SUGNU
sugnu madre e figlia
sugnu carne e cellule
sugnu natura e niente
sugnu terra fertile e nicchia
sugnu caos e conforto
sugnu immortale | regina
sugnu madre e figlia
sugnu carne e cellule
sugnu natura e niente
sugnu terra fertile e nicchia
sugnu caos e conforto
sugnu immortale | regina
Italian and English version
Italian version
Performer: Marge
Regia: Marge
Drammaturgia: Marge
Sound designer: Todd(Italy)
É una preghiera, un sacrificio, una lode alla madre terra, un canto, un grido, implora l'aiuto, chiede perdono.
Ogni grande arte è una lode […] è fuoco, è rendimento di gloria, è esaltazione. Perché il nostro lavoro pratico dia frutto e perché la fonte della nostra energia vitale si conservi, dobbiamo fare in modo che la nostra arte lodi ciò che noi amiamo. Forse semplicemente una conchiglia o una pietra, forse un eroe, forse Dio: l'intensità e l'estensione del nostro amore determinano la nostra posizione nel mondo; noi possiamo essere grandi o piccoli, ma la forza vitale che noi cerchiamo di creare nel legno dell'arte dev'essere l'espressione di un piacere sincero per qualcosa di reale, che è migliore dell'arte.
J. Ruskin
Queste forze informulate che mi assediano, bisognerà pure che un giorno la mia ragione le accolga, che assurgano al luogo del pensiero elevato, queste forze che dall'esterno hanno la forma di un grido. Ci sono delle grida intellettuali, grida che provengono dalla finezza del midollo. È questo che io chiamo la Carne. Non separo il mio pensiero dalla mia vita. Ad ogni vibrazione della mia lingua rifaccio tutti i percorsi del mio pensiero nella mia carne. [...] Ma è necessario che io ispezioni questo senso della carne che deve darmi una metafisica dell'Essere, e la conoscenza definitiva della Vita. Per me, chi dice Carne dice innanzitutto apprensione, pelo ritto, carne nuda con tutto l'approfondimento intellettuale di questo spettacolo della pura carne, e tutte le sue conseguenze nei sensi, cioè nel sentimento. E chi dice sentimento dice presentimento, cioè conoscenza diretta, comunicazione rovesciata e che si chiarisce dall'interno. C'è uno spirito nella carne, ma uno spirito rapido come la folgore. E tuttavia la vibrazione della carne partecipa della sostanza alta dello Spirito.
A. Artaud, Position de la Chair, 1925.
Sugnu, termine in dialetto siciliano che tradotto può assumere il significato di “sogno” e di “sono”. Essere un sogno, sognare di essere. Sugnu vuole essere, qui e ora, vuole anche non essere, essere sogno, in un’altra dimensione e da lì indagare sul senso della vita. Una tensione mistica capace di dissolvere il "cemento dell'Io" - per usare le parole di Artaud - ponendone l'individualità in sacrificio, offrendolo alla morte, alla putrefazione, la "discesa" che magicamente si trasforma in "Ascesa", in rigenerazione, nuova energia vitale.
Un inno alla madre, alla natura, alla fertilità, all'inevitabile ciclicità dell'esistenza: il seme che diventa frutto e poi muore per rinascere.
Chi sono?
Da dove vengo?
Dove vado?
Quali sono i miei comandamenti?
Quel senso che scorre nelle vene di questa carne mistica, di cui ogni sussulto è un mondo di mondo, e un altro genere di parto, si perde e si divora da sé nella bruciatura di un nulla erroneo. Ah! essere il padre adottivo di questo sospetto, il moltiplicatore di questo parto e di questo mondo nelle sue deduzioni, nelle sue conseguenze di fiore.
Ma tutta questa carne non è che cominciamento e assenza, assenza, assenza...
A. Artaud, Correspondance de la momie, Il teatro e il suo doppio.
Protagonisti dell'opera sono 3 testi inediti scritti, diretti e interpretati dall’artista che in scena performa in un’esibizione di teatro danza con una chicca finale tutta in stile Marge.
La composizione musicale che accompagna tutto lo spettacolo è composta a partire dallo studio della voce dell'artista che il sound designer Antonio Todaro in arte Todd(Italy), campiona e rielabora per tutta la durata del live.
TESTI: Seme, Non più parole, Comandamenti.
I testi di Sugnu, firmati Marge, arrivano secondi alla V edizione del Premio Roberto Sanesi, Torino, 2024.
Lo spettacolo teatrale è ancora inedito e debutterà nel 2025.
Foto di scena by Kalo Chianetta
Finora la gente non ha ancora capito i meravigliosi rapporti che esistono fra un pezzo di natura e un altro, che pure si spiegano e si valorizzano reciprocamente.
V. Van Gogh
La notte impone a noi la sua fatica
magica. Disfare l'universo,
le ramificazioni senza fine
di effetti e di cause che si perdono
in quell'abisso senza fondo, il tempo.
La notte vuole che stanotte oblii
il tuo nome, i tuoi avi ed il tuo sangue,
ogni parola umana ed ogni lacrima,
ciò che poté insegnarti la tua veglia,
l'illusorio punto dei geometri,
la linea, il piano, il cubo, la piramide,
il cilindro, la sfera, il mare, le onde,
la guancia sul cuscino, la freschezza
del lenzuolo nuovo...
Gli imperi, i Cesari e Shakespeare
e, ancora più difficile, ciò che ami.
Curiosamente, una pastiglia può
svanire il cosmo e costruire il caos.
J. L. Borges, Sogno.
Un consiglio: non copiate troppo la natura. L'arte è astrazione; ricavate questa astrazione della natura, sognando di lei, ma pensate più all'atto del creare che al risultato.
P. Gauguin
Il mio bozzolo è stretto, mi chiamano i colori,
e sto cercando l'aria.
Già un'oscura capacità di ali
mi fa spezzare l'abito che indosso.
La potenza della farfalla è in questa
attitudine al volo,
che le concede prati di maestà
ed i volteggi facili nel cielo.
E devo tormentarmi nel presagio
e decifrare il segno
e commettere errori, se alla fine
io troverò la mia chiave divina.
E. Dickinson, IV, VI [1099].
La vita è una realtà terrificante e noi stessi corriamo verso l'infinito; ciò che è, è - e non importa come interpretiamo le cose, non cambia nulla della loro essenza.
V. Van Gogh, Lettera 345 al fratello Theo.
La natura principale del corpo,
[…] la volontà principale del corpo
[…] consiste nel darsi da se stessi la vita
con uno sforzo perpetuo
di dominio,
di esaltazione,
di separazione,
di abolizione,
di processione
della brama
e del desiderio
inespressi,
di trasformazione […].
A. Artaud, Note per una lettera ai Balinesi.
Il primo sguardo dalla finestra al
mattino
il vecchio libro ritrovato
volti entusiasti
neve, il mutare delle stagioni
il giornale
il cane
la dialettica
fare la doccia, nuotare
musica antica
scarpe comode
capire
musica moderna
scrivere, piantare
viaggiare
cantare
essere gentili.
B. Brecht
Vado dentro un delirio. Mi prende.
Mi arrendo. Voglio sapere tutto. Svengo.
Io sono morendo sono scrostando scrostando.
Sono morendo morendo. Mi spezzo.
Sono tutta fango. Poi rinasco fiore. Lasciatemi
in pace. Lasciatemi la pace per dopo.
Quando torno se torno. Adesso vado via.
Dove non si vede. Scivolo giù. Costeggio
un gran vuoto. Adesso rinasco. Butto
questa greppia, le vecchie parole, passo per
una muffa micidiale, per i vortici delle
attese, in quello scomparire ci passo.
Non resto. Mi assento.
M. Gualtieri
L’animale più guasto di un sentiero
più bruciato di un solco, al genuino
sbocco di luna dalla chiara
l’animale dall’anima involuta
più vicino al tuo rito
che al salvataggio è notturno divenire
può sembrarti se soffri del tuo oscuro
travaglio d’uomo cosa fortunata.
L’animale che neghi a tuo riscontro
invece è affanno, è trappola di Dio
dove ripara il senno di prudenza
che fu prima dell’uomo, ove l’Eterno
compie la prima musica felice.
L’animale è il commento che ti manca
quando piangi a una riva si peccato.
Alda Merini
In copertina: Foto di scena by Kalo Chianetta
English version
Performer: Marge
Director: Marge
Drama: Marge
Sound designer: Todd(Italy)
It’s an ex-voto, a prayer, a sacrifice, a praise to mother earth, a song, a cry, implores help, asks for forgiveness.
Every great art is a praise [...] it is fire, it is the yield of glory, it is exaltation. For our practical work to bear fruit and for the source of our vital energy to be preserved, we must make sure that our art praises what we love. Maybe just a shell or a stone, maybe a hero, maybe God: the intensity and extent of our love determine our position in the world; we can be big or small, but the life force that we try to create in the wood of art must be the expression of a sincere pleasure for something real, which is better than art.
J. Ruskin.
These informulate forces that are besieging me, it will also be necessary that one day my reason receive them, that they ascend to the place of the elevated thought, these forces that from the outside have the form of a cry. There are intellectual cries, cries that come from the fineness of the marrow. This is what I call Carne. My thoughts are not separated from my life. With every vibration of my tongue I repeat all the paths of my thoughts in my flesh. [...] But it is necessary that I inspect this sense of the flesh that must give me a metaphysics of Being, and the ultimate knowledge of Life. For me, who says Flesh says first of all apprehension, straight hair, naked flesh with all the intellectual depth of this spectacle of pure flesh, and all its consequences in the senses, that is in the feeling. And who says feeling says presentimento, that is direct knowledge, communication reversed and that clarifies from the inside. There is a spirit in the flesh, but a spirit as fast as lightning. And yet the vibration of the flesh shares in the high substance of the Spirit.
A. Artaud, Position de la Chair, 1925.
Sugnu, a Sicilian dialect term that can take the meaning of "dream" and "am"(to be). Be a dream, dream to be.
Sugnu wants to be, here and now, it also wants not to be, dream, in another dimension and from there investigate the meaning of life. A mystical tension capable of dissolving the "cement of the Ego" - to use the words of Artaud - putting its individuality in sacrifice, offering it to death, putrefaction, the "descent" that magically transforms into "Ascent", in regeneration, new life energy.
A hymn to mother, nature, fertility, the inevitable cycle of existence: the seed that becomes fruit and then dies to be reborn and recognize itself in the mirror, identical to its ancestors.
Who am I?
Where do I come from?
Where do I go?
What are my commandments?
That sense which flows in the veins of this mystical flesh, of which every jolt is a world of world, and another kind of birth, is lost and devoured by itself in the burning of an erroneous nothingness. Ah! To be the adoptive father of this suspicion, the multiplier of this birth and of this world in its deductions, in its consequences of flower.. But all this flesh is only beginning and absence, absence, absence...
A. Artaud, Correspondance de la momie, The theatre and its double.
Life is a terrifying reality and we ourselves run towards infinity; what it is, is - and no matter how we interpret things, it changes nothing of their essence..
V. Van Gogh, Letter 345 to brother Theo.
Protagonists of the opera are 3 unpublished texts written, directed and interpreted by the artist who performs on stage in a dance theater performance with a final chicca all in Marge style.
The musical composition that accompanies the whole show is composed from the study of the voice of the artist who the sound designer Antonio Todaro in art Todd (Italy), samples and reworks throughout the live.
TEXTS: Seme (Seed), Non più parole (No more words), Comandamenti (Commandments).
The texts by Sugnu, signed Marge, come second at the V edition of the Premio Roberto Sanesi, Turin, 2024.
The play has not yet seen a debut, it is hoped for 2025.