’istituto comprensivo Manzoni.

Oltre ad augurare buone vacanze, ho dato indicazioni ai ragazzi che volessero proseguire in estate circa le attività da svolgere non solo pratiche nell’orto, ma anche culturali che più opportunamente andrebbero svolte a casa con le medesime modalità di cui sopra.

Aprile 2018. Ringrazio per quanto mi ha inviato e, complimentandomi per il lavoro svolto dai ragazzi in classe e sul posto, osservo quanto segue per migliorarlo.

A. turni. Al momento l’orto non necessita di molte cure: il numero di ragazzi per turno a mio parere potrebbe essere di 3/4 persone per un impegno che non supera la mezz’ora, massimo un ora al giorno. Un numero maggiore di ragazzi o un tempo più elevato aumenterebbe i tempi morti e agevolerebbe la confusione poco consona all’area ospedaliera in cui ci troviamo. Sarebbe invece opportuna una presenza breve per quasi tutti i giorni della settimana semplicemente per irrigare e per togliere le piante infestanti. Infatti almeno all’inizio le piantine sono come neonati: cosa accade se li lasciamo senza acqua dal venerdì al martedì?

Detto ciò lascio comunque a voi la scelta tenendo conto che

1. non possiamo fare conto sulla costante presenza di altre persone che pure stanno collaborando molto bene

2. che tutti i ragazzi devono avere un’occupazione

B. regole. Ho visto che i ragazzi hanno seminato e hanno scavato un’altra proda.

Riporto quanto avevo scritto in una precedente mail:

1. spostare la terra accumulata dai ragazzi quando hanno realizzato le 4 prode nella compostiera

2. Seminare. Nella casetta degli attrezzi ci sono semi di piante orticole e bulbi di piante a fiore. A brevissimo vanno messi a dimora nelle prode arate dai ragazzi almeno i bulbi. Piantati i bulbi, i ragazzi possono decidere che cos’altro piantare a loro piacimento.

In base a quanto ho rilevato da un sopralluogo veloce ieri mattina, aggiungo queste nuove regole:

9. non iniziare mai un lavoro sinché non si è terminato quello precedente e si è CONTEMPLATO il risultato (che tradotto in pratica nel caso specifico: prima sposto il cotico erboso delle vecchie prode, guardo attentamente la situazione, ne discuto coi compagni e poi semino)

10. inizio un lavoro solo se riesco a concluderlo o a terminare una sua parte funzionale (che tradotto in pratica: non scavo una proda intera se non riesco a spostare il cotico erboso di risulta)

7 bis. Non modificare l’ambiente se non dopo attenta analisi e progettazione e dopo aver acquisito il permesso dal capo progetto (che tradotto nella pratica: non scavo la proda nuova prima di averla ben progettata e sottoposto il progetto al sottoscritto).

In base a quanto indicato precedentemente aggiungerei

11. tutti i collaboratori devono avere un’occupazione o di lavoro o di contemplazione (guardare in silenzio, valutare i risultati in gruppo, descrivere cosa si sta facendo tramite scritti, video e audioregistrazioni, comporre i video, accoglienza dei visitatori, coordinare i lavori coi pazienti del CPS ecc.)

In merito alla realizzazione dei video consiglio di usare l’app “Quick”. I video si possono fare sul posto con uno smartphone e si possono caricare settimanalmente da casa su google drive.


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REGOLE PER LA GESTIONE DELL’ORTO

1. RISPETTARE TUTTE LE REGOLE

OBSERVARE OMNIA PRAECEPTA

2. RISPETTARE IMPEGNI E ORARI PRESI

OBSERVARE HORAS ET OFFICIA CAPTA

3. NON UTILIZZARE OGGETTI NON INERENTI ALL’ATTIVITA’

NOLITE ADHIBERE INSTRUMENTA NON INHAERENTIA OPERAE

4. NON PERDERE LE CHIAVI

NOLITE AMITTERE CLAVES

5. RISPETTARE I COLLABORATORI E ASCOLTARE I LORO CONSIGLI

OSERVARE ADIUTORES ET AUDIRE EORUM CONSILIA

6. TRATTARE CON CURA GLI UTENSILI DI LAVORO

UTEMINI CUM DILIGENTIA INSTRUMENTIS LABORIS

7. RISPETTARE L’AMBIENTE

OBSERVARE NATURAM LOCORUM

8. COMPORTARSI CON RESPONSABILITA’

BENE AGERE


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Marzo 2018. Durante le uscite di lavoro di marzo 2018 oltre a lavorare nell'orto abbiamo letto alcuni testi tra cui la regola di S. Benedetto che allego (ora, lege et labora che tradotto per la scuola laica fai coltura e cultura) e ancora un accenno all’Hortulus di Wlafrido Strabone (840 d. C.): “… non ti abituerai a disprezzare in modo stolto i molteplici lavori dei coltivatori di erbe e non ti rifiuterai di anneririre le mani callose all’aria aperta ….”, può darsi che qualche ragazzo abbia capito cosa è un callo!

Ho proposto ai ragazzi di pensare:

1. di effettuare uno o più giornate in cui oltre a lavorare spiegano cosa stanno facendo ai ragazzi più piccoli o agli adulti (iniziando ad esempio dai loro genitori?)

2. cosa piantare nelle 4 aiuole che hanno con fatica dissodato

Gli agricoltori saranno disponibili all’occorrenza per un certo periodo, ma in prospettiva i ragazzi dovrebbero imparare a cavarsela da soli e a lavorare in piccoli gruppi. In ogni gruppo a turno dovrebbero preoccuparsi sia dell’orto e la manutenzione del materiale sia della registrazione delle attività svolte (per il filmato), sia alla lettura e studio di testi da comunicare ai visitatori e perché no anche alla scrittura di loro testi.

E' necessario quindi dotarsi di alcune regole nello svolgimento del progetto di alternanza scuola lavoro, un po' come facevano i monaci cistercensi. La volta scorsa abbiamo letto un brano della regola di san Bernardo, ora et labora, nella parte che riguarda il lavoro. Non abbiamo parlato di preghiera, che nella scuola laica potrebbe essere tradotta in “contemplazione”, l'osservazione con rispetto sacrale del proprio e altrui buon lavoro, la valutazione delle scelte e del frutto di questo lavoro. Allora perché non dotarsi di alcune semplici regole, una sorta di regola per il "monastero del terzo millennio", ad esempio:

1. Nell'orto lavori o contempli.

2. Niente cellulari, social, connessioni web, studio dell'ora successiva ecc.;

3. all’orto vai per lavoro, confronto coi compagni e con gli ospiti (i ragazzi più giovani, gli ospiti del centro psico sociale ecc.), contemplazione dei risultati e/o del lavoro degli altri.

4. la contemplazione può assumere varie forme come ad esempio il componimento di testi.

E così via, con altre regole che i ragazzi vorranno condividere in merito a questioni come cosa coltivare, come condividere i frutti del lavoro e della contemplazione, il rapporto con il CPS e i visitatori ecc.

Estratto della Regula sancti Bernardi: ora lege et labora

Regola di S benedetto.docx

Incontri formativi e ricerca di ortisti per l'orto comunitario nel 2018:

Hortulus di Strabone: latino/inglese - latino