I fondi europei

L'UE fornisce finanziamenti per un'ampia gamma di progetti e programmi in diversi settori come quello dello sviluppo urbano e regionale, dell'inclusione sociale, della ricerca e degli aiuti umanitari

Il FESR (Fondo europeo di sviluppo regionale) mira a correggere gli squilibri fra le regioni per consolidare la coesione economica e sociale dell'Unione europea, concentrando gli investimenti su diverse aree prioritarie chiave

Il FSE (Fondo sociale europeo) investe sulle persone, riservando speciale attenzione al miglioramento delle opportunità di formazione e occupazione in tutta l'Unione europea. Suo ulteriore obiettivo è avvantaggiare le persone in condizioni di maggiore vulnerabilità e a rischio di povertà.

Gli investimenti del FSE interessano tutte le regioni dell'Unione europea. Fra il 2014 e il 2020 sono previsti investimenti in capitale umano negli Stati membri per oltre 80 miliardi di euro, con almeno 3,2 miliardi di euro in più per l'Iniziativa a favore dell'occupazione giovanile.

Il Fondo di coesione assiste gli Stati membri con un reddito nazionale lordo (RNL) pro capite inferiore al 90% della media dell'Unione europea. I suoi obiettivi sono la riduzione delle disparità economiche e sociali e la promozione dello sviluppo sostenibile.

Gli Stati membri ammissibili al Fondo di coesione nel periodo 2014-2020 sono: Bulgaria, Cipro, Croazia, Estonia, Grecia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Portogallo, Repubblica ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia e Ungheria.

Il FSUE (Fondo di solidarietà dell'Unione europea) è nato per rispondere alle grandi calamità naturali ed esprimere la solidarietà europea alle regioni colpite all'interno dell'UE. Il Fondo è stato istituito a seguito delle gravi inondazioni che hanno devastato l'Europa centrale nell'estate del 2002. Da allora è stato utilizzato ben 80 volte in risposta a diversi tipi di catastrofi, tra cui inondazioni, incendi forestali, terremoti, tempeste e siccità.


Obiettivo principale dell’IPA (Strumento di preadesione) è di promuovere il progressivo avvicinamento dei Paesi beneficiari agli standard ed alle politiche dell’UE in vista dell’adesione.

I paesi beneficiari dell'IPA sono suddivisi in due categorie:

    • I paesi candidati effettivi all'UE (Turchia, Albania, Montenegro, Serbia e l'ex Repubblica iugoslava di Macedonia), ammissibili alle cinque misure dell'IPA;
    • I paesi candidati potenziali dei Balcani occidentali (Bosnia-Erzegovina, Kosovo, ai sensi della risoluzione 1244/99 del Consiglio di Sicurezza dell'ONU), ammissibili esclusivamente alle prime due misure.