Matrimonio

La preparazione al Matrimonio

Poiché il sacramento del Matrimonio è segno dell'unione di Cristo e della Chiesa, si richiede ai fidanzati una  consapevolezza di fede almeno iniziale, come presupposto per vivere responsabilmente la vocazione matrimoniale e familiare. 

A tale scopo la Comunità Parrocchiale, sotto la guida del Parroco, formula itinerari e iniziative per la preparazione più prossima al Matrimonio, così da aiutare i fidanzati a inserirsi progressivamente nel mistero di Cristo, nella Chiesa e con la Chiesa.

Per consentire un serio cammino di preparazione, i fidanzati sono invitati a presentarsi al Parroco cui spetta procedere all'istruttoria matrimoniale possibilmente un anno prima della data prevista per le nozze. Il Parroco a cui rivolgersi è, a libera scelta, quello della Parrocchia dove dimora l'uno o l'altro dei nubendi. In questo primo colloquio è cura del Parroco accogliere la richiesta di celebrazione del Matrimonio cristiano, aiutando la coppia a chiarire le ragioni di tale scelta ed invitandola a partecipare agli itinerari per i fidanzati programmati dalla Parrocchia. 

La partecipazione all'itinerario comunitario di preparazione al Matrimonio deve essere considerata moralmente obbligatoria.

(Estratti dal Sinodo 47° - Parte terza  - Figure della vita cristiana) 


Significato della celebrazione del Matrimonio

La celebrazione del Matrimonio è una realtà evangelizzante, poiché è annuncio della fede della Chiesa nella buona novella dell'amore coniugale. Il Matrimonio di due battezzati, infatti, diventando segno e fonte di salvezza, si fa annuncio della Parola che eleva l'amore umano, arricchisce la comunità cristiana di nuove Chiese domestiche e costituisce la famiglia cristiana ad immagine dell'amore trinitario.

Per questo la Liturgia nuziale deve esprimere pienamente il significato ecclesiale del Matrimonio, anche attraverso lo stile celebrativo improntato ad una gioiosa semplicità che favorisca il coinvolgimento dell'intera Comunità ecclesiale in cui gli sposi sono inseriti.

La celebrazione delle Nozze sia pure occasione per esprimere la carità, con gesti di condivisione verso i poveri, e per mostrare attenzione alle necessità della Comunità Parrocchiale: in tal senso sia vissuta anche la consuetudine di dare una libera offerta alla Parrocchia.

L'apparato esteriore sia sempre improntato a sobrietà e a dignitosa semplicità, evitando ogni inutile spreco e proibendo ciò che potrebbe disturbare il clima di raccoglimento e di gioiosa partecipazione.

Luogo della celebrazione: la celebrazione del Matrimonio avvenga di norma nella Parrocchia dello sposo o della sposa. Solo per validi motivi di necessità o di convenienza pastorale esso può essere celebrato in altra Parrocchia. Risponde, in particolare, al criterio della convenienza pastorale che il Matrimonio sia celebrato nella Parrocchia dove i fidanzati andranno ad abitare o, specialmente per gli immigrati, in quella del loro paese di origine; nella parrocchia dove essi sono abitualmente inseriti o dove effettivamente vivono la loro esperienza di fede. 

(Estratti dal Sinodo 47° - Parte terza  - Figure della vita cristiana) 


Informazioni pratiche per la celebrazione del Santo Matrimonio

− Non si celebrano Matrimoni durante l’Avvento e la Quaresima e, inoltre, nei mesi di Luglio e di Agosto.

− L’orario della celebrazione dei Matrimoni non deve ostacolare la preparazione delle Sante Messe d’orario e – poiché la preparazione, la pulizia, il riordino sono svolti da volontari – deve essere preciso. In particolare: alla Domenica ci si può sposare solo durante le Sante Messe d’orario, con la presenza della popolazione e dunque il Matrimonio non ammette alcun ritardo; al Sabato ci si può sposare soltanto al mattino; al Venerdì, pur essendo meglio non sposarsi essendo giorno di penitenza, è possibile sposarsi al mattino o dopo le 15:30; per gli altri giorni della settimana non c’è problema d’orario, salvaguardando la celebrazione delle Sante Messe già in programma.

− Sarebbe meglio che il Matrimonio iniziasse sempre in perfetto orario; è ammesso per la sola sposa un ritardo MASSIMO di 5 – 10 minuti.

− È vietato gettare o esplodere qualunque oggetto all’esterno della Chiesa al termine della celebrazione; si fa eccezione solo per il riso. Al riguardo si fa obbligo agli sposi di avvisare preventivamente tutti gli amici e i parenti.

− È vietato affiggere o esporre cartelloni, striscioni e volantini all’esterno della Chiesa.


FOTOGRAFO E/O OPERATORE PER LE RIPRESE

− Il fotografo e l’eventuale operatore per le riprese devono essere forniti dello specifico patentino rilasciato dalla Curia Arcivescovile di Milano.

− Non è possibile portare ed utilizzare attrezzature ingombranti, luci, ombrelli, fari, riflettori, ecc.: la chiesa deve rimanere assolutamente libera e non apparire come un set cinematografico. 

− Il fotografo e l’eventuale operatore per le riprese devono indossare un abito consono alla Chiesa, anche durante i mesi caldi.

 

FIORISTA

− È possibile porre i fiori solo sui dossali dell'Altare Maggiore tra i candelieri, al centro davanti alla Mensa, ed eventualmente sulle balaustre e dietro le sedie degli sposi. Non è possibile porre fiori sulla Mensa.

− Non vengano apposti fiori sulle panche e tra le panche, né alcun paramento o striscia di tessuto.

− Il fiorista si accordi con i volontari della Parrocchia (tramite la Segreteria parrocchiale) per i possibili orari durante i quali portare e preparare i fiori.

 

ABBIGLIAMENTO

Non è permesso a nessuno dei presenti alla celebrazione indossare abiti senza maniche, abiti scollati, abiti che lascino apparire parte della schiena, abiti al di sopra delle ginocchia. Chi dovesse eventualmente indossare abiti smanicati o scollati dovrà portare una stola di tessuto (foulard o coprispalle) e indossarla prima di entrare in Chiesa.

Al riguardo si fa obbligo agli sposi di avvisare preventivamente tutti gli amici e i parenti.

 

MUSICHE SACRE

− La musica di accompagnamento della celebrazione deve appartenere al genere della musica sacra.

− Non è permesso alcun accompagnamento musicale durante la Consacrazione e la Preghiera Eucaristica.

− I canti della celebrazione devono essere concordati con il sacerdote.

 

LETTORI

I lettori della celebrazione dovranno essere persone già abituate a proclamare le Letture in Chiesa.


TESTIMONI

I testimoni possono essere al massimo due per ciascuno degli sposi. 

È richiesto che abbiano compiuto 18 anni e che comprendano il significato del compito che svolgono.