Museo Civico

Il Museo Civico è ubicato nei locali del settecentesco convento di San Francesco e fu abitato dai frati fino al 1866, anno della confisca dei beni ecclesiastici.

Aperto nel 2007, è stato intitolato a Don Giuseppe Guarnirei, nato a Caltavuturo il 23 Novembre 1910 ed ordinato sacerdote all’età di 24 anni dal vescovo di Cefalù Mons. Cagnoni.

Ad oggi, a pianterreno sono allestite IV preziosissime sale archeologiche permanenti, la sezione archeologica è stata inaugurata nel 2013 grazie all’intesa tra la Soprintendenza Beni Culturali e Ambientali di Palermo e il Comune di Caltavuturo che ha permesso di esporre nel Museo Civico alcuni dei reperti rinvenuti nel territorio del comprensorio comunale di Caltavuturo.

La I sala è dedicata al territorio caltavuturese: contiene reperti trovati proprio in questo territorio, come nelle contrade Serra di Puccia e Pagliuzza.

Nelle teche vi sono reperti che testimoniano la presenza dell' uomo in età preistorica, in particolare si hanno tracce che risalgono all’età del rame e del bronzo. In questa sala si trovava anche la Phiale che fu rinvenuta casualmente nella località di monte riparato durante dei lavori per la costruzione di un pilone dell’energia elettrica. Il reperto del IV secolo a.C. di oreficeria ellenistica è stato acquistato da un collezionista americano ma nel 1999, dopo essere stata sequestrata dall’ autorità giudiziaria americana, ritorna in Italia, adesso è ospitata al Museo di Himera.

La II sala è dedicata ai reperti provenienti della Chiesa del Casale e da Terravecchia, nella prima teca si trovano reperti provenienti dalla Chiesa del Casale, che è stata senza dubbio una delle prime chiese costruite intorno al 1200.


In questa sala troviamo anche uno stupendo disegno di Caltavuturo, commissionato da Frate Angelo Rocca, durante la visita dei conventi Agostiniani della Sicilia tra il 1583 e il 1584, conservato presso la biblioteca Angelica di Roma.

La III sala è dedicata ai reperti trovati su Monte Riparato sulla cui sommità ci sono i resti di un abitato di età ellenistica, risalente al 1972. Dal 1975 il sito è stato oggetto a varie campagne di scavo, nella parte bassa del Monte si trova la necropoli di Santa Venere, mentre più a valle è stato individuato un edificio di grandi dimensioni, costituito da vari ambienti, comprendente una zona termale, il cui impianto sembra risalire al III secolo d. C.

Infine la IV sala è dedicata al ‘’Ripostiglio monetale di Pagliuzza’’, scoperto nel 1989 in seguito a lavori agricoli in un’area a pochi chilometri a Sud di Caltavuturo.

Al primo piano troviamo:

Il M.O.P.S - Museo dell’Opera dei Pupi Siciliani delle Madonie ospitato all’ interno del Museo Civico di Caltavuturo è nato nel Maggio del 2008 grazie ad una convenzione tra il Comune di Caltavuturo e l’Associazione Culturale Marionettistica Popolare Siciliana di Palermo.

Accoglie la collezione dello studioso e drammaturgo palermitano Angelo Sicilia ed è diretto dello stesso attraverso l’Associazione Marionettistica Popolare Siciliana, all’interno del Museo Civico è presente un teatro attivo dove vengono fatti spettacoli con i Pupi Palermitani.

La sezione geomineralogica, composta da due sale permanenti: una dedicata al Geopark intitolata allo studioso madonita Giuseppe La Torre, in cui troviamo rocce e minerali del comprensorio madonita ed una alla collezione privata di Giuseppe Oddo contenente minerali, fossili e rocce.

Infine la sezione permanente di Arte Sacra che presenta un'ampia collezione di immagini sacre curata dal collezionista Virgilio Lo Varco, buona parte di esse, risalgono a numerosi secoli fa e testimoniano le usanze popolari dell'epoca.