Dopo la PANDEMIA

( interviste e contatti con le mamme ...)

Nell’ambito delle attività del progetto "Fili di Parole" e in particolare nei laboratori in presenza con le mamme/donne straniere, abbiamo provato a ripensare e rimodulare alcune attività, cercando di dare un segno di vicinanza in un momento particolarmente difficile per le famiglie. Abbiamo pensato di proporre alle mamme che avrebbero dovuto frequentare un laboratorio presso la scuola primaria Federzoni, altre attività in modalità on line e sentire anche le loro disponibilità. Grazie al supporto delle insegnanti che si erano già attivate nel dare informazione sul corso che sarebbe dovuto partire a fine febbraio, le mediatrici sono riuscite a parlare con 17 mamme. Dei 20 nominativi un numero è risultato inesistente e altre due mamme non hanno risposto. “Come state?”, “E i vostri figli, come stanno? cosa fanno?” Sono alcune delle domande fatte alle mamme dalle mediatrici. Una comunicazione nella lingue delle mamme per fare sentire loro la vicinanza della scuola in un momento di solitudine ed isolamento, nel quale è improvvisamente mancato il tempo scuola, il tempo e lo spazio delle relazioni. Come hanno detto alcune: “mi manca la scuola, mi mancano le mie amiche” ma anche “mi manca l’aria”. Abbiamo iniziato telefonando alle mamme. Mano a mano che venivano raccolti bisogni abbiamo attivato una pagina facebook dedicata al progetto, dove provare a dare risposte. Inserendo informazioni sull’emergenza coronavirus tradotte in diverse lingue e informazioni plurilingue di carattere culturale, notizie dal mondo per “alleviare” la fatica dell’isolamento e per favorire la partecipazione delle donne straniere, ma anche consigli, suggerimenti, per condividere la quotidianità e la relazione con i bambini.

A tutte le mamme contattate sono state date indicazioni sulla pagina https://www.facebook.com/Fili-di-Parole-

Riesci ad avere informazioni sulla situazione attuale? Dove le trovi?

A questa domanda molte mamme hanno riferito di guardare i telegiornali (nei paesi di origine e nelle lingue madri), risorse online, o media italiani con a volte difficoltà di comprensione. Molte hanno riferito di cercare notizie attraverso facebook. La risposta a queste difficoltà è stata quella di tradurre informazioni istituzionali sulla situazione in corso (decreti, leggi, normative sono state tradotte in varie lingue): cinese, urdu, inglese, arabo, tagalog, rumeno. Sono state tradotte e postate molte informazioni pratiche di diverse lingue sul distanziamento, sull’uso dei dispositivi di sicurezza. Abbiamo tradotto in diverse lingue l’autocertificazione per gli spostamenti. Riesci a seguire i tuoi bambini nelle attività che devono fare per la scuola? Alla domanda riesci a seguire i tuoi bambini nelle attività scolastiche, le mamme interpellate hanno quasi tutte manifestato la grande fatica nel seguire i loro figli, sia per difficoltà informatiche, sia per le difficoltà linguistiche sia per i contenuti didattici. Si tratta sempre di genitori che hanno frequentato la scuola altrove con contenuti didattici molto diversi. A volte le mamme hanno raccontato del senso di frustrazione e senso di inadeguatezza del loro ruolo in questa fase in cui era molto importante seguire i bambini nelle attività didattiche. Dalle risposte date, alcune famiglie per superare queste difficoltà hanno trovato nelle rete dei connazionali o in quella famigliare un po’ di supporto nella gestione dei compiti: “Si,ma a volte un po’ difficile. Questa situazione aiuta altra famiglia bengalese che frequenta stesso classe con mio figlio” ha detto più di una mamma. “Molto difficile per me aiutare miei bambini. Questa situazione aiuta mia cugino lui frequenta liceo”. Altre mamme invece hanno provato a fare i compiti con i bambini. Nella pagina Fili di Parole abbiamo inserito dei tutorial cercati in rete per aiutare le famiglie quali guide al registro elettronico (italiano-bengalese) Abbiamo anche ritenuto importante per sopperire al sentimento di inadeguatezza, di valorizzare il ruolo della donna condividendo nella pagina facebook esempi di storie di successo femminili, nella storia dei vari paesi di provenienza, dedicando una storia a settima. Alla domanda cosa fate quando i bambini non sono impegnati nella attività scolastica? Le attività più spesso elencante sono state: colorare con loro, giocare, guardare la televisione, preparare insieme i biscotti, ricette, guardare i film nella nostra lingua.

Quali ricette?

A questa domanda hanno risposto con racconti di piatti da tutto il mondo e alcune ricette sono state tradotte dalle mediatrici e condivise sulla pagina Fili di Parole.

Cosa ti chiedono i bambini?

Tra le mamme contattate diverse hanno più figli che nel momento dell’isolamento erano chiusi in casa, inquieti ed annoiati. Per questo abbiamo pensato di proporre nella pagina facebook attività stimolanti, consigli di pedagogisti, video tutorial di giochi e proposte da realizzare con materiali molto semplici per stimolare lo sviluppo, la curiosità e l’apprendimento dei bambini. Altre mamme hanno detto che hanno provato a raccontare il coronavirus ai bambini anche per le tante domande dei bambini. Spiegando che non è facile rispondere alle loro domande. Per questo le mediatrici hanno cercato materiali plurilingue da condividere sul coronavirus spiegato ai più piccoli. Ad esempio il video della "guida galattica al coronavirus" prodotta da Pleiadi science farmer, tradotta in cinese ed bengalese. Materiali per aiutare le mamme a raccontare ai loro bambini cosa stava accadendo.

Racconti delle storie ai tuoi bambini? quali?

Per quanto riguarda le letture fatte dalle mamme, molte afferiscono alla tradizione religiosa e alle storie del profeta Maometto. Questo per vari motivi: perché per molte mamme rappresenta la conservazione dell’identità, ma anche perché le telefonate sono state realizzate nel periodo del Ramadan (per le mamme musulmane). Un altro motivo è legato al fatto che in alcuni di questi paesi di provenienza non esiste una letteratura per l’infanzia se non di carattere religioso. La religione, il credo è stata per alcune famiglie anche un modo per trasmettere tranquillità ai bambini. “Noi siamo cristiani, la nostra fede, le preghiere sono molto importanti e ci hanno uniti e tranquillizzati” ha detto una mamma. Per rispondere all’esigenza espressa di trasmettere l’identità culturale, la lingua dei genitori, abbiamo utilizzato la pagina Fili di parole come piattaforma per promuovere gli scambi interculturali, condividendo informazioni, immagini, foto, video sulle feste nei vari paesi. Ad esempio la festa del Ramadan, la Pasqua ortodossa, la Pasqua cattolica. Ma anche feste laiche la giornata del fanciullo, la giornata della famiglia, la festa della mamma, il primo maggio, il 25 aprile, le feste di liberazione nei vari paesi. Per rispondere al bisogno di trasmettere aspetti della propria storia abbiamo cercato e condiviso informazioni culturali, personaggi storici, poeti, scrittori. Altre mamme hanno detto di avere raccontato ai loro bambini storie orali in lingua madre, di quando loro erano bambine nei loro paesi di origine per condividere e mantenere le tradizioni e la memoria e per trasmettere la lingua. Per questo abbiamo postato molte storie nelle lingue di origine, poesie, filastrocche. Dalle risposte delle mamme emerge la mancanza di momenti di lettura con testi adeguati insieme ai bambini, sia per difficoltà linguistiche sia per la mancanza di riferimenti letterari o anche di testi bilingui. Emerge anche il desiderio di leggere testi nelle lingue madri che non hanno o non sanno dove trovare. “Non so dove trovare testi in amarico”. Grande è stata la sorpresa quando abbiamo dato informazioni su biblioteche che hanno testi bilingui. Per rispondere a questo bisogno/difficoltà abbiamo inserito nella pagina facebook alcune letture realizzate da noi nell’ambito del progetto Fili di Parole, da ascoltare guardare e leggere: La favola Tappeto di tigre in versione italiano/arabo. La favola Il bruco e la farfalla, in arabo e in spagnolo, nata anche dall’esigenza di valorizzare il diritto all’istruzione dei bambini e delle bambine. Oltre a quelle realizzate da noi abbiamo cercato e condiviso altre letture bilingui tradotte in diverse lingue.

Quali sono principali difficoltà di questa situazione?

Sono emerse difficoltà legate ai bambini, la gestione di più bambini a volte anche in piccoli spazi, la difficile condivisione degli strumenti informatici. “Per me è molto pesante badare tutti i bambini”, “i bambini sono stressati I bambini hanno perso il ritmo scolastico, e sono stanchi di stare a casa. Hanno bisogno di uscire”. Alcune mamme hanno parlato delle preoccupazioni per il futuro, delle paure per la situazione economica, per la perdita del lavoro dei mariti. Per i cittadini stranieri perdere il lavoro può significare anche la perdita di altri diritti fondamentali legati alla permanenza in Italia. Nella nostra legislazione permesso di soggiorno e continuità lavorativa sono strettamente connessi. Per questo abbiamo inserito e tradotto molte informazioni per il sostegno economico delle famiglie (buoni spesa, reddito di emergenza ecc). Ma anche informazioni sul rinnovo del permesso causa pandemia e sulla ricerca del lavoro. Molte mamme hanno confidato le loro paure, il loro isolamento, la loro tristezza. Anche per questo abbiamo provato a condividere segnali di ottimismo e speranza traducendo le azioni per restare positivi, per il buon umore, per tenersi in forma (ogni mese qualche consiglio tradotto nelle diverse lingue)

ti ha fatto piacere essere stata contattata da una persona che parla la tua lingua?

Tutte le mamme contattate sono state molto contente per il segnale di vicinanza della scuola. “Vorrei ringraziare la scuola per il suo interessamento.” Anche il fatto di potere parlare nella propria lingua è stato molto apprezzato. “Si sono molto contenta, che scuola preoccupa per noi. Anche parlo mia lingua.” “Sono molto contenta, è stata una bella sorpresa. Grazie per la telefonata in questo periodo difficile.” “Vorrei ringraziare la scuola per il suo interessamento verso di me”.

Che cosa desideri per il futuro?

La risposta quasi unanime è stata il ritorno alla vita di prima, alla normalità, alla riapertura della scuola che significa anche per molte mamme intervistate, la ripresa della socializzazione. Tra i desideri per il futuro anche la fine della pandemia, il vaccino. Ma non è mancato chi ha voluto esprimere altri desideri, come la mamma che sogna di aprire una pasticceria perché “era quello che facevo prima di venire in Italia”. Sulla possibilità di fare corsi online, solo tre mamme di quelle contattate hanno dato la disponibilità per frequentare un corso o tutorial on line. La maggioranza delle mamme contattate ha preferito aspettare. Per diversi motivi: mancanza di strumenti informatici (whatsapp non è lo strumento ideale per la didattica online, ma la maggior parte delle persone chiamate non ha il computer a casa e nemmeno competenze digitali, difficoltà di connessione, poca dimestichezza con questi strumenti), ma anche motivi psicologici per le tante preoccupazioni da gestire. Molte preferiscono aspettare la ripresa della scuola per attivare un percorso più strutturato. Il numero così esiguo non ci ha permesso di organizzare un vero e proprio corso on line. Per questo abbiamo realizzato la pagina facebook, per provare di volta in volta a dare risposte ai bisogni emersi.

Ti piacerebbe essere ricontattata?

Tutte le mamme hanno risposto affermativamente chiedendo di avere informazioni su eventuali corsi.