La nostra roccioteca

ORTOGNEISS OCCHIADINO 

1.SISTEMA: Roccia metamorfica regionale 


2.ASPETTO: Colore in genere chiaro nei litotipi derivati da graniti (ortogneiss) o da rocce arenacee feldspatiche piuttosto pure (arcose), passante a più o meno scuro  in quelli contenenti una notevole frazione pelitica, cioè derivati da arenarie impure ( arenarie,grovacche, ecc….) Tessitura prevalentemente granoblastica a grana media e grossa, con passaggi a porfiroblastica e peciloblastica (gneiss occhiadino 9, oppure nematoblastica ( gneiss listato o lineato ); scistosità poco sviluppata e solo nei tipi ricchi di mica e a grana piuttosto fine ( gneiss minuti, gneiss tabulari ). Ciò che distingue un micascisto da uno gneiss non è la composizione mineralogica, benché lo gneiss sia in media più grossolano e difficile in cubetti o lastre spesse negli gneiss, sottile e facile, a causa della maggiore scistosità, nei micascisti.


3.PROPRIETÀ FISICHE: Con il termine di gneiss si intendono tutte le rocce metamorfiche costituite essenzialmente da quarzo, feldspato e mica che presentano tessitura scistosa e struttura granoblastica a grana perlopiù grossa, spesso occhiadina (cioè contenente plaghe tondeggianti di un minerale chiaro, quarzo o feldspato). 


4.LOCALITÀ DOVE SI PUÒ TROVARE: Le rocce gneissiche sono molto sviluppate nei grandi massicci cristallini antichi, e ivi spesso associate ai micascisti. In Italia gli gneiss abbondano nella catena alpina, specialmente nelle Alpi piemontesi e lombarde, dove si trovano tanto tipi micacei quanto tipi anfibolici; i cosiddetti gneiss centrali, dei massicci centrali delle Alpi, sono rocce granitoidi rese scistose da metamorfismo dinamico, e rientrano perciò tra gli ortogneiss. Gneiss si trovano anche nella regione calabrese-peloritana, e rocce gneissiche, se non gneiss veri e proprî, all'Elba, alla Gorgona e, forse, nella zona centrale delle Alpi Apuane.


5.UTILIZZO: Molti tipi di gneiss sono adoperati come pietra da costruzione; largo uso hanno quelli che più facilmente si suddividono in lastre (p. es. la beola o bevola di Beola e Villa d'Ossola).








.