I trattati

1951 Trattato di Parigi Nasce la CECA

CECA: Istituita nel ’52, introduce la libera circolazione del carbone, dell'acciaio e degli altri prodotti senza diritti doganali, né tasse e vigila sul mercato. I paesi controllavano reciprocamente le rispettive industrie belliche. Ne fanno parte Italia, Repubblica Federale Tedesca, Francia, Paesi Bassi, Lussemburgo, Belgio. Si scioglie nel 2002.

Fallì, invece nel ‘54, la creazione della Comunità Europea di Difesa (CED), l’esercito comune europeo, per l’opposizione della Francia.

1957 Trattati di Roma CEE e EURATOM (Comunità europea dell'energia atomica)

- CEE: Si occupò di crescita dell’occupazione, protezione sociale, pari opportunità, crescita e competitività, protezione dell'ambiente e miglioramento della qualità della vita. Si scioglie formalmente con il Trattato di Lisbona.

- Euratom (CEEA): Nasce per coordinare programmi di ricerca comuni riguardo l’energia atomica, il suo sviluppo, il controllo della sicurezza e la creazione di un mercato comune nucleare. Contrariamente alla CECA e alla CEE, l’Euratom non si è mai fusa con l’UE, e sebbene controllata dalla Commissione, mantiene una certa autonomia.

Questi trattati sono spesso indicati come “Trattati di Roma”. Tuttavia, con il termine “Trattato di Roma” al singolare si fa riferimento unicamente al Trattato CEE, che fu in seguito rinominato: Trattato istitutivo della Comunità europea - TCE - e dopo l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona: Trattato sul funzionamento dell’Unione europea - TFUE.

1987 Atto Unico Europeo

L’AUE modifica e completa i trattati istitutivi delle comunità europee (CECA; EURATOM).

L'obiettivo più importante è la realizzazione entro il 1992 del mercato interno, cioè di uno spazio senza frontiere interne con libera circolazione delle merci, delle persone, dei servizi e dei capitali.

Oltre alla creazione del mercato interno, AUE prevede:

- la ricerca di una coesione economica tra le regioni europee come riduzione delle disparità;

- il miglioramento della politica sociale;

- l'introduzione di norme di tutela dell'ambiente e di ricerca scientifica e tecnologica.

L'Atto unico europeo ha anche previsto modifiche istituzionali, fra cui si ricordano:

- non è più necessaria l’unanimità, ma solo la maggioranza qualificata per le decisioni del Consiglio dell'Unione europea in diverse materie.

- il conferimento al Parlamento europeo di un potere di parere conforme in materia di adesione

1992 Maastricht TUE

Il Trattato sull’Unione europea - TUE (o Maastricht dalla città olandese in cui fu firmato) - è l’inizio di una nuova fase nel processo di realizzazione di un’unione continentale perché:

‐ Crea l’Unione Europea

‐ Istituisce la cittadinanza europea

‐ Vara l'unione economica e monetaria (UEM)

‐ Instaura il principio di sussidiarietà

Fonda l’Unione sulle tre Comunità europee e sulle politiche e le forme di cooperazione tra Stati membri istituite dal Trattato stesso.

Da ciò nasce l’immagine dei tre “pilastri” sui quali si basa, metaforicamente, l’Unione europea:

- I Pilastro: Comunità europee (CEE - CECA - EURATOM) e politiche comuni

- II Pilastro: Politica estera e di sicurezza comune

- III Pilastro: Cooperazione in materia di giustizia e affari interni - Definizione frontiere esterne (entrata, circolazione, soggiorno, diritto d’asilo, accesso al lavoro) e cooperazione in materia doganale e di polizia (lotta terrorismo, criminalità, traffico di droga) + EUROPOL

Il Trattato di Maastricht sancisce l'unione economica e monetaria in tre fasi:

I fase - dal 1° luglio ‘90 liberalizza la circolazione dei capitali.

II fase - dal 1° gennaio ‘94 permette la convergenza delle politiche economiche degli Stati membri.

III fase - dal 1° gennaio ‘99 crea la moneta unica e la costituzione di una Banca centrale europea.

L’Euro

La politica monetaria poggia sul Sistema europeo delle banche centrali (SEBC), formato dalla BCE e dalle banche centrali nazionali, istituzioni indipendenti dalle autorità politiche.

Il debutto dell'euro sui mercati finanziari risale al 1999, mentre la circolazione monetaria ha inizio il 1° gennaio 2002 nei dodici paesi dell'Unione che per primi hanno adottato la nuova valuta.

Il principio di sussidiarietà

Il Trattato di Maastricht ha qualificato la sussidiarietà come principio cardine dell'Unione Europea.

Per il principio di sussidiarietà l’Unione Europea considera “necessaria”l’azione comunitaria rispetto a quella dello Stato membro solo se quest’ultimo non è in grado di raggiungere un obiettivo comunitario con i suoi mezzi.

1997 Il Trattato di Amsterdam

- Attenzione ai diritti dell’uomo e alla non discriminazione

- Cooperazione rafforzata su specifici temi e aree (giustizia, difesa, gestione economica ecc.) fra alcuni paesi anche senza l'adesione della totalità Stati membri (è comunque necessaria una partecipazione di almeno nove paesi).

- Comunitarizzazione della CGAI (Cooperazione Giustizia e affari interni): introduce nel trattato CE la parte relativa a visti, asilo, immigrazione e altre politiche connesse con la libera circolazione delle persone, il controllo delle frontiere esterne e la cooperazione giudiziaria.

- Rafforzamento PESC (Politica estera e di sicurezza comune)

- Rafforzamento dimensione sociale

2000 Nizza - La Carta dei diritti fondamentali dell’UE

È la sintesi dei valori condivisi dagli Stati membri dell'UE e riunisce per la prima volta in un unico testo i diritti civili e politici classici e i diritti economici e sociali. Individua i valori fondamentali:

- Dignità: dignità umana, diritto alla vita, diritto all'integrità della persona, proibizione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti, proibizione della schiavitù e del lavoro forzato.

- Libertà: diritto alla libertà e alla sicurezza, rispetto della vita privata e familiare, protezione dei dati di carattere personale, diritto di sposarsi e di costituire una famiglia, etc…

- Uguaglianza: parità, diritti del bambino, degli anziani, dei disabili.

- Solidarietà: tutela dei lavoratori, divieto del lavoro minorile, protezione della salute, tutela dell'ambiente, protezione dei consumatori, etc…

- Cittadinanza

- Giustizia

2004 Roma - La Costituzione dell’UE: un tentativo fallito

La Costituzione europea è stato un progetto di revisione dei trattati fondativi dell'Unione europea, redatto nel 2003 dalla Convenzione Europea.

La Costituzione europea fu firmata dagli Stati membri dell’Unione il 29 ottobre 2004, con la sottoscrizione del Trattato di Roma.

La sua entrata in vigore era subordinata alla ratifica parlamentare o elettorale da parte di tutti gli Stati membri, ma la bocciatura subìta nei referendum svoltisi in Francia e nei Paesi Bassi l’anno successivo bloccarono il processo di approvazione.

Il Trattato di Lisbona, firmato il 13 dicembre 2007, ha semplificato il testo della Costituzione che, dopo alterne fortune nell’iter di approvazione da parte dei diversi paesi europei, è definitivamente entrato in vigore l’1 dicembre 2009.

2007 Trattato di Lisbona

Firmato il 13 dicembre 2007, il Trattato di Lisbona è entrato in vigore nel 2009 e rappresenta un ulteriore passo nel processo d’integrazione europea, introducendo importanti novità:

- rafforza il ruolo del Parlamento europeo che è dotato di nuovi importanti poteri per quanto riguarda la legislazione e il bilancio dell’UE e gli accordi internazionali;

- introduce una nuova forma di partecipazione popolare alle decisioni politiche dell'Unione europea grazie alla cosiddetta “iniziativa popolare” (un gruppo di almeno un milione di cittadini di un certo numero di Stati membri può invitare la Commissione a presentare nuove proposte);

- definisce la ripartizione delle competenze tra gli Stati membri e l’Unione europea;

- riconosce agli Stati membri la possibilità di uscire dall’Unione;

- rende più semplici ed efficaci i metodi di lavoro e le norme di voto;

- istituisce la figura del presidente del Consiglio europeo;

- adotta la Carta dei diritti fondamentali per garantire le libertà e i diritti dei cittadini europei;

- conferisce all’UE personalità giuridica;

- rafforza il ruolo dell’Europa sulla scena internazionale.